domenica 18 settembre 2022

JeffoVisioni: la grande differenza di scrittura tra WWE e AEW.

Secondo appuntamento con la stagione 2 di: JeffoVisioni. Dopo un primo appuntamento a lunghezza ridotta per permetterci di ripartire con la programmazione, oggi torniamo al solito con la rubrica domenicale del sito alla sua lunghezza e profondità di analisi, segnalazioni e cose belle del mondo del wrestling.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.   

La settimana WWE

La puntata di Raw mi ha riportato a quelle atmosfere dell'epoca pre-Paul Levesque al comando. Come ho potuto già accennare settimana scorsa, ci sono stati sì dei cambiamenti di direzione creative ma, a livello strutturale, il prodotto è sostanizalmente rimasto invariato.

Proprio per quello vedere un'apertura di circa 30 minuti occupata da palesemente un lungo tappabuchi, mi ha fatto storcere il naso e non poco; tutto lo scambio tra Seth Rollins, Riddle e il duo del Judgment Day, non ha alcuno scopo, serve semplicemente per quei pochi minuti conclusivi in cui Rollins costa il match contro Finn Balor a Riddle, proseguendo il loro feud. Sebbene al commento continuino a dire sia finito, quindi a che è servito?

Se volessimo provare ad ampliare la visione, potrebbe essere un modo per tenere occupato Matt nel momento in cui Seth andrà a scontrarsi con Bobby Lashley attorno al titolo US, ma la motivazione intrinseca di entrambe le scelte, non ha alcun appiglio logico.

Rimanendo attorno alla questione del titolo US, sembra che l'esperienza per Miz e Tommaso Ciampa possa considerarsi chiusa, dato che il segmento in famiglia lo porta direttamente tra le braccia di Dexter Lumis, andando quindi ad aprire ufficialmente quel versante narrativo.
Possiamo sicuramente considerare lo Steel Cage come il momento finale per quanto concerne il feud tra Lashely e Miz, un po' meno per Ciampa, un program che sembrava nato per offrirgli la possibilità di emergere, potendosi prendere un titolo in maniera sofferta, andando quindi a consolidarsi in un regno successivo; una buona strategia.

Se Damian Priest e Balor si ritrovano a attaccare gente a caso, Dominik Mysterio e Rhea Ripley hanno le idee più chiare con il proseguio del program iniziato a Clash At The Castle; non posso sicuramente non apprezzare lo sforzo di dare un senso a Dominik, il problema principale è che purtroppo il materiale di partenza sia abbastanza deboluccio, quindi tutto lo sforzo non produrrà nulla di rilevante.
Anche il match con Edge, per quanto l'Hall Of Famer si sia sfrozato di renderlo interessante, si scontro contro l'incapacità comunicativa di Mysterio; le sequenze di omaggio a Eddie Guerrero sono messe in maniera totalmente senza continuità, non sembrano una presa in giro, non sembrano nemmeno create per esaltarlo, quindi non si può nemmeno dire se sia un terrificante errore (un heel che fa mosse face) o se sia una difficoltà narrativa sua.
Il ruolo di Rey sarà interessante e unico reale spunto di interesse in tutto.

Parlando di recuperi di gente sparita, Omos torna a fare quello che sa fare meglio, squashare i jobber e, finchè rimane in questa dimensione, va anche bene; certo sarà interessante il confronto con Braun Strowman, dato che avranno la stessa narrazione, e spiega lo spostamento a SmackDown dell'ex CYN.
Anche se da SmackDown parrebbe che Braun si dedicherà agli Alpha Academy ancora per un po' di tempo. Mi chiedo se quest'assalto alla MMM sia un modo di creare del repackaging per loro, soprattutto dopo il promo di Max Drupi settimana scorsa.

Divisione femminile, gioia e dolore.
Aliyah & Raquel Rodriguez esauriscono il loro compito, quello di ricevere una vittoria inaspettata, allungando un po' la questione e comportandosi anche bene da campionesse; Aliyah non è pronta a stare su un ring e probabilmente mai lo sarà, quindi giustamente verranno messe in secondo piano rispetto a una ripartenza del feud tra le Damage CTRL e la coppia Alexa Bliss & Asuka.
Apprezzato il fatto di aver date un senso a Sonya Deville che sfida Bianca Belair, forse uno degli aspetti che più è importante legato al booking di Paul Levesque, cioè il fatto di offrire profondità e motivazione ai personaggi; questo ha permesso di allungare in maniera sensata il feud con Bailey evitando quindi di avere segmenti ripetitivi lungo le settimane fino a Extreme Rules.

