martedì 16 gennaio 2024

Il perfetto inizio del nuovo anno: analisi e voti per NJPW Wrestle Kingdom 2024

La prima settimana di gennaio solitamente ha un grande evento che dà il calcio d'inizio a tutto l'anno: Wrestle Kingdom.
Il 2024 non è da meno e il 4 gennaio 2024 si è iniziato alla grandissima. Cambierà anche il tag relativo alla NJPW, quindi ultima occasione per recuperare il 2023 seguendo questo tag: NJPW nel 2023.

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Prima del Covid fu la NJPW a creare il doppio appuntamento per lo show principale dell'anno. Ovviamente quelle che sono state tutte le limitazioni legate alla pandemia ha portato a tutta una serie di difficoltà oggettive, sia per i wrestler coinvolti, che per il numero di spettatori.
Nel 2023 anche il Giappone ha finalmente riaperto i confini e permesso senza problemi le aggregazioni. Per questo motivo al Tokyo Dome ci siamo trovati davanti a una situazione deciamente ricca.
Da un lato una card bella piena di nomi e eventi importanti. Dall'altro un numero di spettatori superiore al 30.000.
La scelta di passare a due serate nel 2020 era legata a una serie di anni in cui gli eventi principali facevano decisamente buoni numeri e al Tokyo Dome non scendevano sotto i 35.000.
Ovvio che a questo punto io mi chieda se possa avere senso ripuntare a due serate per il Tokyo Dome.

La card è stata piena di ottimi incontri, di momenti chiave e soprattutto ci si è ritrovati in una situazione dove almeno due match potevano tranquillamente essere il main event e vendere solo su questo.
Avere una card così ricca ha inesorabilmente prodotto un problema. Molti match sono stati tagliati e limitati.

Quindi l'undercard ha un po' sofferto proprio di questa necessità temporale producendo dunque una serie di match che potevano e dovevano essere molti di più e invece è mancato quel qualcosina necessario a renderli epocali. Soprattutto perchè ne avevano tutte le possibilità.


Possiamo partire dai tre match che più di tutti hanno potuto godere delle giuste tempistiche per svilupparsi. Ovvero i tre match conclusivi della card.

Il Triple Threat per il nuovo Global Title è uno di quei match che ha una sua struttura ben definita e che ha permesso di essere messa in scena nel migliore dei modi. Cioè prendendo quelli che sono gli schemi narrativi occidentali, imponendoli in una struttura anch'essa occidentale, con wrestler occidentali.
Però se David Finlay lavora come lo stereotipo dell'occidentale, Jon Moxley lotta con l'ispirazione del brawler puro che prende origine da molta tradizione giapponese (Atsushi Onita o Bruiser Brody) e Will Ospreay è invece la quint'essenza del Lucharesu e della sua evoluzione negli Heavyweight.
Quindi non possiamo pensare a un modo differente e migliore per incorporare questi elementi proprio nella storia e nella narrazione.

Sullo stesso livello sono le storie dietro il match per il titolo IWGP. Entrambe le storie vedono come protagonista il neo campione Tetsuya Naito seppur con connotazione differente.
La storia più a breve termine è quella legata alla vendetta nei confronti di SANADA. L'ex membro dei LIJ si è staccato tradendolo e sconfiggendo i compagni. Mancava dunque la resa dei conti con il leader del gruppo che ha dovuto arrivare con una sua rinascita personale a questo scontro passando per il G1 Climax.
La storia più duratura era permettere a Naito di concludere finalmente un ME del Tokyo Dome, un'impresa che non gli è riuscita nemmeno in NOAH lo scorso anno. Quindi quando è arrivato EVIL con lo scopo di rubargli il momento, la costruzione all'intervento dell'ex compagno è stata fenomenale. Perchè nonostante tutto il rispetto per lui è così alto che non c'è bisogno di creare dissidi ulteriori. Il permettergli di concludere in piedi al Dome e chiudere la sua storia diventa quindi essenziale.
Il match non è brutto, ma non è nemmeno fenomenale e in questo caso il taglio del tempo, un ME del Dome sotto i 30 minuti non si vedeva da parecchio, ha permesso di fargli fare tutto il necessario per proteggere la qualità dell'incontro. 

