domenica 24 dicembre 2023

Jeffo Awards Perduti: Jeffo Awards 2018

Come avevo promesso all'uscita dei Jeffo Awards relativi al 2021, mi ero ripromesso di recuperare le tre edizioni di questo premio che erano  state fatte, ma rimaste al di fuori dal sito.
Non sono voti che assegno ex novo ora, ma sono recuperati da altre piattaforme in cui avevo tenuto traccia sia degli incontri che dei premi meritevoli.

Perciò entriamo in questa macchina del tempo e torniamo a gennaio 2019. Un 2018 che ha tutte delle premesse molto affascinanti e che come tale ha portato a rivoluzionare il nostro sport.
Basti pensare a Kenny Omega, All In, la spinta della ROH e NJPW sul suolo US che ha portato alla nascita della AEW.
Così come il ritorno sul ring di Bryan Danielson (avvenuto per evitare che andasse proprio in NJPW).
Quindi un anno chiave e chi in quell'anno fece successo e scalpore?

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Shocking Moment Of The Year: All In (ROH)

La storia dietro e con All In è un momento chiave per la storia del business. Sappiamo che questo comporta inesorabilmente alla formazione della AEW dall'1 gennaio 2019. Ma anche come tutto è nato. Una scommessa di Cody Rhodes con Dave Meltzer.
Un suo utente si chiedeva se ci sarebbe mai stata la possibilità di poter vedere uno show da 10.000 spettatori negli US che non fosse targato WWE. Il dubbio di Meltzer verteva sulla difficoltà che questo potesse accadere.
Il sold out in un giorno è stato un segnale fortissimo e anche shockante, perchè probabilmente ci sarebbe stato il sold out, ma nessuno pensava in questi termini e in questi modi. 
Se fosse solo un evento singolo, forse parleremmo di qualcosa di bello, ma per l'appunto fine a se stesso. Invece, così assume tutto un altro significato.

2022: Il ritorno di Steve Austin sul ring (WWE)
2021: Il ritorno di CM Punk (AEW)
2020: Il wrestling pandemico (Tutti)
2017: Kevin Owens aggredisce Vince McMahon (WWE)
2016: Ritiro di Daniel Bryan (WWE)
2015: Royal Rumble 2015 (WWE)
2014: CM Punk lascia la WWE (WWE)
2013: Keiji Mutoh fonda la Wrestle-1 (AJPW/Wrestle-1)

Feud Of The Year: Johnny Gargano Vs. Tommaso Ciampa (WWE)

Che cosa definisce un buon feud? Sicuramente quando si crea una storia non solo convincente sul breve periodo, quindi all'interno delle storie e dei feud che stiamo vedendo in quel momento, ma anche per quello che è il passato e il futuro.
Questa è la chiave principale per il successo di questo feud. Iniziato lo scorso anno, si è atteso e costruito lentamente andando a dare una motivazione e un senso a ogni singolo match che i due hanno avuto.
La chimica che li lega è anche essenziale per mettere in scena dei match spettacolari. Tutto questo con delle conseguenze sul futuro, perchè la sconfitta e la vittoria sono serviti a sviluppare i personaggi dee due.

2022: Tam Nakano Vs. Natsupoi (STARDOM)
2021: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2020: Kenny Omega Vs. Adam Page (AEW)
2017: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2016: Jinny Vs. Laura Di Matteo (PROGRESS)
2015: Jimmy Havoc Vs.
Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Dean Ambrose Vs. Seth Rollins (WWE)
2013: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)

Women Of The Year: Ronda Rousey (WWE)

Il ruolo di Ronda Rousey nel dare finalmente il giusto spazio e riconsocimento al wrestling femminile in casa WWE è molto importante. Ne abbiamo già parlato mentre era ancora in UFC: cliccate qui.
Però anche il suo stint in questo 2018 è stato fondamentale, perchè ha permesso di spostare subito l'attenzione su di lei e di poter cercare di mettere in scena e gestire feud e match potenzialmente blockbuster.
La creazione stessa di Evolution non avrebbe potuto esserci senza la sua presenza, perchè ha assicurato di creare un PPV che potesse permetterle di vendere biglietti e portare attenzione sulla divisione.