Molto di questo ha portato poi a SmackDown il rapido confronto tra Raquel Rodriguez e Bailey, un segmento che, come molti altri questa settimana, sembrava non avere scopo. Il match è stato un buon aiuto per Raquel, dato che le ha permesso di avere un incontro con una veterana.
Turn di Shotzi che arriva casualmente, quasi quanto Moss contro Sikoa.

Mi sono già soffermato a luglio su come se decidessero di trasformare Liv Morgan heel, sarebbe una scelta che ucciderebbe totalmente l'act di Ronda Rousey; dopo le ultime settimane e sviluppi col pubblico, sembra quasi che la scelta sia questa; una scelta che ammazzerebbe entrambe le contendenti al titolo. Difficile fare peggio di così.

Il momento topico di Raw rimane il confronto a tre tra Johnny Gargano, Kevin Owens e Austin Theory.
Un insieme di storie che riescono a incastrarsi alla perfezione, il match tra Gargano e Chad Gable è molto solido e un'ottima prova di come si possano portare certi schemi della Lotta e riportarli nel pro wrestling inserendoci quindi gli schemi e gli aspetti narrativi.
Lo scontro tra Owens e Theory al microfono è ottimo, non solo per i contenuti, dove finalmente si sottolinea il fatto che Austin sia un rappresentante di Vince McMahon, mentre si sia in una nuova era, ma anche per come Kevin ha esposto il tutto, con un'intensità che non si vedeva da tempo, portandosi dietro tutto il pubblico.
Questo ha più scopi: rilanciare l'ex Steen per riportarlo in ottica titolata; cercare di presentare al meglio Johnny come wrestler serio; portare Theory a staccarsi da quello che è stato fatto fino a ora, quindi con uscendo dall'ombra di Mr. McMahon e riuscire finalmente a ricostruirlo per rimetterlo nell'uppercarding, non mi stupirebbe un passaggio di valigetta, utile più a KO (pensando al ruolo di Sami Zayn con la Bloodline abbiamo tutti i presupposti per avere un feud con profondità per il campione).

Presupposti che, come prevedibile dall'intervista tra Roman Reigns e Logan Paul, si sono rivelati mal riposti. Almeno fino a novembre.
SmackDown si è concentrato molto proprio su questo elemento, un elemento narrativo che alla fin fine è un po' il classico movimento verso un certo tipo di pubblico, e usare una difesa di livello meno prestigioso per la cinutra per lo show in Arabia, non è nemmeno una scelta che trovo errata.

Quello che trovo errato è come ci sia stata una costruzione del segmento con elementi random. Ricochet e Madcap Moss, che non avevano mai avuto interazioni con Sami Zayn o con Solo Sikoa, si sono ritrovati al centro della puntata prendendosi lo spazio di apertura. Entrambi i match non sono stati nulla di particolare e un match tra Sikoa e Moss poteva diventare un incubo abbastanza facilmente.
Non basta Michael Cole che parla della Pro Wrestling Guerrilla a farmi apprezzare un match basico.


Come dico da tempo, la scena tag rimane nel chaos più totale. Quello che si è visto a SmackDown è l'ennesimo esempio di match a più uomini, con mosse svolazzanti qui e lì, in un tentativo di copiare lo stile della PWG e creato dalla generazione degli Young Bucks più in generale. Quantomeno è servito per dare un continuo alla rivalità tra Imperium e Brawling Brutes con il pin rubato finale.

La situazione tag mi preoccupa anche a NXT,  sembra presentare e confermare il non reale interesse verso la categoria; la scelta di puntare sui Pretty Deadly è più una scelta legata ad avere in mano i Creed Brothers ma non sapere in che direzione muoverli, quindi con uno split della Diamond Mine che non porta a nulla come team.
Anche se la questione che più mi lascia perplesso è il piegare la narrazione del roster alle esigenze del main roster; in vista del rebrand non è una prospettiva accattivante.
Nello specifico mi riferisco allo scenario dietro al North American Title, uno scenario in cui la storia che vedeva Carmelo Hayes e Wes Lee avere a che fare da parecchie settimane, viene messa KO (letteralmente) dal dover dare un titolo a Solo Sikoa per presentare una Bloodline dominante.
Sikoa che, come già detto, rimane molto green.

