domenica 22 maggio 2022

JeffoVisioni: Sasha Banks e Naomi guida del proletariato

Benvenuti al diciassettesimo appuntamento con JeffoVisioni; come ogni domenica ci troviamo qui a commentare il meglio della settimana.

La brutta situazione tra la WWE e Sasha Banks & Naomi, ha sicuramente aiutato in una settimana in cui avremmo avuto davvero molto poco di cui parlare.
Mentre una AEW lavora ancora con le sorprese e "illudendo" i fan per alzarsi i rating. Il tutto mentre gli ungheresi spaccano.

Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi su FaceBook, Instagram e Twitter anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.

La settimana WWE

Siamo di fronte a una di quelle settimane dove l'azione in-ring è stata messa in secondo piano a causa di accadimenti dietro le quinte. Cronologicamente abbiamo Sasha Banks e Naomi che lasciano Raw in disaccordo con il booking dei titoli tag femminili; Stephanie McMahon che fa un passo indietro per stare con la famiglia e lascia molti ruoli dirigenziali a Nick Khan. Sperando che non si tratti di qualcosa legato a HHH. Di quello che entrambi questi avvenimenti possono dire, ne abbiamo già parlato sui vari social: vi ricordo di seguirli cliccando il nome del social prescelto: FaceBook, Instagram e Twitter.

Il fatto che Becky Lynch e Corey Graves sottolineino ripetutamente che le due siano andate via in maniera non professionale è assolutamente uno schifo. Capisco la scelta "aziendalistica", quella di difendere l'immagine pubblica, soprattutto in ottica borsa, ma questa presa di posizione netta, definendo due wrestler come non professionali, è qualcosa di anche peggio.

A livello di storyline si è risolto con un match tra Lynch e Asuka per il first contender. Match ok, ma volevo sottolineare l'assenza di Doudrop e Nikki ASH, che sono nel mezzo di una storyline, in teoria in un program futuro per i titoli tag, che dovevano stare nel 6-Women per la shot, e qui scomparse. A confermare ulteriormente l'incapacità di gestione della divisione tag e a favore della forte presa di posizione di Sasha & Naomi.


In questo discorso, in questa incapacità sistematica, non posso far rientrare molte delle storyline che abbiamo visto lunedì. Alexa Bliss e Sonya Deville, bloccate nel tempo, non uno sviluppo rispetto a settimana scorsa, nè nei personaggi (perchè Bliss è tornata "normale? Deville quindi ha ripreso un personaggio da lottatrice?) nè nella storyline.

Oppure riunire più feud in uno, in modo da risparmiare tempo e ottimizzare. Veer/Mysterios e Ali/Theory/Miz mischiato assieme e risputato in un lungo segmento che conferma ulteriormente tutti i punti già detti e ribaditi nelle scorse settimane.
Stessa problematica che possiamo riscontrare nell'interessantissimo Ezekiel/Kevin Owens.

Passando a due segmenti parlati diammatricalmente opposti. Il segmento del Judgment Day rimane totalmente anacronistico nei contenuti, nella forma invece rimane quel misto tra cringe e interessante che lo rende guardabile; invece Cody Rhodes se ne esce come una delle poche vere punte di interesse della puntata, con un ottimo promo che aiuta a settare tutta la motivazione per il rematch con Seth Rollins, andando a lavorare come si faceva sui territori nella costruzione del match, anche qui vediamo dunque un forte legame al passato, come vuole il suo personaggio.

Passando al versante NXT. La puntata è stata costruita per essere un punto di forte interesse, da questo sono usciti tre match assolutamente interessanti.

Veniamo a quello peggiore, cioè il confronto tra Tony D'Angelo e Santos Escobar, che si spera possa finalmente chiudere questa storyline razzista, e che ha messo in mostra tutte le limitazioni sul ring di Tony; cosa che in maniera opposta si è vista con Nathan Frazer e Wes Lee che invece hanno potuto mostrare tutte le loro capacità, in un match molto rapido e veloce, limitato purtroppo dalla storyline dietro che ha visto quel cane di Von Wagner interferire.

Una unione di narrazione sul quadrato e fuori la troviamo nel match tra i Creed Brothers e i Viking Riders; il match è solido, niente di trascendentale, ma la storia narrata sul quadrato coincide perfettamente con quella che è la storia che ci hanno raccontato fino a ora fuori: cioè il fatto che i Creed vogliano dimostrare con le loro forze di essere al livello di un team di SmackDown, ma non riescono perchè ancora troppo inesperti, questo va anche a rafforzare le diatribe interne dei Diamond Mine. Un match che per questo merita dunque una menzione d'onore.

