Dark Side Of The Ring giunge alla sua quarta stagione dopo una pausa
di un anno a causa del progetto con Dwayne Johnson legato ai territori,
che fu parecchio deludente.
Non ho coperto le altre stagioni qui sul
sito perchè all'epoca non c'erano aggiornamenti così frequenti, però se
questi articoli avranno buoni risultati potrei anche riguardarmeli e
commentarli qui.
Per leggere la prima parte, con le prime cinque puntata seguite: questo link.
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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
Episodio 6: Adrian Adonis
Adrian Adonis meriterebbe almeno una seconda parte.
Ci sono così tanti punti nella sua storia che sono adatti a questo programma che non saprei da dove iniziare.
Le sue dipendenze sembrano ricadere ancora una volta nello schema che abbiamo già visto in differenti occasioni dentro questo programma; la sua decadenza fisica conseguente che sembra un parallelo con un'altra storia vista questa stagione, quella di Junkyard Dog, anche qui la cocaina fa il suo corso, portandolo a essere non curante di sè (potete leggerne qui).
Un secondo punto importante avrebbe potuto essere sulla gimmick del gay.
Nello stesso mese in cui Anthony Bowens dichiara "sono gay" e tutto il pubblico lo sostiene, creando una prima volta nella storia del wrestling, vedere questo passaggio della sua storia meriterebbe davvero un approfondimento.
Il modo di vedere la comunità LGBT negli anni '80, il fatto che Adonis per risultare ancora più credibile e odiato come heel, dovesse dichiararsi tale, con tutti quei toni e modi effemminati crea uno spaccato assurdo sulla realtà. Ma fa capire quanto si sia fatto per integrare la comunità.
Il focus che si è scelto di raccontare è l'incidente. Forse è stata effettivamente la scelta migliore, nel momento in cui devi cercare di costruire una singola puntata e dare qualcosa di differente rispetto al classico tema della droga.
Così come la puntata su Magnum TA di questa stagione, i primi 15/20 minuti servono a costruire questa parte della sua storia. Ci viene raccontato da chi c'era e da chi ha subito un lutto.
Vediamo il racconto della famiglia di Adonis, una famiglia distrutta e che, a differenza di quanto visto con Doink (sempre questa stagione), non ha mai subito quella che è stata la violenza domestica e anzi, è stato un ottimo padre e marito. Cosa rara nel mondo del wrestling.
Abbiamo il racconto di chi c'era: Ricky Johnson e Mike Kelly, crea un qualcosa di unico. Il loro punto di vista è stato potente e ancora oggi si vede il trauma che una cosa del genere ha provocato in loro. Veder morire non solo i migliori amici ma anche il proprio gemello, con cui si è condiviso la carriera, è qualcosa che ti segna.
Uno dei momenti peggiori per i sopravvissuti, è che non puoi trovareun colpevole. A differenza di altre storie nè alcol nè droghe erano nel van o nel sangue dei quattro presenti, fu un incidente per evitare un cervo che ha spezzato e segnato così tante vite.
Episodio 7: Abdullah The Butcher
Sembrerebbe che gli autori di Dark Side Of The Ring siano grandi fan del gruppo dei Deathmatcher in giro per la scena.
Dall'episodio su Nick Gage, passando per quelli sulla FMW e Atsushi Onita o quello sulla XPW (entrambi che hanno portato alla rinascita della due realtà, con risultati deliranti in entrambe le occasioni).
Per questa quarta stagione, il focus è su uno dei grandi padri del genere nel mondo: Abdullah The Butcher.
Ancora una volta la scelta narrativa è stata quella di andare a puntare tutto su un tema, cioè quello della Rise & Fall, un tema narrativo che agli americani piace molto e quindi si cerca di costruire tutta la storia con questo scopo, non riuscendoci.
