giovedì 11 gennaio 2024

Jeffo Awards 2023

Ci siamo, torna l'appuntamento annuale con i premi del sito. Si tratta di quel momento della stagione in cui si dà spazzio ai: Jeffo Awards.
Di seguito, cliccando sull'anno, troverete tutte le edizioni precedenti (manca ancora una annata "perduta", ma la recupererò): 2022, 202120202018, 20172016201520142013

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Face Of The Year: MJF (AEW) e Sami Zayn (WWE)

Penso che possiamo dividere il premio in due. Nella prima parte dell'anno Sami Zayn è la persona che ha salvato la WWE. Non parlo soltanto a livello narrativo, perchè la rinascita di interesse verso Roman Reigns è dipesa dalla storia di Sami e scoppiata quella bolla (e quella di Cody) non rimane che un lento vagare in attesa che perda il titolo. Allo stesso modo anche in termini di ascolti e di biglietto andando a spostare il pubblico dalla AEW alla WWE.
Nella seconda parte dell'anno è stato invece MJF a prendere in mano questo premio, il feud con Adam Cole e il modo in cui è riuscito a creare un personaggio che è in continuità e non un distacco dal passato, un personaggio face ma che deve fare i conti con il suo passato. Una sfaccettatura che un leader di una federazione deve avere.

2022: Jon Moxley (AEW)
2021: Adam Page (AEW)
2020: Drew McIntyre (WWE)
2018: Johnny Gargano (WWE)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: Sami Zayn (WWE)
2015: Kota Ibushi (NJPW)
2014: Daniel Bryan (WWE)
2013: Daniel Bryan (WWE)  

News Of The Year: Vince McMahon vende la WWE a Endeavor

Ancora una volta è Vince McMahon e le sue azioni a guidare questa categoria. Lo scorso anno abbiamo parlato del suo lasciare la WWE (ne ho parlato bene in questo articolo) invece in questo 2023, non solo è tornato, ma ha messo in atto un colpo di stato che lo ha portato a riprendere prima il controllo, poi a vendere e, a fusione completa, alla sua estromissione da ogni decisione pratica diretta sulla WWE.
Ancora una volta una notizia importante e che avrà ripercussioni sul futuro del pro wrestling.

2022: Vince McMahon lascia la WWE 

Segment Of The Year: Turn di Sami Zayn (WWE)

Quando il 29 gennaio 2023 Sami Zayn conclude il suo turn e colpisce Roman Reigns, il pubblico è esploso.
Non solo su internet ma anche nelle arene andando a costruire quello che è lo stint da top face di cui ho parlato poco sopra. Un momento che risulta sicuramente monco, perchè è un peccato che questo non sia coinciso con una vittoria del titolo. Un paragone con il turn di Daniel Bryan su Bray Wyatt nel 2014 che di fatto permise di costruire la sua run da campione a WrestleMania 30.
Però inesorabilmente si tratta di un momento essenziale per l'annata e potenzialmente per la storia della WWE anni '20.

2022: Jon Moxley sconfigge in poco tempo CM Punk e unifica i titoli AEW (AEW)
2021: La vittoria del titolo di Adam Page (AEW)
2020: The Fiend Vs. John Cena (WWE)
2018: Kota Ibushi salva Kenny Omega riunendosi (NJPW)
2017: Christopher Daniels conquista il titolo del mondo per la prima volta (ROH)
2016: The Final Deletion (TNA)
2015: Will Ospreay vince il titolo (PROGRESS)

2014: Daniel Bryan sulla cima della gabbia con tutto il pubblico che grida “Yes!” (WWE)

Best On The Mic: MJF (AEW)

MJF è una sicurezza al microfono. In realtà non soltanto su quell'aspetto. Anche per quello che riguarda il carisma, la capacità sul quadrato. Però rimane che il punto di forza specifico sono le sue capacità al microfono di inserire un contesto e dare un peso ai contenuti, andando a prendere quell'eredità costruita da Mick Foley o Raven o Chris Jericho e via discorrendo.
Il cambio di ruolo a face poteva andare a depotenziare la sua capacità al microfono, invece non è così è riuscito a dare un senso e un peso al turn per costruire un personaggio evoluto, partendo da quella stessa base.

