martedì 19 dicembre 2023

La fine dell'emergenza Covid farà risalire questi tornei?: analisi e voti per NJPW Super Junior Tag e World Tag League 2023

Gli ultimi due tour dell'annata NJPW sono due tornei che solitamente sono molto sottotono. Quest'anno sarà diverso?
Il commento a tutta l'annata NJPW, lo potete trovare a questo tag: NJPW 2023.

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La NJPW ha deciso di ritornare a proporre due storici tornei indipendentemente l'uno dall'altro. Per il 2023 la Super Junior Tag League e il World Tag League sono di nuovo una cosa sola.

Gli anni del Covid avevano evidenziato ancora di più due settori del roster in cui la federazione nipponica latitava. Il primo è la categoria Junior, il secondo quella Tag. Quindi si può ben immaginare che questi torneo, che prevedeva un numero maggiore di coppie e di pesi leggeri fossero inesorabilmente sotto di potenziale.
Il Best Of Super Juniors, data la sua storicità e importanza, ebbe fin da subito la possibilità di tornare nel suo collocamento di maggio nel 2021; sebbene solo quest'anno sia effettivamente tornato un prodotto qualitativamente accettabile.
Invece la riapertura delle frontiere giapponesi è stata indicativa per provare a ridare lustro a questi due tornei. 
Ma è stato sufficiente?

Partiamo quindi in ordine cronologico con il torneo delle coppie Junior.
Questa possibilità di chiamare vari nomi ha portato a dei ritorni e anche dei debutti. Partiamo dagli ospiti più interni, nel senso che dal dojo americano della NJPW abbiamo due nomi The DKC e Kevin Knight; per The DKC è effettivamente il primo tour qui, dopo un altro nel 2022 e a memoria mi sembra in concomitanza con un training nel Dojo giapponese; è sostanzialmente trattato come rookie e messo in coppia con Ryusuke Taguchi che riveste questo ruolo di trainer sul campo per molti giovani.
Il secondo è invece ormai parte fissa del roster, o almeno è quello che mi verrebbe da ipotizzare non ci sono stati annunci ufficiali; dopo aver fatto differenti esperienze legate ai tornei, lo abbiamo visto tra i protagonista nel Best Of Super Juniors di quest'anno, è tornato fisso da ottobre e penso che potremmo considerare il suo tag con KUSHIDA come canon.
Altre due presenze anomale, sono quella di Titan e di MUSASHI. Il primo lo abbiamo già visto in NJPW, si tratta del membro dei Los Ingobernables de Japon del CMLL; la sua è una presenza che serve sia a mantenere vivo il legame tra le due realtà che ad assicurare un certo buon stile a livello qualitativo.
Il secondo è un debuttante. Il wrestler della Michinoku Pro non è un giovane, ha 33 anni e lotta dal 2010. La possibilità di vederlo qui è un quesito importante. Un modo per andare a rinforzare i legame con le realtà più indipendenti del Giappone? Se questo vuole dire rinforzare la categoria Juniors è sicuramente un innesto benvenuto.

Dopo di che rimane da chiedersi se a livello qualitativo questo è servito. Possiamo dire che siamo a metà. Se dobbiamo considerare la divisione della World Tag League, possiamo dire che il roster più profondo ha permesso di poter reggere tranquillamente un tour a se stante, il che è un aspetto positivo.
Sul versante del lottato è ben più difficile questo discorso, perchè sì ci sono stati buoni match, ma nulla che a novembre ci ricordiamo.
Sono tre principalmente gli incontri da segnalare, tutti e tre hanno visto il team di El Desperado & Master Waro contro: Clark Connors & Drilla Molone; Kevin Knight & KUSHIDA; Francesco Akira & TJP. 

La giornata conclusiva del torneo è stato un evento che ha proseguito anche altri aspetti narrativi in vista del Tokyo Dome.
Lo scenario attorno al titolo US/UK è sicuramente quella più affascinante. Abbiamo ancora una volta una prova splendida di uno dei Reiwa Three Musketeers, cioè Shota Umino; dopo Yota Tsuji ancora una volta Will Ospreay prende per mano e conduce questo wrestler in una spirale molto importante in vista del 2024. Il fatto che poi questo abbia permesso al wrestler di usare una nuova finisher nel torneo tag è un pezzetto in più del discorso che Ospreay ha fatto, cioè quello di andare a spingere questa generazione a dare di più. Il match è da vedere.


Alla conclusione di questo David Finlay, in qualità di leader del Bullet Club e Jon Moxley hanno sfidato il campione il 4 gennaio.
Non riprendo troppo il discorso, ma quella che è la stipulazione che serve a rendere questo match più vicino allo stile occidentale, è perfetta narrazione che spesso si mette in secondo piano.
Mox che era stato autore di un altro gran bel match, questa volta contro Great-O-Khan. I due dopo una falsa partenza hanno messo in piedi un incontro ben strutturato e pensato in un Falls Count Anywhere.


