Jeffo Risponde #1

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Benvenuti a questo primo e spero non unico appuntamento del Jeffo Risponde, in cui cercherò di rispondere alle domande dei lettori che siano un'opinione del sottoscritto, che siano dubbi storici, insomma per qualunque cosa abbiate in testa e che vorreste vedere prendere vita.


Iniziamo subito da una domanda di Giovanni Turra, da Brescia:


Trova il corrispettivo occidentale di questi lottatori e spiega il perché: Tanahashi, Nakamura, KENTA e Shiozaki Go. merci...

Domanda interessante, vediamo di sviluppare un'analisi partendo sia del peso nella disciplina dello stesso atleta che la capacità in-ring.
Nel caso di Hiroshi Tanahashi il corrispettivo che più facilmente mi viene alla mente è quello di John Cena, non parliamo prettamente di lato in-ring, perchè il Tana ha pochissimi rivali in questo ambito, ma concentriamoci più sul ruolo di volto e di punto di riferimento all'interno del panorama.
Sia Cena che Hiroshi sono entrambi il volto della federazione principale, entrambi sono wrestlers che spesso vengono criticati ed osteggiati per il ruolo che hanno ricoperto e sono entrambi l'ancora di sicurezza della propria federazione, in caso di emergenza sai che puoi sempre contare su Cena o sul Tana, basta vedere per il Tana il ruolo assunto allo scorso Wrestle Kingdom dove per paura che Okada non fosse ancora in grado di reggere un ME tale fu messo in ballottaggio il Main Event tra i due.
Un paragone mosso da Kurt Angle e che rispetta più il lato in-ring è quello con Shawn Michaels, mi sento abbastanza concorde con l'eroe olimpico a tal proposito in quanto lo stile dei due è particolare, difficile da ricreare da altri atleti ed è un punto di riferimento notevole per chiunque si avvicini alla disciplina.
KENTA lo vedo come uno dei lottatori di punta di una ROH, perciò magari possiamo vederlo simile ad un Roderick Strong, ottimo sul ring, uno dei migliori della sua generazione sotto questo aspetto, ma piuttosto scadente in altri, nel caso di Strong si può addirittura parlare di un buco nero di carisma, uno di quei nomi che non riesce a creare molta empatia col pubblico se non attraverso le sue ottime doti sul quadrato, certo per KENTA non si può dire che siamo a questi estremi, ma, nonostante anni dove ha dimostrato di essere il miglior Junior giapponese e l'ultimo anno con un regno titolato in NOAH convincente sul piano del lottato, ha maggiori facilità a diventare over e a creare un'empatia col pubblico in riferimento ad un tipo di spettatore che invece preferisce più l'aspetto puramente atletico, ma in una società come quella giapponese, per comunque superare i limiti imposti dalla disciplina dovrebbe in questo modo estendersi ad altri campi (come fatto da Nakamura ad esempio) lavorando sul look, sul tono,... 
Go Shiozaki è forse l'eterna promessa, il possibile nuovo volto su cui puntare in NOAH, una serie di vicissitudini ne hanno poi tenuto lontano la vera gloria, e il suo approdo in AJPW è ancora stato influenzato dalla nascita della Wrestle-1 che ne ha dovuto ridimensionare i piani, insomma per quanto sia un atleta ottimo sia sul quadrato che all'esterno ha vissuto situazioni e vicissitudini che spesso ne hanno tenuto lontano l'ascesa, mi viene da pensare a CM Punk mentre realizzavo questa descrizione, un atleta ottimo sotto differenti aspetti ma sempre messo in secondo piano o sacrificato quando la situazione diventava negativa o sgradevole.
Per Shinsuke Nakamura mi viene da pensare a Daniel Bryan, il talento puro, che deve spesso modificarsi a seconda dei gusti del pubblico in modo da poter entrare maggiormente in relazione, diciamo che non c'è la presenza di un carisma istantaneo, ma che si è dovuto costruire adattandosi ai gusti del pubblico, per Nakamura ad esempio la prima parte di carriera influenzata dallo stile da MMA molto over all'epoca e poi al personaggio larger than life che lo caratterizza anche oggi, idem Bryan che in WWE nonostante le indiscusse capacità ha dovuto affrontare una gestione che sembra influire dai gusti del pubblico, una gestione che lo ha visto oggi con il personagigo del Solid B+ nella speranza di lanciarlo nei piani alti, il numero 2 della compagnia ma che può dimostrare di possedere enormi doti per cercare di sostenere un Main Event importante come può essere quello di WrestleMania quest'anno.