2022: Syuri (STARDOM)
2021: Utami Hayashishita (STARDOM)
2020: Mayu Iwatani (STARDOM)
2017: Io Shirai (STARDOM)
2016: Io Shirai (STARDOM)
2015: Sasha Banks (WWE)

Rookie Of The Year: Utami Hayashishita (STARDOM)

Un caso interessante. Parliamo di una wrestler che negli anni dell'infanzia era un nome noto e famoso per un reality show, quindi quando a marzo è entrata nel dojo l'idea di un push era chiaro, ma nessuno poteva pensare che potesse corrispondere la sua capacità sul ring a un push mai visto per un rookie.
Perchè non solo ha iniziato una rivalità con Jungle Kyona, ma si è portata a casa la finale della 5Star Gran Prix e il titolo tag Goddess of Stardom con Momo Watanabe dopo aver vinto il torneo.
Quindi possiamo parlare di come sia una Super Rookie e non solo per quelli che sono i risultati generali sul ring, ma proprio per push e considerazione.

2022: Hook (AEW) & Bron Breakker (WWE)
2021: Jack Cartwheel (Free Agent)
2020: Anna Jay (AEW)
2017: Katsuya Kitamura (NJPW)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Chad Gable (WWE)
2014: Cachorro/The Panther (CMLL)
2013: Daiki Inaba (Wrestle-1)

Face Of The Year: Johnny Gargano (WWE)

C'è poco da fare, uno dei motivi per cui il feud dell'anno sia andato a NXT è proprio dietro all'enorme potere di Gargano di risultare perfetto come face.
Non soltanto per il carisma, o per il suo modo di lottare, ma è assolutamente perfetto per come sia in grado di adattarsi a quelli che sono gli schemi del pro wrestling in generale e di come riesca a raccontare sul ring e fuori il ruolo "della vittima", riuscendo in questo modo a portarsi dietro il pubblico.
Un perfetto trascinatore che in tutti gli scenari, dalla scena indipendente alla WWE, conferma quelle che sono le capacità del wrestler di stare sul quadrato.

2022: Jon Moxley (AEW)
2021: Adam Page (AEW)
2020: Drew McIntyre (WWE)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: Sami Zayn (WWE)
2015: Kota Ibushi (NJPW)
2014: Daniel Bryan (WWE)
2013: Daniel Bryan (WWE)
   

Heel Of The Year: Tommaso Ciampa (WWE)

Se Gargano funziona perfettamente da face senza dover far nulla di specifico, lo stesso non possiamo dire per Ciampa che deve lavorare per eliminare quello che è stato il percorso con i DIY.
Un lavoro che ripaga alla grandissima, dato che il tradimento, i promo, il ritorno e il feud trasmettono tutta l'essenza di quello che un heel deve fare e deve essere.
Se per Johnny non si può che definirlo come face dell'anno, allo stesso modo non possiamo fare a meno di riconoscere che questo non sarebbe stato lo stesso senza il perfetto lavoro da heel di Ciampa.
Quindi il giusto premio per questo ottimo rapporto, non può che essere la condivisione del premio, nelle due facce della stessa medaglia.

2022: CM Punk (WWE)
2021: Matt Cardona (Free Agent)
2020: MJF (AEW)
2017: Cody (NJPW/ROH)
2016: The Miz (WWE)
2015: WWE
2014: Bully Ray (TNA)
2013: WWE

Comeback Of The Year: Daniel Bryan (WWE)

Quando succede quello che veniva considerato impossibile, non si può che festeggiare alla grande e quindi, il ritorno sul ring di Bryan non può che rientrare all'interno dell'ambito dei grandi momenti dell'annata e del wrestling in generale e come tale deve essere trattato.

2022: Cody Rhodes (WWE)
2021: CM Punk (AEW)
2020: Roman Reigns (WWE)
2017: Kota Ibushi (NJPW)
2016: John Zandig (CZW)
2015: Samoa Joe (ROH)
2014: Matt Sydal (ROH)
2013: Nick Mondo (CZW)


Best On The Mic: Daniel Bryan (WWE)

Spesso c'è la credenza erronea che Bryan Danielson sia solo un ottimo wrestler tecnico.
Un errore non solo limitato sul ring, è un perfetto All-Rounder che può cambiare stile all'occorrenza dal comedy al brawling, dove riesce a tirar fuori sempre il meglio dell'altro.
Ma oltre a questo c'è un altro aspetto dove viene sottovalutato, quello del microfono. Non a caso è stato spedito a Talking Smack, hanno cercato di fargli fare il General Manager, insomma lo hanno tenuto attivo al microfono dal 2014 a oggi.
In un'annata che non ha visto nessuno risplendere più di nessun altro, mi sembra giusto dare un riconoscimento che può spesso sembrare minore, ma che è invece essenziale e che ci aiuta a capire perchè Danielson sia uno dei migliori wrestler della storia.

