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Quando si parla di wrestling in Italia con la generazione cresciuta negli anni '80 i nomi grossi per cui la gente si divideva erano sempre Hulk Hogan e Ultimate Warrior.
Oggi potrebbe essere giornata di lutto nazionale per molti dei ragazzini di allora visto che uno dei loro idoli d'infanzia è venuto a mancare ieri pomeriggio.
Sabato Ultimate Warrior era stato introdotto nella Hall of Fame della WWE, dopo anni di lotta intestina per i diritti del personaggio o per scelte scellerate, non ultima l'uscita nel 2005 del DVD "The Self Destruction of the Ultimate Warrior", l'ex Hellwig (aveva legalmente cambiato nome in Warrior) dopo un'assenza di 18 anni era ritornato in federazione ricevendo la giusta ricompensa per il ruolo che ha avuto per lo sviluppo della compagnia.
Warrior debuttò nel wrestling dal mondo del bodybuilding, fin da subito il suo carisma lo rese un volto inconfondibile e nel 1987 debutta finalmente in WWF, dove con un nuovo attire colorato, un face paint d'effetto, una entry spettacolare e grazie al suo carisma innato diventa in poco tempo uno dei beniamini del pubblico WWF.
Nel 1990 sconfigge Hulk Hogan per il titolo WWE a WrestleMania 6 in una lotta fratricida, che aveva diviso il pubblico di allora, nel 1991 però i problemi di droga e la non certa sanità mentale del guerriero si rendono evidenti, per gelosia verso Hogan e perche si sentiva suo secondo, minaccia Vince McMahon di ottenere più soldi per il Main Event di SummerSlam e per il rinnovo contrattuale che stava per arrivare, Vince è costretto a pagarlo per non fargli saltare il PPV, ma al contempo si lega al dito la cosa, viene sospeso, avrà un altro paio di ritorni in WWF nel 1992 e nel 1996, ma niente di eclatante come il primo stint, curioso come si pensò all'epoca che Warrior fosse morto e sostituito.
Hogan, altra prima donna, gli era rimasto un pin subito da Warrior da riscattare, per questo lo fa assumere in WCW, dove lotta soltanto ad Halloween Havoc 1998 in un match altamente dimenticabile; Warrior poi sparisce dal ring dedicandosi a varie attività in cui viene messo in risalto il suo essere molto al di fuori degli schemi, l'ultimo incontro si svolge in Spagna per l'italiana NWE, che già nel 2003 aveva provato a riportarlo nel giro.
Ultimate Warrior è sempre stato un personaggio molto controverso, il suo posto nella sotria è innegabile, si tratta di uno di quei volti riconoscibili a tutti e che in breve tempo divenne simbolo di un intero movimento, però il buon Warrior aveva parecchi limiti.
Innanzitutto come abbiamo visto aveva un comportamento fuori dal ring non certo impeccabile che si rifletteva all'intenro del quadrato, abusava di cocaina, era una prima donna,...
Sul quadrato invece c'è poco da dire, spesso si dice che i match di Warrior si fermavano soltanto alla sua entry, nulla da dire, la pochezza espressa sul ring era imbarazzante, in tutti quegli anni non aveva appreso neanche le basi della disciplina risultando quindi impacciato e non in grado di svolgere alcun match di rilievo, non a caso i suoi unici grandi incontri sono quelli contro grandissimi storyteller che hanno potuto condurlo sul ring come Rick Rude, Randy Savage e Hulk Hogan.
La WWF azzeccò la mossa vincente, già in passato con Tom Magee aveva provato ad utilizzare un personaggio simile, ma in quel caso non era riuscita a trovare il metodo migliore per entrare nell'immaginario collettivo, con Warrior riuscì grazie al suo ring attire, alla sue entrata e ai suoi promo e farlo diventare un'icona.
Perciò per quanto il suo contributo concreto sul ring sia stato quasi prossimo allo zero, è da considerare senza dubbio uno dei nomi chiave dello sviluppo della WWF negli anni '80 e quindi di rimando anche uno dei nomi chiave per lo sviluppo del wrestling come fenomeno globale.
Alessio Garbini