Sembra non finire la tempesta che sta colpendo la WWE dallo scorso novembre, da quando CM Punk (Punk rompe il silenzio) ha rilasciato le sue dichiarazioni contro la compagnia.
Con una situazione già di per sè sospetta dietro al licenziamento di Alberto Del Rio, con le recenti situazioni di Rey Mysterio (Rey lascia la WWE) e di Brock Lesnar (Lesnar salta WrestleMania?), oggi si aggiungono delle accuse che coinvolgono la compagnia a più livelli, mostrando un'impalcatura debole e che necessita di un severo restyling.
Judas Devlin è stato nel territorio di sviluppo della WWE per due anni. Nel 2012 appoda presso la FCW e poi si sposta a NXT quando la federazione della Florida viene chiusa nello stesso anno.
Ha fatto in tempo a lottare in quattro incontri, soprattutto di coppia, prima di essere fermato da un grave infortunio che ne ha chiuso la carriera.
Si era parlato anche di un suo ingresso nella Wyatt Family.
La scorsa settimana scorsa, intervistato a un programma radio, ha resa pubblica una lettera indirizzata all'ufficio delle risorse umane: Canyon Ceman, Dorothy Brill e Jane Geddes. La nota risalente all'11 marzo 2013 ha come oggetto Bill Demott, allenatore dei territori di sviluppo.
Il 28 febbraio 2013, in seguito a un house show, Judas si infortuna al ginocchio. Un infortunio che ha aggravato un altro problema. Che non doveva esserci.
Infatti, dopo un allenamento mattutino di tre ore, Demott decide che Gary Jackson debba subire 10 takedown da 8 atleti. Il wrestler dopo aver subito 60 takedown in poco più di un minuto collassa mentre Judas stava eseguendo la mossa, cadendogli sulla schiena e procurandogli l'infortunio che poi si è aggravato. Nello stesso allenamento Memo Montenegro si è infortunato al collo e alla spalla.
Demott con Brian Duncan lo prendono da parte e gli dicono che questo infortunio sarebbe un problema per loro e per la carriera di Judas.
Questa tattica è stata attuata anche su altri wrestler, minacciandoli che, se fosse stato reso noto il loro infortunio, avrebbero rischiato di venire licenziati.
Anche una serie di altre situazioni sono portate alla luce, innanzitutto le richieste di fare mosse e sequenze pericolose senza essersi riscaldati a sufficienza.
Judas riporta due esempi, quando delle richieste fatte a lui e a Enzo Amore porta a Judas che rischia di atterrare malamente sulla testa, oppure con Oliver Gray che porta il wrestler a cadere malamente sul collo costretto a stare fermo per una settimana.
Oppure messi in situazioni pericolose e inutili, come eseguire degli squat dalla terza corda.
In aggiunta a questi comportamenti che hanno messo a rischio la salute degli atleti, ci sono tutta una serie di atteggiamenti che possono essere considerati come veri e propri atti di bullismo.
Come una serie di soprannomi dati a differenti wrestler, Oliver Grey per esempio veniva chiamato Joel Il Pedofilo.
Oppure Dante Dash che si riferiva alla sua finisher come la "Davey Boy" ricevendo in risposta da Demott un riferimento alla morte di Davey Boy Smith. In riferimento alla morte, Bill, ha anche espresso agli studenti la speranza che si uccidessero, il giorno dopo un evento in ricordo di Mike Graham che si era suicidato.
Uno dei soggetti prediletti era Enzo Amore, quotidianamente gli diceva che volesse che morrisse, oppure schiaffeggiandolo spesso e usandolo come "pupazzo" per mostrare come una mossa eseguita erroneamente potesse danneggiare il proprio avversario (non avvertendolo) e che ogni volta che un wrestler eseguiva male una mossa sul sacco dovesse rifarla su un suo pari.
La non curanza dell'altro si dimostra anche in altri esempi, David Harwood, all'epoca infortunato, viene preso di peso e portato agli allenamenti da Demott.
Memo riceve un calcio in pancia così forte che è costretto a piegarsi dal male, mentre Bill rideva.
Oppure colpiva volutamente i wrestler con le corde, oppure come punizione gli tirava la corda del ring sul naso.
Oltre a questo ci sono anche insulti razzisti o omofobi.
Ha detto più volte a Osmund Cherry di tornare in Africa o a Brandon Tavern riferimenti alle sue preferenze sessuali chiamandolo "checca", oltre a prenderlo a schiaffi dopo che Tavern gli riferì di essersi infortunato alla testa.
Forse il peggio lo possiamo trovare quando Alexander Russev indossava una maglietta dei NY Jets ed era infortunato al collo, Demott non è un fan della squadra e prende il futuro Rusev dal colletto e strappandogli la maglietta con violenza, nonostante non potesse competere.
Lo stesso è successo a Briley Pierce che, con una gamba rotta, riceve un calcio sul gesso.
Tutti questi esempi mostrano come ci sia del marcio radicato profondamente all'interno della WWE.
Se si riguarda la quinta stagione di Tough Enough, dove Demott era allenatore, si può notare come, alcuni di questi comportamenti (sebbene edulcorati) fossero presenti.
Bill si trova in questa posizione grazie alla sua amicizia con HHH, il quale più volte lo ha voluto riassumere e coprire.
Anche questa volta la WWE ha rilasciato una dichiarazione in cui dice che erano stati eseguiti dei controlli all'epoca e che non fosse emerso nulla.
Le situazioni raccontate da CM Punk si ritrovano qui, non curanza per gli atleti e la loro salute, mostrando come la struttura stessa della compagnia, da un punto di partenza più basso sia marcia e deteriorata, con il solo scopo di forgiare persone che nonostante ogni problema prendano la loro salute sotto gamba per il bene della compagnia.
La WWE non deve nascondere la testa sotto la sabbia ma deve partire da questi punti e ricostruirsi in modo che la salute dei propri atleti sia preservata e non compromessa da scelte puramente di business (come accaduto per WrestleMania 7).
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Alessio Garbini