mercoledì 21 settembre 2022

Il wrestling pandemico: Jeffo Awards 2020

Come avevo promesso all'uscita dei Jeffo Awards relativi al 2021, mi ero ripromesso di recuperare le tre edizioni di questo premio che erano rimaste al di fuori dal sito.
Non sono voti che assegno ex novo ora, ma sono recuperati su varie altre piattaforme, in cui avevo tenuto traccia sia degli incontri che dei premi meritevoli.

Perciò entriamo in questa macchina del tempo e torniamo a gennaio 2021. Dopo un anno di pandemia, la situazione non sembrava delle migliori, certo c'erano stati dei miglioramenti, ma non così forti e il wrestling era ancora rimasto in sospeso, molte realtà erano ferme, molte invece procedevano in maniera sottesa. Insomma, non un anno con molta scelta, ma non per questo meno valido.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.  

Tag Team Of The Year: FTR (AEW)

Sono tanti i motivi per cui gli FTR possono fregiarsi di questo riconoscimento. L'idea stessa degli ex Revival in un contesto differente da quello WWE, dove viene data la possibilità reale ai Tag Team di risplendere, di mostrare le proprie doti, è stato un leit motiv per parecchio tempo.
Anche il confronto con gli Young Bucks è stato inevitabile, i due team che più di tutti hanno rubato la scena negli ultimi anni.
Per questo la notizia del loro licenziamento, la spranza di tutti fosse quella di unire questi due elementi; questo ha creato un buzz mediatico non indifferente, tale che abbiamo avuto una lunga serie di pubblicità, rimandi e tutti quegli elementi che hanno permesso agli FTR di rubare la scena.
Il loro arrivo in AEW ha coinciso anche con una solidità a livello di lottato non indifferente, riuscendo a mantenere e proteggere il loro lavoro e le loro aspettative anche su quel piano.

2021: RK-Bro (WWE)
2017: The Young Bucks (NJPW)
2016: The Revival (WWE)
2015: Dangee Yankess (Zero1)
2014: The Young Bucks (Free Agent)
2013: ReDRagon (ROH)


Newcomer Of The Year: FTR (AEW)

Per gli stessi motivi espressi sopra.

2021: Bryan Danielson (AEW)
2017: Aleister Black (WWE)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: Samoa Joe (WWE)
2014: AJ Styles (NJPW)
2013: Go Shiozaki (AJPW)


Face Of The Year: Drew McIntyre (WWE)

La WWE, in tutto quello che è stato l'anno pandemico, è riuscita  a lavorare e a costruire quello che è stato un face interessante, forse uno dei più interessanti offerti dalla compagnia negli ultimi anni.
La costruzione, non solo per Brock Lesnar, ma anche sul post, riuscendo quindi a costruire e a mantenere il suo status da campione è un'ottima prova.
Certo ci sono state delle situazioni particolari. Quello che è il Thunderdome per esempio, dove ogni cosa era coordinata da tutti, così allo stesso modo le lamentele limitate, ha reso sicuramente difficile poter usare il pubblico come riferimento, ma usando il resto dai social alla reazione generale, sembrerebbe essersi comunque imposto bene.

2021: Adam Page (AEW)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: Sami Zayn (WWE)
2015: Kota Ibushi (NJPW)
2014: Daniel Bryan (WWE)
2013: Daniel Bryan (WWE)


Most improved wrestler of the year: Cara Noir (PROGRESS)

Il suo feud con Iljia Dragunov è stato sicuramente uno dei punti più alti delle ultime annate nel mondo del wrestling inglese; il suo lavoro di ricostruzione del personaggio, partendo da un semplice personaggio anche banale a quello che vediamo anche oggi ispirato al lago dei cigni, è stato già uno sviluppo notevole, inoltre il suo feud con Ilja e quello che abbiamo poi visto in scena da campione, nonostante il fatto non ci fossero show, rimane molto valido e meritevole.

