giovedì 27 febbraio 2014

Vince McMahon e il football, la X Football League (XFL)

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Come già abbiamo visto la WWE ha avuto differenti tentativi di espansione verso altri settori che hanno subito dei risvolti più delle volte comici.

Abbiamo già parlato del progetto della WWF di aprire un Casino e un Hotel a Las Vegas (Il casinò e hotel della WWF) e poi quello del The World in New York (A pranzo con i wrestlers, ristoranti a tema) ma tra i più grandi tonfi di Vince McMahon troviamo senza alcun dubbio la lega di football XFL e la lega di bodybuilding WBF (La World Bodybulding Federation (WBF) di Vince McMahon), a questo giro parleremo della XFL, per completare al meglio questo spazio sui fallimenti di McMahon manca ancora un tassello che riguarderà delle aree che non potete immaginare.




L'avventura della XFL inizia nel 1999, Vince McMahon venne approcciato dalla Canadian Football League con la proposta di acquistare la squadra "Toronto Argonauts", McMahon interessato alla proposta decide invece di proporsi per acquistare l'intera CFL, il suo progetto di spostarla a sud non viene visto di buon occhio da alcuni dei commissari della lega e la il tutto viene lasciato cadere.

La rete NBC nel 1997 aveva perso i diritti di messa in onda della NFL, stava cercando in questo modo un accordo con Time Warner per poter creare una lega estiva per cercare di recuperare alcuni degli spettatori persi in seguito alla perdita dei diritti.

Le due parti, anche grazie ai rapporti che legano McMahon e NBCU, troveranno un accordo che porterà alla nascita della XFL, dove la X non sta per eXtreme come spesso si ritiene (all'epoca si stava sviluppando un'altra lega di football dal nome Extremer Football League) ma semplicemente è una "X"; un altro significato viene presentato da McMahon in conferenza stampa dove dice che, in contrapposizione alla NFL che è una No Fun League, la XFL sia una eXtra Fun League.
Infatti tra le speranze della WWF e della NBC c'era quello di recuperare una fetta di spettatori stanchi di una NFL che veniva spesso considerata come noiosa e poco interessante.


Il 3 febbraio 2000 si svolge la conferenza stampa per annunciare la nascita della XFL, la federazione si presenta come una "single-entity league", ovvero un proprietario unico detiene i diritti delle squadra, a differenza della NFL; viene presentato il progetto in cui ci sono 8 squadre con un totale di dieci giornate di campionato con quattro squadre che accedono ai playoff, inoltre verranno presentate delle innovazioni tecniche sia per quanto riguarda il prodotto che per le regole allo scopo di rendere più vivace il gioco.

Viene presentata la squadra dietro allo sviluppo del progetto, con a capo Basil DeVito (che abbiamo conosciuto nel periodo di Vince McMahon sotto processo) e Michael Keller, il primo si occuperà di tutto il ruolo di marketing e di promozione ed il secondo, con esperienza pluriannale con il football, si occuperà degli aspetti di gioco.

Vengono presentate 6 delle 8 squadre che avranno sede a: Los Angeles, New York, Orlando, Miami, San Francisco e Washington, tutte giocheranno in grossi stadi come il Citrus Bowl ad Orlando. Le ultime due squadre verranno annunciate in seguito.

29 marzo 2000, viene annunciata ufficialmente l'alleanza tra la XFL e la NBC, annunciando quindi che sulla NBC andrà in onda una partita alla domenica in prime time e verrà trasmessa la finale per il campionato.
In questa occasione vengono resi noti alcuni dettagli in più, lo scopo della XFL è quello di riportare il football ad un livello più genuino, ridando tramite le sue regole e il suo apparato tecnico lo stile degli anni '60-'70 più duro e diretto.
A tal proposito viene detto come lo spettatore sarà a bordo campo, in panchina e nello spogliatoio, potrà seguire la squadra in ogni momento visto che ognuno, dal giocatore all'arbitro passando per gli allenatori saranno microfonati.
Lo scopo di ogni giocatore sarà quello di vincere, visto che in caso di vittoria sarà dato un bonus da dividere tra i vari membri della squadra.

