L'addio di Rey Mysterio alla WWE apre una serie di tematiche e di problemi che sembravano al momento nascosti sotto la sabbia, in attesa di un evento che le rimettesse ferocemente sotto i riflettori. Una situazione che CM Punk ha evidenziato ottimamente nella famosa intervista dello scorso novembre con Colt Cabana (CM Punk rompe il silenzio) e che necessitano di rimanere in primo piano per sperare in un miglioramento futuro.
Rey Mysterio rappresenta in maniera inossidabile il rapporto che unisce la WWE con il nostro paese.
Quando nel 2003 SmackDown! iniziò ad essere trasmesso su Italia 1 il volto (insieme a Eddie Guerrero e John Cena) della compagnia di Stamford in Italia era proprio il wrestler mascherato.
Sebbene gli anni in cui Rey è diventato uno dei più importanti pesi leggeri della storia negli anni '90 (condivide questo titolo con atleti come Tiger Mask, Jushin Thunder Liger e Ultimo Dragon, solo per citare i più conosciuti), prima con il suo stint nella messicana AAA e in seguito in WCW, il suo periodo in WWE è coinciso con un incremento esponenziale della sua fama.
Tutti gli elementi vincenti che avevano caratterizzato la sua carriera erano ancora ben saldi: il ritorno alla mascara persa in WCW contro Kevin Nash, uno stile spettacolare e un carisma rappresentato del suo essere l'underdog perfetto lo resero in poco tempo tra i più amati e rispettati, sebbene una fetta di pubblico lo osteggiasse selvaggiamente, ma di questo parleremo in altre occasioni.
I problemi tra il wrestler e la WWE sono iniziati nell'agosto del 2011.
Un periodo che coincide con la fine di un glorioso stint che lo ha visto conquistare svariati titoli, tra cui, per tre volte, il titolo di campione del mondo.
Un difficile infortunio, somma di uno stile che sicuramente dava poco spazio a un corpo malmesso di riprendersi e, un aumento di massa muscolare decisamente sospetto, hanno fatto la parte da leone nella rottura di questo rapporto.
La sua seconda violazione del Wellness Program nell'aprile del 2012 porta a un ritiro dalle scene che dura per quasi un anno.
L'insieme di tutti questo fattori porta a un secondo infortunio (lieve questa volta) nell'agosto del 2012, un'influenza allo stomaco nell'ottobre dello stesso anno, un periodo di pausa tra le Series '12 e la Rumble 2013, un altro infortunio al ginocchio nel mese di marzo che lo tiene fuori per otto mesi, il suo ritorno, che coincide con il disastroso finale dell'edizione 2014 della Royal Rumble e, la sera dopo WrestleMania, resta fuori dal ring per riprendersi da altri infortuni.
Negli ultimi quattro anni ha avuto un ruolo su un ring per meno di 12 mesi.
Quanto successo durante il suo periodo d'assenza sembra aver irreversibilmente rotto i rapporti con la federazione.
Le intenzioni di Rey infatti, erano quelle di liberarsi dal contratto con la compagnia per poter ritornare in AAA, oppure per valutare proposte di lavoro meno pericolose per il suo corpo.
Vince McMahon si sarebbe impuntato rinnovandogli il contratto a sua insaputa usando la scusa dei lunghi periodi di infortunio per "addebitargli" dei mesi in più non rispettati nel precedente contratto.
Nonostante questo nel mese di agosto è apparso in un video messaggio per lo show della AAA, TripleMania XXII, e ha visitato la Lucha Underground.
Verso la fine dello scorso anno si era pensato di sviluppare una storyline che sarebbe durata dall'inizio dell'anno fino a WrestleMania per porgere i propri saluti e omaggi alla carriera di uno come Rey. Una storia sulla falsariga di quanto fatto con Ric Flair e Shawn Michaels.
Ma ai primi giorni dell'anno in corso una nota interna della WWE ha detto di eliminare ogni piano futuro per Rey.
Dopo che il suo contratto è scaduto, Rey ha lasciato la federazione il 26 febbraio dopo una militanza di 13 anni.
Questa situazione non giunge in un periodo felice per la compagnia da un punto di vista mediatico. Le affermazioni di CM Punk e la situazione con Daniel Bryan sembrano quasi rispecchiare quello che si è creata con Mysterio.
Un wrestler che ha donato il proprio corpo alla federazione e che era diventato un simbolo distinguibile della WWE ha ricevuto un trattamento immeritato, senza ricevere il giusto riconoscimento per quanto sacrificato e raccontato sul quadrato.
Il trattamento visto nel backstage sembra ancora una volta sottolineare gli atteggiamenti di McMahon, atteggiamenti che hanno danneggiato la salute di un wrestler come Punk, spingendolo a disinnamorarsi del wrestling.
Un corpo offerto in sacrificio in maniera totale senza un'adeguata copertura medica e sanitaria, una situazione che richiama ancora una volta quanto raccontato da Punk e che, negli ultimi giorni, ha portato a una causa legale tra il Dr. Amann e la coppia Punk & Cabana.
Proprio pochi giorni fa stavo parlando di come una situazione ben peggiore di questa abbia portato a un tasso di mortalità tra gli eroi degli anni '80 altissimo (La Maledizione di WrestleMania 7), perciò la domanda che mi pongo e vi voglio porre è semplice, tutto questo è davvero necessario?
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Alessio Garbini