domenica 15 gennaio 2023

Jeffo Awards 2022

Inizia un anno nuovo, bisogna quindi cercare di guardare all'anno passato con uno sguardo di interesse verso quello che è stato. Ritorna l'appuntamento con Jeffo Awards, l'appuntamento con cui analizzo il meglio dell'annata appena passata.

Di seguito, cliccando sull'anno, troverete tutte le edizioni precedenti (mancano ancora due annate "perdute", ma le recupererò): 2021202020172016201520142013


Tag Team Of The Year: Aussie Open (Free Agent)

Questo 2022 ha portato all'attenzione sicuramente di differenti possibili innesti in questa categoria. Se ormai il grosso da qualche anno è rappresentato da due team principamente cioè: quello degli FTR e degli Young Bucks, non possiamo ignorare come il percorso dei secondi sia andato verso la categoria Trios in questo anno andando dunque a perdere un serio team candidato alla categoria.
Rimanendo sul suolo US faccio fatica a identificare un team che abbia portato attenzione specifica; così come spostandosi in Giappone, non riesco a vedere un team che sia riuscito a imporsi su tutta l'annata, sia per coinvolgimento che per qualità generale.

Rimangono dunque due team. Il primo è quello degli FTR, il secondo non è quello degli Acclaimed (sebbene in questo anno siano stati sicuramente tra i più di successo) ma quello degli Aussie Open.
In un anno in cui uno dei due team si è imposto egregiamente in giro per un insieme di fattori, andando a vincere 3 titoli in tre continenti differenti, la scelta di puntare sugli Aussie Open è più legata all'anno che hanno vissuto e al dare spazio e speranza alla categoria.
La qualità dei due team è indubbia, nel caso degli FTR la loro sequenza con i Briscoe Brothers è altrettanto grandiosa e una delle migliori trilogie del pro wrestling, così come l'annata in singolo di Dax Harwood che merita di essere premiata a se stante. Questi due elementi sono senza dubbio importanti e meritano di essere considerati ma, proveniendo da un paio d'anni in cui hanno preso piede, sfruttando anche la pandemia e riuscendo a emergere infine proprio in questo 2022, non posso che ritenere la loro annata un ottimo esempio di come costruire superstar per il futuro.
 

2021: RK-Bro (WWE)
2020: FTR (AEW)
2017: The Young Bucks (NJPW)
2016: The Revival (WWE)
2015: Dangee Yankess (Zero1)
2014: The Young Bucks (Free Agent)
2013: ReDRagon (ROH)

Newcomer Of The Year: Swerve Strickland (AEW)

In questo 2022 l'elenco di persone che hanno debuttato in una federazione sarebbe infinita, quindi la scelta non è stata immediata, ma Swerve Strickland sono anni che è un nome di primo piano nel panorama. Il suo stint in MLW o a Lucha Underground, prima di quello in WWE, ne hanno sicuramente sottolineato le potenzialità, dandoci la possibilità di vedere un nome di forte impatto e molto futuribile.
Quello che è stato il lavoro di Tony Khan con lui e Keith Lee è stato un ottimo piano di costruzione per entrambi che, nel 2023, darà sicuramente i suoi frutti.
Strickland non è solo un ottimo wrestler sul ring, ma ha anche delle capacità al microfono con pochi pari. Penso sia abbastanza evidente la differenza che possiamo trovare negli Hit Row prima e dopo di lui, se prima sembravano essere il Trio più promettende al mondo, ora sono consierati il peggior sbaglio della gestione Paul Levesque.

Questi elementi combinati non possono essere ignorati e sono perfmettamente presenti nell'annata di Strickland, sia in tag che poi in singolo.

2021: Bryan Danielson (AEW)
2020: FTR (AEW)
2017: Aleister Black (WWE)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: Samoa Joe (WWE)
2014: AJ Styles (NJPW)
2013: Go Shiozaki (AJPW)
 

Face Of The Year: Jon Moxley (AEW)

Il 2022 ci ha mostrato chi sia il vero volto della AEW, un volto che più di ogni altro è stato in grado di caricarsi tutta una federazione sulle proprie spalle andando a dominare nella scena titolata, adattanddosi contro i differenti avversari sul quadrato e riuscendo a costruire e a gestire differenti rivalità, anche in contesti differenti, penso per dire a quanto visto in GCW.
Tutto questo accompagnato dalla capacità di essere innegabilmente il più over, non creando alcun tipo di rigetto e venendo accettato come salvatore della federazione lo rende pieno uomo immagine e come tale il face più amato del 2022.