2022: MJF (AEW)
2021: MJF (AEW)
2020: MJF (AEW)
2018: Daniel Bryan (WWE)
2017: Kevin Owens (WWE)
2016: Kevin Owens (WWE)
2015: Kevin Owens (WWE)
2014: Paul Heyman (WWE)
2013: John Cena (WWE)

 
Best In-Ring Performer: Will Ospreay (NJPW)

Stavo guardando i nomi dentro questo premio chiedendomi un po' come se la fossero cavata nel 2023. Forse l'unica alternativa tra questi da proporre era quello di Ilja Dragunov, sebbene abbia ingranato sul serio solo nella seconda parte dell'anno. Magari sarà il 2024 l'anno in cui riuscirà a replicare?
Arriva dunque il turno di Will Ospreay che ha messo in piedi il suo miglior anno per qualità del lottato e se uno ha in mente che tipo di prove abbia eseguito negli scorsi anni, fa capire che livello abbia raggiunto nel 2023.
Che sia con veterani come Chris Jericho o Kenny Omega, oppure con wrestler locali come in RevPro, oppure giovani come Yota Tsuji e Shota Umino non ha solo messo in piedi prove solide ma ha anche superato quel livello in cui è in grado di costruire le star del futuro.

2022: Dax Harwood (AEW)
2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Ilja Dragunov (WWE)
2018: Kazuchika Okada (NJPW)

Newcomer Of The Year: Adam Copeland (AEW)

Ammetto che in questo 2023 mi è risultato difficile trovare effettivamente un debuttante che abbia avuto un impatto importante.
La scelta è quindi sull'ex Edge per una serie di motivi. In primo luogo perchè parliamo di una persona che ha volutamente scelto di lasciare la WWE per puntare su una nuova strada.
In più perchè comunque sta iniziando a lavorare con Christian Cage, cosa che nessuna ha mai voluto fare in passato con dei risultati soddisfacenti.
Non vedo altri motivi, sebbene non siano di poco conto.

2022: Swerve Strickland (AEW)
2021: Bryan Danielson (AEW)
2020: FTR (AEW)
2018: Bandido (PWG)
2017: Aleister Black (WWE)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: Samoa Joe (WWE)
2014: AJ Styles (NJPW)
2013: Go Shiozaki (AJPW)

Rookie Of The Year: Yuma Anzai (AJPW)

Questo 2023 rispetto al 2022 ha offerto una classe di rookie meno imponente. Lo scorso anno la WWE e la Dragon Gate avevano sfornato e pushato molti giovani, quest’anno c’è stata un'ondata meno importante, ma comunqe non da meno.
A NXT hanno ricevuto spazio alcune rookie che si sono messe in mostra andando a rubare la scena più della controparte maschile; sebbene a livello qualitativo rimaniamo attorno alla base: Kelani Jordan e Jakara Jackson.
Un paio di nomi della scena Joshi dalla TJPW meritano riconoscimento: Wakana Uehara e HIWAMARI. Entrambe gestite come rookie ma con qualche momento di splendore in più all'interno della card che fa sempre bene e che aiuta quindi a gestirle al meglio.
Per la stessa ragione segnalo un trio di rookie: Kazuma Sumi e Takashi Masada dalla DDT; Kaito Nagano dalla Dragon Gate.
A livello di esposizione non può che non emergere anche Oleg Boltin in NJPW; trattandosi di un olimpionico senza i problemi di un Chad Gable è stato pushato, sebbene sempre all'interno delle regole basilari del modo di gestione degli Young Lions.
Ma il vincitore è Yuma Anzai. Il wrestler AJPW ha valicato i confini della sua realtà lottando vari incontri in NOAH, ma non è solo questo a fare la differenza; la sua partecipazione a 3 importanti tornei non è stata la classica gestione da rookie. Ha portato a casa varie vittorie sia nel torneo di casa, il Champion Carnival, sia nel corrispettivo della federazione verde, il N-1Victory.
Mentre nella Real World Tag League è anche riuscito a ottenere un dignitosissimo piazziamento, non risultando soltando una comparsa come nei tornei singoli.
Inoltre ha sfidato Yuji Nagata per la Triple Crown in un match al di sopra della media.

