martedì 23 gennaio 2018

Jeffo Awards 2017

Ritorna l'annuale appuntamento con i voti del blog, come da tradizione selezionerò quello che è il meglio dell'annata appena conclusa.
Potete trovare le precedenti edizioni di questi premi seguendo i seguenti link: 2016, 2015, 2014 e 2013.

Federazione Italiana dell’anno: TCW (Total Combat Wrestling)
Per il secondo anno di fila la scelta cade sulla TCW. Sono varie le ragioni di questa scelta: un evento mensile con storyline, feud,... costruiti mensilmente creando un prodotto lineare. Un numero di spettatori in crescita. Un tour estivo che ha mostrato che il prodotto interessa anche al di fuori della zona di Rozzano, dove sono soliti esibirsi. Una data in Inghilterra, prima realtà a svolgere in co-produzione un evento all'estero e, soprattutto, in un territorio come quello inglese, la creme del wrestling attuale. Un gruppo di atleti che si è posizionato lottando in differenti realtà estere, dalla Svizzera all'Inghilterra, soprattutto sotto il marchio TCW e non (come per altre realtà) con un atleta che, senza il supporto della federazione, appare in una federazione estera. Oltre ad aver trasformato il titolo TCW Revolution in un titolo europeo, difendendolo a West Drayton, Londra.
Certo ci sono alcuni aspetti da migliorare, partendo dai ritardi sui social degli incontri o sugli aggiornamenti su di essi, ma per un prodotto al 100% italiano, che non fa affidamento sugli stranieri per mettere in piedi i propri eventi, direi che non ci si possa lamentare.
Seguono altre due realtà, agli antipodi, la Rising Sun, che offre un prodotto basato sugli stranieri, ma con continuità di pubblico e di spettacoli e la IWA, che presenta sia stranieri che atleti italiani. Entrambe funzionano bene e in crescita, forse la Rising Sun dovrebbe evitare di sostenere realtà morte o morenti (come la Bullfight o la FCW). 
Potete seguirla seguendo questi link: FaceBook, YouTube e Instagram
 
2016: TCW (Total Combat Wrestling)

Women Of The Year: Io Shirai (STARDOM)
In un anno in cui la WWE nonostante le premesse di puntare sul prodotto femminile, abbia trasformato il tutto in una bolla di sapone, con personaggi banali e senza profondità, storyline spesso assurde, per trovare la miglior wrestler dell'anno siamo per forza di cose costretti a spostarci o nel Regno Unito o in Giappone.
La lotta è stata tra due nomi, Io Shirai e Toni Storm. La scelta della Shirai è diretta conseguente di quella che è stata la sua storia quest'anno, prima ha portato allo sconforto tutti i fan, pensando a un suo approdo in WWE (che ha portato via la numero 2 della STARDOM, Kairi Sane), poi con un ritorno trionfale ha fatto capire la differenza tra essere un ace in una federazione giapponese e un nome qualunque, sfornando ottimi incontri e destando interesse e curiosità.

2016: Io Shirai (STARDOM)
2015: Sasha Banks (WWE)
 
Promo of the year: The Miz imita John Cena, vari SmackDown (WWE)

I segmenti che hanno costruito il match tra Miz & Maryse contro John Cena & Nikki Bella sono stati tra i momenti più divertenti dell'anno, dei buoni promo che creano un interessante parodia della vita sentimentale dei Cena, per come mostrata su Total Divas e Total Bellas. Inutile dire come il lavoro in questo 2018 per Miz sia stato eccelso, lavoro che andrebbe premiato con un secondo stint da campione del mondo (che sia WWE o Universal), in modo da dare un campione heel di spessore da contrapporre al più classico schema WWE, l'inseguimento del face verso il titolo.
2016: Daniel Bryan annuncia il suo ritiro a Raw l’8 febbraio (WWE)
2015: Kevin Owens debutta a Raw il 18 maggio (WWE)
2014: Bray Wyatt canta “He’s got the whole world in his hand” a John Cena a Raw il 28 aprile (WWE)

Segment of the year: Christopher Daniels conquista il titolo del mondo per la prima volta (ROH)

La genuinità del momento, qualcosa di così tanto atteso e di così tanto sperato tante volte che finalmente è arrivato.
Ne ho parlato approfonditamente in un post apposito che troverete cliccando: qui.

2016: The Final Deletion (TNA)
2015: Will Ospreay vince il titolo (PROGRESS)
2014: Daniel Bryan sulla cima della gabbia con tutto il pubblico che grida “Yes!”
(WWE)
Tag Team Of The Year: The Young Bucks (NJPW)

Diciamo che diventare il nome indipendente che fa vendite quasi superiori a quelle di molti nomi in casa WWE non è indifferente. I loro match, per quanto standard, riescono comunque a divertire, sebbene la qualità complessiva, rispetto a qualche anno fa sia calata.
Per l'insieme di questi due aspetti, la scelta cade su di loro in maniera quasi automatica, in un 2017 che li ha visti protagonisti, non solo della scena tag, e in prospettiva di un 2018 che potrebbe fargli sfondare il muro del mainstream, grazie all'evento organizzato a settembre.
2016: The Revival (WWE)
2015: Dangee Yankess (Zero1)
2014: The Young Bucks (Free Agent)
2013: ReDRagon (ROH)
Face of the year: Kenny Omega (NJPW)