Passiamo invece a Patrick Porcu da Rimini che chiede:

Se potessi riportare in vita un promotion deceduta, quale sceglieresti e perché?
Chi, tra i booker più famosi degli anni 90, pensi riuscirebbe ad adattarsi meglio al wrestling odierno?

Non credo ci sia una federazione specifica che non abbia lasciato un segno ed abbia portato ad un'evoluzione nel wrestling, perciò qualunque essa sia ogni federazione ha di fatto marcato un territorio rendendolo inconfondibile e creando degli eredi, la ECW stessa la possiamo vedere viva ancora ad esempio in una ROH, o in una CZW che ne hanno preso le caratteristiche estetiche e rivoluzionarie e ne hanno fatto un fulcro creando poi un loro sottogenere di riferimento, in questo modo non può esistere una federazione statica, per quanto una WCCW sia stata una federazione interessante nella prima parte degli anni '80 oggi risulterebbe anacronistica, idem la ECW che ad oggi non ha senso di esistere così com'era, non a caso si stava evolvendo, creando il pop-corn wrestling dove aver generato il concetto di Extreme, inteso come evoluzione del wrestling dell'epoca e non inteso come hardcore, allo stesso modo la ECW di oggi non esisterebbe così come la immaginiamo in passato, lasciando u'eredità in evoluzione data ad altri gruppi fondanti.
Per quanto la AJPW degli anni '90 sia stata una rivoluzione ad oggi quanto potrebbe dare un booking ed una gestione simile? Risulterebbe vecchio e stantio, al massimo si può sperare che gli uomini dietro a quella rivoluzione siano in grado di ricreare oggi quella magia e quello stile che ha permesso alla UWF o alla ECW di diventare un fulcro fondante dell'evoluzione stessa del pro-wrestling.

Domanda difficile, perchè implica indirettamente di poter entrare nella mente dei writer dell'epoca, sicuramente nomi come quello di Paul Heyman o di Vince Russo hanno dato delle prove negli anni '00 di poter essere in qualche modo ancora in grado di percepire l'evolversi del movimento e di dare allo spettatore qualcosa su cui basarsi, mi viene da pensare alla OVW gestita da Heyman o allo sviluppo del primo CM Punk per Paul, che ha saputo plasmarle seguendo il sottobosco del fan di wrestling dando un prodotto fresco ed al passo coi tempi; oppure la TNA gestita da Vince Russo che con i suoi limiti ha saputo in questo modo adattarsi ai gusti televisivi attuali, in modo da creare un prodotto che era in costante crescita sia da parte dei fan che da parte degli spettatori, in modo da creare e coniare uno stile di wrestling che dovrebbe fungere da modello.
Ma come dico sempre il writer dev'essere qualcuno che è nato nella sottocultura di riferimento del periodo o che sia in grado di captare e percepire lo stile dominante dell'epoca in modo da adattarsi al pubblico e non da cercare di adattare il pubblico al prodotto, in un'epoca in cui la linea di demarcazione tra spettatore e prodotto è così sottile l'evoluzione deve avvenire seguendo lo spettatore e non viceversa, perchè per quanto lo spettatore sia stupido ha sviluppato un modo per farsi sentire più profondo rispetto a quello degli anni '80 o '90.  


Per questo primo appuntamento direi che è tutto, vi ricordo che per domande potete usare la pagina FB del sito, oppure scrivere qui nei commenti.

Alessio Garbini