Di ritorno dalle vacanze ripartiamo con la programmazione normale del sito. Spero che abbiate passato un bel mese di agosto, rilassante, in vista dell'inizio di una stagione che ci porterà dritti verso la fine dell'anno e un 2023 che si prospetta pieno di cose interessanti.
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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
Per iniziare al meglio, ecco una versione più snella di JeffoVisioni (sarà così solo per questa settimana), con cui diamo inizio alla Stagione 2 di questa rubrica. Ci sono varie novità in lavorazione, non temete.
La settimana WWE
Quello che più di tutto sembra caratterizzare il regno di Paul Levesque è un cercare di sistemare quelli che sono sempre stati considerati i difetti di Vince McMahon a livello creativo.
Proprio in quest'ottica vediamo un cercare di ridare peso ai titoli minori. A Raw il titolo US, dopo aver lavorato su ridare peso a Tommaso Ciampa, cogliendo quindi due piccioni con una fava, rimane al centro lungo tutta la puntata con quindi un peso per il main event della stessa, una buona strategia.
La questione femminile non è stata sicuramente delle migliori; con una Damage Control che di fatto fa il buono e il cattivo tempo, dominando in lungo e in largo sui due titoli della categoria.
Una categoria che sembra voler ricostruire Doudrop e Nikki come legittime contendenti, sfruttando la serie di incontri settimanali.
Non che SmackDown sia meglio, con un uso delle Toxic Attraction abbastanza dubbio, con ben pochi spunti e che mi chiedo se aspettino l'arrivo di Mandy Rose per ridare consistenza al gruppo; al contempo abbiamo un Fatal-5 per la title shot che sembra uscito dal 2009.
Stesso potremmo dire per il segmento Kevin Owens/Austin Theory.
Si cerca di ricostruire il personaggio di Owens, che è sempre stato bistrattato, basti pensare a questo 2022 dove, dopo la parentesti Steve Austin, abbia vivacchaito, questo mese lo ha visto rindirizzarsi lontano da quel tipo di prodotto andando verso i titoli e una scena che dovrebbe vederlo protagonista.
Theory, rimane nel quesito su cui ero titubante in passato, cioè il fatto che ci sia necessità di ripulirne l'immagine pubblico (privata, tipo Lacey Evans, per fortuna non c'è), quindi ha necessità di essere ricostruito e lavorare con Owens, che magari lo porterà a tornare indietro nella gerarchia, può fargli bene. Unica pecca che debba pagare colpe non sue.
Infine, nota dolente è sicuramente la divisione tag, una divisione che sarebbe da radere al suolo e ricostruire da 0, scelta che non si può fare per davvero, però la conseguenze di questo è che si decie di distruggerla per rilanciare Braun Strowmna, nome di cui nessuno ne sentiva la mancanza e che sul ring non offrirà nulla di interessante, nè sul quadrato, nè al microfono.
Pure nel roster blu, il discorso sulla divisione è inesistente, bloccato in un loop infinito con match a più uomini che non aggiungono nulla ai persoanggi.
NXT si appresta a un secondo momento di rinascita, con l'innesto dei wrestler di NXT: UK (non sarà facilmente dimenticato), ma questo comporta un utilizzo di schemi e modalità che praticamente abbiamo già visto e sperimentato: il tag Tyler Bate e Bron Breakker, che è quanto Bron ha fatto dal debutto in poi con Tommaso Ciampa per esempio.
Ma questi innesti possono essere obiettivamente uno spunto di reale rinascita, penso a Nathan Frazier, JD McDonagh o Axiom che possono svolgere il ruolo dei nomi di esperienza da usare come venivano usati i Johnny Gargano o Adam Cole, dando un prodotto più competitivo e, al contempo, aiutando gente come Tony D'Angelo o Damon Kemp a fare reale esperienza, un po' per questo gli inserimenti recenti di Ricochet e Appollo Crews possono aiutare molto ma, quello che è l'aggiunta migliore, che prosegue a lavorare sulla modalità di NXT: UK, rimane Maiko Satomura, che fa fare un match di spessore a Roxanne Perez, aiutandola (anche se non ne ha molto bisogno) sia sul ring che a emergere come nome interessante.
La settimana AEW
In quella che è stata la settimana più difficile per la federazione dalla sua fondazione, la scelta fatta da Tony Khan è stata quella di tenre un basso profilo. Ho parlato (e parlerò) delle news sugli altri social: Instagram e Twitter sopra a tutti (cliccando sul nome del social si aprirà direttamente l'app).
Rimanendo dunque al prodotto in sè, l'idea di ripartire con un torneo per il titolo AEW, rimane la scelta migliore sotto vari punti di vista; devo dire di aver apprezzato, seppue sottotono, il match tra Bryan Danielson e Hangman Page, un buon incontro, sebbene non al livello dei precedenti, ma che in questo contesto, con tutto quanto quello che è accaduto, era in parte inevitabile fosse basilare.
Questo ci porta a due storyline che palesemente erano in continuità con la rotta già tracciata pre-All Out. Una è quella di MJF, l'altra quella tra Wheeler Yuta e Daniel Garcia. Dicono in continuità perchè sono fortemente legate alla scena titolata ma erano state pensate prima che ci fosse la necessità di dover costruire un torneo per un nuovo campione.
La trilogia tra Yuta e Garcia ha tutti gli elementi per diventare un classico in futuro, non solo per un buon lavoro in-ring, ma anche per la profondità narrativa e le ripercussioni, ripercussioni legate appunto a Danielson e Chris Jericho, che si affronteranno nel match del torneo ma con un occhio spalancato verso il passato e il futuro.
Allo stesso modo anche quanto visto con MJF rientra in questo dualismo; ammetto che inizialmente ero stato markato dal promo, pensavo avessero colto l'occasione per turnarlo face, ero così dentro che anche quando si comportava come una parodia rispetto al protitpo face WWE, non me ne ero accorto.
In tutto questo un Jon Moxley è palesemente diventato l'Ace della compagnia, caricandola sulle spalle nei momenti di difficoltà, mostrando una serietà e un appeal superiore al resto del roster.
Rampage e il match tra Sammy Guevara e Darby Allin mi porta a una riflessione.
Pensavo che sarebbe interessante provare a costruire qualcosa di nuovo, come questo capitolo dovrebbe essere, andando magari a provare a spostare l'attenzione pesnatemente sui 4 Pillars. Con Jungle Boy ancora un pelo indietro agli altri tre, ma con un MJF, Allin e Sammy ben consolidati nell'uppercarding, sarebbe sicuramente una mossa interessante, allontanandosi da certi nomi e riuscire a osare, portando quindi nomi nuovi nella zona Main Event.
Una nota per quanto riguarda i titoli Trios, ho apprezzato che abbiano mantenuto la narrazione del Dark Order infortunato, in modo da spiegarne l'assenza. Come sempre l'attenzione ai dettagli è tutto.
Innegabilmente l'intenzione di ricostruire e dare un senso a Rampage, oltre al match del torneo di cui parlavo sopra, abbiamo anche un match per il titolo ROH sicuramente di livello tra Claudio Castagnoli e Dax Harwood, diciamo che se si dovesse scegliere un match da vedere questa settimana, non esiterei a indicare questo incontro.
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Alessio Garbini