Penserete che sia strano vedere Omega in questa categoria, il punto è che è diventato il trascinatore di una federazione, amato e rispettato in questi mesi, con una conferma definitiva di questo a inizio anno.
Scontro di valori, il valore giapponese che gli fa difendere l'onore e la scuola New Japan, contro i valori americani e il modo di fare a la WWE, distruggere, del resto del Bullet. Una scheggia impazzita in quella che è la figura del gaijin in Giappone.
Più amato dei suoi avversari, nella terra del sol levante, in UK e in US. Chi dunque meglio di lui?
2016: Sami Zayn (WWE)
2015: Kota Ibushi (NJPW)
2014: Daniel Bryan (WWE)
2013: Daniel Bryan (WWE)
Heel Of The Year: Cody (NJPW/ROH)

Discorso simile a quello fatto per i Bucks, siamo di fronte a un personaggio heel funzionale, figlio d'arte, nella posizione giusta per far soldi. Da un lato non un heel classico, perchè sebbene sia odiato riceve apprezzamenti in giro, eppure il suo modo di porsi agli show e il lottato, inadatto al contesto extra-WWE, lo rendono un personaggio disprezzabile, odiato. Ma al contempo ha un seguito importante, un appoggio mainstream altrettanto importante e la possibilità di diventare qualcuno di grosso nel 2018 assieme ai Bucks.
2016: The Miz (WWE)
2015: WWE
2014: Bully Ray (TNA)
2013: WWE
Feud Of The Year: Kenny Omega Vs. Kazuchika Okada (NJPW)

Un feud basato su una storia semplice. Omega vuole diventare l'asso della New Japan, per farlo vince il G1 Climax, uno dei tornei più difficili, arriva al Tokyo Dome carico di speranze e mette in piedi un match maestoso, ottiene di poterlo sfidare di nuovo e ancora non riesce, di nuovo al Climax riesce a strappare la tanto agognata vittoria. Una sfida che ha consacrato Okada come il volto della NJPW e Omega come serio contendente, al ruolo, che potrebbe arrivare su quel tetto del mondo, guadagnandosi il rispetto di tutti i fan in giro per il mondo.

2016: Jinny Vs. Laura Di Matteo (PROGRESS) 
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Dean Ambrose Vs. Seth Rollins (WWE)
2013: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)

Newcomer Of The Year: Aleister Black (WWE)

Un impatto notevole quello del fu Tommy End a NXT durante questo 2017.
Un personaggio accattivante, prestazioni sul quadrato di buona qualità, il tutto unito a un paio di feud con Hideo Itami e Velveteen Dream che hanno permesso di ritagliarsi uno spazio all'interno del roster e nei fan.
Sarà interessante vedere le sue reali potenzialità come main eventer del roster, dato che ha avuto esperienze in questo ambito ma soltanto in realtà come la wXw e in minima parte in PROGRESS.
Un ottimo anno per lui con le premesse di poter migliorare sempre più.

2016: AJ Styles (WWE)
2015: Samoa Joe (WWE)
2014: AJ Styles (NJPW)
2013: Go Shiozaki (AJPW)
Rookie Of The Year: Katsuya Kitamura

Nonostante l'età, è interessante come prodotto del dojo. L'aspetto, l'essere comunque buono sul ring, lo rende un rookie che potrebbe riservarci sorprese non indifferenti, tanto da essere uno dei rookie più riconoscibili, nonostante il processo di renderli tutti uguali e sullo stesso livello.
Già adesso, all'inizio della sua carrira, il suo lavoro lo fa bene e, dopo aver vinto la Young Lions Cup si trova ora a essere messo alla prova contro sette veterani.
Non mi stupirebbe vederlo già partire per l'esperienza estera quest'anno, o addirittura non subire lo stesso trattamento da rookie.
2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Chad Gable (WWE)
2014: Cachorro/The Panther (CMLL)
2013: Daiki Inaba (Wrestle-1)
Best On Interviews: Kevin Owens (WWE)

Che sia con Chris Jericho, che sia come nuovo volto dell'America, o contro Shane McMahon, Kevin ha quel qualcosa in più al microfono, riesce a dare profondità ai suoi testi, riesce a farti percepire che quello che dice sia davvero quello che pensa, una piena immersione nel personaggio, qualunque evoluzione abbia avuto durante l'anno.
La differenza tra recitare e interpretare la possiamo trovare in quello che dice, sia che sia un segmento ridicolo con Jericho o Zayn, sia che sia una dichiarazione di guerra alla WWE rappresentata da Shane McMahon.
Insieme a Okada il primo che per tre volte conquista uno degli Awards qui sul blog, oltre a essere il primo a farlo per tre anni consecutivi. Well done.
2016: Kevin Owens (WWE)
2015: Kevin Owens (WWE)
2014: Paul Heyman (WWE)
2013: John Cena (WWE)
Most Improved Wrestler Of The Year: The Miz (WWE)

Ne parlavo prima. Passare da midcarder, a suon di promo, partendo dallo scorso anno con Talkin Smack, ottimo programma purtroppo cancellato, per poi essere considerato come nome di punta in WWE, nonostante limiti sul quadrato che lo rendono un buon wrestler ma non eccezionale, a solido nome, auto costruito per il main event, non è roba da tutti.

