venerdì 25 aprile 2014

L'autunno del 1995, l'inizio della seconda rivoluzione.

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Gli anni '90 sono considerati per il pro wrestling americano il secondo grosso momento di boom dopo quello di metà anni '80, spesso ed erroneamente questo periodo viene legati all'era Attitude WWEana, ma bisogna ricordarsi che le major negli US all'epoca fossero due ed è anche molto interessante notare una cosa, come la rivoluzione del wrestling partì praticamente in contemporanea nel 1995.



Siamo ad agosto 1995, la WWF e la WCW stavano proponendo un prodotto vecchio, stantio, un miscuglio tra una ricerca di novità e un abuso di schemi preconfezionati e già triti e ritriti alla fine degli anni '80.

La WWF però subisce al suo interno un paio di scossoni che inesorabilmente serviranno a sviluppare quello che è il prodotto degli anni successivi, in seguito allo scandalo steroidi Vince McMahon sotto processo) ed a tutto quello che ne è seguito nel corso degli anni, la WWF non riusciva a tenere tra le sue file i nomi che più di tutti contribuirono a sviluppare il fenomeno della Rock 'n Wrestling nel 1984.
Hulk Hogan aveva lasciato la compagnia due anni prima, dopo aver perso il titolo da Yokozuna a King Of The Ring 1993, passò alla WCW nell'estate del 1994.
Bobby Heenan lasciò la WWF ad ottobre 1993, approdando in WCW nel 1994.
Randy Savage non trovò un nuovo accordo con Vince McMahon nel 1994 e a dicembre di quell'anno debutto in WCW.

Questi solo alcuni degli abbandoni storici che di fatto indebolirono molto la WWF a favore della rivale WCW, il giovane Eric Bischoff aveva un piano, voleva distruggere la federazione di McMahon utilizzando le stesse tattiche che furono usate da Vince nel 1984 (1983, l'anno che cambiò il wrestling).

Perciò in questa condizione la WWF stava in una situazione di stallo, pochi i nuovi nomi interessanti, c'erano Bret Hart e Shawn Michaels, il volto e il giovane in rampa di lancio, Undertaker, la costante, Razor Ramon e Diesel, due giovani interessanti, oltre ad una serie di personaggi spesso ridicoli e con pochissimo appeal sul pubblico come Isaac Yankem, il dentista di Jerry Lawler, o gli Smoking Guns, una coppia di cowboys.

Come dice il detto se Atene piange, Sparta non sorride, la WCW invece aveva deciso di affidare tutto ad Hulk Hogan, era l'uomo di punta attorno cui ruotare, in questo modo due capisaldi dell'NWA come Ric Flair e Sting (che in realtà divenne una sicurezza già sotto la WCW di Ted Turner) divennero quasi dei comprimari ad Hogan stesso, con l'aggiunta di Savage ed altri nomi provenienti dalla WWF che toglievano sempre più spazio.
Uno dei momenti di tale dominio lo si vede con il debutto di The Renegade, wrestler assolutamente non pronto, ma molto simile ad Ultimate Warrior, quando Bischoff non riuscì nell'intento di assicurarsi i servigi del Guerriero, pensò bene di creare questa copia, il tutto perchè Hulk Hogan voleva ancora avere la sua vendetta contro Ultimate Warrior, perchè il job pulito concesso a WrestleMania 6 bruciava ancora molto.
Da un punto di vista creativo poi in questa fase nacque il Dungeon of Doom, una stable composta da mostri dalle scarse capacità, quasi tutti provenienti dalla WWF (c'era Earthquake, c'era Brutus Beefcake, tra gli altri), creati da Kevin Sullivan per cercare di ricreare il famoso feud, particolarmente di successo nella seconda metà degli anni '80 tra Hogan e la Heenan Family.
Il tutto serviva a cercare di ridare ad Hogan un po' di appeal verso il pubblico, un pubblico che vedeva la sua presenza ed il suo dominio come un'imposizione dello stile WWF su quello classico e purista della NWA, anche se bisognerebbe poi dire come da novembre 1988, quando Turner prese il controllo totale della compagnia, al 1995 i momenti classici ce ne furono molto pochi.


Nel settembre 1995 inizia la rivoluzione in WCW, con due grosse novità, la prima è il debutto il 4 settembre di Monday Nitro, secondo la storia sembra che in una riunione tra Eric Bischoff e Ted Turner, il proprietario chiese al suo presidente cosa fare per contrastare la WWF, dopotutto nè Hogan nè gli altri ex-WWF sembravano funzionare, Eric uscì con l'idea di contrastare la WWF direttamente, sul suo stesso piano, quindi in prime time su una rete nazionale, da qui nacque l'idea di Nitro.

