Ci sono dei momenti in cui il tempo sembra fermarsi, quando
i minuti si trasformano in ore e tutto sembra fermo, cinque anni fa l’intero
mondo del wrestling s’è fermato, vivendo minuti di pura angoscia e sgomento.
Alle 15 e 10 le speranze si spensero assieme a Mitsuharu
Misawa, un banale Belly To Back Suplex, come ne aveva presi a migliaia in oltre
25 anni di carriera se l’era portato via.
Cosa si può raccontare di Misawa in più di quanto conosciamo
già?
Quando mi avvicinai al pro-wrestling giapponese tramite il tour NJPW in Italia, per quanto fosse affascinante assistere agli eventi della Shin Nihon per un appassionato di Giappone e il ricordo di altri incontri visti in passato da Antonio Inoki, Tatsumi Fujinami, Tiger Mask,…, mancava qualcosa per rendere l’esperienza un più, un qualcosa oltre al banale assistere dal vivo alle cose.
Quando mi avvicinai al pro-wrestling giapponese tramite il tour NJPW in Italia, per quanto fosse affascinante assistere agli eventi della Shin Nihon per un appassionato di Giappone e il ricordo di altri incontri visti in passato da Antonio Inoki, Tatsumi Fujinami, Tiger Mask,…, mancava qualcosa per rendere l’esperienza un più, un qualcosa oltre al banale assistere dal vivo alle cose.
All’epoca la Pro Wrestling NOAH era la federazione più
conosciuta ed apprezzata del panorama, il regno di Kenta Kobashi aveva
posizionato la federazione ai vertici del mondo dei fan smart o pseudo tali, ma
oltre a Kobashi il fascino reale era rappresentato da un uomo, un po’
tarchiato, con i pantaloni verdi e che spiccava tenacemente su tutti, una forma
maestosa sul ring, il rispetto del pubblico erano evidenti.
Così iniziai il viaggio per scoprire lui e di rimando il mondo della AJPW degli anni ’90, quel magico mondo che ha rivoluzionato non solo il puroresu ma il mondo del wrestling nella sua totalità.
Una carriera che inizia presto, nato il 18 giugno 1962 si
appassiona presto alla AJPW, incontra Jumbo Tsuruta a cui rivela di volersi
dedicare alla carriera di wrestler, ma viene convinto prima a finire il liceo,
nella sua scuola c’era una squadra di Freestyle Wrestling e nel 1980 si piazza
quinto ai mondiali juniores, finita il liceo passa al dojo della AJPW dove
debutta il 21 agosto 1981, tre anni dopo arriva il primo grosso push, la AJPW
riesce ad acquistare i diritti per l’utilizzo della maschera di Tiger Mask e
gli viene affidata, così nell’agosto 1984 entra nella categoria Junior sotto
questi panni, affronta alcuni dei suoi primi grossi match, match contro Kuniaki
Kobayashi o Bret Hart che diventano dei classici, passato alla categoria
Heavyweight nel 1987 diventa il secondo di Jumbo Tsuruta nella sua guerra
contro l’ex amicho Genichiro Tenryu, il suo corrispettivo nella stable di
Tenryu è Toshiaki Kawada, suo compagno di scuola, suo futuro amico e rivale.
Ma il momento che cambia il wrestling e la sua carriera è il
14 maggio del 1990, dopo la dipartita di Tenryu e di altri per la SWS, Giant
Baba sceglie in Misawa il volto da pushare, si toglie la maschera inizia un
feud prima con Tsuruta, un classico, al ritiro di Tsuruta nel 1992 il suo ex
amico diventa il suo più feroce rivale, i match con Kawada sono potenti, pura
espressione di uno stile rivoluzionario che cambia e cambierà il concetto di
wrestling ovunque, nel 1996 è il turno di Kenta Kobashi di diventare qualcuno,
anche lui come ex amico di Misawa effettua la sua strada, i loro incontri
superano incredibilmente anche quello con Kawada, il loro incontro nel gennaio
del 1997 diventa un punto di arrivo difficilmente raggiungibile per tutti i
wrestler del mondo.
Nel 2000 lo scisma con la AJPW porterà alla nascita della
sua federazione, qui è costretto a prendere in mano la federazione a danno
delle nuove leve che non riescono ad ottenere consensi da parte del pubblico e
preferiscono vedere i nomi già conosciuti, qui riprenderà il feud con Kobashi
che lo consoliderà ufficialmente al top, riuscirà comunque con la sua presenza
ad aiutare vari giovani e durante il push a Go Shiozaki che avverrà il colpo
fatale che ci porterà via uno dei più grandi atleti della sua generazione,
lasciando un vuoto incolmabile.
Uno dei tre wrestler che considero tra i migliori che abbia mai visto, il suo ruolo storico è senza dubbio chiave per tutta la storia della disciplina, non poter più poterlo vedere sul quadrato è la cosa più triste che potesse accadere, la sua eredità rimarrà immutabile negli anni, ogni giorno qualcuno vede un suo incontro e non può che rimanere colpito da quanto fatto e quanto farà per una generazione futura di appasionati e wrestler l'uomo coi calzoncini verdi che ha rivoluzionato il mondo del wrestling.
Se vi è piaciuto questo articolo vi invito a mettere mi piace alla pagina FB (Pagina FB di Jeffo Experience) e di condividerlo su tutti i social media in modo da farci conoscere.
Se vi è piaciuto questo articolo vi invito a mettere mi piace alla pagina FB (Pagina FB di Jeffo Experience) e di condividerlo su tutti i social media in modo da farci conoscere.
Alessio Garbini