Ogni anno, in estate, si svolge uno dei principali tornei dell'annata di wrestling. Si tratta del G1 Climax. Il torneo tenuto dalla NJPW trova la sua origine dal 1959, quando la prima federazione giapponese (la JWA) fondata dal primo wrestler giapponese (Rikidozan) tenne la prima edizione della World Big League, rimase con questo nome fino al 1972, anno del primo scisma in Giappone che porta alla formazione della NJPW e della AJPW, se nel 1973 la All Japan forma il Champion Carnival, che rimane con questo nome fino a oggi, la NJPW nel 1974 fonda la World League, che diventerà nel 1978 MSG League. Manterrà questo nome fino al 1983, dove sarà rinominato IWGP League, dopo una pausa nel 1989 (anno in cui si svolgerà la World Cup Tournament con atleti dell'URSS) e nel 1990, assumerà la formula e il nome attuale nel 1991.
Quest'anno sono 19 giornate, con 20 wrestler divisi in due gironi, ogni lottatore deve affrontare gli altri 9 del girone, prendendo 2 punti per ogni vittoria, 1 per ogni pareggio (c'è limite di tempo a 30 minuti) e 0 per ogni sconfitta. I due migliori del girone si affronteranno nella finale, chi vincerà, oltre ad avere il prestigio di avere il proprio nome nell'albo d'oro (motivo per cui anche l'IWGP Heavyweight Champion è nel torneo) otterrà anche una title shot per il grande evento del 4 gennaio al Tokyo Dome.
L'edizione di quest'anno è partita il 17 luglio, con una giornata dedicata al girone A, dopo alcuni giorni di pausa le giornate seguenti si sono svolte dal 20 al 23 luglio e la sesta (l'ultima che analizzaeremo in questa prima parte) si è svolta il 25 luglio.
La caratteristica fondamentale di questo torneo è che i partecipanti mettono il 100% delle loro capacità in ogni singolo incontro, non ci sono match di secondo livello, chiunque può vincere in maniera inaspettata contro un nome più titolato, oppure mettere in dura prova le capacità del suo avversario, sia che tu sia praticamente un debuttante, sia che tu sia un veterano.
Non a caso, data anche la durata decisamente lunga del torneo e la durezza degli incontri, il tasso di infortuni è sempre stato abbastanza alto, la NJPW ha cercato di porvi rimedio andando a diluire le giornate, permettendo dunque ai vari wrestler di poter riposare fisicamente.
L'edizione 2017 per me ha una nota di tristezza, infatti sarà l'ultima edizione per Yuji Nagata. Dopo il ritiro lo scorso anno di Hiroyoshi Tenzan se ne va un altro pezzo della mia storia personale con la New Japan. Iniziai a seguire la federazione il 4 giugno del 2005, l'anno in cui, in maniera abbastanza inattesa, la Nu Wrestling (prima di diventare una federazione vera e propria con il nome di NWE era una promotrice di eventi, portò Bret Hart e Mick Foley in due eventi denominati Wrestling Gala, così come portare la CZW in due date sulla nostra penisola) decise di portare la NJPW in Italia per 3 date (due a Catania, il 2 e il 3 giugno, e una a Milano), io ero in prima fila ad assistere allo show della New Japan, conoscevo alcuni solo di nome e ricordo di aver visto dal vivo proprio Tenzan affrontare Scott Norton per difendere il suo IWGP Heavyweight Title, così come ricordo in maniera netta il carisma sprigionato da Nagata e da ogni sua mossa.
Ma chiudiamo questa parentesi storica per ritornare ai giorni nostri.
La NJPW sembra aver scelto di scrivere le storie dei due gironi in maniera differente. Il girone A è quello più equilibrato, molti atleti sono a pari punteggio in prima posizione con un folto gruppo di inseguitori alle spalle, basta un semplice errore per stravolgere tutto.
Il girone B invece rientra a pieno titolo nella storyline tra Kazuchika Okada e Kenny Omega che di fatto è iniziata alla scorsa edizione del Climax, i due sono gli unici a pieno punteggio e nessuno sembra essere in grado di opporsi a loro. Un modo decisivo per mostrare come i due siano a un livello superiore rispetto al resto del roster,.
Partiamo dunque dal girone B.
Come stavo dicendo la storyline principale sembra dunque essere quella del distacco di livello, solitamente, questa è l'occasione migliore per generare inattesa portando qualcuno a vincere un match contro loro due, in questo modo lo elevi di livello e, inoltre, hai degli sfidanti per i prossimi mesi.
In questo girone l'unica persona che sembrerebbe essere costruita per questa ragione è Michael Elgin, ha perso i primi due incontri, sembra essere in difficoltà, proprio per questo, unito a l'essere un wrestler decisamente over, perchè come stazza e movenza ricorda molti degli stranieri classici amati dai giapponesi (come Stan Hansen, o Steve Williams), sembra il candidato ideale.
Dei tre Elgin è quello che al momento sta facendo delle prestazioni decisamente inferiori, non sembra volersi impegnare, il che è decisamente un peccato, l'unica eccezione è il match che ha lottato nella quarta giornata con Okada, per ora il secondo miglior match del torneo.
