martedì 24 dicembre 2013

Da SummerSlam a Survivor Series, un progetto sensato.

Alla conclusione di Survivor Series molta gente è rimasta inorridita da quanto visto, uno show senza capo ne coda, pieno di cose non-sense ed un main event imbarazzante.

Ma è davvero così o esisteva un piano che è semplicemente deragliato?





Bisogna innanzitutto ricordare come la WWE ormai sembri elaborare i suoi piani di storylines e booking su un arco di tempo di 3-4 mesi tra uno dei big PPV e l'altro, quindi per quanto non ci possa essere sembrato, quanto visto tra SummerSlam e Survivor Series prosegue una sua logica di progettazione, una logica che alle volte può dimostrarsi fallimentare, come andrò ad illustrare qui sotto.

CM Punk & Daniel Bryan

Partiamo da questo particolare "dream team", il piano era banalmente quello di creare una coppia di top faces in modo di poter reggere con solo un team un'intera card, non a caso alle Series è stato il co-main event.
Entrambi hanno avuto un autunno che sarebbe dovuto servire a posizionarli come top face in modo da poterli indirizzare verso i gradini alti più agevolmente.

Per Punk il discorso inizia a MITB, il tradimento di Heyman fa parte di un percorso di redenzione che deve per forza affrontare dopo l'anno scorso, il suo turn heel (gradevole e sensato, ma ne parleremo in un'altra occasione) ha visto Heyman come mastermind.
Se il match con Lesnar può essere ritenuto senza dubbio un grande successo, quello che è seguito è stato un disastro, il suo percorso prevedeva l'eliminazione dei Paul Heyman Guys ed in conclusione di Heyman stesso ma, come abbiamo visto, ciò non s'è svolto come ci si poteva aspettare.
L'associazione di Paul E. con Curtis Axel e Ryback, in seguito all'impossibilità di Lesnar di proseguire il tutto, non ha permesso di mantenere l'interesse attorno a questa storyline, rendendo quindi quello che avrebbe dovuto essere un climax ad Hell In A Cell in un momento di liberazione.
Riuscendo quasi nel rendere i segmenti di Punk durante Raw come evitabili.

Il percorso di Bryan sembrava inarrestabile, da WrestleMania fino a SummerSlam ha potuto mostrare al mondo le sue reali potenzialità, sia all'interno del quadrato che all'esterno (anche grazie a Total Divas bisogna dire), con Cena ha creato e generato un hype inarrivabile sfociando nella sua vittoria in PPV, anche in questo caso il problema è arrivato dopo.
Questa sua scesa apparentemente inarrestabile nei ranking ha visto scontrarsi con HHH ma ha subito uno stop, specifico feud con Hunter e non con Randy Orton, sono ormai dieci anni che si sta cercando di replicare il feud di successo tra Austin e McMahon, questa volta il problema è stato rappresentato da Orton stesso, infatti se McMahon poteva avere a disposizione Foley, Rocky, Undertaker,... da contrapporre al Texas Rattlesnake lo stesso non si può dire per Hunter, gli heel utili erano limitati e un Randy non è stato in grado di creare quella chimica e quell'odio necessario per rendere i matches con Bryan come delle contese ottime dove il 4-times World Champion avrebbe dovuto splendere nonostante le sconfitte, rendendo le sua serie con Orton insipida e sempre speculare a se stessa.

In questo modo il team trai due avrebbe dovuto rappresentare un'eccellenza, l'alleanza perfetta tra i due uomini più tifasi, ma purtroppo il climax discendente dei loro due feud ha portato a non realizzare ciò.
Inoltre è mancata anche una logica dietro alla loro unione, se nel 2012 c'era prima stato rispetto e poi una foga agonistica che ha reso più interessante il confronto tra i due, ma la cosa non è stata ripresa qui, rendendo insipido questo tag team.

In questo modo ad uscirne danneggiati sono soprattutto la Wyatt Family che avrebbe dovuto approfittare della situazione per ricevere del sano heat, in quanto si opponevano ai due favoriti.