Anche il nome Monday Nitro, rimanda sonoramente a Monday Night Raw, la pronuncia è pressocchè identica.
Ma per fare questo c'è bisogno di importare alcune modifiche al prodotto in modo da creare qualcosa che portasse gli spettatori WWF, stanchi del prodotto, a seguirne uno nuovo.
Cosa presentava Nitro di diverso?

Innanzitutto la parte produttiva, un tipo di programma in cui la parte scenica fosse molto più forte visibilmente, un prodotto più innovativo ed in linea con gli anni, quindi si tolgono i colori forti, tipici degli anni '80 e si avvicinano ad un prodotto più scuro, con colori più freddi, la luce si concentra sul ring e non sul pubblico.
In aggiunta ogni ME era un match molto atteso ed importante, snaturando di fatto la natura dei PPV, che non divennero più il punto dove poter vedere dal vivo i grandi scontri, nella seconda puntata ad esempio abbiamo Lex Luger ed Hulk Hogan affrontarsi per il titolo WCW, un match da PPV, un match inedito.

Le altre due grosse rivoluzioni sono le sorprese costanti, quindi il fatto che vedere Nitro fosse essenziale, ci fossero sorprese, nella puntata di debutto arriva Lex Luger, visto solo pochi giorni prima in WWF, fu il primo di una lunga serie.

Inoltre per contrastare la struttura a caste ed accontentare i puristi si puntò maggiormente sul mid-carding, la struttura a caste non verrà mai eliminata, diventando una delle cause dietro al fallimento del progetto WCW, per far questo si riporta in vita la Lightweight Division, che nel 1991-1992 regalo degli incontri straordinari soprattutto tra Brian Pillman e Jushin Thunder Liger, non a caso il match di apertura del primo Nitro vedrà affrontarsi proprio questi due atleti ed in breve tempo saranno seguiti da Eddie Guerrero, Chris Benoit, Dean Malenko e Rey Mysterio Jr., tutti nomi che permetteranno alla categoria Cruiser di diventare il fiore all'occhiello della compagnia.


Mentre in WWF cosa successe quella fine di estate?
Due sono i fatti importanti, il primo è la nascita della Kliq, il gruppo interno capitanato da Shawn Michaels, con dentro HHH, Razor Ramon, Diesel e Justin Credible che in breve tempo detterà le sorti della compagnia anche a livello di scelte di booking.
Ma questo sembra più un aspetto negativo della vicenda, se non fosse che poi sarà da spunto per la nascita della D-Generation X, la stable sopra le righe che dal 1997 diventerà uno dei fulcri della nascita dell'Era Attitude.

Il secondo aspetto è il debutto di Goldust.
Goldust non è un personaggio macchietta come gli altri, è qualcosa di non ben definibile, particolare, intrigante, in linea totale con l'epoca.
Personaggio che fu creato dal giovane Vince Russo, Russo divenne nel 1994 direttore del reparto di scirttura dei magazine ed in breve tempo inizierà ad entrare nel booking team, lavorando inizialmente negli house show per fare esperienza, e Goldust rappresenta il suo primo progetto televisivo, per il personaggio di Rhodes prese un libro con citazioni cinematografiche e su quegli aspetti di cultura pop costruiì un personaggio innovativo ed assolutamente imperdibile.


Prima di diventare head booker, avrà anche il tempo di lavorare su Steve Austin e su Chyna, i tre assieme possono essere considerati i primi spruzzi di Era Attitude nella WWF, in contemporanea a ciò inizierà ad eliminare la kayfabe anche sui magazine, ma ne parleremo in futuro meglio.

Questi primi elementi rappresentano quindi il distaccco da un prodotto anni '80 fuori dal tempo, un prodotto che andava svecchiato e che trova nell'autunno del 1995 la sua origine, un'origine che porterà il wrestling mainstream ad una seconda era di gloria e successi con personaggi come quello di The Rock o l'nWo che sono tutt'oggi nell'immaginario collettivo non solo di noi fan di wrestling.

Non ho volutamente parlato di ECW, perchè la ECW era di fatto ancora una indy ed il suo prodotto per quanto innovativo non era ancora diventato un punto di partenza per la rivoluzione che di fatto portò la compagnia.

Alessio Garbini
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