mercoledì 4 giugno 2014

Believe In The Shield, non più

Sul finale della scorsa puntata di Raw è andato in scena il tanto temuto split dello Shield, dopo mesi in cui si era sul baratro dell'insensatezza di questa mossa, oggi ci ritroviamo con la stable spezzata in due parti dopo la guerra combattuta contro l'Evolution.

Ed è proprio partendo dall'Evolution che cerchiamo di capire dove possono andare a parare e soprattutto la vera domanda è se questa divisione farà del bene o se invece risulterà soltanto dannosa per i tre giovani membri della stable.

Il concetto di mercenari che combattono le ingiustizie può risultare rindondante ma inizialmente funzionò, il pacchetto messo in scena al loro debutto alle Survivor Series 2012, con loro all'assalto dei nemici di CM Punk (visto che furono arruolati da Paul Heyman per difenderlo) li mise subito sotto la luce dei riflettori.

La conquista del pubblico più smaliziato fu facile, Dean Ambrose e Seth Rollins hanno un passato splendente come Jon Moxley e Tyler Black, i due divennero velocemente tra i due nomi più importanti della scena indipendente statunitense; mentre il pubblico che crede di essere smaliziato con il riflesso di quanto fatto e l'aiuto di immagini e video divenuti virali su internet riconobbero subito il potenziale del trio.

Segue anche una buona costruzione per il pubblico televisivo della WWE, con la serie di vittorie che li porta a conqusitare le cinture US e Tag e feud con personaggi come Randy Orton o Daniel Bryan.


I semi di una divisione della stable nascono dopo Hell In A Cell 2013, ovvero quando Roman Reigns e Seth Rollins perdono le cintura di coppia, l'idea all'epoca sembrava spingere per una divisione di Roman contro Dean, una scelta che continuo ancora oggi a ritenere troppo prematura, infatti, come già detto anche in precedenza, ma non ho problemi a ripetermi, il buon Roman per quanto sia nettamente migliorato rispetto al debutto risulta praticamente nullo in moltissimi aspetti, sul quadrato è acerbo anche nel fare quelle due/tre mosse base in incontri da cinque minuti, mentre quando lo provarono anche con avversari importanti, in match più lunghi fu uno spettacolo molto poco piacevole, nell'extra ha il look dalla sua, ma in WWE le capacità di esprimersi al microfono sono essenziali e anche lì non risplende particolarmente, il rischio oggi come all'epoca è quello di bruciarsi un possibile main eventer, tra 2-3 anni, per un piacere passeggero.

La storia della spaccatura tra Dean e Roman prosegue per buona parte della fine del 2013 e i primi mesi del 2014, portando a far risplendere molto Reigns, tanto da aumentargli il pubblico.
Mossa astuta, in quanto dei tre è quello che rischia un effetto passeggero e non duratura, in questo modo prendendolo e mettendolo piano piano al centro dell'attenzione il pubblico ha iniziato ad appoggiaro, posso ricordare ad esempio gli sguardi che si scambiavano i due, o Reigns che si posiziona in maniera più centrale rispetto ai promo svolti,...

Il collante di tutto il gruppo non rimane che il buon Seth Rollins, l'unico che in disparte assiste alla lotta intestina tra i due, che impotente subisce le sconfitte e i litigi, lui il 3 marzo a Raw ormai esasperato da tutto questo lascia gli amici/compagni durante un match e pochi giorni dopo a SmackDown li fa finalmente riconciliare.
Divenuti face iniziano il loro feud con l'Authority che dovrebbe consacrarli ai piani alti.


Dovrebbe, appunto, perchè la scelta di lunedì sera rischia di essere avvenuta troppo presto, Seth Rollins ha da sempre un enorme difetto, è bravo in quello che fa ma rimane limitato su molte cose, in WWE per sopperire a ciò lo hanno costruito come l'high flyier del gruppo, come quello che si getta dall'alto della terza corda, banalmente questo comportamento è un comportamento da face, il pubblico si esalta a vedere mosse spettacolari e quindi di rimando esse sono peculiarità del buono.
Per questo se prendi Rollins e lo turni heel così com'è adesso il rischio è che non atechisca in quanto heel e venga sommerso da HHH e Randy Orton, l'unica cosa sarebbe sfruttare la sua capacità e trovargli un altro modo di esprimersi sul ring.
Una delle critiche mosse da sempre a Rollins era che non fosse particolarmente portato nella psicologia e nello storytelling e che al microfono fosse molto mediocre, ora quest'ultimo aspetto l'ha superato diventando un discreto parlatore, perciò a fianco di un HHH potrebbe crescere molto, sperando che evolvano il suo personaggio in modo da farlo emergere e magari renderlo un possibile main eventer, quando di fatto ora come ora le sue potenzialità sono quelle di un mid-upper carder.

Ora Ambrose e Reigns sono assieme forzatamente, due grossi ego che si scontrano e devono convivere, il piano dell'Evolution è quindi potenzialmente ottimo, togli il collante e lo Shield potrebbe quindi sfaldarsi, anche se attendiamo le spiegazioni di Rollins per sperare che la storyline non si basi su uno shock moment e basta.

Che futuro possono avere i due rimasti?
Dean Ambrose è il ragazzo dal futuro più splendente, in un attimo in quel lontano novembre 2012 divenne il protagonista indiscusso, sia su internet che sulla stampa specialistica era l'ex Moxley l'uomo su cui puntare, non ha certo dimostrato di non meritarselo, la sua mimica facciale anche lunedì ha lasciato un momento indelebile e lottare contro Undertaker nell'aprile dell'anno scorso ha fatto capire che anche la WWE ci punti sopra.
Per questo ha perfettamente senso che sia stato messo in ombra rispetto a Reigns e Rollins, in quanto può riemergere in qualunque momento e senza alcuna difficoltà, proprio per questo inserire lui nell'Evolution sarebbe risultata una mossa suicida, visto che i due rimasti non avrebbero mai potuto essere altro.


Roman Reigns come dicevo prima, è diventato pericolosamente over, dico pericolosamente perchè rischia di bruciarsi, di essere sprecato, quando invece necessita tempo per essere costruito ed istruito adeguatamente per avere un main eventer duraturo e non uno che si faccia due main event nei periodi di buco creativo.
Metterlo nell'Evolution sarebbe stato da un lato una mossa interessante, ma rischiava due effetti, da un lato rischiavi che il pubblico si rivoltasse contro di lui, dall'altra rischiavi l'effetto "sostituto di Batista", cosa dannosa e per quanto la storia dell'uscita dalla stable di Dave nel 2005 fosse perfetta anche per lanciare Reigns, si rischia davvero di avere una fotocopia ed un accostamento dannoso per l'immagine del wrestler samoano.


Non ci rimane quindi che aspettare e vedere se la WWE abbia agito cercando di ragionare a lungo termine e sulla carriera dei tre, tre possibili main eventer che rischiano di diventare dei mid-carder qualunque con una gestione scellerate.

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Alessio Garbini
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