Un discorso simile mi sento di farlo anche su quello che è il percorso del titolo femminile, siamo nella modalità narrativa per cui una persona random arriva e va a sfidare Mandy Rose; uno scenario dove abbiamo le Toxic bloccate in un limbo, visto che comunque vagano tra qui e SmackDown, mentre attendono una Rose, che deve sfidare gente a caso per superare vari record, bloccando tutto lo sviluppo del gruppo.
Non che la situazione attorno a quello maschile la si possa definire come differente, con Bron Breakker che si trova a rispondere a sfide esterne, sfide decise da incontri di qualificazione. Questa volta con JD McDonagh e Tyler Bate che andranno a scontrarsi, ovviamente con un occhio di riguardo verso la ripresa di Bate/Bron; altro topos narrativo tipico del regno di Breakker.

Sono un po' confuso in generale sulle vicende Joe Gacy, Cameron Grimes e Tony D'angelo. Già di suo la questione con i Dons non aveva particolarmente senso; la trasformazione di Joe Gacy, da un personagigo che si lega alla cultura Woke a un discorso di simil-Undertaker Ministry Of Darkenss, non ha molto senso di esistere.
Potremmo ipotizzare che tutto questo serve a introdurre ed evolvere Grimes in questo gruppo, in quel caso sarebbe anche stata una piacevole costruzione, sebbene rimanga dubbioso sul suo inserimento nella stable, parliamo comunque un nome di livello dello stesso Joe.

La settimana AEW

Parlando del torneo per il titolo AEW possiamo trovare un ulteriore aspetto in aggiunta a quanto detto settimana scorsa, abbiamo un lavoro di continuazione della rivalità tra la JAS e il BCC; la scelta di andare verso Jon Moxley contro Bryan Danielson ci porta a sottolineare una differenza sostanziale di scrittura tra il prodtto WWE e quello AEW.

In occasione del King Of The Ring in WWE la scelta fu quella di evitare di costruire uno scontro tra i New Day, proprio perchè la modalità narrativa tipica è quella di proporre sempre face vs. heel, per giocare su una psicologia che sia più semplice; in AEW la scelta di scrivere come in NJPW porta a scegliere e optare per uno scontro interno, proprio perchè la stable stessa non è da vedere come un gruppo stile JAS, ma con una connotazione sportiva, un team che accompagna, che dà forza, ma che non è un legame di sangue.
Questo è un aspetto narrativo che di solito si tende a dimenticare, causa di anni di dominio WWE.

I due incontri sono stati sicuramente piacevoli, con qualche momento interessante, ma niente di davvero alto livello, presumo che la scelta sia poi quella di tenere il meglio per settimana prossima dove avremo uno scontro tra Mox e Bryan che si prospetta molto interessante.
La presenza di Daniel Garcia, per ricordarci che esiste e c'è quella situazione strana tra Jericho e Danielson, era molto forzata.

Questo ci ricollega ai Four Pillars, questa settimana un MJF che non fa solo un buon promo standard, ma viene sfruttato per introdurre la Firm, una scelta che mi è piaciuta; questo porta a mettere il nuovo gruppo di Stokely Hataway al centro dell'attenzione, permettendo quindi di riflesso di dare subito un buon push ai suoi membri.

Invece Jungle Boy tira fuori una gran bella prova con Jay Lethal. Perry ha ancora dei piccoli problemi, ma quella che è la base sotto su cui andare a lavorare è buona e questo match permette chiaramente di mostrarlo: a livello tecnico è tutto gestito molto bene, ci sono dei momenti in cui ci sono difficoltà narrative, in cui si nota che la sequenza sia stata imparata a memoria; deve anche risucire a lavorare meglio sulla resa dei personaggi, quello che era il program con Christian Cage sarebbe servito molto in quest'ottica.

Darby Allin rimane ancora sulla House Of Black, un feud che con l'uscita di Malakai Black rischia di perdere interesse, ma che al contempo deve continuare in modo anche di portare avanti gli altri; dopo Rampage sembra che almeno un ultimo tag, per chiudere la questione verrà messo in scena.

Come direzione futura, non sto apprezzando quella per Hobbs, il feud con Ricky Starks lo vedo molto difficile a carburare. Rischia di diventare una di quelle storie AEW dove si tira per le lunghe situazioni che si dovrebbero chiudere più rapidamente.