2021: Adam Page (AEW)
2020: Drew McIntyre (WWE)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: Sami Zayn (WWE)
2015: Kota Ibushi (NJPW)
2014: Daniel Bryan (WWE)
2013: Daniel Bryan (WWE) 

Most Improved Wrestler Of The Year: Steve Maclin (Impact Wrestling)

Uno degli aspetti che rende quantomeno interessante Impact Wrestling è un po' l'idea di avere una specie di territorio di sviluppo in National TV. Che alla fin fine è anche qualcosa non per forza dispregiativo, nel senso che ci sono quelle realtà indipendenti dove ci sono i giovani, o gli atleti delle scuole, oppure i veterani e si crea spesso questo mischione tra i tre gruppi e qui magari un Bryan Danielson nasce e cresce, ma nel mentre non ha esposizione.
Impact permette di avere sotto contratto dei nomi che sono ignorati dalle due major US, quindi AEW e WWE (in ordine alfabetico) e possono cercare di diventare interessanti, mostrando quello che non sono riusciti a fare da altre parti. Su alcuni funziona, su altri no, ma nel secondo caso è perchè non hanno effettivamente nessun'arma da giocarsi. In questo 2022 per questa categoria ho pensato direttamente a Impact (la NWA non ha offerto nulla di interessante su quel versante, a differenza di quanto accadde con Trevor Murdoch lo scorso anno).
Nella scelte c'era Joe Hendry che forse soffre l'essere arrivato nell'ultimo trimestre dell'anno, magari per il 2023 avrà riconoscimenti di maggior impatto.
Il secondo nome è quello di Steve Maclin, un nome che in WWE era uno dei tanti, qui ha voluto metersi alla prova, ha creato un personaggio nuovo, con spazio al microfono e possibilità effettiva di mettersi in gioco nei contesti più disparati, dalla X Division all'Hardcore e in tutti è riuscito a far emergere quel qualcosa di interessante. Proprio per questo elementi il suo impatto è maggiore rispetto a quello di un Hendry.

2021: Josh Alexander (Impact Wrestling)
2020: Cara Noir (PROGRESS)
2017: The Miz (WWE)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Seth Rollins (WWE)
2014: Konosuke Takeshita (DDT)
2013: Alex Colon (CZW)

Feud Of The Year: Tam Nakano Vs. Natsupoi (STARDOM)

Ok, ammetto che ci siano dei feud che più di tutti mi fanno impazzire. La storia di rinascita, di mostrarsi migliore per esempio (basta vedere questo albo d'oro) oppure quelle storie di rispetto recproco che si va a sviluppare piano piano. Questo spiega perchè ritenga il feud tra Tam Nakano e Natsupoi come il miglior feud dell'annata.
La serie di match tra le due serviva per cercare di dare vittorie di spessore a Natsupoi, ma quello che succede è che capito il livello della sua avversaria, decide di diventarne amica e compagna, andando a vincere il titolo tag della compagnia. Questa dinamica crea quel sapore tipico giapponese in cui il rispetto e la rivalità si mischiano, portando a costruire e sviluppare tutta una serie di dinamiche interne importanti.

Questo sarebbe anche uno dei motivi per cui le ho considerate anche per il miglior coppia.

2021: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2020: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2017: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2016: Jinny Vs. Laura Di Matteo (PROGRESS)
2015: Jimmy Havoc Vs.
Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Dean Ambrose Vs. Seth Rollins (WWE)
2013: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)

 

Heel Of The Year: CM Punk (AEW)

Diciamo che tenendo conto come abbia usato in passato questa categoria, posso considerare quello che è accaduto tra CM Punk e la compagnia come sintomo di qualcosa che trascende il suo ruolo.
Ovviamente è Heel nella dimensione degli eventi di All Out.

2021: Matt Cardona (Free Agent)
2020: MJF (AEW)
2017: Cody (NJPW/ROH)
2016: The Miz (WWE)
2015: WWE
2014: Bully Ray (TNA)
2013: WWE

Rookie Of The Year: Hook (AEW) & Bron Breakker (WWE)

Una delle categorie più difficili quest'anno. Voglio specificare che non mi limiterò a chi ha debuttato a gennaio 2022, andando ad accettare anche chi era in giro circa da settembre 2021, perchè sarebbe assolutamente scorretto non farlo.

