martedì 3 marzo 2015

Brock Lesnar salta WrestleMania?

Che Brock Lesnar sia, di fondo, una persona egoista è cosa risaputa.
Basti pensare alla sua storia passata quando, nel 2004, lascia la WWE per un capriccio, giocare nella NFL, o quando nel 2006 lascia la NJPW per non perdere il titolo contro Hiroshi Tanahashi.
Ma quanto è successo nell'ultima settimana ha dell'inverosimile.

Tutto inizia dietro le quinte della scorsa puntata di Raw.
Brock era presente a Raw e avrebbe dovuto prendere parte alla puntata. Vista l'imminente scadenza del suo contratto, l'ultima presenza prevista sarà nel Raw post-WrestleMania, erano iniziate le prime contrattazioni per il rinnovo.

Qui succedono i problemi. Vince McMahon si sarebbe impuntato contro alcune richieste di Lesnar, tra queste la possibilità di poter prendere parte a eventi UFC come lottatore oltre a delle clausule che hanno letteralmente mandato su tutte le furie Brock, tanto da far temere per una reazione contro McMahon.

Tra le recenti clausule, legate ai fatti di cronaca con CM Punk (CM Punk in UFC) e Alberto Del Rio, possiamo trovare: una clausula di non competizione che comprende anche le MMA, resa inoltre più severa a seconda dei casi, e la perdita di ogni diritto sulle royalties in caso di recissione volontaria del contratto e in caso in cui si venga licenziati per motivi di condotta.

Pratica comune sembra quella di concordare verbalmente un tipo di contratto e poi, al momento della firma, trovare delle note o dei punti modificati.

Queste le cause dietro l'abbandono del palazzetto da parte dell'attuale campione WWE.


Brock era all'evento in PPV della UFC dello scorso sabato per discutere di un possibile contratto con relativo ritorno dell'ex campione nella federazione di MMA.

Dana White, proprietario della compagnia, ha detto di dirsi sicuro di un ritorno di Lesnar quando scadrà il suo contratto con la compagnia.

La situazione risulta così negativa che l'intero gruppo creativo della compagnia ha chiesto a Vince McMahon se dovessero sviluppare delle storie alternative a quella prevista per WrestleMania.
Il Chairman ha risposto con un sonoro no, sebbene la situazione non sembra ancora chiarita tra le due parti.


Dopo la situazione con Rey Mysterio di cui abbiamo parlato ieri (Rey lascia la WWE), la WWE non fa una bella figura nemmeno in questa occasione.
La questione dei contratti rielaborati per essere ancora più una costrizione e, al contempo, parare la WWE da eventuali situazioni che potrebbero danneggiarla apre un nuovo capitolo dietro a situazioni contrattuali non certo corrette dal lato umano.

Se Brock risulta una persona egoista che pensa solo a se stesso, allo stesso modo la WWE non si sta facendo una buona pubblicità.

La situazione risulta ancora più grave di quanto si possa pensare, a poche settimane da WrestleMania un nuovo addio di Lesnar risulterà nel danneggiare ulteriormente un main event che nessuno pare avere intenzione di vedere e con un risultato che appare scontato.
E con un team creativo tenuto all'oscuro o quasi della situazione ovviamente non può  giovarne lo spettacolo.

Brock ha solo da guadagnarci, in quanto a 38 anni e con un fisico che, dopo la divercolite che lo ha tenuto lontano dalle MMA per quattro anno, sembra essere guarito potrà ancora dire qualcosa da un punto di vista soprattutto economico.
Se si pensa come CM Punk e Brock Lesnar, due macchine da soldi facili per la WWE, abbiano deciso di andare/tornare nella UFC fa capire come il meccanismo del pro-wrestling attuale debba per forza di cose fare i conti con questa realtà e, di rimando, si può permettere di essere una alternativa valida per i fan della disciplina.

 
Se per anni si è parlato di monopolio che ha generato un prodotto stantio come quello attuale, la UFC deve essere considerata una reale minaccia all'interno del mondo dello sport-entertainment e deve fornire un punto ideale di contatto per cercare di attirare un pubblico che si è disappassionato alla WWE e ha abbracciato le MMA.
Oppure contemplare la possibilità di condividere atleti in modo da evitare situazioni che risultino dannose per la WWE.

Rimane ovvio anche come la situazione contrattuale e la gestione dei propri atleti debba essere rivista da capo perchè in questo modo non si può andare avanti, con wrestler che mettono la loro vita in gioco e ricevono in cambio "maltrattamenti" sia economici che d'immagine.

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Alessio Garbini

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