venerdì 7 aprile 2023

La scuola con qualche alunno speciale: analisi e voti per NXT Stand & Deliver 2023

Eccoci al terzo appuntamento dell'analisi del weekend di WrestleMania 39. Parleremo di Stand & Deliver, lo show di NXT che ha aperto le danze sabato pomeriggio. Per leggere gli altri articoli legati a WrestleMania vi rimando a questo tag: qui.

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Prima di NXT il territorio di sviluppo che più di tutti fu un enorme successo in casa WWE fu la OVW. Il grande territorio messo in piedi e scritto da Jim Cornette si basava sul concetto dei territori, di avere dei grandi eventi speciali in cui avevi sia la presenza di qualche atleta del roster WWE così come uno scontro decisivo. Ormai NXT si è più avvicinato a questo modello che al vecchio roster giallo-nero.

Che questo roster non fosse più quello pre-2.0 è un dato di fatto. Si è persa la concezione per cui fosse un'alternativa, all'interno della WWE, allo strapotere che la ROH e la NJPW stavano prendendo dal 2014 al 2018 e che ha portato alla nascita della AEW. Quindi il prodotto offerto è qualcosa che presenta differenti problematiche di direzione. E questa card ne è la perfetta rappresentazione.

Partiamo però dalla premessa che non è stato uno spettacolo brutto, ma soltanto che nel 2023 lo show è stato un evento che ha offerto più momenti simpatici ma non da alternativa alla stra-potere WWEesco ma più come buona prova degli studenti.
Certo ci sono alcuni studenti che hanno esperienza e che più di altri sono un forte aiuto, pensiamo ai Gallus oppure a Carmelo Hayes, però ce ne sono anche altri che invece hanno indebolito il match in cui erano inseriti, come Tiffany Stratton.
Ma ripeto, non è propriamente colpa loro. La colpa è di chi ha pensato che questo prodotto potesse essere visto come un'alternativa a qualcosa. E questo lo sottolineo perchè a maggio manderanno NXT contro lo show AEW Double Or Nothing, dando forse per scontato che qualcuno possa ancora preferire questo roster e una card nata da questo come un'alternativa a un prodotto che ogni settimana fa sui 900k di spettatori.

Inevitabilmente gli incontri meglio riusciti sono stati quelli in cui si è riuscito a trascendere gli aspetti di "scuola".
Quasi tutti match titolati, il primo è quello per il titolo di NXT tra Carmelo Hayes e Bron Breakker, il secondo quello per il titolo tag e il terzo quello tra Grayson Waller e Johnny Gargano.

Il lavoro fatto con Hayes in questi 18 mesi è stato davvero ben realizzato. Il wrestler ha delle capacità ed è in grado di andare a costruire e strutturare qualcosa che sia più profondo del semplice match da scuola. Il che è e rimane una dote e una capacità non indifferente.
Inoltre non si può che elogiare lo sviluppo in parallelo che è stato fatto dei due avversari di sabato, il fatto che non si siano mai sfiorati finchè non si è ritenuto opportuno che Bron perdesse il titolo, ha dato quel senso e quel tono speciale alla contesa.
Un aspetto che si era perso in tutti questi mesi sotto il controllo di Shawn Michaels.
L'incontro di per sè non è fenomenale a livello di lottato, ma ha usato bene differenti stilemi classici e la presenza di Trick Williams e la storicità della fine del regno del giovane Steiner ha permesso di farlo spiccare sul resto della card.
 
Il secondo di cui parlo è l'incontro tra coppie. Allora partiamo dal presupposto che i The Don sono probabilmente stati i più deboli sul ring, ma hanno delle dinamiche interne che sono tra i punti per cui mantenere l'attenzione nello show del martedì sera.
La coppia dei fratelli Creed è tra i migliori prospetti che hanno nel roster, ne parlavo già in occasione di quello che è stato la cerimonia dei Jeffo Awards di quest'anno.
I Gallus hanno aiutato a creare una coerenza narrativa tra tutte le parti (storyline+workrate) riuscendo a portare a casa un match che rischiava di essere limitato da questi aspetti o troppo spotfestoso, invece si ha avuto un buon dosaggio di tutti gli elementi, comprese le interferenze finali che sono servite come ciliegina finale del match.

Lo scontro tra Grayson Waller e Johnny Gargano rimane tra i momenti al vertice della card. Waller è uno di quei nomi che sembra che la WWE abbia prescelto come Il Futuro. Il problema è che a volte la compagnia si fissa su qualcuno, come Baron Corbin, che non ha proprio tutte le capacità per spiccare. In questo caso siamo davvero in una situazione di un wrestler che non sembra in alcun modo risplendere troppo e che viene costantemente tenuto sotto la luce dei riflettori. Proprio come Corbin. Il match è insipido. Non è sbagliato, perchè è difficile sbagliare un match con Gargano in primis e poi con quella stipulazione. Ma fa fatica a trasmettere qualcosa.
Apprezzo sempre che Johnny qui sia mega over, mentre nel main roster no. Molto bella la reunion della famiglia, soprattutto dato che questa ha portato a incoronare Indi Hartwell. Parlando del quale è stato un brutto Ladder Match che ha evidenziato i limiti della divisione, molti spot, poche occasioni di reale messa in mostra delle capacità delle singole, sebbene si sia dato un buon peso alle differenti storie in corso, sia quelle macro come Jacy Jayne e Gigi Dolin, oppure minori come Zoey Stark/Indi.
 
Voto per entrambi:

Concludiamo l'analisi con un altro paio di momenti. Piacevole nel pre-show il debutto di Ava Raine, che è tremendamente green e il ruolo di Duke Hudson che finalmente chiude la storia con la Chase University dando un gran bel momento di pay-off con il finto tradimento.
Anche l'altra grossa storyline, quella tra J&B prosegue con una svolta e, come temuto, il rischio è quello di uno split oppure di andare a evolvere in qualche modo.

Il match a più uomini maschile è stato una piacevole spotfest che però non permette di far emergere Dragon Lee, il che è un peccato. Se dovessimo vedere la differenza di gestione con un Vikingo in AEW che ne è uscito come star, nonostante non sia parte del roster, diventa assurdo.
Però a differenza del match femminile qui gli spot sono ben fatti e ragionati, ma vedendo i nomi coinvolti, non mi stupisco.
 
 
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Alessio Garbini

 

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