2021: Josh Alexander (Impact Wrestling)
2017: The Miz (WWE)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Seth Rollins (WWE)
2014: Konosuke Takashita (DDT)
2013: Alex Colon (CZW)


Feud Of The Year: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)

Il 2020 difficilmente sarà ricordato per le sue storyline elaborate, anche le sfide più sportive sono state sicuramente limitate e guidate dall'intertezze generale del mondo; per questo mi verrebbe da identificare tre feud principalmente che hanno avuto un loro senso. Bailey contro Sasha Banks, che però sebbene presentasse una storia ben convincente, l'incertezza generale che ha guidato l'annata, ha portato a rinviare l'effettivo inizio, proprio perchè si sperava di poterlo riprendere con il pubblico; il secondo è Bray Wyatt e Braun Strowman, una storyline più elaborata, che tutto sommato risultava perfetta per il periodo, con più focus sul background e la storia delle due parti, piuttosto che sulla qualità del lottato (scarsa) o interesse specifico in un segmneto. Infine, quello che è il vincitore, certo la storia tra Kenny Omega e Adam Page è stata sicuramente allungata, soprattutto nella parte legata al lavoro da tag team, ma il lavoro è stato nettamente di livello, andando a portare momenti e contese sempre più complessi, sia  a livello narrativo che poi nei suoi momenti di lottato.

2021: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2017: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2016: Jinny Vs. Laura Di Matteo (PROGRESS)
2015: Jimmy Havoc Vs.
Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Dean Ambrose Vs. Seth Rollins (WWE)
2013: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
 

 

Heel Of The Year: MJF (AEW)

Direi che il discorso sia più su chi sia emerso maggiormanete in questo anno; la scelta ricade su MJF, non perchè nettamente superiore agli altri, ma perchè quello che ha portato sullo schermo, sia sul ring che nei feud, è decisamente interessante e ben fatto come heel.
Per questo, sebbene non lo possiamo considerare come il top heel, è quello che più di tutti spicca.

2021: Matt Cardona (Free Agent)
2017: Cody (NJPW/ROH)
2016: The Miz (WWE)
2015: WWE
2014: Bully Ray (TNA)
2013: WWE

Best Rookie: Anna Jay (AEW)

Così come tutto il mondo, anche il reparto rookie nel 2020 si è dovuto fermare. Certo ci sono stati più possibilità con Strong e con Dark di mettere in mostra gente agli inizi, ma nessuno è emerso di più sugli altri. Per questo Anna Jay, un nome che con soli 3 match in corpo, ha impressionato per un insieme di elementi, non ultimo l'ingresso nel Dark Order, non può che rientrare agilmente in questa cetegoria e riuscire comunque a trionfare.

2021: Jack Cartwheel (Free Agent)
2017: Katsuya Kitamura (NJPW)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Chad Gable (WWE)
2014: Cachorro/The Panther (CMLL)
2013: Daiki Inaba (Wrestle-1)

Best In-ring Performer: Ilja Dragunov (WWE)

Il 2020 di Ilja Dragunov è stato fenomenale. Non soltanto per la prova contro WALTER che è sicuramente una delle cose migliori messe in piedi dalla WWE da anni, ma anche durante tutto l'anno è riuscito a immergerci e a portarci un sacco di incontri e momenti di primo livello.

2021: Shingo Takagi


 
Comeback: Roman Reigns (WWE)

Il ritorno di Roman Reigns in WWE dopo la pausa del Covid, è uno dei momenti chiave per la federazione.
Soprattutto il cambio a un Reigns heel, che ha saputo quindi reinventarsi in molti suoi aspetti, è risultato uno dei punti più interessanti dell'annata.
Un modo per coprire tutte le enormi lacune di Reigns.

2021: CM Punk (AEW)
2017: Kota Ibushi (NJPW)
2016: John Zandig (CZW)
2015: Samoa Joe (ROH)
2014: Matt Sydal (ROH)
2013: Nick Mondo (CZW)

Women Of The Year: Mayu Iwatani (STARDOM)

Quando si parla di sicurezza, un nome come quello di Mayu Iwatami è sicuramente uno di quelli.
In un anno in cui tutta una lunga serie di difficoltà ha colpito tutte le realtà, riuscire a trovare qualcuna che, sia riuscita a emergere non è facile.
Nel suo caso sia nei match che nella considerazione (pensiamo al Tokyo Dome), possiamo trovare una seria candidata a questo titolo.