Abbiamo due gruppi distinti interessanti. Uno dagli US e uno dal Giappone. Sappiamo bene come sia difficile che qualcuno possa emergere davvero da zero in questi due territori, invece con NXT 2.0 abbiamo avuto una buona fetta di talenti interessanti: Demon Kemp e i Creed Brothers, oltre a Nikkita Lyons. Di quello che è l'enorme mole di nomi che sono apparsi da settembre 2021 in TV questi quattro sono quelli che in questi 15 mesi sono riusciti a emergere, mostrando delle qualità effettive che vadano oltre al mero compitino (tipo Lash Legend) oppure che non siano lì solo per fare il caratterista (vedi Briggs & Jensens). Come dicevo questi quattro nomi possono effettivamente fare qualcosina per emergere in futuro, sebbene Kemp sia quello che vedo più in secondo piano, dato che dovrà risultare inferiore a Gable Stevenson, quando mai debutterà.
Piccolo spazio anche per Tiffany Stratton che del mucchio di donne costruite come le classiche Divas, e non come wrestler, è quella che ha mostrato più capacità di adattamento.

In Giappone la Dragon Gate ha dato una spinta generazionale con nomi come quelli di Mochizuki Jr., Takuma Fujiwara, Minorita, Iishin Iihashi e Riki iihashi. Se Riki ha lasciato la scena, rimangono quattro nomi di tutto spessore in questo 2022. E la federazione li sta costruendo tutti e quattro come possibili nomi per il futuro, sembra di essere tornati al 2004 quando la federazione è stata fondata e una nuova generazione di wrestler è emersa, così saranno questi quattro. Che andranno sicuramente a essere importanti nel panorama. Però non mi sento di premiarli, se non citandoli, per il semplice fatto che la DG a oggi non è sicuramente una realtà di prima fascia come in passato. Quindi in un anno in cui abbiamo due nomi grossi nelle Major US, non si può considerarli, purtroppo.

I due vincitori Hook e Bron Breakker hanno le caratteristiche di essere il futuro, unito a un'esposizione molto superiore e un riconoscimento continuo da tutti, con anche dei miglioramenti e costruzione assolutamente superore a molti altri giovani del roster. Innegabile pensare ai due come a due  protagonisti dei prossimi 10 anni di Pro Wrestling statunitense.

2021: Jack Cartwheel (Free Agent)
2020: Anna Jay (AEW)
2017: Katsuya Kitamura (NJPW)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Chad Gable (WWE)
2014: Cachorro/The Panther (CMLL)
2013: Daiki Inaba (Wrestle-1)

Best In-Ring Performer: Dax Harwood (AEW)

Ci sono sicuramente dei nomi che più di tutti si sono fatti riconoscere in questa categoria. Per dire in Messico abbiamo un El Hijo del Vikingo in AAA o un Templario e Atlantis Jr. nel CMLL. In Giappone e US un Konosuke Takeshita sicuramente, assieme a un Will Ospreay dominante. Negli US abbiamo Gunther in WWE, così come Bryan Danielson in AEW. Ma penso che il titolo di migliore sul ring non possa che non andare a Dax Harwood.
Per la perfezione tecnica mostrata nei suoi match, sia in tag che soprattutto in singolo. Il modo di riuscire a raccontare sul quadrato differenti elementi, andando quindi a creare delle sfide sempre di primo piano.

2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Ilja Dragunov (WWE)


News Of The Year: Vince McMahon lascia la WWE

Una nuova categoria di premi per questo 2022. Stavo trovando difficoltà a mantenere una separazione tra gli eventi sul quadrato e quelli della realtà all'interno di Shocking Moment Of The Year e quindi non ho potuto fare a meno che creare questa categoria nuova.
Penso che le due notizie principali possano essere questa e All Out con tutte le sue conseguenze, ma inevitabilmente l'addio di Vince, l'ascesa di Paul Levesque alla guida creativa della compagnia e quello che stiamo vivendo in questi primi giorni di 2023, non possono che essere il momento più importante degli ultimi anni nel mondo wrestling.


Comeback Of The Year: Cody Rhodes (WWE)

L'anno è iniziato con la shockante notizia dell'addio di Cody e Brandi Rhodes dalla AEW da loro fondata per tornare in WWE.
Questo completa un percorso che Cody decise di intraprendere, cioè di uscire dal sistema di Stamford per mostrare le sue capacità e tornare come un vero leader. Forse quanto visto in AEW è avvenuto troppo presto nella sua carriera, un ruolo quasi da leggenda, che si mette in secondo piano dal punto di vista creativo e viene coinvolto dietro le quinte. Questa esperienza lo ha sicuramente fatto maturare e fatto capire che servisse un rientro come Championship Material.
Il feud con Seth Rollins è composto da un match meglio dell'altro, un promo meglio dell'altro, venendo fermato solo dall'infortunio, non prima di regalarci un momento a Hell in A Cell di tutto rispetto.
Non a caso tutti si aspettano che il 2023 sia il suo anno come leader della WWE.