Un altro paio di note prima di passare alla World Tag League. Hiromu Takahashi viaggia verso un record, quale non è dato saperlo; da tempo ritengo sia giunto per lui il momento di andare nella categoria Heavyweight, ma sembra che Gedo abbia altro in mente e questo è un enorme peccato, perchè sarebbe perfetto come passaggio tra la generazione attuale e quella Reiwa.
Infine abbiamo i TMDK che non riescono a imporsi neanche in Six-Man Tag titolato. Questo apre a quesiti differenti rispetto alla prospettivo che avevo pronosticato quando si erano formati a inizio anno. Servirà a qualcosa?

Possiamo partire a parlare della World Tag League dalla fine.
La scelta di questi due vincitori sembra indice di una cosa, voler unificare i titoli Strong ai titoli principali.
In questo 2023 il programma nato per dare uno stipendio ai wrestler bloccati negli USA durante la pandemia è arrivato a termine, l'idea era quella di produrre eventi singoli e quindi si è cercato di dare nuova linfa ai titoli locali (creando anche il titolo femminile). Qualcosa è però andato storto in questo progetto.
Se la Continental Classic porterà a unificare il titolo Openweight maschile nella Triple Crown, qui probabilmente andremo a unire i titoli tag o nelle mani dei Bishomon o in quelle dei Guerrillas Of Destiny. Per questo possiamo dire che la scelta di questa finale sia sensata, permette di confermare questo team vincitore come un team importante e dà una vittoria da sfruttare per poter costruire il match di unificazione.

La giornata finale rispetto a quella del torneo tag junior è stata meno convincente. La finale di per sè è stata particolarmente lunga (40 minuti). Ha sicuramente abbracciato più concetto, cioè quello della forte resistenza di Goto e HASHI come abbiamo anche visto nel match contro Atlantis & Soberano; ma anche la potenza del team di Hikuleo e Phantasmo, che combinando più stili risultavano decisamente incisivi.


Come per la versione Junior, abbiamo avuto una serie di ospiti. :a componente straniera all'interno del torneo è stata rispettata.
Il team dei Gates Of Agony, entrati poi nella House Of Torture, può essere un interessante innesto per quella che è l'idea di una excursion; un'idea che Tony Kkhan ha sperimentato con Megan Bayne in STARDOM.
I due sono quel tipo di gaijin che in Giappone piace fin da subito e poter lavorare con gente di un certo livello può sicuramente aiutarli. Inoltre non mancheranno nell'ecosistema ROH/AEW se dovessero stare all'estero per qualche mese.

Oltre alla quota US, anche quella Messico ha offerto vari nomi Zandokan Jr., in team con Yota Tusji. Un ulteriore esperimento, perchè come Tsuji anche il wrestler mascherato è come se fosse un rookie, o comunque un giovane in ascesa. Un po' come l'idea di una rivalità in parallelo che era stata provata con il rapporto Hiromu Takahashi e Dragon Lee, sebbene in quel caso non sperimentato fuori dal CMLL.
Il team Atlantis Jr. e Soberano Jr. è un altro discorso. I due sono in push da parecchio, sono il futuro della federazione e come tali sono trattati. Tra l'altro c'è stata anche una logica per metterli in team dopo il turn rudo di Atlantis avvenuto poco prima del torneo. Quindi un ulteriore elemento importante per la continuità narrativa delle realtà in collaborazione.

Abbiamo anche un team "invasore". Kaito Kiyomiya è entrato in questo 2023 in molte dinamiche della federazione e l'idea che appiani le divergenze sul ring con Kazuchika Okada è senza dubbio un match molto atteso. Con lui un'altra peculiarità; Ryohei Oiwa, che a settembre è partito in excursion, in NOAH. Quando solitamente questo viene fatto all'estero. Questa particolarità trova una logica con la nuova idea di unione tra le sigle principali giapponesi, ma chissà se avrà un senso a lungo termine.

Infine come per altri nomi, abbiamo Alex Zayne che viene promosso nella categoria Heavyweight dopo le esperienze nel 2022 nella categoria Junior, anche con uno sponsor locale a un team con Lance Archer che sembra puntare alla AEW.

Qualitativamente invece cosa possiamo dire del torneo?
Ci sono stati sicuramente degli ottimi momenti. Tendenzialmente quando abbiamo avuto il team NOAH in campo o il team di Ren Narita & Shota Umino. Con l'apice raggiunto nello scontro tra questi due team.

A livello di storia ovviamente il momento principale, oltre alla finale, è nel match che ha portato al turn di Narita e la sua unione alla House Of Torture.
Una scelta direi ben poco condivisbile. Da un lato posso capire che sia un modo proprio per evitare di avere un wrestler che risulti troppo spostato sul versante del lottato. Quindi entrare nel gruppo che più di tutti uccide questo concetto, esasperando ancora di più la questione del BC, è forse la traiettoria migliore.
Così come l'inasprire la rivalità con Umino, dato che Tusji sembra più lanciato, una sfida come era per Keiji Mutoh e Masa Chono, nemiciamici, sia la cosa migliore.
Però mi chiedo, ma proprio in questa stable? Non penso nemmeno che andrà a sostituire EVIL nel ruolo di leader. Vedremo.

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Alessio Garbini

 

 

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