Nuovo appuntamento con il meglio della settimana.
TNA Slammiversary
Partiamo facendo un'analisi veloce dell'ultimo PPV della TNA, un evento che nonostante differenti alti e bassi è risultato gradevole.
Un Ultimate X iniziale che risulta una spotfest divertente nonostante una palata di errori di storytelling da parte di tutti e tre i contendenti ed il finale che come sempre risulta molto artificioso, ricordo raramente un finale di questo incontro che non sempri sempre un qualcosa di uscito a caso. ***1/4
Fino al match per i titoli di coppia l'evento è risultato abbastanza anonimo, la telefonatissima vittoria da parte di Abyss del titolo era evidente e si spera che dopo oltre un anno di inutilità con Joseph Park in qualche modo si ricostruisca degnamente Abyss, che fino al 2010 era uno dei personaggi più interessanti dell'intera compagnia.
Molto confuso il match per i World Tag Team Championships, le quattro coppie hanno lottato spesso al di sotto delle loro reali potenzialità, dando vita ad una contesa che è per forza di cose risultata senza un nesso logico. ***
Stesso dicasi per il ME con uno Sting che resiste ad ogni tipo di colpo ma che trova l'unica debolezza nel fatto che è rimasto da solo, il lottato non è stato nulla di eclatante ed anche l'utilizzo di differenti oggetti non l'ha reso interessante, oltre a palesi errori di storytelling da due wrestlers da cui non te li aspetti.
I due MOTN sono sicuramente il Last Knockout Standing e lo scontro tra il neo Hall Of Famer Kurt Angle ed AJ Styles.
Il primo ha una storia che s'è sviluppata di recente negli scontri tra le due Knockouts, intrecciandosi in maniera anche indiretta negli ultimi mesi, la storia narrata fino a questo punto si vede dalla rabbia che entrambe le contendenti sembrano mostrare, una sfida dura e che mette in mostra le buone doti di Gail Kim, fa un po' storcere il comportamento sul quadrato invece di Taryn Terrell che per quanto buono si nota una discrepanza con la prima KO Champion della storia, il finale è stato un enorme punto interrogativo, al momento in cui l'azione stava salendo d'intensità e si prometteva anche lunga e combattuto avviene il Bulldog ed il conto di 10 che lascia molto l'amaro in bocca, un'occasione sprecata. ***3/4
Discorso simile anche per il match che ha visto di fronte AJ Styles e Kurt Angle, davvero interessante lo sviluppo della storia dell'incontro con un AJ che lavora tutto il tempo la gamba infortunata dagli assi ed un Angle che resiste stoicamente, anche qui il finale è il punto debole della contesa, per quanto non sia un finale che danneggi AJ rimane sempre strano vedere uno che ha quella storyline soccombere in questo modo e che quindi non sembra in alcun modo impensierire gli Aces 'n 8s. ***3/4
HHH e i McMahon
Il confronto/scontro tra HHH e l'allegra combricola moglie/suocero McMahon si sono rivelati più interessanti del previsto, l'idea di uno sviluppo verso questa direzione della storyline che vedeva Hunter stare male durante il match con Axel era abbastanza risaputo, il contenuto è stato sicuramente d'effetto, nonostante un Vince che prova a creare empatia verso Stephanie ricevendo fischi, il resto ha permesso di creare una situazione interessante, con HHH che viene chiamato Paul e tutta una serie di situazioni familiari accattivanti, questo probabilmente porterà alla storyline del ritiro di Hunter che ormai ha dato tutto da wrestlers e che difficilmente potrebbe aggiungere qualcosa alla sua carriera.
Se si trasformerà nell'ennesimo scontro tra membri dei McMahon o se si limiterà ad un passaggio di ruolo on-screen come sta avvenendo dietro le quinte lo potremo dire soltanto con il proseguimento delle vicende.
Debutto di Quinton "Rampage" Jackson in TNA
Interessante fin da subito il parallelismo con il debutto di Kurt Angle in quel lontano 2006, con Angle stesso che svolge il ruolo che fu di Samoa Joe.
Jackson è un appassionato di wrestling e si vede dalla catena che rimanda a Junkyard Dog e la frase "to be the best you've got to beat the best" di Ric Flair, e poi è famosa la sua chiusura di un match di MMA nel PRIDE avvenuta tramite una Powerbomb nel 2004.
Il buon Rampage poi è un ottimo entertainer, non a caso nel suo stint in UFC si tende più a ricordare questo suo aspetto che i suoi incontri sull'ottagono, per questo ritengo l'acquisto (avvenuto insieme a Spike TV e alla Bellator) di Jackson come un'ottima aggiunta sia mediatica che dal punto di vista della qualità dello show, metterlo poi in un programma con Angle, che sfocierà probabilmente in un incontro a Bound For Glory è un ottimo modo per proteggerlo visto che nonostante conosca la base difficilmente in questi pochi mesi potrà essere in grado di mettere su un incontro classico, mentre con Angle si potrà senza troppi problemi giocare con le similitudini con la MMA.
Alessio Garbini
Riguardo i McMahon, dubito che avremo l'ennesimo scontro in famiglia, propenderei, piuttosto, per il passaggio di consegne on-screen (concordo sul fatto che, ormai, sul ring, HHH abbia dato tutto).
RispondiEliminaFatto sta che, al momento, in WWE, abbiamo diverse situazioni interessanti (come la questione Bryan ed il ritorno di Punk, con tutti i possibili risvolti del caso, oltre alla già citata faccenda McMahon). Bene così.
Angelo
P. S.
Che genere di errori di storytelling hai ritrovato nel ME di Slmmiversary (basta anche un'esempio)? E nell'opener?
Da non sottovalutare infatti quel "Paul", come dire che ormai non è più un lottatore ma un dirigente... bello bello...
RispondiEliminaMi piacciono i canoni dei feud che coinvolgono i McMahon..peccato che vengono riproposti sempre più di rado feud simili(non coi McMahon, ma proprio feud in cui i contenuti sono più ricercati)
RispondiEliminaIl catenozzo di Rampage fa più A-Team che Junkyard Dog
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