2021: CM Punk (AEW)
2020: Roman Reigns (WWE)
2017: Kota Ibushi (NJPW)
2016: John Zandig (CZW)
2015: Samoa Joe (ROH)
2014: Matt Sydal (ROH)
2013: Nick Mondo (CZW)

Women Of The Year: Syuri (STARDOM)

Non è tanto la qualità della storia presentata, se dovessimo guardare quella forse dovrei considerare Giulia per questo titolo, ma è stato un discorso di qualità complessiva delle difese che sono state messe in piedi.
Ogni singolo match è stato ottimo, sotto differenti aspetti, sempre a un livello altissimo che ha mostrato non solo le capacità sul quadrato di Syuri ma anche la sua capacità di adattarsi di volta in volta a quella che era la sua avversaria riuscendo a mandarla over e permettendole quindi di costruirsi all'interno della sfida, qualcosa che una Charlotte Flair o Bianca Belair non sono in grado di fare.

2021: Utami Hayashishita (STARDOM)
2020: Mayu Iwatani (STARDOM)
2017: Io Shirai (STARDOM)
2016: Io Shirai (STARDOM)
2015: Sasha Banks (WWE)

Segment Of The Year: Jon Moxley sconfigge in poco tempo CM Punk e unifica i titoli AEW (AEW)

Questo momento ha permesso di consacrare Mox come volto. La sua vittoria ha dato rispetto al suo regno da Interim, mostrandoci il perchè sia stato scelto come campione.
Il segmento è arrivato un po' a sorpresa e, a maggior ragione, questo ha rinforzato quello che abbiamo poi visto e conosciuto sul ring nel corso dell'annata.

2021: La vittoria del titolo di Adam Page (AEW)
2020: The Fiend Vs. John Cena (WWE)
2017: Christopher Daniels conquista il titolo del mondo per la prima volta (ROH)
2016: The Final Deletion (TNA)
2015: Will Ospreay vince il titolo (PROGRESS)

2014: Daniel Bryan sulla cima della gabbia con tutto il pubblico che grida “Yes!” (WWE)

Shocking Moment Of The Year: Il ritorno di Steve Austin sul ring (WWE)

Uno dei momenti più inaspettati nella storia recente, quasi quanto il ritorno di CM Punk. Steve Austin che torna sul ring, non rivestendo un ruolo secondario o in un segmento, ma in un match vero e proprio, un piccolo gioiello di brawling, così come lui e Kevin Owens ci hanno abituato negli anni.

2021: Il ritorno di CM Punk (AEW)
2020: Il wrestling pandemico (Tutti)
2017: Kevin Owens aggredisce Vince McMahon (WWE)
2016: Ritiro di Daniel Bryan (WWE)
2015: Royal Rumble 2015 (WWE)
2014: CM Punk lascia la WWE (WWE)
2013: Keiji Mutoh fonda la Wrestle-1 (AJPW/Wrestle-1)

Promo Of The Year: Ace Steel prende a schiaffi CM Punk, AEW Dynamite 1 settembre (AWE)

Sono stato titubante su questo promo in realtà, non tanto per la questione All Out ma perchè alla fine non ha prodotto effettivamente qualcosa di concreto.
Però la qualità della costruzione del segmneto, le parole di Punk, l'arrivo di Ace Steel e lo schiaffo, sono un momento epico che ha permesso davvero di dare una svolta interessante al feud con Jon Moxley, dandogli quel quid extra per poterlo affrontare e sconfiggere.
Quindi vendendo al pubblico il ME di All Out, con delle semplici parole, ma che racchiudono chiaramente il tema stesso di CM Punk.

2021: Page affronta i suoi demoni e Kenny Omega, AEW Dynamite 16 ottobre (AEW)
2020: Cody parla all'arena vuota, AEW Dynamite 18 marzo (AEW)
2017: The Miz imita John Cena, vari SmackDown (WWE)
2016: Daniel Bryan annuncia il suo ritiro a Raw l’8 febbraio (WWE)
2015: Kevin Owens debutta a Raw il 18 maggio (WWE)
2014: Bray Wyatt canta “He’s got the whole world in his hand” a John Cena a Raw il 28 aprile (WWE)


Best On The Mic: MJF (AEW)

Mai come in questo 2022 il premio non può che essere di MJF.
L'anno della sua Pipe Bomb, di tutti i momenti in cui si è costruito il personaggio per la Summer Of MJF, così come l'inseguimento al titolo e la sua vittoria.
Praticamente ogni suo promo è un motivo per guardare AEW Dynamite. Chi meglio?