2021: Utami Hayashishita (STARDOM)
2017: Io Shirai (STARDOM)
2016: Io Shirai (STARDOM)
2015: Sasha Banks (WWE)


Segment Of The Year: The Fiend Vs. John Cena (WWE)

La pandemia, il fatto di non avere un pubblico, ha permesso di sviluppare un sottogenere tutto sommato piacevole con i Cinematic Match.
Quello tra The Fiend e John Cena ha permesso per davvero a entrambi di poter giocare molto sia a livello di fantasia, tutti i momenti, sia unendo tutti gli stereotipi legati a entrambi i wrestler. Questo è, senza dubbio, la miglior rappresentazione di questa stipulazione che, non possiamo far entrare nei match ma che merita di essere citata.

2021: La vittoria del titolo di Adam Page (AEW)
2017: Christopher Daniels conquista il titolo del mondo per la prima volta (ROH)
2016: The Final Deletion (TNA)
2015: Will Ospreay vince il titolo (PROGRESS)

2014: Daniel Bryan sulla cima della gabbia con tutto il pubblico che grida “Yes!” (WWE)

 

Shocking Moment Of The Year: Il wrestling pandemico (Tutti)

Come abbia cambiato non solo l'anno, ma anche il modo di fare wrestling in tutto il mondo, con molte realtà chiuse e molte in difficoltà, nomi fermi, altri che ripartono a fatica.

2021: Il ritorno di CM Punk (AEW)
2017: Kevin Owens aggredisce Vince McMahon (WWE)
2016: Ritiro di Daniel Bryan (WWE)
2015: Royal Rumble 2015 (WWE)
2014: CM Punk lascia la WWE (WWE)
2013: Keiji Mutoh fonda la Wrestle-1 (AJPW/Wrestle-1)


Promo of the year: Cody parla all'arena vuota, AEW Dynamite 18 marzo (AEW)

Proprio per questo, il peso cheha avuto il promo di Cody, il 18 marzo, davanti a un'arena vuota è stato molto più potente rispetto ad altro.
Vedere il wrestler parlare davanti al nulla, fa uno strano effetto ancora adesso, soprattutto quando non si sapeva nulla di cosa sarebbe potuto accadere nel mondo di lì a poco.

2021: Page affronta i suoi demoni e Kenny Omega, AEW Dynamite 16 ottobre (AEW)
2017: The Miz imita John Cena, vari SmackDown (WWE)
2016: Daniel Bryan annuncia il suo ritiro a Raw l’8 febbraio (WWE)
2015: Kevin Owens debutta a Raw il 18 maggio (WWE)
2014: Bray Wyatt canta “He’s got the whole world in his hand” a John Cena a Raw il 28 aprile (WWE)


Best On Mic: MJF (AEW)

Nel 2020 c'è stato un nome che, più di tutti, ha davvero saputo attirare a sè l'attenzione per quanto riguarda questo aspetto fondante della disciplina, ovvero l'abilità al microfono.
Spesso si distingue tra due tipologie di capacità, quella legata all'uso di catchphrase (penso a The Rock come massimo esponente) o sulla capacità narrativa e interpretativa (per restare in tema Attitude Era, Mick Foley), MJF riesce sicuramente a rientrare nella seconda categoria, una modalità che apprezzo di più rispetto a quella di usare frasi fatte o a effetto.
Un altro elemento di interesse legato a questa capacità, nel 2020, è come si riesce a interagire coi fan, se penso a una AEW che ha basato la sua storia praticamente su questo aspetto, basti pensare a Being The Elite, diventa fondamentale essere in grado di gestire i social in quella direzione.
MJF riesce a fare tutto questo e, nel fare questo, riesce a portare a casa l'apprezzamento e l'attenzione di tanti fan e di tantissimi addetti al lavoro, stregati sia dalla sua capacità sul ring che su quella al microfono.