Il miglior match della serata non può che essere il rematch tra Kazuchika Okada e Bryan Danielson.
Eliminato il problema legato al braccio rotto non si poteva dunque che mettere in piedi un incontro decisamente più bello di Forbidden Door.
La storia prende ovviamente il punto di partenza da lì, dall'idea che Okada abbia spezzato il braccio di Danielson, un punto di partenza che diventa solo uno degli sbocchi narrativi perchè Bryan lavora solo lì, va a insistere con lo scopo oltre a spezzargli il braccio anche di farlo cedere di nuovo.
Il secondo sbocco narrativo è proprio questo, quello di prendere il fatto che Okada abbia ceduto dopo anni lo scorso giugno e quindi che sia "un debole".
Questi aspetti portano al terzo sbocco narrativo, cioè la forte aggressività di Kazuchika che non si lascia tirare indietro dalla sfida, ma anzi oltre a resistere mette in piedi una serie di azioni atte a fare ancora più del male al suo avversario, attaccando l'occhio malconcio.
Una storia così perfettamente pregna di quella che è la tradizion del puroresu, unita a quello che è lo stile di lottato di entrambi che non è puro ma derivato e come tale presenta tuta una serie di momenti particolarmente importanti.

I match che più di tutti hanno subito questo calo di tempistiche sono sicuramente degli incontri titolati precedenti.
La vittoria dell'italiano Francesoco Akira con il nuovo TJP dei titoli Junior Tag, così come la sconfitta di Hiromu Takahashi che cede il titolo Junior a El Desperado sono stati i più bistrattati.

Per i titoli tag la limitazione è più legata a quelle che sono le situazioni correlate al nuovo personaggio maledetto di TJP, proprio perchè il match è stato tutto sommato ben fatto; è il match storico il problema. Perchè la sconfitta di Takahashi va a modificare tante cose e si spera sia effettivamente quel movimento che possa portarlo a entrare nella categoria degli Heavyweight.
Questo regno da completo dominatore della divisione necessitava di chiudersi e di poter dunque far fare il salto finale alla sua storia. Quindi un match bello, ma che poteva essere differente, i due lo avevano già mostrato al Best Of Super Juniors il loro livello di chimica, per qeusto il posizionamento unito alla durata ha portato a questa difficoltà.


Il terzo danneggiato è stato lo scontro tra i campioni tag, più per un discorso di storia che di qualità; i due team erano arrivati a 40 minuti un mese fa e aveva senso che anche questo match avesse una tale durata e una tale costruzione, invece si è optato per una scelta più tranquilla anche a livello di narrazione interna al match e questo è un declassamento notevole.

Un altro terzetto di match si posiziona tranquillamente nella dimensione della durata, perchè oltre avrebbero sicuramente avuto problemi. Tama Tonga vince il titolo NEVER, sebbene sia in dirittura di uscita dalla NJPW ed è una storia che vorrei capire dove voglia andare.

Infine posizione e durata giusta sia per la vittoria di Hiroshi Tanahashi del titolo TV, sia dell'upset di Yuya Uemura. Nel primo caso match dignitoso, niente di particolare ma che permette a Zack Sabre Jr. di uscire da questo titolo e di dare uno stint titolato al Tana.
Il secondo crea il rivale per Yota Tsuji, nel momento che Shota Umino e Ren Narito sono rivali tra loro, serviva un quarto incomodo nell'epopea dei 3 Moschettieri dell'era Reiwa. Anche qui niente di eccezionale ma riesce bene nel suo scopo.

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Alessio Garbini

 

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