sabato 13 febbraio 2016

Solo i fan hanno portato avanti Bryan

Sul ritiro di Daniel Bryan dal mondo del wrestling attivo mi sono già espresso in questo articolo: l'American Dragon non vola più, oggi mi voglio concentrare su quanto sia stato unico il suo percorso in WWE, visto che tutto, e dico proprio tutto, fosse contro di lui.

Eppure il suo modo di porsi, la sua aurea e tutto il resto lo hanno portato a uno dei momenti più significativi della storia WWE recente.


La carriera di Bryan in WWE incomincia a NXT. Già iniziamo male, visto che uno dei nomi possibili per lui era Lloyd Bonaire, gioco di parole con "boner" che significa "erezione".
A NXT i piani erano quelli di spingere per Wade Barrett, per evitare dunque che i voti del pubblico favorissero Bryan si decise di dargli una losing streak e di farlo eliminare tra i primi, ovvero quando il pubblico non poteva ancora decidere.

Dopo questa parentesi e il licenziamento, avvenuto perchè aveva strozzato e sputato su Justin Roberts nel segmento di debutto del Nexus, inizia a delinearsi per lui un personaggio. In parte ispirato a quello di Crash Holly, ovvero quello di un wrestler piccolo che cerca di andare contro le persone più grosse di lui pensando di poter vincere con la sue sottomissioni.
Per dovere di cronaca riporto come all'epoca avesse quasi firmato con la NJPW, prima che la WWE lo richiamasse per SummerSlam.
Il sostegno del pubblico evita di renderlo vittima solo di squash, aggiungendo anche un personaggio da underdog e arrivando a vincere il Money In The Bank.


La storyline con le Bella ve la ricordate? Anche qui le cose non dovevano andare bene.
L'idea era che, essendo piccolo e vegano, non sarebbe mai andato over. Quindi la storia prevedeva che le due si battessero per intortarsi questo nerd vergine (gioco di parole con vegan). Diventando quindi un personaggio comedy. Che poi il tutto si trasformò nella vera storia d'amore con Brie e i due diventarono una coppia da reality show.

Anche questa scelta rischiava di finire male. La WWE decise di non spingere su di lui, iniziando una losing streak non indifferente, in un percorso simile a quanto accaduto con Damien Sandow qualche tempo dopo.
Tutto cambia il 18 dicembre 2011. Il girono stesso dello show viene deciso che Big Show avrebbe sconfitto Mark Henry per il World Heavyweight e subito dopo essere assalito Bryan avrebbe incassato.
Peccato che Daniel non era bookato per quell'evento. Fosse stato a casa non avrebbe mai potuto giungere in tempo, ma si trovava in una città vicina all'arena per una sessione di autografi.
L'idea base era quella di avere un campione fastidioso, anche grazie ai ripetuti "Yes" nati per renderlo ancora più indigesto. In questo modo, una volta che Sheamus lo avesse sconfitto, sarebbe andato subito over in quanto il top face che sconfigge il fastidioso heel.


Per aggiungere altro a questo si pensò bene di affiancargli AJ Lee. I ragazzi avrebbero visto lui che la maltrattava, odiandolo. Le ragazze invece avrebbero visto una persona carina e in gamba con questo essere fastidioso che la disprezzava e non se la meritava.

Ovviamente quanto successo a partire da WrestleMania 28 non rispettò, ancora una volta, i piani. Il pubblico giunto allo show si aspettava che, sebbene non costruito, il match con Sheamus potesse essere uno dei focus di quell'edizione del PPV. Da lì possiamo dire che l'ascesa nel cuore dei fan prese piede.

Nonostante un ritorno nel comedy con il Team Hell No il pubblico non lo abbandonò più e anzi in questo periodo iniziò a diventare un vero beniamino agli occhi di tutti.
Fu in questo periodo che Connor Michalek divenne un grande fan di Bryan e fece di tutto per poterlo incontrare.

Venne quindi deciso di prendere una direzione drastica per buttare la realtà in faccia ai fan. SummerSlam 2013 doveva servire a questo. La vittoria con relativo turn di HHH del titolo WWE nasce per rendere chiaro ai fan che lui sia un B+ Player e nulla più.
Bryan doveva semplicemente riempire lo spazio fino al ritorno di John Cena. A quel punto Cena e il rientrante Batista si sarebbero giocati la parte più remunerativa dell'annata.
Se durante il periodo del feud tra Randy Orton e Bryan si fossero alzate le entrate le cose sarebbero andate diversamente. Purtroppo così non accadde e i PPV con main event i match tra i due non andarono bene. La colpa ricadde ovviamente su Danielson. Peccato che le Survivor Series con il match tra Orton e Big Show, andarono anche peggio.


Dopo questa parentesi a WrestleMania 30 avrebbe dovuto vedersela contro Sheamus, nel sesto match di importanza nella card.
Quanto successe alla Royal Rumble di quell'anno, l'addio di CM Punk e i palesi fischi che si sarebbero presi per un eventuale Batista contro Randy Orton portarono alla decisione di cambiare i piani.

Anche qui, le cose furono strutturate in maniera passeggera. Tutto serviva per spingere Roman Reigns come il grande nuovo top-face della WWE. Brock Lesnar dopo aver interrotto la streak doveva sbarazzarsi di Bryan a SummerSlam, sconfiggere agevolmente Cena, probabilmente alla Rumble, salvo venire poi fermato da Reigns, vincitore della Royal Rumble.

Il tutto andò quasi come previsto, tranne ovviamente, per il fattore Bryan. La Rumble del 2015 era costruita per vederlo trionfare, almeno agli occhi del pubblico, neppure The Rock riuscì a calmare i fan.
Fu quindi deciso in fretta e furia un primo tentativo di scappatoia, con il match di Fastlane tra i due per cercare di legittimare agli occhi dei fan Reigns, ma neanche questo ha funzionato, portando poi alla soluzione vista a WrestleMania 31.

Per chiudere il discorso del dietro le quinte, e in parte dei what if?, Bryan stava studiando anche per debuttare nel CMLL in Messico, volendo sviluppare un hair vs. mask match con Atlantis nello show d'anniversario della federazione, prima di giungere alla consapevolezza del danno riportato.


Come visto dunque la WWE si è sempre opposta a Daniel Bryan. Il che è ridicolo. Se si pensa di come sia stato per un lungo periodo il wrestler più over della compagnia assieme a Cena e CM Punk. Purtroppo questo ci ha forse privato di un vero e proprio ruolo per Danielson come volto. Insomma impedendoci di rivedere quanto fatto in ROH.
Però non sento di potermi lamentare, quello che è successo da WrestleMania 28 in poi è stato fantastico, qualcosa che difficilmente si ripeterà, anche grandi pop come quelli di un The Rock o un Steve Austin furono grandi, però non ebbero una nascita e una crescita spontanea e di questo livello.

Per condividere ricordi, o pensieri su questa situazione vi rimando ovviamente alle pagine facebook del blog: pagina FB.

Alessio Garbini

0 commenti
commenti
Per commentare scegli il sistema che più ti piace:
commenti googleplus
commenti blogger
commenti facebook

Nessun commento:

Posta un commento