lunedì 27 gennaio 2014

Royal Rumble, punto di non ritorno?

All'alba di un'edizione della Royal Rumble che ha unito negativamente i fan di tutto il mondo mi permetto di scrivere un paio di riflessioni sulla direzione creativa che è stata intrapresa dalla WWE e che rischia di essere un punto di rottura non indifferente.


Ci eravamo trovati alle vicinanze di TLC parlando di come la WWE nonostante alcuni fallimenti di posizionamento nella card avesse mostrato di possedere una sua logica ed un suo percorso lineare (lo potete trovare qui) ma in seguito a quanto visto ieri notte gli errori si stanno susseguendo e anche se è presente una logica il tutto dev'essere ridimensionato per impedire un fallimento inesorabile della compagnia.

La logica conclusione della lotta per il titolo era questa, nonostante il pubblico si fosse già dimostrato sofferente per le scelte di Orton e Cena, dovevi concludere il tuo percorso con il rematch, il problema che potevi e dovevi immaginare un pubblico inferocito, simile a quello del post-WrestleMania e di conseguenza avresti dovuto giocare con un booking più interessante durante la contesa.
Il posizionamento di Bray Wyatt in questo contesto può sembrare una forzatura e, sembra che la direzione dei rumors del match tra Cena e Wyatt in quel di WrestleMania si possa considerare fondata, ma bisogna fare attenzione, Wyatt è comunque un personaggio che riceve buoni consensi dal pubblico ed imporlo come avversario di Cena rischia di renderlo un wrestler osannato, inoltre il rischio concreto di bruciarlo gettandolo a capofitto in un feud con il volto della tua compagnia quando è stato un mid-uppercarder fino a ieri è alto.
Se Wyatt si rivelerà essere l'ennesima vittima sacrificale di Cena il tutto sarà l'ennesima prova di una pessima gestione.


Passiamo alla Rumble vera e propria, premettiamo che il match di per sè è un buon incontro, ci sono stati molti incroci, molte situazioni interessanti, e molti feud sono stati ripresi o comunque sono incominciati in questo contesto, i volti medio-alti hanno avuto un buon ruolo, tranne alcuni che non hanno rispleso come avrebbero dovuto (Sheamus ad esempio, che dopo il pop iniziale è calato fino all'eliminazione).
Il problema grande non è la vittoria di Batista, che nel contesto narrativo fin qui riportato ci sta, anzi di fatto il suo ruolo di protetto dall'Authority da contrapporre a Randy Orton che continua a vincere per interferenze esterne sulla carta è una storia interessante, peccato che la sola idea di vedere questi due contro a WrestleMania fa venire i brividi.
Il grande problema è che non ascolti il tuo pubblico, Batista tornato settimana scorsa è stato accolto freddamente, e questo pubblico aveva mostrato fin dal pre-show di essere un pubblico particolare, non puoi in alcun modo presentare questo Batista in queste condizioni come tuo vincitore, face, che non sapeva cosa fare.

Daniel Bryan è stato ancora una volta sacrificato sull'altare più alto, essere così over è spesso una maledizione, viene utilizzato per mandare over altri, come già detto nell'articolo che ho linkato in precedenza, con questo feud avrebbe dovuto elevare di stato di riflesso anche Wyatt, il problema è che l'essere over di Bryan non è dovuto al wrestler, ma è dovuto alla sua situazione, e quindi le sua non vittorie non creano heat attorno al suo avversario, ma creano una situazione in cui viene acclamato a gran voce, generando quello che è stato il finale più imbarazzante di una Royal Rumble di sempre, dall'ingresso del numero 30 è stato un lungo e continuo "boooo" di disapprovazione che si è interrotto solo per tifare Roman Reigns nella speranza di non vedere Batista vincitore.



Perciò mia cara WWE, vedendo tutto questo a me è venuto in mente solo "King Of The Ring 1995", l'anno terribile del wrestling statunitense, l'anno in cui provasti ad imporre Mabel (il futuro Viscera e Big Daddy V) come tuo nome futuribile e, la risposta del pubblico, a Philadelphia (stesso stato di ieri sera, un caso?) fu lancio di oggetti, cori di disapprovazione e cori per la ECW.
Oggi le alternative ci sono, non ci sono alternative mainstream come all'epoca potevano essere WCW o ECW (e la WCW era messa anche peggio della WWF), perciò la WWE non avrà problemi a crogiolarsi nella finta apatia che la contraddistingue noncurante del volere del pubblico, ma in un momento in cui dovresti cullare il tuo pubblico perchè stai per entrare sul mercato con il WWE Network (trovate tutto qua) non puoi rischiare di farti nemico il tuo pubblico.

Alessio Garbini

8 commenti
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8 commenti:

  1. Complimenti per l'analisi, considerato quanto sono depresso dopo stanotte non riuscirei a trovare parole migliori.

    Definirei questa situazione da parte della WWE come "negazione". Si trova in uno stato di negazione assoluta, ostinata, ottusa. Rifiuta di vedere e di ascoltare, incapace di concepire che il pubblico si scelga da solo il suo campione, anziché adattarsi a quello imposto. E non è la prima volta che succede.

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    1. Il paragone più recente è con la situazione di Cena nel 2006, che a posteriori ancora oggi lo sta danneggiando, rendendolo solo in rare occasioni un personaggio più complesso ma rimanendo per la maggior parte dell'anno una macchietta.

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  2. completamente d'accordo con la tua analisi Jeff, è uno scandalo come la WWE chiuda gli occhi davanti all'evidenza

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    1. Anche se più che chiudere è proprio un "proseguiamo non curanti coi nostri piani" e non tenere conto delle reazioni del pubblico che rimane una cazzata.
      Se le spiegazioni date a Raw dell'assenza di Bryan dalla Rumble fossero state date al PPV (sempre che il piano originale fosse quello) probabilmente il pubblico sarebbe stato più gestibile, anche e soprattutto con una gestione migliore della situazione delle eliminazioni dei Final 4.

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  3. Complimenti per l'analisi Jeff, semplice e chiara.
    Taker85

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  4. Il King of the Ring 1995 è stata la prima cosa che ho pensato pure io, ieri notte.
    È l' unico parallelo storico al quale si possa paragonare questa incredibile situazione.

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  5. Seriamente mi sarei aspettato dal pubblico il lancio di oggetti subito dopo l'eliminazione di CM Punk. Ora come ora "imbarazzante" è quello che ci viene proposto.

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