2021: MJF (AEW)
2017: Kevin Owens (WWE)
2016: Kevin Owens (WWE)
2015: Kevin Owens (WWE)
2014: Paul Heyman (WWE)
2013: John Cena (WWE)


Wrestler of the year: Go Shiozaki (NOAH)

Nel 2020, una fase di forte paura nel mondo, di insicurezza, trovare un nome che comunque sia riuscito a cercare di mantenere un alto standard qualitativo, riuscendoci, potendo portare ai propri fan un prodotto comunque di qualità nonostante le difficoltà, dev'essere premiato.
Proprio in quest'ottica, uno come Go Shiozaki che, iniziando il suo regno da campione nel gennaio è riuscito a imporsi nelle sue prestazioni per tutto l'anno, sia ritirando fuori dei classici sicuri, penso ai match con Katsuhiko Nakajima o Naomichi Marufuji, nel frattempo dominando sia in tag (Global Tag League e shot al titolo) o in singolo (anche l'assalto contro il campione National) mandando over più nomi come Kenou, oppure Kaito Kiyomiya, insomma ha rivestito perfettamente il ruolo di Ace della promotion ricordandoci perchè sia sempre stato considerato un vero fenomeno.

2021: Shingo Takagi (NJPW)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: John Cena (WWE)
2014: Hiroshi Tanahashi (NJPW)
2013: Kazuchika Okada (NJPW)

 
Promotion of the year: GCW

La pandemia ha colpito forte, assieme a quello anche tutti gli scandali legati a molti abusi ad opera di vari wrestler e promoter, la scena indipendente ne è uscita danneggiata, perdendo nomi importanti come EVOLVE o CHIKARA, mentre altri ne sono usciti deboli, come la Beyond.
Di tutto questo scenario, una realtà è riuscita a ricoprire il ruolo, non solo potendo svolgere show, show anche di qualità tutto sommato, ma anche riuscendo a permettere ai wrestler di essere in scena, anche in più match al weekend e promuovendo molti eventi congiunti (o nella stessa location) per permettere anche alle realtà in difficoltà di svolgere un loro show.

2021: GCW
2017: PROGRESS
2016: PROGRESS
2015: Lucha Undeground
2014: CHIKARA
2013: AJPW & CHIKARA


Match of the year: Tetsuya Naito Vs. Kazuchika Okada al Tokyo Dome (NJPW)

Come dicevo prima, ho voluto distinguere tra pre e durante la pandemia su molti premi, sia perchè obiettivmente il peridoo pandemico è stato più lungo sa perchè il linguaggio wrestling è differente. Anche per questo ho voluto premiare un match del periodo pre, avvenuto nell'unico vero grande evento dell'annata.
Il match oltre a questo, sarebbe stato un serio candidato anche senza la specifica della pandemia. Un match lottato a livello altissimo, dove tutta la storia tra i due emerge e sembra quasi uno scontro finale, l'Ace di questa generazione e l'eterno secondo, quello che ha sempre avuto quella piccola mancanza per essere al suo posto.
Un match intenso e molto difficile sotto differenti aspetti, ma proprio per questo assolutamente soddisfacente.
Un incontro che è riuscito a raccontare questa storia anche di rivalsa del secondo, che da campione IC è riuscito a riunire i due titoli, ricollegandosi anche al passato delle due cinture, basti pensare a quando il titolo IC divenne il ME proprio in opposizione al match per il titolo massimo tra Naito e Okada. Insomma un match perfetto sia per la narrazione in-ring, sul quadrato, che fuori dal quadrato, perchè va a unire tutti i vari punti che sono stati tracciati nella storia tra i due.

2021: Syuri Vs. Utami Hayashishita, 12.6 (STARDOM)
2017: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega (NJPW)
2016: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Katsuyori Shibata Vs. Hirooki Goto (NJPW)
2013: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW)


Direi che per questo primo appuntamento di recupero, di quelli che sono stati i Jeffo Awards perduti, sia tutto. Gli altri due appuntamenti torneranno sicuramente in futuro, non so dire esattamente quando, dipende molto dalla programmazione del sito. Sicuramente i Jeffo Awards, con il meglio del 2022, usciranno a gennaio prossimo. Però prima di gennaio, ci vediamo domenica, con JeffoVisioni, dove potremo analizzare quanto accaduto in questa settimana di wrestling.

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 Alessio Garbini

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