2021: MJF (AEW)
2020: MJF (AEW)
2017: Kevin Owens (WWE)
2016: Kevin Owens (WWE)
2015: Kevin Owens (WWE)
2014: Paul Heyman (WWE)
2013: John Cena (WWE)

Wrestle Of The Year: Will Ospreay (NJPW)

La pandemia ha rallentato l'inevitabile. Cioè l'ascesa di Will Ospreay come Top Gaijin della NJPW andando a sostituire Kenny Omega.
Proprio per questo il feud e il match di Wrestle Kingdom si riempiono di significato e quello che sarà il seguito al match del 4 gennaio avrà lunghe ripercussioni future.
In questo 2022 abbiamo avuto la prova di un wrestler completo. Microfono molto buono, carisma innegabile, capacità di condurre anche i suoi adepti e infine capacità di stare sul ring unica.
Ripensiamo alla sua ascesa, il famoso match contro Ricochet che fu additato di essere "uno spettacolo da circa" (spoiler: uno dei migliori match di quell'anno) che per via degli infortuni e per il concetto ancora tutto del puroresu di dover ascendere di peso, ha cambiato stile, non andando a perdere nulla di quello che lo ha caratterizzato ma anzi andando a potenziare la sua psicologia e la sua capacità di narrare sul quadrato (proprio come Kazuchika Okada o Kenny Omega prima di lui).
In questo 2022 ha dominato negli US, negli UK e in Giappone. Ha saputo essere Il wrestler da guardare e la sua presenza non è solo certezza di bel match a prescindere, ma anche di poter far tirare fuori le capacità da chiunque. Penso al match contro Michael Oku che lo ha messo sulla mappa, quasi come faceva Ric Flair con Sting nel 1988.

2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Go Shiozaki (NOAH)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: John Cena (WWE)
2014: Hiroshi Tanahashi (NJPW)
2013: Kazuchika Okada (NJPW)

Promotion Of The Year: STARDOM

Il percorso post-pandemia della STARDOM è stato ineccepibile. Una realtà che ha saputo imporsi piano piano nel cuore dei fan, a suon di match ottimi e personaggi già iconici, assieme a storyline di tutto rispetto.
Questo assieme al ritorno di KAIRI come una vera superstar e la creazione di un titolo femminile ad hoc all'interno del contesto NJPW, fanno fare quel quid extra rispetto alle altre federazioni. L'appertenenza alla Bushiroad ha sicuramente aiutato in tutti questi elementi ma riuscire a portare dei match e dei nomi in primo piano dentro agli eventi della New Japan, con tanto di collaborazione e match di spessore a Wrestle Kingdom è un pezzo di storia che da sola vale come un grande risultato.

2021: GCW
2020: GCW
2017: PROGRESS
2016: PROGRESS
2015: Lucha Undeground
2014: CHIKARA
2013: AJPW & CHIKARA


Match Of The Year: FTR Vs. Briscoe Brothers, Dog Collar Match (ROH)

Come dicevo prima, non dare il premio di miglior tag agli FTR non era mancare di rispetto alla loro eccelsa annata.
Il feud tra i due team è stato straordinario. Abbiamo avuto tre incontri, uno differente dall'altro e uno meglio dell'altro, con una narrazione sempre più raffinata e costruita per arrivare a questo scontro, uno scontro che ha regalato perle su perle, permettendo di eleggere i due come tra i migliori team della storia recente della disciplina.
La vera pecca è il ban che i Briscoe hanno ad apparire su WBD. Davvero un peccato perchè negare la loro presenza nel mondo del wrestling attuale è inevitabilmente un peccato e qualcosa che avrebbe potuto portare a costruire la rivalità in maniera ancora più approfondita, invece che a una serie di sfida tra i due team.

2021: Syuri Vs. Utami Hayashishita, 12.6 (STARDOM)
2020: Tetsuya Naito Vs. Kazuchika Okada al Tokyo Dome (NJPW)
2017: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega al Tokyo Dome (NJPW)
2016: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Katsuyori Shibata Vs. Hirooki Goto (NJPW)
2013: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW)

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Alessio Garbini

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