2022: Hook (AEW) & Bron Breakker (WWE)
2021: Jack Cartwheel (Free Agent)
2020: Anna Jay (AEW)
2018: Utami Hayashishita (STARDOM)
2017: Katsuya Kitamura (NJPW)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Chad Gable (WWE)
2014: Cachorro/The Panther (CMLL)
2013: Daiki Inaba (Wrestle-1)

Most Improved Wrestler Of The Year: Swerve Strickland (AEW)

La scelta non è tanto legata soltanto a degli effettivi miglioramenti, ma più per un discorso che in un'annata come questa, non dare un premio a Swerve Strickland sia un crimine.
Il 2022 è stata un'annata che ha confermato alcuni aspetti. Di come sul ring fosse ottimo e di come al microfono lo fosse altrettanto.
Nel 2023 il feud con Keith Lee prima e poi il feud con Adam Page ha aiutato a costruire e sviluppare un reale contendente al titolo di MJF, soprattutto in quelli che sono stati i pochi contatti tra i due.
Per questo il passaggio da uppercard a futuro campione del mondo è un miglioramento, figlio di una crescita lenta e sensata che ha portato a renderlo il nome di punta su cui puntare nel 2024.

2022: Steve Maclin (Impact Wrestling)
2021: Josh Alexander (Impact Wrestling)
2020: Cara Noir (PROGRESS)
2018: Ronda Rousey (WWE)
2017: The Miz (WWE)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Seth Rollins (WWE)
2014: Konosuke Takeshita (DDT)
2013: Alex Colon (CZW) 

Shocking Moment Of The Year: Il ritorno di CM Punk (WWE)

Sicuramente ci sono stati momenti più importanti durante l'annata, ma il ritorno di CM Punk con tutto il drama pre, durante e post è molto importante. 
Si tratta di qualcosa di impensabile e che si è andato a costruire col tempo, creando qualcosa di nuovo sia a livello interno alla WWE (tutte delle nuove dinamiche in storyline) che per quelli che sono i drammi esterni. Sia con la AEW (e hanno già iniziato in meno di un mese) sia per quelli che saranno gli equilibri nel bacsktage.

2022: Il ritorno di Steve Austin sul ring (WWE)
2021: Il ritorno di CM Punk (AEW)
2020: Il wrestling pandemico (Tutti)
2018: All-In (ROH)
2017: Kevin Owens aggredisce Vince McMahon (WWE)
2016: Ritiro di Daniel Bryan (WWE)
2015: Royal Rumble 2015 (WWE)
2014: CM Punk lascia la WWE (WWE)
2013: Keiji Mutoh fonda la Wrestle-1 (AJPW/Wrestle-1)

Comeback Of The Year: Reiwa Three Musketeers (NJPW)

Shota Umino, Ren Narita e Yota Tsuji sono il futuro, non solo in Giappone, ma anche del wrestling mondiale. In questo quasi anno di ritorno i 3 si sono già presi molti spazi e creato storie ed elementi narrativi tali da rendere importante e chiave la loro permanenza sul ring.
In aggiunta la qualità mostrata, molto al di sopra di quella di altri rientranti (penso negli ultimi anni a Master Wato o Great-O.Khan che ci hanno messo anni a proporre qualità sul quadrato), conferma che si tratta di tre nomi che faranno tanto e dovranno accompagnare la NJPW nella nuova generazione.

2022: Cody Rhodes (WWE)
2021: CM Punk (AEW)
2020: Roman Reigns (WWE)
2018: Daniel Bryan (WWE)
2017: Kota Ibushi (NJPW)
2016: John Zandig (CZW)
2015: Samoa Joe (ROH)
2014: Matt Sydal (ROH)
2013: Nick Mondo (CZW) 

Heel Of The Year: Christian Cage (AEW)

Come si può dedurre anche dai nomi che si leggono in questa categoria, la storia di un wrestler "finito" che trova una sua nuova linfa vitale e crea da zero un nuovo personaggio che diventa il catalizzatore di molti show, è un elemento che mi fa impazzire.
Questo nuovo Christian mostra non solo le sue enormi qualità, tenute a freno in WWE ma che abbiamo amato in TNA, ma che ha ancora la possibilità di lavorare tanto e di poter aiutare molti giovani e non solo; il feud inedito con Adam Copeland è sicuramente uno di questi momenti.