Le nuove regole imposte prevedono:
- Stadi senza copertura ed aperti, campo di erba con stessa struttura per tutte le squadre, senza logo della squadra ma con quello della XFL;
- Invece del classico lancio di monetina per iniziare si ha una scramble con la palla posta a 50 yard tra due giocatori posti a 30 yard di distanza, il primo infortunio avvenna proprio in questa fase;
- Non c'è il punto di realizzazione in seguito al touchdown;
- Per l'overtime bisogna segnare un touchdown entro 4 cadute;
- Viene concesso il "bumb and run" ovvero puoi colpire il difensore in qualunque momento finchè non viene lanciata la palla dal quarterback (la regole verra tolta in seguito alla quarta giornata);
- Libertà per l'attaccante di muoversi dalla linea di scrimmage prima di un takle;
- Non si può calciare la palla nella zona definita "danger zone", ovvero 5 yard del campo; invece di rendere più interessante il gioco l'insesperienza con la regola genera differenti falli, rendendo la partita più lenta;
- Vietata per le prime settimane la regola di calciare la palla all'inizio del proprio turno d'attacco.

I roster delle squadre sono di massimo 38 giocatori, a differenza dei 52 della NFL.

I salari sono di 5000 dollari per i Quarterback, 3500 per i Kicker e 4500 per gli altri giocatori, il bonus sono di 2500 dollari per le vittorie nella regular e 7500 per i playoff.


Nei mesi successivi vengono stretti accordi con UPN e TNN per trasmettere le partite e vengono ufficialmente decisi i nomi delle squadre e delle città ospitanti: Orlando Rage, Chicago Enforcers, New York Hitmen e Birmingham Thunderbolts (inizialmente Birmingham Blast ma il nome ricordava due attentati avvenuti nella città e si decise di modificarne il nome) per la Eastern Division, mentre per la Western abbiamo: Los Angeles Xtreme, San Francisco Demons, Memphis Maniax e Las Vegas Outlaws.

Vengono anche confermati i primi accordi in licenza  come la Spalding per i palloni ed una serie di merchandising dedicati e la Bike Pro Edition per gli elmetti.

4 ottobre 2000, viene ufficialmente sancito il calendario della XFL che inizierà un anno esatto dall'annuncio il 3 febbraio 2001 e si concluderà il 21 aprile, la prima partita trasmessa da NBC vedrà gli Hitmen contro gli Outlaws e vengono presentati i team di commento così composti:
- Per la NBC Matt Vasgarsian, Jesse Ventura, Fred Roggin e Mike Adamle; il secondo team vede Jim Ross, Jerry Lawler e The Coach;
- per la TNN Craig Minervini, Bob Golic, Lee Reherman e Kip Lewis;
- Per la UPN Chris Marlowe, Brian Bosworth, Chris Wragge e Michael Barkann.

Dal 28 al 30 ottobre si svolge il Draft con un Draft Supplementare il 29 dicembre. Le otto squadre avevano a disposizione una schiera di differenti giocatori provenienti sia dalla NFL che dalla CFL, oltre a vari giocatori dal college e da altre leghe minori.
Tra cui possiamo trovare anche due vincitori del Super Bowl del 2000, Ron Carpenter e Bobby Singh.


Arriviamo così al 3 febbraio 2001, data del primo kick-off, The Rock introduce la lega, una moltitudine di fuochi d'artificio e di cheerleader la fa da padrone in uno scenario che si rivela più confezione che azione reale.
I ratings della prima settimana sono superbi, su NBC 9.5 e su UPN 3.1, se la macchina mediatica si dimostra ostile al progetto, denigrando il passato di McMahon e il prodotto WWF, il pubblico sembra apprezzare, la prima partita vede 30.389 spettatori a New York, 35.603 ad Orlando, e sempre attorno ai 35.000 a San Francisco e Birmingham.

Ma com'era questo prodotto? Cosa offriva in più agli spettatori?
Come già detto la parte scenica risultò grandiosa fin da subito, inoltre la Sky Cam, un nuovo modo per visualizzare le partite e un insieme di telecamere in campo durante le azioni e interviste e commenti durante il gioco permettevano di essere letteralmente dentro alle partite.
I giocatori avevano un personaggio e delle catchphrase ed iniziarono a costruire delle rivalità tra i di loro in modo da creare interesse nelle partite, ricevendo anche critiche sulla legittimità delle partite stesse.

Ma già a partire dalla seconda settimana cambiano alcune cose, il team di commento della NBC vede Jim Ross al posto di Vesgersian, per cercare di dare un maggiore impatto alle telecronache, il team vedrà poi la dipartita di Lawler dopo la quinta settimana in seguito alle vicende che lo porteranno lontano dalla WWF, e Adamle sarà rimosso.