2022: MJF (AEW)
2021: MJF (AEW)
2020: MJF (AEW)
2017: Kevin Owens (WWE)
2016: Kevin Owens (WWE)
2015: Kevin Owens (WWE)
2014: Paul Heyman (WWE)
2013: John Cena (WWE)
 

Segment Of The Year: Kota Ibushi salva Kenny Omega riunendosi (NJPW)

La tanto attesa reunion tra i Golden Lovers non può che non passare inosservata. Era da un anno che la NJPW stava costruendo questo momento e, finalmente, a febbraio è avvenuto.
Nel momento in cui per Kenny Omega questo gioca un ruolo chiave nel definire quello che è il tuo presente, non si può quindi non considerare necessario riprendere anche questa parte della sua carriera per nulla marginale che ha permesso a entrambi di emergere in DDT.
Inoltre questo avviene in una storia tutta significativa sia per l'ecosistema Bullet Club che per i singoli andando dunque a riportare in vita delle dinamiche vecchie, ma al contempo nuove.

2022: Jon Moxley sconfigge in poco tempo CM Punk e unifica i titoli AEW (AEW)
2021: La vittoria del titolo di Adam Page (AEW)
2020: The Fiend Vs. John Cena (WWE)
2017: Christopher Daniels conquista il titolo del mondo per la prima volta (ROH)
2016: The Final Deletion (TNA)
2015: Will Ospreay vince il titolo (PROGRESS)

2014: Daniel Bryan sulla cima della gabbia con tutto il pubblico che grida “Yes!” (WWE)

Promo Of The Year: Daniel Bryan torna sul ring, WWE SmackDown 30 marzo (WWE)

Non è sicuramente il miglior modo possibile per annunciare il ritorno sul ring, per quanto sia avvenuto anche in contesto volutamente protettivo, per permetterci di capire se fosse in grado di continuare a stare sul ring ma, la risposta emotiva successiva, sia sua che dal pubblico lo rende un momento chiave dell'annata.

2022: Ace Steel prende a schiaffi CM Punk, AEW Dynamite 1 settembre (AWE)
2021: Page affronta i suoi demoni e Kenny Omega, AEW Dynamite 16 ottobre (AEW)
2020: Cody parla all'arena vuota, AEW Dynamite 18 marzo (AEW)
2017: The Miz imita John Cena, vari SmackDown (WWE)
2016: Daniel Bryan annuncia il suo ritiro a Raw l’8 febbraio (WWE)
2015: Kevin Owens debutta a Raw il 18 maggio (WWE)
2014: Bray Wyatt canta “He’s got the whole world in his hand” a John Cena a Raw il 28 aprile (WWE)

Promotion Of The Year: NJPW

Quest'anno viene difficile trovare una promotion che più di tutti ha saputo esprimersi al massimo del suo potenziale.
Delle alleanze chiave che l'hanno portata in alto in tutto il mondo, dei match e storyline assolutamente imprescindibili a ogni livello.
Insomma ci sono pochi motivi per dare questo premio a qualunque altra realtà.

2022: STARDOM
2021: GCW
2020: GCW
2017: PROGRESS
2016: PROGRESS
2015: Lucha Undeground
2014: CHIKARA
2013: AJPW & CHIKARA

Most Improved Of The Year: Ronda Rousey (WWE)

Un premio che viene dato ancora una volta, a una wrestler che venendo dalle MMA è partita praticamente da 0 e nel corso dell'anno è riuscita a imporsi come nome valido nel main event femminile. Dunque non rimane che premiare questa lunga cavalcata.

2022. Steve Maclin (Impact Wrestling)
2021: Josh Alexander (Impact Wrestling)
2020: Cara Noir (PROGRESS)
2017: The Miz (WWE)
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Seth Rollins (WWE)
2014: Konosuke Takeshita (DDT)
2013: Alex Colon (CZW) 

Tag Team Of The Year: The Young Bucks (NJPW)

Nel momento in cui questa categoria risulta molto spesso morta, quando si ha un team che risplende più di tutti, che riveste un ruolo chiave nell'ecosistema di due realtà: NJPW e ROH, non può dunque che essere premiato.
Non vedo motivo per credere che questo duo non possa continuare questa striscia ininterrotta dato il ruolo che occupano nelle differenti realtà.