2022: CM Punk (AEW)
2021: Matt Cardona (Free Agent)
2020: MJF (AEW)
2018: Tommaso Ciampa (WWE)
2017: Cody (NJPW/ROH)
2016: The Miz (WWE)
2015: WWE
2014: Bully Ray (TNA)
2013: WWE


Promo Of The Year: MJF e Cole si abbracciano invece che assalirsi, AEW Dynamite 29 luglio (AEW)

Questo promo è importante per come hanno costruito il segmento stesso.
Perchè ha aiutato a creare il personaggio face di MJF. Perchè ha trascinato le storie della AEW nella seconda parte dell'anno. Perchè ha sovvertito l'ordine classico degli angle.
Il segmento dunque diventa un utilizzo di quelle che sono le credenze tipiche. Il tradimento di un amico, per costruire lo scontro tra i due, invece quello che accade è che i due diventano davvero amici. MJF trova qualcuno che lo apprezzi per come è, che lo ha capito, dunque non è più un ruolo legato al mero servilismo, ma una reale amicizia. Questo va a rinforzare il match di All-In costruendo dunque un main event degno di essere ricordato.

2022: Ace Steel prende a schiaffi CM Punk, AEW Dynamite 1 settembre (AWE)
2021: Adam Page affronta i suoi demoni e Kenny Omega, AEW Dynamite 16 ottobre (AEW)
2020: Cody parla all'arena vuota, AEW Dynamite 18 marzo (AEW)
2018: Daniel Bryan torna sul ring, WWE SmackDown 30 marzo (WWE)
2017: The Miz imita John Cena, vari SmackDown (WWE)
2016: Daniel Bryan annuncia il suo ritiro a Raw l’8 febbraio (WWE)
2015: Kevin Owens debutta a Raw il 18 maggio (WWE)
2014: Bray Wyatt canta “He’s got the whole world in his hand” a John Cena a Raw il 28 aprile (WWE)

 
Tag Team Of The Year: FTR (AEW)

Tutta una serie di situazioni ha permesso di portare a rendere difficile identificare un team che più di tutti si è imposto. Gli FTR sono una sicurezza. Sappiamo essere una certezza sul quadrato e che possano essere quei nomi che faranno bene in ogni circostanza.
Il feud con i Gunns che chiude un cerchio iniziato nel 2022 con la tripla corona di coppia, rappresenta la giusta considerazione per i due, diventati anche uno dei catalizzatori per quella che è stata la prima run di Collision. Sono degli elementi importanti per sottolineare il ruolo centrale, non solo nella categoria, ma nel roster AEW.

2022: Aussie Open (Free Agent)
2021: RK-Bro (WWE)
2020: FTR (AEW)
2018: The Young Bucks (NJPW)
2017: The Young Bucks (NJPW)
2016: The Revival (WWE)
2015: Dangee Yankess (Zero1)
2014: The Young Bucks (Free Agent)
2013: ReDRagon (ROH)

 
Promotion Of The Year: WWE & AEW

Il 2023 è uno di quegli anni che andrà inesorabilmente a cambiare le carte in tavola. Ne abbiamo parlato riportando sul sito i voti relativi al 2018, ma il 2023 sarà un altro di questi anni.
Il mondo del wrestling è in una fase di discreta crisi. STARDOM e NJPW sono abbastanza in ricaduta e cercano di risalire. Delle realtà sono statiche (GCW, NOAH) e altre si stanno riprendendo (TNA). L'eccezione può essere il CMLL che sta lanciando molti nuovi nomi con risultati convincenti in termini di spettatori.
Ma due su tutte stanno settando il futuro. Parlo delle due realtà principali in nord America, la WWE e la AEW. A Stamford la nuova proprietà ha portato a dei cambiamenti, prima più velati e poi sempre più importanti sia a livello creativo che a livello di obiettivi. Ci saranno dei cambiamenti nella struttura dei Live Events, nella modalità di booking, nella penetrazione regionale.
La AEW perdendo CM Punk si ritrova a dover ripartire in moli aspetti, ma lo fa portandosi a casa il doppio di quanto fatto nel 2022 in termini di guadagni e andando quindi a settare degli standard nuovi, ricreando tutta una serie di aspetti dietro le quinte per il futuro. Dal merch ai live event. Mentre a livello creativo si stanno solidificando tanti volti nuovi, in tutte le categorie.
Inoltre il 2024 sarà l'anno dei rinnovi dei diritti TV per entrambe, che andaranno a modificare molta della realtà di oggi.

