martedì 31 dicembre 2013

Jeffo Awards 2013

Fine anno, tempo di analisi e di riflessioni, primo di un paio di articoli che analizzano il meglio dell'annata appena conclusa.
Oggi ci concentreremo sui premi dedicati a differenti categorie, mi raccomando sentitevi liberi di esprimere le vostre preferenze nei commenti (niente anonimi).






Wrestler of the year: Kazuchika Okada (NJPW), discorso abbastanza semplice, prendete quello che è considerabile come il nuovo volto di una federazione, aggiungeteci prestazioni sempre più che sufficienti, over nelle differenti arene live e pure presso gli spettatori in giro per il mondo, a questo aggiungiamo un anno dove ha conquistato la New Japan Cup e il titolo IWGP, con difese contro differenti ottimi atleti e che è stato schienato solo sei volte.
Quando non era impegnato a cercare di conquistare la cintura o a difenderla era coinvolto in feud di primo piano, contiamo anche che i migliori tre incontri del panorama mondiale lo vedono protagonista opposto ad Hiroshi Tanahashi.
Viene quindi facile considerarlo sia da un punto di vista di prestazioni sul campo che, da un punto di vista degli spettatori, come il wrestler migliore dell'annata.



Tag Team of the year: reDRagon (ROH), l'annosa questione della categoria tag, insomma nelle major una categoria che non esiste o se esiste è funzionale ad altro (vedi il Team Hell No in WWE o quello tra Shiozaki e Miyahara in AJPW), quindi bisogna trovare dove la categoria ha senso, il cerchio si restringe ma, se uniamo i criteri come: capacità in-ring, feud e matches di livello, il nome non può ricadere che sulla coppia Bobby Fish e Kyle O'Reilly.
I due oltre ad aver dominato la loro categoria, che è molto competitiva in ROH a differenza di altri luoghi, hanno sempre messo su ottime prestazioni, come la serie contro gli American Wolves (Davey Richards & Eddie Edwards), inoltre questo tag ha permesso a Fish di rinfrescarsi la carriera e ad O'Reilly di avere un'ottima vetrina per risplendere con tutto il suo potenziale.


Match of the year: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW) @Invasion Attack, che dire?
Tutta la sequenza di matches dal 2012 ad oggi sono grandiosi, questo raggiunge un grado maggiore, l'evoluzione della storia giunge al suo culmine, se inizialmente abbiamo un Tanahashi che affronta Okada con sufficienza (rispecchiando la sufficienza che lo stesso pubblico dava a Kazuchika) poi non l'ha più fatto, e quando riconquista il titolo i limiti di Okada escono fuori, ancora troppo acerbo per sovrastare l'esperto e talentuoso Tanahashi; il loro match a Wrestle KingDome invce racconta altro, racconta di un Tanahashi che deve dare il massimo per sconfiggere un Okada che nel giro di un anno ha conosciuto i suoi limiti e si è messo d'impegno per poter sconfiggere Hiroshi, ma non è stato sufficiente.
In questo loro quarto incontro la storia cambia, Okada è pronto, ha fatto il suo percorso, ha vinto la G1 Climax nel 2012, la New Japan Cup ed ha sostenuto solo pochi schienamenti nel corso di un anno dal ritorno, quanto ha imparato mette in difficoltà veramente Tanahashi che è costretto alla fine a cedere contro Okada.
Match straordinario per tutti quei fattori che bisogna tenere in considerazione, la cosa "spaventosa" è che Okada può ancora migliorare molto.

 Il match è visibile cliccando qui


Feud of the year: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW), come detto prima questo feud è narrativamente perfetto, dopo l'incontro ad Invasion Attack i due si sono fronteggiati al G1 Climax finendo in pareggio dopo 30 minuti per Time Limit Draw ed ancora all'evento al Ryogoku di ottobre, che ha sancito momentaneamente la parola fine allo scontro.
L'unica pecca è dovuto proprio al loro ultimo incontro, sul piano del lottato segue lo schema del match di aprile, ma con un finale nuovo, sia sul lottato che al di fuori, Tanahashi s'è messo da parte concentrandosi su altri obiettivi. Questo non può che stonare in tale contesto, visto che se posizionato al Wrestle KingDome, due anni dopo l'inizio di tutto avrebbe aggiunto quell'epicità che è spesso importante.
Ma analizzando quanto visto i due hanno portato Okada ad essere il volto della federazione, a condividere il ruolo di numero 1 con Hiroshi, consacrando sia la stella del Tana che posizionando quella di Kada; il tutto non dimenticando i ruoli di Nakamura e Naito, che essendo i diretti numeri due di entrambi i protagonisti hanno intrecciato la loro strada in un percorso che li ha visti fronteggiarsi in uno straordinario match di tag a fine anno e che sicuramente sarà il fulcro della storia per il 2014.



