Questo articolo fa parte di una serie di 3 che vogliono andare ad analizzare il nuovo progetto che la WWE ha messo in piedi per "accedere" a NXT.
Oggi parlerò della WWE Evolve, nel prossimo appuntamento parlerà di LFG e infine parleremo del progetto WWEID in occasione del doppio torneo nel weekend di WrestleMania.
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Paul Levesque ha sempre avuto un sogno. Cioè la possibilità di andare a costruire una serie di territori in giro per il mondo sotto l'egidia NXT e poter avere un potenziale infinito di possibilità per una nuova generazione di wrestler WWE.
Il progetto di una NXT: Japan, Mexico, India, Arabia e China è fallito miseramente per vari motivi, lasciando solo NXT: UK chiuso e il progetto Europe abbandonato.
Quando nel 2022 ha ripreso in mano la parte creativa e il resto del territorio di sviluppo ha ripreso in mano questa idea apportando una lunga serie di modifiche. Anche perchè nel 2019 e 2020 sono successe due cose che hanno cambiato l'ecosistema mondiale: AEW e Covid.
La EVOLVE è stata una sorta di territorio di sviluppo in parallelo a NXT negli ultimi suoi anni di vita. Che se ripenso a quello che voleva essere nel 2010 quando venne fondata, fa ridere. Però così è stato.
Non sarà una realtà che verrà ricordata molto, ma ha avuto sicuramente i suoi momenti.
Quando chiuse a causa del Covid è stata comprata dalla WWE nel luglio del 2020, caricata sul Network e Gabe Sapolsky assunto per lavorare direttamente con i talenti nel territorio di sviluppo.
Dato che Gabe è una delle tre menti dietro la nascita della ROH, Ring Of Honor che è anche il motivo per cui NXT è diventato NXT, è un perfetto cerchio che si chiude.
Il 2021 ha visto sia il fallimento di NXT nella guerra contro Dynamite, che la fine del regno creativo di Pual Levesque nel settembre a causa di un evento cardiaco.
Il primo ha portato alla nascita di NXT 2.0, cioè la versione pensata da Vince McMahon, quella che ha portato a rinominare Walter in Gunther e farlo sconfiggere da Bron Breakker. Il secondo ha visto lo smantellamento di tutto l'apparato messo in piedi da Paul.
Non è chiaro chi ha voluto dare una virata verso gli atleti del college piuttosto che i nomi indipendenti, la WWE si associa al progetto NIL a dicembre 21 e già alcuni atleti, come Bron o Gable Steveson, avevano un accordo.
Nel 2022 Levesque rientra nel suo ruolo e NXT presenta sostanzialmente solo nomi nuovi, più vicino a quello che era la FCW nel 2008, piuttosto che il roster giallo del 2017. Ma con l'aggiunta di un secondo programma, NXT: Level Up da febbraio, in modo da dare a chi non è ancora nel main roster giallo di fare esperienza ulteriore rispetto ai Live Event.
Avremo occasione di approfondire tutti questi aspetti nei prossimi appuntamenti, per ora mi serviva riprendere in mano alcune nozioni che penso siano essenziali per capire il progetto attuale.
Paul ha quindi scelto a fine 2024 di intraprendere una direzione che andasse a comprendere tutte queste dimensioni. Un nome con una sua storia (EVOLVE), gente a zero in termini di esperienza in-ring (NIL), nomi già a NXT ma non ancora pronti (Level Up) e infine i veterani della scena indipendente (ID). Quello che esce, mescolando questi elementi, è WWE Evolve.
Il problema è che in questo modo non ha un'anima.
Certo al momento abbiamo potuto vedere solo tre puntate, poco per avere una panoramica completa, ma ci sono chiaramente dei punti evidenti e che possono aiutarci a dare una valutazione al progetto.
Il roster ha degli elementi ricorrenti. Kylie Rae sembra essere il vero catalizzatore al momento delle storie. Sul versante maschile invece Keanu Carver. Rae è nel roster femminile il nome più importante di tutti, la sua storia è complessa e sono sicuro che anche qui fallirà. Il nome che più di tutti non ha necessità di essere nel programma ID, non a caso ha una gestione come quella di una vetarana qualunque che nel 2017 debuttava nel roster giallo.
Keanu Carver sembra invece il prototipi del prodotto NIL. Un ripoff di Monty Brown, senza la sua esplosività, ma che andranno sicuramente a pushare, con l'idea di sfruttare questa somiglianza fisica all'ex nome TNA e ECW. Ma credo che questi saranno il blueprint per quei wrestler su cui davvero vorranno andare a puntare.
E il resto?
Il resto non c'è. O meglio sono presenti tanti nomi che vengono presentati, o che sono spostati nella "sezione VIP", un modo simpatico per impacchettare gente rispedita indietro nella gerarchia di NXT. Ma hanno un mini feud, come Luca Crusifino e Javier Bernal, che dovrebbe creare interesse attorno a loro, ma che alla fin fine non sembrano affatto avere nulla da offrire in questo roster di sviluppo del roster di sviluppo. Un paragone simile al ruolo di un Jinder Mahal o Camacho nel 2012 di NXT.
Non sono interessanti neppure come possibili allenatori o per la qualità del lottato.
Parliamo anche del lottato. Le prime due puntate hanno offerto due incontri che potrebbero essere di buon auspicio. Anche se la struttura con un match interessante e il resto di costruzione/esperienza/contorno è un buon modo di lavorare.
Il match tra Rae e Zara Zakher nella seconda e il Trios match della prima, possono essere dei buoni esempi di quello che si potrebbe fare dal punto di vista dell'in-ring.
Però la qualità è quella che è. Che senso ha avere dei nomi di questo tipo e non permettergli neanche di farsi valere sul ring in maniera soddisfacente?
Questo dovrebbe aiutare a capire il passaggio dalla vecchia EVOLVE di cui parlavo più sopra e la WWE Evolve. Nel primo caso il concetto era quello di evolvere il modo di concepire il Pro Wrestling. Il modo di prendere l'evoluzione stilistica iniziata a metà anni '90 e portarla agli anni '10. Non ha funzionato per vari motivi.
Qui invece sembra che il focus sia "la nuova generazione". Proprio come spiegato nel video introduttivo, dove si è provato a investire la vecchia federazione con i concetti atuali.
Cosa possiamo aspettarci? Da un punto di vista puramente stilistico non penso avremo grosse differenze, una sorta di territorio che porta a NXT. Un modo per far fare esperienza.
Immagino che quando invece i nomi saranno più noti, ci saranno delle storie fondate sui nomi nuovi, la qualità e il divertimento generale dovrebbero aumentare. Proprio come quello che abbiamo visto nel 2012.
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Alessio Garbini