Sebbene gli altri due abbiano affrontato due degli avversari peggiori (Toru Yano e Tama Tonga) sono riusciti in entrambe le occasioni a far emergere i loro avversari, dimostrando, se ce ne fossero dubbi, le loro capacità sul quadrato, da segnalare anche il match tra Omega e Suzuki nella seconda giornata.
Se sono emersi tutti i limiti di Tonga e Yano, ci sono state anche delle prestazioni degne di nota, i due vecchietti del girone, Minoru Suzuki e Satoshi Kojima sono decisamente in forma, nonostante non stiano lottando a un livello altissimo, fanno prestazioni impeccabili.
Stanno emergendo EVIL, SANADA e soprattutto Juice Robinson. L'americano ex-NXT ha mostrato tutto quello di cui è capace, sfoderando delle prestazioni decisamente ottime contro Kojima ed EVIL.
SANADA e lo stesso EVIL hanno però mostrato i loro limiti. Il primo è un wrestler talentuoso sul ring, ma decisamente lacunoso nell'extra, l''aggiunta di una vistosa cresta non lo sta aiutando e avrebbe bisogno di una svolta come quella di Naito per emergere. EVIL invece è il contrario, ottimo personaggio, ma non molto portato sul quadrato. I due si sono ben compensati nella seconda giornata andando uno contro l'altro e, nei restanti giorni, hanno comunque portato a casa prestazioni oneste.
La mia previsione è che emergerà un nome come sfidante per Okada e Omega, mentre i tre giovani, grazie anche alla loro voglia di farsi vedere riusciranno a ottenere più spazio all'interno delle gerarchie della federazione.
Passiamo ora al girone A.
A livello qualitativo sta offrendo forse meno spunti, abbiamo Togi Makabe, Tomohiro Ishii e Hirooki Goto che stanno lottando i match in maniera tutta uguale, inoltre gli scontri tra di loro non hanno offerto nulla al di là della solita prestazione del trio.
I due paracarri sono, come da aspettativa, Bad Luck Fale e Yoshi-Hashi. Il primo usa lo stesso schema per coprire le sue evidenti lacune sul ring, mentre il secondo, per quanto si stia sforzando, non è riuscito a mostrare ancora nulla di buono, evidenziandone invece i limiti sul quadrato, visto che ha affrontato tre wrestler di un certo livello (Nagata, Tetsuya Naito e Zack Sabre Jr.).
Un ottimo Yuji Nagata ci sta facendo rimpiangere all'idea di non vederlo lottare il prossimo anno. Ha cercato di salvare il salvabile con Yoshi, ha messo in piedi una sfida tra strong style old e new con Goto e ha fatto uno dei migliori incontri di questa sei giorni contro Hiroshi Tanahashi. Vederlo chiudere con 0 punti, come probabilmente sarà, rimane anche questo un peccato, ma sfruttare la sua fama per cercare di lanciare i giovani è sempre una buona cosa.
Passiamo invece a Sabre e Tanahashi. I due sono sicuramente in seconda linea tra i possibili vincitori e infatti stanno lottando con questo tono. Dopo un upset nella prima giornata di Sabre su Hiroshi, che setterà probabilmente dei match per l'Intercontinental Title tra i due, sta mostrando di avere difficoltà da uscire dal canovaccio di essere uno scientific wrestler, sebbene la psicologia nel primo incontro e uno scontro in cui Ibushi si mostra al livello tecnico dell'altro, sta offrendo prestazioni insipide.
Tanahashi invece, esclusa la parentesi con Fale, sta lottando in una maniera differente dal solito. Il match con Sabre lo vede giocare tutto sul selling del suo problema alla spalla, in una narrazione efficace. Lo scontro con Nagata lo ha visto invece svolgere il ruolo dell'heel e portare all'estremo la leggenda della New Japan in un incontro che rappresenta appieno l'essenza del torneo.
I due candidati numero uno per la vittoria, Naito e Ibushi, sono stati gli autori dell'incontro migliore per torneo nella prima giornata, portando a un livello differente le sfide, in un discorso simile al main event del Tokyo Dome di quest'anno, hanno impostato la sfida come se fossero degli Junior, portando una certa innovazione narrativa ad alti livelli. Naito è anche quasi riuscito a far fare un match di buon livello a Hashi, mentre Ibushi si sta mettendo decisamente in gioco, mostrando la sua versatilità lottando tre stili differenti in tre match. Una sfida da Junior nella prima giornata, un match prettamente tecnico nella terza e nella quinta, contro Ishii, un buon incontro strong style.
La chiave di tutto sembrerebbe capire se Kota ha firmato con la federazione o se invece è ancora un free agent, nel primo caso potrebbe anche esserci una vittoria inaspettata nel girone, se invece così non è stato, spero che Naito possa emergere vincitore del torneo per poterlo lanciare definitivamente.
Per questi primi sei giorni è tutto, ci vedremo con la seconda parte dopo la conlcusione della dodicesima giornata, per il resto continuate a seguirmi sulla pagina Facebook del blog.
Alessio Garbini