Ma questi primi cambiamenti non servono, nel giro di una settimana i ratings si dimezzano, sulla NBC passano a 4.6, sulla UPN a 2.1 mentre la prima partita sulla TNN ne registra 1.9.
Un calo dal debutto è una cosa consueta ma un calo così drastico è un netto campanello d'allarme.
Nelle settimane che seguono della regular season i ratings non smettono di crollare, alla decima giornata sulla NBC abbiamo un rating di 1.5, TNN non li comunica e sulla UPN sono a 0.6.
Gli spettatori live calano anch'essi anche se in alcune zone rimangono costanti, per l'ultima partita a New York gli spettatori sono quasi 30.000, a Birmingham poco sopra i 10.000.

Per cercare di arginare la fuga di ascolti si cerca in qualche modo di rattoppare il gioco, cambiando alcune regole dalla giornata cinque che rallentavano il gioco e si cerca di creare delle situazioni interessanti per lo spettatore, ad esempio viene detto che alla sesta setttimana avrebbero messo le telecamere negli spogliatoi delle cheerleaders o si cerca di creare un feud tra Jesse Ventura e Rusty Tillman in seguito ad un commento di Ventura, ma Tillman dichiara di non essere interessato a queste tattiche.

Viene anche persa la fiducia da parte di NBC, oltre al calo di ascolti questo è imputabile al fatto che la seconda partita tra Chicago e Los Angeles andò troppo per le lunghe rimandando la messa in onda del Saturday Night Live che presentava una puntata di alto interesse e di record nei ratings.


I playoff si rivelano un disastro televisivo, sulla NBC il rating rimane di 1.5, mentre su UPN sale a 0.7, il pubblico live a Los Angeles è di 13.000 mentre ad Orlando è di quasi 15.000, anche la finale di campionato è un disastro, 1.8 di ratings e poco più di 24.000 a Los Angeles, vinto dai Los Angeles Xtreme per la cronaca.

Il 10 maggio 2001 in conferenza stampa Vince McMahon annuncia che la XFL chiude dopo una sola stagione per la perdita della NBC che non rispetta i suoi patti.
Prima di prendere la decisione McMahon aveva provato a parlare con altri network, UPN si era mostrata interessata ma in cambio doveva rinunciare a mezz'ora di SmackDown! in onda su quel canale all'epoca.

Le cause del fallimento della XFL, che porta alla perdita di 35 milioni di dollari, sono legate ad un doppio errore, innanzitutto McMahon credeva di poter raggiungere un doppio bacino d'utenza, i fan di football rimasti orfani della NFL, e i fan di wrestling.
Ma il lato agonistico molto scarso e poco interessante che contrasingueva la lega non permise mai di raggiungere questo tipo di spettatori, senza tenere conto che finita la stagione del football per l'appassionato di sport americano iniziano i campionati NCAA e MLB, la NASCAR e i Playoff di NBA e NHL; mentre il fan di wrestling non ha interesse in altri sport o più banalmente non vede la WWF come uno sport.

Inoltre tutta la pubblicità mediatica negativa che la XFL ricevette fin da subito non aiutò, le sue non-regole e certi promo girati in riferimento alle nudità delle cheerleader non aiutò, inoltre il fatto stesso che fosse un prodotto della WWF e di Vince McMahon di rimando legò fin da subito l'immagine della lega a quella di uno sport come il wrestling e con segmenti di dubbio gusto come visto nell'era attitude, oltre allo stigma di non essere uno sport legittimo.


Bisogna poi dire che alcune delle accortezze tecniche introdotte dalla XFL furono utilizzate da altri, ad esempio la Sky Cam dalla NFL, oppure interviste durante le partite in NBA o MLB sono comuni.
Anche alcuni dei giocatori andarono poi in NFL, alcuni vincendo pure il Super Bowl (Fred Coleman nel 2002, Corey Ivy nel 2003 e Tommy Maddox nel 2006), oppure la Grey Cup della CFL come Bobby Singh (che vinse titolo NFL, XFL e CFL).

Noi fan di wrestling possiamo vantare invece Richard Young che andò in WWE e debutto con scarsi risultati come Ricky Ortiz e soprattutto il mai troppo dimenticato Mike Adamle, che regalò perle al commento non indifferenti.

Se siete curiosi di vedere qualche partita al link seguente torvate un canale youtube con tutte le partite caricate:
XFL Season 2001

Alessio Garbini

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