mercoledì 5 aprile 2023

Ci sono cascato di nuovo: analisi e voti per WrestleMania 39 Night 2

Dopo l'enorme mole di notizie di questi giorni, ecco l'appuntamento con l'analisi della seconda serata di WrestleMania 39. Vi ricordo che venerdì parlerò di NXT Stand and Deliver e settimana prossima troverà posto un'analisi della rinascita della ROH.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla. 

Lunedì ho parlato della Night I di WrestleMania 39 (lo potete leggere cliccando: qui) ed ero ampiamente soddisfatto dallo spettacolo messo in piedi dalla WWE, un ottimo lavoro di bilanciamento di emozioni che ha saputo rinforzare tutti i partecipanti in 4 ore di un evento che è stato ben pensato sotto ogni suo aspetto.
La Night II è invece un grosso disastro. A me non interessano i risultati, non mi interessa se vince uno oppure l'altro, cerco una logica narrativa che sia funzionante e questo non c'è stato.

Ci sono delle regole ben codificate che presentano come un arco narrativo di un eroe debba giungere a compimento con la vittoria. Ci può stare che il cattivo riesca a sconfiggere un "amico" o un altro buono nel compimento di questo arco, fa parte dei 3 atti che compongono la narrazione.
Il problema è che è stato usato negli ultimi 6 mesi almeno tre volte e in tutte e tre il risultato è stato quello di andare a danneggiare il face, l'eroe perchè è poi mancato il finale nella narrazione del suo percorso. 

Pensiamo a Drew McIntyre dove il suo payoff è stato di cantare American Pie con Tyson Fury. Oppure a Sami Zayn il cui percorso si è schiantato con la vittoria dei titoli tag.
Certo Cody magari vincerà anche il titolo in Arabia dopo che Roman Reigns avrà superato i 1000 giorni di regno, ma a quel punto tutta la narrazione sarà distrutta. Perchè nella sua storia abbiamo già avuto il momento "di morte", cioè quel momento in cui era Stardust e in cui ha lasciato la compagnia.
La sua storia ha già un arco narrativo perfetto che è quello che è stato raccontato fino a domenica. Perchè è Cody stesso a ripeterci più volte che la morte del padre, il personaggio di Stardust o l'infortunio pre-Hell In A Cell sono il punto più basso che potrebbe mai raggiungere. Quindi dopo la rinascita, rappresentata dalla vittoria della Royal Rumble, non rimane che chiudere la storia. Come la WWE stessa ci ha detto.

Pensiamoci anche a come è stato costruito il tutto. La presenza dell'intera famiglia, il momento struggente in cui prende Liberty tra le braccia proprio a richiamare al padre/nonno che osservava sperando che Cody completasse la storia. Vediamo -1, il figlio di Brodie Lee/Luke Harper che come un membro della famiglia è lì a bordo ring per tifare.
Insomma sembravano tutte premesse come quelle di All-In in cui vinse il titolo NWA, chiudendo un altro cerchio con l'ingombrante figura di suo padre. Eppure hanno deciso che questo fosse un bel modo per creare heat su Reigns. Spoiler: non succede.

Questi sono tutte motivazioni perfette per cui questo match non sia andato come avrebbe dovuto andare.
Le uniche ragioni dietro alla scelta sono meramente economiche. Non ritengo che un team di scrittori non sappia delle regole dei 3 atti (applicabile a Roman Reigns) o dell'arco dell'eroe (applicabile a Rhodes).
L'unica spiegazione è quella di dare valore al rematch, in vista probabilmente del ritorno al modello dei PPV, oppure per aumentare l'importanza degli eventi Arabi. Entrambi elementi su cui la nuova proprietà ha potere e decisione.
E questo sottolinea ulteriormente come la WWE sia un prodotto totalmente scollegato dalla realtà e bloccata in un loop aziendalistico che non offre qualcosa al fruitore.

Il match di suo è molto solido. Nel senso che è il classico match di Reigns da campione in cui si mette in mostra, andando a non svolgere correttamente l'heat. Dimostrazione ennesima come al pin su Cody si levino applausi e non solo fischi.

Il resto della card ha un tono molto minore. Non come per la Card 1 in cui si è giocato sul creare incontri in cui si è scelto di usare delle strutture forti, ma con una narrazione più debole.
Qui il tono è volutamente tenuto basso per evitare che il ME sfiguri. Classica modalità atta per proteggere il tuo campione quando sul ring è limitato.