Face of the year: Daniel Bryan (WWE), per identificare questo premio bisogna ragionare sulla totalità dell'annata e, chi ha dimostrato di essere un ottimo face se non Daniel Bryan?
Prima in tag con Kane, poi contro lo Shield (arrivando a dividere la scena con Undertaker), poi contro Cena ed infine nel suo feud contro l'Authority.
Un anno segnato da un aumento costante del tifo verso questo wrestler che in molti (notoriamente fessi) ritenevano essere senza carisma.
Direi che la scena pre-TLC con tutto il pubblico che non permette a HHH, Cena ed Orton di parlare per tifare Bryan sia l'emblema di una costruzione ottima per un futuro top face.



Heel of the year: Bully Ray (TNA), nel disastro totale che è stata l'annata della TNA si può trovare una nota positiva.
Bully Ray è riuscito nell'ardua impresa di rendere interessante gli Aces 'n Eights, una stable inutile e dannosa (anche se la nuova formazione della Carter ha potenziale per scalzarla dal podio) che con la figura di Ray è riuscita ad acquisire quel minimo di serietà.
Grazie al turn è riuscito a dominare l'annata, sia in promo che in-ring, e con due titoli del mondo all'attivo (altra vergognosa parentesi quella di Chris Sabin), insieme ad alcuni feud interessanti con Hogan (abortito, ovviamente) e soprattutto con Mr. Anderson è riuscito ad essere uno degli heel più interessanti del panorama.


Rookie of the year: Daiki Inaba (W-1), trovare dei rookies ad alto/medio livello e che riescano a fornire buone prestazioni non è mai semplice.
Sul livello qualitativo tendenzialmente bisogna volgere lo sguardo ad oriente, dove i rookies seguono un allenamento massacrante per poter essere malmenati in 5-6 minuti dall'heel di turno.
Quest'anno con lo scisma tra la AJPW e la Wrestle-1 il giovane Daiki Inaba ha avuto la possibilità di risplendere maggiormente, riuscendo nel giro di pochi mesi non solo a non prendere il pin in un tag match ma anche a portare il proprio team alla vittoria.
Nota al merito va a Yohei Komatsu e Sho Tanaka che, sebbene abbiano debuttato in NJPW nel 2012, quest'anno hanno avuto il loro anno da rookies e negli ultimi due show dell'anno sono riusciti ad avere la loro prima fatidica vittoria (in entrambi i casi uno contro l'altro).



Newcomer of the year: Go Shiozaki (AJPW), per newcomer si intende un wrestler che inizia a lavorare per una compagnia differente.
In questo caso Go con gli altri del Burning lasciata la NOAH si accasano in AJPW, con delle premesse stratosferiche.
La lenta costruzione dello stesso Shiozaki per creare attesa nel suo scontro con Suwama è stata molto curata, con l'apice raggiunto con il campione che sconfigge Akiyama, di fatto il leader per anzianità del gruppo di reietti della NOAH.
Purtroppo lo scisma con la W-1 ha inevitabilmente rovinato questo scenario e, non a caso il primo evento successivo ai fatti ha visto uno straordinario match su tre cadute tra il campione e Shiozaki.
Ma la sua ascesa ha continuato, con la formazione di tre fazioni che si sono fronteggiate magnificamente nella Real World Tag League di fine anno e che hanno di fatto sancito il ruolo di Go Shiozaki come uno dei wrestler più interessanti del panorama mondiale.


Promotion of the year: AJPW (primi sei mesi), CHIKARA (secondi sei mesi), la prima parte del 2013 per la AJPW ha confermato il booking certosino che la federazione aveva avuto da un paio d'anni a questa parte con una categoria junior interessante, in grado di fornirci ottime prestazioni, una categoria heavy che con i Burning aveva raggiunto un livello molto alto, un Suwama, un Kai, un Sanada,.... in rampa di lancio, insomma tutto perfetto, fino al maledetto scisma.
Per la seconda parte non si può non votare la storyline innovativa della Chi, insomma saper sfruttare in maniera così perfetta i nuovi media, da youtube, ai forum, passando per instagram e twitter, il tutto raccontando una storia coerente e dettagliata che si ricollega al passato e che probabilmente avrà ancora ripercussioni future.