Sul versante inglese un paio di cose interessanti. Ivy Nile che chiede rispettosamente un match a Meiko Satomura, ottenendolo; il promo dei Moustache Mountain che costruisce egregiamente le diatribe tra i due utilizzando il non detto; nello specifico: le facce di Tyler Bate, in contrapposizione alle parole di Trent Seven. Ottima narrazione tramite i dettagli.

SmackDown va a soffrire di quello che è il loro problema congenito, cioè il dilatare i tempi anche quando assolutamente non necessario. Una dilatazione che si è espansa fino a Raw, con un inutilissimo Riddle/Jimmy Uso.
Per non parlare di quei 30 minuti buoni di puntata usati solo per creare interesse sul Main Event. Solito promo iniziale, serie di recap e interviste e tutta la roba di Sami Zayn con Nakamura. Che poi, l'idea di costruire un main event come evento unico è anche un'idea corretta di scrittura, però devi quantomeno bilanciare, dato che hai due ore di show.
Alla fine si è andati con Usos campioni, scelta che mi sembra anche quella più ovvia e che aiuta a mantenere alto l'interesse attorno al Bloodline. Sempre in ottica di scoprire chi andrà a detronizzare l'uscente(?) Roman Reigns.

Sul resto della puntata ho poco da commentare. Max Drupi (ovviamente non si può non pensare al cantante) con la nuova stable; l'ennesimo Woods vs. Brawling Brutes (finalmente abbiamo un nome con cui possiamo definirli e quello che settimana scorsa mi era sembrato un buon modo per costruire un match, con un occhio alla realtà, si è trasformato nell'ennesimo squash.
Ah però avremo Gunther/Ricochet prima o poi, il che è ovviamente bene.

La settimana AEW

Una puntata di AEW Dynamite giocata sul concetto di Joker per l'Owen Hart Cup. Bisogna dire che a livello di risultati questa narazione che sembrava spingere e far intendere a un possibile debutto dei Gargano dovrebbe aver influito, facendo tornare gli ascolti a un livello pre-Playoff, è risultata anche in una buona resa sul quadrato?

Ho deciso che voglio recuperare tutti gli 8x10 firmati con gli pseudonimi di John Hennigan, perchè ormai la cosa è diventata sia un meme che comunque una forma di rispetto alla federazione, il che quindi rimane un elemento di spessore che bisogna premiare.
Match con Samoa Joe abbastanza sottotono, Johnny rimane un wrestler molto spottoso che ha difficoltà spesso a inserire questi spot in una narrazione più efficace sul ring, per quello ha funzionato con certi nomi (penso il feud con Jeff Hardy in WWE, o Sheamus); in questo match si voleva sopratutto evidenziare le doti di Joe e quindi il focus era più nel mostrare il fallimento del suo modo di lottare contro un pure wrestler, che altro.

L'ultimo match della serata ha visto iniziare ufficialmente il feud tra i Bucks e gli Hardy.
Il match di per sè non è stato particolarmente ispirato, soprattutto pensando a quello che lo ha visto coinvolto contro Darby Allin, prosegue la striscia di prestazioni insipide per Adam Cole da quando è in AEW. Possiamo imputare la cosa al minutaggio scarso, a causa di una puntata bella piena.
Difficile però riuscire a trovare una reale giustificazione al lazy booking. Proseguono i pestaggi con salvataggi. Dopo i Best Friends in soccorso di Samoa Joe, abbiamo Sting & Allin in supporto a Jeff. 

Il match del torneo è lo scontro tra Rey Fenix e Kyle O'Reilly. Non so davvero dire come mai la scelta di fare così tanti incontri, uno scontro di stili che a differenza del match iniziale aveva lo scopo di mettere in evidenza le doti e le capacità di entrambi i wrestler, proprio per questo i due hanno potuto creare un equilibrio tra le parti coinvolgente, che ha portato a sottolineare a validare quanto fatto da entrambi.