Randy Orton & Big Show



Passiamo ora a quello che è stato uno dei peggiori main event dell'annata WWE, il loro percorso è parallelo, entrambi sono delle marionette nelle mani di HHH, ma in maniera differente.
Orton rappresenta la persona a cui Hunter ha affidato il "suo WWE championship", ma lo vede come l'anello debole e sa di poterlo controllare in vari modi; mentre Show avrebbe dovuto rappresentare il ruolo del veterano bistrattato e che in questo modo avrebbe generato  un senso di rivarsa nel pubblico da generare di consequenza un'empatia col pubblico che avrebbe desiderato di vedere Show battere/umiliare Orton, la marionetta di HHH.
Randy avrebbe dovuto vincere solo con aiuti, mostrandosi quindi debole fino a giungere però alla comprensione di ciò e volersi vendicare, dando quindi un senso al suo voler sconfiggere Big Show, che aveva messo KO il suo manovratore, dandogli quindi la sensazione di essere pericoloso, di essere meglio del suo capo.
Anche qui qualcosa non ha funzionato, Show non ha legato col pubblico, forse in seguito anche ai continui turn del passato, o il suo status che non sembra vederlo come un capo convincente e il suo ruolo da wrestler risulta oggi insipido.
Randy come detto non regge questo ruolo, si sa che dal post-infortunio alla spalla il suo stare sul ring è molto basso, risultando spesso macchinoso ed inoltre il suo turn ed il modo in cui è stato condotto invece di portare ad un tifo contro il fu beniamino della folla, si è rivoltato contro di lui diventando muto e silenzioso.

Shield-Rhodes-Wyatt-Kane


Nella storyline macro avrebbero dovuto inserirsi anche i midcarder, questi sono quelli che sono stati maggiormente coinvolti con HHH.
Lo Shield ha potuto riprendere un po' d'importanza, cosa che si stava perdendo da quando avevano vinto i titoli, ma grazie all'ingresso come mercenari di HHH, il feud con i Rhodes e il possibile turn di Reigns, sono riusciti a riposizionare le luci su questo gruppo.
Come dicevo prima anche Rhodes è riuscito ad essere collocato in quella posizione da uppercarder che lo sta lentamente e gradualmente lanciando verso i piani alti della federazione, aveva già dimostrato di possere delle buone capacità e quindi di poter puntare ai piani alti.
Il feud con HHH che li ha visti confrontarsi con lo Shield lo ha aiutato molto, anche grazie alla presenza di Goldust ha potuto conquistare alchimia col pubblico ed ha saputo, con la vittoria del titolo di coppia, imporsi, anche se solo ad un livello iniziale col pubblico.
Wyatt e Kane sono in questo gruppo quelli che meno hanno giovato dell'inserimento nella storylines (anche se Usos e Langston hanno un ruolo ancora più marginale al momento).
Il nuovo volto di Kane è interessante, qualcosa di non visto ancora e, vista la sua età, non può che fare bene impiegarlo in un ruolo al di fuori del solito contesto.
Wyatt invece sono entrati in maniera diretta in un secondo momento nella storia principale e come già visto il loro inserimento e push doveva coincidere con quello di Bryan, mancato uno è saltato anche l'altro.

John Cena


Il ruolo di Cena è più concentrato sulla road to WM che sul periodo preso in analisi, quello che era importante era posizionarlo con la cintura e poi farlo interagire con un Orton borderline, tra il dominio di HHH e la sua atuodeterminazione, per cercare di renderlo un personaggio particolare ed interessante che avrebbe dovuto cogliere il tifo contrario di Cena.
Come visto a causa di Orton stesso ciò non è successo ed anzi il feud per l'unificazione del titolo l'ha visto posto come un campione inadatto, non in grado di reggere il peso della cintura, portando poi a vincere e a venire apparentemente accettato come campione dall'Authority.

Come abbiamo potuto vedere quindi quello visto negli ultimi mesi stava seguendo una sua logica, ma tale logica non ha avuto una scrittura tale da essere reso interessante per le persone che seguono la WWE, risultando quindi scialbo ed alle volte meno interessante di quanto avrebbe dovuto essere.

Alessio Garbini



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