Per leggere nei dettagli cosa sta succedento in Chikara vi rimando qui

 Comeback of the year: Nick Mondo (CZW), ci sono dei punti fissi per la storia di ogni fan di wrestling, il turn di Hogan, Edge batte Cena a NYR e Mondo che dopo aver vinto il TOD 2 si ritira e sparisce dalle scene e non si fa più vedere, nel mentre studia cinema, dirige un documentario sulla sua carriera "Unscarred: The Life of Nick Mondo" (l'ultima volta che avevo controllato era su youtube, buttateci un occhio), ha girato un film con Mr. Anderson (tra gli altri) mai uscito perchè non ha trovato un distributore, è stato in Cina un anno e poi in Giappone per due.
Siamo alla fine del COD di quest'anno, risuona "Last Resort" ed è lì, in maniera totalmente inaspettata.

 
Shocking moment/segment of the year: nascita della Wrestle-1 (W-1), la scissione dovuta a Keiji Mutoh che agisce da prima donna e dopo aver perso il potere decisionale lascia la AJPW, mette in giro voci false sulle nuove direzioni creative, si porta dietro 3/4 del roster e 3/4 del pubblico e crea una nuova federazione.






Most improved: Alex Colon (CZW), quando debutto nel 2007 e per buona parte dell'ultimo stint di Zandig nella federazione Colon era una sega, in questo 2013 ha mostrato di essere migliorato decisamente rispetto al passato, grazie al feud con Shane Strickland ed all'esposizione avuta con la vittoria del BOTB e della cintura Wired ha poi imparato a stare al centro dell'attenzione.


Best of interviews: John Cena (WWE), non ce n'è, per quanto il buon CM Punk sia sempre un ottimo elemento per questo campo passando da promo più complessi come quelli contro The Rock ad inizio anno o roba più tranquilla come quelli contro Heyman mentre stava svaccando il feud, Cena rimane un'eccellenza, il suo riuscire a passare da promo seri a promo scherzosi, la sua capacità di improvvisazione (non che Punk non ce l'abbia), i contenuti dei promo molto spesso incisivi, lo mettono in testa senza troppi avversari.


Most underrated: Dolph Ziggler (WWE), il buon Ziggler, over, sul ring ci sa stare, buona presenza, eppure non si è capito cosa sia successo ma la WWE non crede in lui, lo ha depushato pesantemente facendolo feudare prima per il secondo titolo della federazione e poi con Fandango.
Non si sa ancora cosa abbia combinato il buon Dolph per ricevere un trattamento simile.










E con questo voto possiamo ritenere conclusa la prima edizione dei Jeffo Awards.
Vi auguro un felice 2014 sperando sia un anno soddisfacente a livello wrestling.

Alessio Garbini
8 commenti
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8 commenti:

  1. Bell'articolo, Awards molto azzeccati, forse un Promo of the Year o un Segment of the Year avrebbero potuto essere aggiunti.

    Mondo in cina che ha fatto, precisamente?

    - Simon

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    1. Ne prendo nota per l'edizione 2014.

      Ha continuato a lavorare sulla produzione televisiva, come ha fatto in Giappone e da quando ha lasciato il wrestling.

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  2. Abbastanza d accordo su tutto, per quanto ne capisca. Forse avrei messo Corino al posto di Cena, ma più per un generale apporto a SCUM piuttosto che per un singolo promo memorabile.
    E in generale, avrebbe preso tanto tempo mettere una top3 per articolare di più il discorso, tipo Tizio A ha fatto questo, ma Tizio B ha fatto questo in più di A e di C, percui vince lui?

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    1. Il ruolo di Corino è stato fondamentale nella buona riuscita della SCUM, ma come dici anche te è mancato il promo.

      Prendo nota anche di questo per l'edizione 2014.

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  3. Ziggler ha rilasciato interviste esplicitamente critiche verso la WWE, è questo il motivo del depush.

    bell'articolo

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    1. Sembra più una scusa quella delle critiche, probabile ci sia un ulteriore motivo dietro, ricordo dei rumors che parlavano di come McMahon non lo vedesse come una possibile fonte di guadagno.

      Mi raccomando per le prossime volte però registrati o lascia una firma, così possiamo identificarti :)

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  4. grandissimo come sempre. Totalmente d'accordo. Onizuka99

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