Anche quello che accade attorno al titolo femminile mi suona sempre come un po' troppo confuso, con questo scontro tra Britt Baker e Jamie Hayter che mette in secondo piano Toni Storm e il suo titolo Interim.

Non che il titolo TBS sia nella sua massima espressione, sicuramente l'infortunio di Kris Statlander ha rovinato i piani con Jade Cargill ma questi segmenti con le Baddies non sembrano andare sostanzialmente da nessuna parte. Se non ci sono alternative, che le si tolga la cintura.

Rimango anche abbastanza perplesso dell'inserimento dei Death Triangle contro gli Swerve In Our Glory, non tanto per la qualità generale dei Lucha Brothers nella categoria, ma perchè sembra un match random, non c'è stata nemmeno una reale costruzione o un peso effettivo al fatto che PAC abbia due cinture e anche loro volessero averne, andando pure a rovianre un po' il tutto con un match buttato lì anche dal punto di vista del lottato, venendo messi subito in secondo piano tenendo conto che ci sono gli Acclaimed impegnati coi campioni.

A Rampage lo sviluppo tra BCC e JAS porta in una direzione nuova, il fatto di un Chris Jericho che decide di sfidare Claudio Castagnoli per il ROH World Title, è uno sviluppo che non pensavo e che, tutto sommato, mi rende sicuramente curioso di vedere cosa riescano a tirare fuori. 

Non vorrei dimenticare quella che potrebbero essere le ripercussioni future, ma gli scambi tra quello che rimane del Dark Order e Andrade, fanno riemergere tutto un vissuto di sofferenza e dolore e inaffidabilità verso il team da parte di Adam Page che potrebbe diventare uno spunto interessante per i mesi a venire.

Infine parliamo del ROH TV Title, Josh Woods è un buon nome, sul ring tutto sommato solido, ma privo di molti elementi importanti, la coppia con Tony Nese e Mark Sterling può aiutare a coprirli; tutto questo lo si vede anche nel match con Samoa Joe.
Wardlow insieme a Joe, può essere una cosa molto interessante, mi chiedo se le intenzioni siano poi di farli scontrare.


Il meglio del resto: IMPACT Wrestling

Parlando ogni tanto di Impact Wrestling volevo sottolineare un paio di cose.

Il lavoro di Steve Maclin è sicuramente uno dei migliori in questo 2022, un lavoro che lo porta a misurarsi in più stili, riuscendo a mettere in piedi prestazioni degne di nota; poi la profodnità dei feud è sempre molto limitata nel reame di Scott D'Amore, ma se dovessimo a guardare a qualcuno che ha saputo reinventarsi dopo lo stint in WWE, è sicuramente lui.
Per questo discorso anche il lavoro di Mike Bailey come campione X-Division rimane con bassissima profondità, uno sfidante dietro l'altro, con anche delle buone prestazioni; non bisogna dimenticare che Bailey è un nome che, quando ha voglia, ti fa match belli dopo l'altro, ma se non ne ha fa degli incontri standard pieni di errori logici abbastanza evidenti.


Ritengo la stable di ex-ROH ormai anacronistica e obsoleta; con il meglio accasato in AEW qui sono rimasti quei nomi che giravano più attorno al lato entertainment piuttosto che al lottato (come Mike Bennett o PCO); poi la storia del gruppo invasore, era vecchia già 15 anni fa.
Così come la storia di Mickie James, quella dell'ultimo rodeo, ricopiata da quella di Ric Flair, mi fa storcere il naso; un modo per dare peso maggiore a questo stint, ma sinceramente non ne vedo la necessità di ricopiare lo stesso schema, magari un ritiro dritto per dritto, avrebbe reso di più sul quadrato.

I Good Brothers non sono mai stati bravi sul ring, inutile che ci provino a definirli tali e, questo elemento, fa capire che non ci sia una reale logica dietro la costruzione di feud e match, perchè con che forza spingi questo fattore per offrire i GB al tuo pubblico?


Segnalazioni ranomiche

Per quello che è il giro del mondo tramite il wrestling, volevo fermarmi in Argentina. Il match non è un grande incontro, ma i due mettono in piedi differenti momenti pensati e con logica che permette di apprezzare anche questa scena dall'altra parte del mondo. La federazione è la Catch Argentino, il match è tra Lucio e Judas Cage.


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Alessio Garbini

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