Ci si affida a Hannibal e alla sua storia legata all'epatite c che gli avrebbe dato Abdullah. Il che è anche vero, ma questa storia non è un motivo sufficiente per andare a costruire il tema. Soprattutto se la persona in questione sia un noto mezzo truffatore che è stato protagonista lui stesso in un episodio simile, ovviamente sfruttando la cosa a suo vantaggio; non si prese la sua responsabilità, come accaduto con Abullah.
La parte forse più importante avrebbe potuto essere quella della bancarotta del wrestler, ma così, non ha nemmeno troppo senso, è quasi una parentesi nella sua carriera e non è un tema così forte attorno cui andare a sviscerare una puntata.
Certo a oggi lo vediamo in forte difficoltà per questo, ma mi sembra un tema molto debole per sfruttare il tema.
Episodio 8: Bam Bam Bigelow
Quando ho letto il titolo, mi sono chiesto "ma cosa c'è da dire su Bam Bam Bigelow?".
Ed effettivamente questo quesito non è stato risolto.
L'episodio racconta in maniera eccelsa la vita e la carriera di Bam Bam, il racconto passa attraverso gli occhi dei figli che hanno vissuto anche dei momenti difficili; pensiamo alla figlia che lo ha visto svenire alla guida mettendoli tutti a rischio.
Però un messaggio è chiaro. Si tratta di un uomo diviso tra il voler essere un grande wrestler e l'essere un padre di famiglia.
E il racconto che ne fanno tutti è quello di una persona speciale, una persona gentile, che ha avuto le sue difficoltà in fase di crescita che lo hanno portato a essere considerata una testa calda, con il racconto in prima persona delllo shoot di Andre The Giant al Madison Square Garden, fino ai suoi problemi con gli antidolorifici. Una storia sofferta, ma che è riuscita a non portare troppa sofferenza.
I figli ne celebrano la carriera, il figlio più grande che gli assomiglia anche fisicamente ne indossa l'attire e tutti hanno le foto dei suoi momenti in-ring.
Rimane solo l'amaro in bocca di come un certo tipo di vita, negli anni '80-'90 abbia spezzato molte vite ben prima del tempo.
Episodio 9: Bash At The Beach 2000
Difficile trovare due figure più egoriferite e più figlie dell'immagine che si sono costruite negli anni di Eric Bischoff e Vince Russo.
Il tema della puntata apriva a uno scontro frontale tra queste due immense figure del wrestling degli anni '90.
Ho trovato molto bella la costruzione della storia, si è dato il giusto peso al percorso che li ha fatti ritrovare lì nel luglio 2000 senza andare a perdersi troppo in dettagli inutili.
Per il resto è una bella ricostruzione della vicenda, del ruolo di Hulk Hogan in tutto questo e del suo ego e clausula di contratto che ha sicuramente rovinato tutto.
Rimane il dubbio sul post, cioè di come Russo racconti che fossero d'accordo per Halloween Havoc, mentre Eric Bischoff, continuando a proteggere Hogan, come fa da sempre, dice che non lo sapevano.
Per chi non conosceva la situazione o ha sempre solo sentito storie sull'evento, un racconto assolutamente onesto e rispettoso di entrambi i protagonisti.
Episodio 10: Marty Jannetty
Una delle persone peggiori del wrestling, sostenuta da un'altra delle persone peggiori del wrestling: Brutus Beefcake.
Viene detto chiaramente che si inventa la maggior parte delle cose, partendo dal discorso legato all'omicidio, di cui non ci sono prove e non ci saranno mai, perchè è inventato.
Cosa dire, un insieme di tutti gli elementi che abbiamo visto. Dipendenze, relazioni tossiche, incapacità di riuscire a gestirsi come un adulto, tutti elementi che rappresentano appieno Marty e la sua carriera, distrutta da tutto questo.
Non mi stupisce che oggi sia in questo stato fisico ormai distrutto da tutto quello che ha fatto.
Il modo peggiore per finire questa stagione, un episodio su un personaggio altamente disfunzionale e per cui non ci sono possibilità di speranza e redenzione.
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Alessio Garbini