La Joker femminile (possiamo chiamarla Harley Quinn?), è stata Maki Itoh. Il pubblico AEW ha adottato la Itoh fin dalle prime apparizioni, rispondendo bene sia sui social che dal vivo, tanto che la TJPW ha risposto a questa esposizione andando a pusharla ancora di più in Giappone; un 2022 che si prospetta interessante quasi quanto il 2021 per lei.
Il problema qui è che Brit Baker sul quadrato è parecchio limitata; il match sulla carta era più uno scontro di personaggi e personalità che una reale resa dei conti sul quadrato, il che è un peccato, perchè comunque Maki contro le wrestler giuste è riuscita anche a tirar fuori prestazioni degne di questo nome.
Ah, non vedo l'ora di domani per poter vedere il ritorno delle sue interazioni col Dark Order a Being The Elite.

Non penso di voler aggiungere tanto sul match di Rampage tra Red Velvet e Kris Statlander. La prima è incapace, la seconda sta migliorando parecchio, ma messa contro una come Velvet si può fare molto poco di concreto.

Sulle rivalità attorno ai titoli, finalmente l'annuncio del Triple Threat per i titoli tag, la direzione più ovvia dopo gli ultmi sviluppi; un match molto ma molto buono tra Adam Page e Konosuke Takeshita, spero che questo possa porre fine a molte delle lamentele lette per il match con Jay Lethal. Ho visto anche la community, sia dei fan, che di wrestler dedicarsi al recupero e valorizzare la prestazione di Takeshita, potrebbe essere un buon segnale questo, soprattutto per le prossime apparizioni del wrestler DDT.


Il confronto Dustin Rhodes e Serena Deeb è pura ottima narrazione; non bisogna leggerlo come un attacco alla WWE o a certe mentalità che un John  Laurinaitis sta riportando in auge (basta vedere il cambio netto di direzione tra l'NXT giallonero e quello arcobaleno), ma più a una mentalità e un modo di vedere il wrestling femminile che risulta essere anacronistico oggi, un messaggio molto forte di presa di coscienza a un modo di vedere le donne nel wrestling. Ottimo questo scontro sulla storicità e le differenze oggettive di sofferenza che possono aver sofferto le due contendenti, può essere una difesa di passaggio molto ben costruita.

Forte delusione per il segmento tra MJF e Wardlow, più che altro per come si è messa in scena la questione delle frustate, ma il promo iniziale di MJF è sicuramente ottimo e mostra bene come sappia tenere in mano un pubblico.

Confronto JAS/BCC+EK & Santana & Ortiz sulla falsariga di quanto visto settimana scorsa, ma che porta a un match e uno scontro ancora una volta ideologico, ma trasmutato nella scelta della tipologia del match a squadre piuttosto che a un qualcosa di più ideologico come per le donne.

Volevo concludere lo spazio dedicato alla AEW, focalizzandomi su due momenti di Rampage. Come speravo, l'interazione tra Hook e Danhausen sta dando i suoi frutti, nel senso che sono stati inseriti in un video package di allenamenti che è stato un segmento molto interessante che ha messo Hook in un contesto differente.

Sto apprezzando la storia di Billy Gunn con gli Acclaimed, dove li tratta come figli mettendo in secondo piano i figli reali. Vediamo se avrà uno scopo.

A Dark e Dark: Elevation ampio spazio alla ROH, con Trish Adora e Josh Woods all'assalto di titoli femminili e Pure. Non una prova particolarmente convintente dei due che penso fossero lì con l'idea di fare un try-out. Dei due io prenderei al volo Adora, non tanto perchè brava, ma perchè riesce a coprire bene su molti aspetti extra ed è molto "allenabile" e adattabile rispetto a Woods.
Quando vuoi Tony, chiamami pure.


Segnalazioni random


Ritorniamo in Ungheria. Anche questa settimana abbiamo un buon match, nel 6-Man finale il confronto tra Rufus Goldfeet (personaggio che rischia la macchietta, ma così non è) e Benji, esce molto bene.
I due hanno delle buone capacità sul quadrato e sicuramente nelle interazioni tra loro riesce a emergere questo e spiccano rispetto agli altri 4 wrestler sul ring.

Ritornando negli US, la Enjoy Wrestling è un'altra realtà molto solida, che mette online uno show settimanale su YouTube e questa settimana in apertura abbiamo avuto un Lee Moriarty contro Mike Bailey molto interessante, con degli spot particolarmente ben costruiti.


Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi anche su FaceBook, Instagram e Twitter così da rimanere sempre aggiornati sulle novità. Ci vediamo domenica con JeffoVisioni.

Alessio Garbini

0 commenti
commenti
Per commentare scegli il sistema che più ti piace:
commenti googleplus
commenti blogger
commenti facebook

Nessun commento:

Posta un commento