Questo è evidente nel momento in cui il match tra Bianca Belair e Asuka è strutturato per essere un grande match e al contempo però viene usata una struttura debole.
La storia di Asuka che sembra ritornare Kana lottando uno stile molto più shooter, in contrapposizione a una Bianca che invece lotta in maniera standard quindi basandosi sulla forza fisica, porta a una storia che potenzialmente sarebbe molto più potente, ma che in realtà ne esce come qualcosa di ben poco affascinante.
Questo proprio perchè si sceglie di limitare molto quello che le due avrebbero dovuto fare sul ring, un modo proprio per non "far scappare" il match dal controllo e quindi molte sequenze ne escono castrate.

Di altra fattura due match. Uno è il Triple Threat che riesce a far passare un concetto, cioè che Gunther sia battibile, il che è un bel modo per andare a costruire una sua sconfitta.
Per fortuna si è scelto di basare questo match sullo scontro tra Drew McIntyre e Sheamus fin da subito, offendo una narrazione di lotta senza regole molto ben fatta che ha portato anche a una perfetta chiusura, con un campione che non solo è potente ma è anche intellignete, un vero ring general.
Nel suo sfruttare la situazione vai infatti sia a ribadire la sua potenza, sia che è un avversario che può cadere se chi se lo trova di fronte riesce a trovare la chiave giusta. Oltre a questo i suoi due avversari ne escono rinforzati perchè hanno messo in scena sequenze ben fatte.

Anche l'HIAC è stato perfetto per quello che era il suo compito. Come per la Card 1 serviva un match più spottoso che aiutasse a generare differenti tipologie di stili che fossero intrattenenti allo stesso modo.
Per questo abbiamo tutte le sequenze che pensavamo di avere con dei piacevolissimi spot e un'altrettando perfetta chiusura narrativa di quella che è la storia che i due hanno costruito da un anno a questa parte.
Quindi è difficile trovare sostanizalmente dei difetti in questo match. Ci sono stati sia degli schemi più classici, come l'uso di Edge del tavolo, così come dei momenti innovativi, penso all'uso delle Kendo Stick per chiudere Balor in un angolo.
Oltre a questo vedere il finale con il Con-Chair-To che va dunque a chiudere sia sull'eredità di Edge che sulla storia, riprendendo l'I Quit e l'assalto a Beth Phoenix, permette di dare valore e peso a una storia.

Voto a entrambi:

Sia il match tra Brock Lesnar e Omos che il 4 Corner Survival femminile, offrono pochi spunti e seguono quanto si era detto in fase di pronostici.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.  

Alessio Garbini

2 commenti
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2 commenti:

  1. In parte sono d'accordo, andava concretizzato un apice narrativo.
    Penso tuttavia che non si possa trarre un giudizio così netto prima di vedere dove andranno a parare.
    Siamo probabilmente solo a metà della faida fra Reigns e Rhodes.
    Quando la storia troverà il suo epilogo, potremo esprimerci in maniera migliore e fare dei bilanci.
    Per quanto riguarda il discorso del wrestler heel che non genera heat...purtroppo è il problema del wrestling moderno.
    Fenomeno che ha preso piede soprattutto con l'espansione di internet.
    Oggi, a differenza degli anni '90 o 2000, un wrestler non viene più tifato solo per il suo schieramento (buono o cattivo).
    Il tifoso è molto più esigente e critico.
    Sia per quanto riguarda la scrittura del personaggio, che sul discorso delle "abilità percepite".
    Molti heel ottengono reazioni negative semplicemente perchè vengono percepiti come wrestler scarsi o monodimensionali.
    Altri invece sono amati anche da heel poichè gli viene riconosciuto il valore come wrestler (qualità sul ring, mic skill, interpretazione, ecc.)
    Poi va detto che interpretare il face è molto più difficile.
    La narrativa degli ultimi 10-15 anni (dalla letteratura al cinema) tende a far risaltare molto di più i cattivi, che spesso sono più sfaccettati dei buoni.
    Rollins da heel tirava giù le arene, da face ottiene reazioni molto più contenute.

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  2. Intendevo dire che oggi a differenza di 20 o 30 anni fa, un wrestler non viene più tifato solo in quanto buono e osteggiato perchè cattivo.

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