2022: Aussie Open (Free Agent)
2021: RK-Bro (WWE)
2020: FTR (AEW)
2017: The Young Bucks (NJPW)
2016: The Revival (WWE)
2015: Dangee Yankess (Zero1)
2014: The Young Bucks (Free Agent)
2013: ReDRagon (ROH)

Newcomer Of The Year: Bandido (PWG)

Il discorso dietro questo premio è quello dipoter far emergere qualche stint particolare.
Bandido è entrato dalla porta del retro negli US, lo ha fatto rubando la scena e mostrando tutte le sue capacità.
In un periodo in cui la PWG ha voluto dare peso e risalto a questa nuova generazione di Luchadores, riuscire a emergere in un terreno ostile come quello della PWG per quanto riguarda il pubblico, andando a rubare la scena e diventare un nome di punta, tanto da ricevere offerte dalla WWE, è un grande segno di quanto fatto in tutto questo 2018.
La sua firma con la ROH arriva in uno dei suoi momenti migliori. Cosa ci porterà nel 2019?

2022: Swerve Strickland (AEW)
2021: Bryan Danielson (AEW)
2020: FTR (AEW)
2017: Aleister Black (WWE)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: Samoa Joe (WWE)
2014: AJ Styles (NJPW)
2013: Go Shiozaki (AJPW)

Wrestler Of The Year: Kenny Omega (NJPW)

Rimane sicuramente difficile riuscire a realizzare due annate di livello globale di questo tipo.
Il 2018 per Omega rappresenta il giusto compimento di un lungo percorso iniziato nel 2016 e che lo ha portato a diventare il reale leader del movimento wrestling mondiale.
Una sicurezza sul ring, nel personaggio e al microfono. Qualcosa che in questi due anni difficilmente si è potuto davvero vedere altrove, sopratttutto tenendo conto delle barriere linguistiche che ci rendono difficile capire in prima persona la grandezza di un Kazuchika Okada o Hiroshi Tanahashi fuori dal quadrato.

2022: Will Ospreay (NJPW)
2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Go Shiozaki (NOAH)
2017: Kenny Omega (NJPW)
2016: AJ Styles (WWE)
2015: John Cena (WWE)
2014: Hiroshi Tanahashi (NJPW)
2013: Kazuchika Okada (NJPW)

Match Of The Year: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada, 9 giugno (NJPW)

Una delle migliori trilogie (più 1) del mondo del wrestling e un feud che ha sancito l'ascesa di un wrestler, Omega, e l'ascesa come guida per un altro, Okada.
Nel senso che serviva la consacrazione sul quadrato per chiudere il cerchio e diventare in maniera inesorabile il più grande wrestler del pianeta.
Mentre Okada doveva dimostrare di essere davvero l'Ace. Dopo aver raggiunto il livello sul lottato che questo ruolo richiede, serviva di poter dimostrare di essere un tipo di wrestler in grado di creare le superstar del domani, quindi di poter elevare con il suo lavoro il proprio avversario. Che sia veterano, Young Lion o talento puro.
Per questo l'incontro in questione, che chiude la storica rivalità, permette di riassumere egregiamente quelli che sono i temi dello scorso anno (assieme alla prova al G1 Climax) per arrivare a un evolvere ancora più in alto di tutta la narrazione. Un po' come abbiamo visto nella serie dello stesso Okada con Hiroshi Tanahashi dal 2012 al 2016, ma a ruoli invertiti, con Okada la star da affermare.

2022: FTR Vs. Briscoe Brothers, Dog Collar Match (ROH)
2021: Syuri Vs. Utami Hayashishita, 12.6 (STARDOM)
2020: Tetsuya Naito Vs. Kazuchika Okada al Tokyo Dome (NJPW)
2017: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega al Tokyo Dome (NJPW)
2016: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Katsuyori Shibata Vs. Hirooki Goto (NJPW)
2013: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW)

Best In-Ring Performer: Kazuchika Okada (NJPW)

Quindi anche questo premio non può che fermarsi su questi due nomi e su quello che lungo tutto l'anno hanno fatto. Okada come l'Ace della federazione, con prove su prove di alto livello chiude la storia di questa rivalità.

2022: Dax Harwood (AEW)
2021: Shingo Takagi (NJPW)
2020: Ilja Dragunov (WWE) 

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Alessio Garbini

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