giovedì 30 marzo 2023

WrestleManian 39: i membri della Hall Of Fame 2023

Un'annata della Hall Of Fame un po' particolare. Non tanto per i nomi inseriti ma per come sono stati annunciati, verrebbe quasi da pensare che si volesse spingere per altri nomi, tipo Batista o The Rock ma che non potendo per vari impegni hanno dovuto virare su Rey Mysterio. Non che se lo meriti meno, però le tempistiche tirate e il fatto sia nel roster attivo fanno sogere dei dubbi.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.  


Great Muta

Di Keiji Mutoh ho già parlato della sua importanza parlando del ritiro. Potete leggerlo cliccando qui.

Il 5 ottobre del 1984 dopo l'esperienza nel dojo NJPW debutta contro Masahiro Chono, proprio per questo il fatto che i due si siano ritirati assieme aggiunge quel tocco spettacolare.

Ebbe sostanzialmente due excursion negli Stati Uniti, la prima in Florida come Ninja Muto e un ritorno in patria non proprio glorioso. Il secondo è invece quello dove si sviluppa. Diventa Great Muta, il figlio di Great Kabuki e ottiene facepaint e Green Mist. Qui avrà i feud in WCW con Ric Flair, Sting e Lex Luger che ne creeranno la leggenda negli USA.

Al ritorno diventa ufficialmente uno dei Three Musketeer e da qui è pura leggenda anche in patria. Non mi soffermo a raccontare tutta la carriera ma il suo peso nella storia non solo jappa è chiaro e evidente. Tutti hanno preso qualcosa da lui, pensiamo anche a Asuka oggi per esempio.
Così come a Hiroshi Tanahashi o allo stesso Tetsuya Naito. Tutto questo porta a sottolineare come Muto sia uno dei più grandi wrestler della sua generazione, sia sul ring che fuori.

Andy Kaufman

Il ruolo di Andy Kaufman nel wrestling è molto più ampio di quelli di tutti gli altri membri dell'ala delle celebrità.
Parliamo di un comico che comprese il wrestling e non lo sfurttò per sè, ma si mise al suo servizio. A differenza di quella che fa un Logan Paul.

Questa sua voglia si trasforma dal 1981 al 1983 in un feud con Jerry Lawler che è importante e ricco per differenti motivi.
I promo, come quello da David Letterman, così come quello conclusivo di Lawler alla morte di Andy. Sono storia.

I match non sono stati poi tutti indimenticabili. Ma quando Jerry riesce finalmente a colpirlo con il Piledriver bandito, provocandogli un danno al collo. Tutta la potenza del pro wrestling si manifesta e rende quel feud stesso come indimenticabile.

Stacy Keibler

Cosa si può dire di Stacy?
Stata in WCW prima e WWE poi come valletta non parlante. Sulla parentesi sul ring lasciamo stare.

Il motivo del suo inserimento è la panchina corta della divisione femminile per la HOF. Io la ricordo per essere ex di George Clooney e per questo finita sui giornali di gossip italiani.

Tim White

Il primo arbitro introdotto nella Hall Of Fame non poteva essere che Tim White. Una delle persone migliori del roster quando era parte della WWE.

Finalmente il Warrior Award viene dato con le intenzioni che Ultimate Warrior disse durante la sua introduzione nella HOF del 2014, cioè di darlo a chi si occupava del dietro le quinte.

Ho parlato della sua carriera in occasione della sua morte lo scorso giugno: cliccate qui.

Rey Mysterio

Un rivoluzionario. Ogni tanto compare uno di quei nomi che è avanti anni rispetto alla scena.
Rey è uno di questi nomi, uno di quei nomi che ha saputo unire due caratteristiche uniche. Uno stile rapido, veloce, leggero assieme a essere il perfetto underdog.

Inizia la carriera nel 1989 a 14 anni. Già questo è qualcosa di straordinario di suo, allievo dello zio di cui divenne erede. Qui conobbe Konnan che rimase fino a oggi il suo più grande amico e che lo aiuto tantissimo nella sua carriera.
Infatti arrivò in AAA grazie a lui, quando Rey stava per diventare quasi il leader della categoria Minis e fu il wrestler cubano a dire al capo della federazione di usarlo assieme agli altri e di usare il suo stile come qualcosa di unico. L'idea ebbe successo.

Dal 1992 al 1995 divenne uno dei nomi più grandi in Messico e lo stile rivoluzionario della federaizone e di Rey lo porta anche sul suolo USA. In ECW prima e in WCW poi diventa non solo simbolo della categoria dei pesi leggeri ma anche di quello che doveva superare la categoria, il feud del Giant Killer che porta a fargli perdere la maschera riassume bene questo concetto.

L'arrivo in WWE è un'esplosione. Non solo è uno dei nomi più importanti ma porta anche a superare tutto arrivando al titolo. Una persona che doveva essere il capo della divisione dei nani, diventa un nome chiave della storia.


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Alessio Garbini

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