2022: STARDOM
2021: GCW
2020: GCW
2018: NJPW
2017: PROGRESS
2016: PROGRESS
2015: Lucha Undeground
2014: CHIKARA
2013: AJPW & CHIKARA

Feud Of The Year: SANADA Vs. Tetsuya Naito (NJPW)

Che i due si dovessero affrontare, era scritto, ma non per forza scontato. Questa rappresenta pienamente la mentalità dietro alla scrittura di questo feud che non solo è differente da quello offerto solitamente in occidente, ma anche in NJPW.
SANADA ha tradito, ma non si è arrivati subito alla vendetta del suo ex leader Tetusya Naito ma è stato dato spazio prima ad altri e il suo match è arrivato attraverso un viaggio in parallelo. Mentre il neo campione si consolidava in questa posizione, Naito è rinato andando a trionfare al G1 Climax, non solo per il prestigio dello stesso, ma per potersi vendicare concludendo quindi un feud a distanza lungo un anno che ha unito la lungimiranza NJPW a un elemento ambientale di casualità. Ma una casualità controllata.

2022: Tam Nakano Vs. Natsupoi (STARDOM)
2021: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2020: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2018: Tommaso Ciampa Vs. Jonny Gargano (WWE)
2017: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2016: Jinny Vs. Laura Di Matteo (PROGRESS)
2015: Jimmy Havoc Vs.
Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Dean Ambrose Vs. Seth Rollins (WWE)
2013: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW) 

Match Of The Year: Will Ospreay Vs. Kenny Omega al Tokyo Dome (NJPW)

Quello che è il match dell'anno non può che essere questo. Lo scontro tra due dei più importanti wrestler degli ultimi anni che finalmente incrociano le loro strade ad alto livello.
Il rematch a Forbidden Door è stato altrettanto buono e sotto certi aspetti migliore, ma quello che  abbiamo visto al Tokyo Dome è qualcosa di unico e come tale deve essere trattato.
L'idea stessa del dream match è un elemento più che sufficiente alle volte per vendere un match. In questo caso abbiamo anche avuto il ritorno di Kenny Omega in Giappone. Lo scontro generazionale che conferma che Omega sia ancora una sicurezza e che Will Ospreay sia a un livello superiore. Questo permette anche di dare il ruolo di chioccia alla generazione successiva.

2022: FTR Vs. Briscoe Brothers, Dog Collar Match (ROH)
2021: Syuri Vs. Utami Hayashishita, 12.6 (STARDOM)
2020: Tetsuya Naito Vs. Kazuchika Okada al Tokyo Dome (NJPW)
2018: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega, 2/3 Falls 9 giugno (NJPW)
2017: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega al Tokyo Dome (NJPW)
2016: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Katsuyori Shibata Vs. Hirooki Goto (NJPW)
2013: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW)

Women Of The Year: Athena (ROH)

Ci sono due speranze presenti nella divisione femminile della AEW. Una è quella del feud attorno al titolo TBS, l'altro quello attorno al titolo ROH. Ma se dovessimo guardare anche la parte del lottato non si può non considerare una sola alternativa: Athena.
Non solo ha tenuto piede la divisione, ma ha potuto creare una storia unica che servirà molto per creare una star del futuro, Billie Starkz.
Per sottolineare l'ottimo lavoro fatto durante l'annata, rispetto ad altre wrestler che quest'anno non sono state del tutto protagoniste.

2022: Syuri (STARDOM)
2021: Utami Hayashishita (STARDOM)
2020: Mayu Iwatani (STARDOM)
2018: Ronda Rousey (WWE)
2017: Io Shirai (STARDOM)
2016: Io Shirai (STARDOM)
2015: Sasha Banks (WWE)

Wrestler Of The Year: MJF (AEW)

Forse l'unico altro nome che mi viene in mente può essere Seth Rollins, per il ruolo in cui si è stati in grado di reggere sulle proprie spalle una federazione.
Questo lo considero come un elemento chiave per consegnare questo premio. Un premio che non vuole sottolineare soltanto il lavoro ottimo sul ring, al microfono o come face o heel, ma proprio il ruolo di Ace. Per rubare un nome giapponese.
Possiamo vedere come MJF sia stato inesorabilmente il wrestler simbolo della sua federazione, indipendentemente dal ruolo da campione, su tutto il 2023.

2022: Will Ospreay (NJPW)
2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Go Shiozaki (NOAH)
2018: Kenny Omega (NJPW)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: John Cena (WWE)
2014: Hiroshi Tanahashi (NJPW)
2013: Kazuchika Okada (NJPW)

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Alessio Garbini

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