2016: Matt Riddle (EVOLVE)
2015: Seth Rollins (WWE)
2014: Konosuke Takashita (DDT)
2013: Alex Colon (CZW)
Shocking Moment Of The Year: Kevin Owens aggredisce Vince McMahon (WWE)

Non il segmento in sè, ben fatto, ma la totale incoscienza del segmento, a poche settimane dall'incidente di Katsuya Shibata che con una mossa simile ha rischiato la morte, la paralisi di Yoshihiro Takayama, Io Shirai e Jazzy Gabert rifiutate dalla WWE per problemi al collo e il ritiro di Paige nel 2018, fanno capire quanto non solo sia stata una mossa stupida, ma che sia stata una mossa inutile e deleteria che poteva mettere la stessa WWE nell'occhio del ciclone.

2016: Ritiro di Daniel Bryan (WWE)
2015: Royal Rumble 2015 (WWE)
2014: CM Punk lascia la WWE (WWE)
2013: Keiji Mutoh fonda la Wrestle-1 (AJPW/Wrestle-1)
Comeback Of The Year: Kota Ibushi (NJPW)

Il ritorno di Kota in NJPW è stato a livello qualitativo qualcosa di interessante e al contempo di nuovo. Si sa quanto rispetto e quanto pubblico un nome come quello di Kota si porti dietro e, metterlo sotto la maschera di Tiger Mask W a inizio anno, è stata una mossa particolarmente stupida.
Per fortuna ha potuto rifarsi dal G1 Climax fino alla fine dell'anno, sperando che, date le sue parole, possa tornare in pianta stabile in New Japan e darci una serie di incontri degni con Okada, Naito o il suo avversario storico Omega.

2016: John Zandig (CZW)
2015: Samoa Joe (ROH)
2014: Matt Sydal (ROH)
2013: Nick Mondo (CZW)

Match Of The Year: Kazuchika Okada Vs. Kenny Omega (NJPW)

Siamo al Tokyo Dome. Il match che ha preso 6 stelle da Dave Meltzer, una narrazione efficace, che prende lo schema classico delle lotte tra pesi massimi al Dome, ci aggiunge la parte tipica del passato da peso leggero dei due e ci unisce ancora alcuni aspetti provenienti dal wrestling di stampo statunitense.
L'unicità della contesa e il suo impatto mediatico lo rendono uno degli inocntri principali della passata annata e probabilmente tra gli incontri principali del decennio.

2016: Hiroshi Tanahashi Vs. Kazuchika Okada (NJPW)
2015: Jimmy Havoc Vs. Will Ospreay (PROGRESS)
2014: Katsuyori Shibata Vs. Hirooki Goto (NJPW)
2013: Kazuchika Okada Vs. Hiroshi Tanahashi (NJPW)
Promotion Of The Year: PROGRESS

Per il secondo anno di fila è la federazione inglese a portarsi a casa questo premio.
La vera domanda è, dove può arrivare la PROGRESS? Dopo un 2016 in crescita, un 2017 che la vede portare a casa sold out dopo sold out, utilizzare in maniera ottimale i propri talenti sotto contratto con la WWE, sfruttare bene gli ospiti internazionali, andare in un'arena il doppio del solito a cui si aggiunge una qualità degli eventi indubbia.
Il 2018 prevede già altri successi, l'espansione negli US e in Australia, un'arena da 15.000 posti, il ritorno all'Alexandre Palace, etcetcetc


2016: PROGRESS
2015: Lucha Undeground
2014: CHIKARA
2013: AJPW & CHIKARA
Wrestle Of The Year: Kenny Omega (NJPW)

Premio a uno dei wrestler sulla bocca di tutti ma che, a differenza di un Roman Reigns, soltanto in maniera positiva, l'ottimo lavoro di costruzione con Okada, prestazioni ottime con tutti i suoi avversari, uno scontro atteso e che segnerà la scena giapponese come quello con Jericho, tutto questo unito all'apprezzamento di pubblico e della critica, non possono che rendere Kenny Omega come il nome di punta di questo 2017.

2016: AJ Styles (WWE)
2015: John Cena (WWE)
2014: Hiroshi Tanahashi (NJPW)
2013: Kazuchika Okada (NJPW)

E anche per quest'anno abbiamo concluso. Ci vediamo nel 2019 per gli Awards del 2018. Per invece la quotidiana attività vi rimando, oltre che al blog, alla pagina Facebook: qui.

Inoltre ogni venerdì, dalle ore 18.30, mi potrete trovare su Radio Milan Inter a parlare di wrestling. FM 96.1 in Lombardia, oppure canale 778 del digitale terrestre, sempre in Lombardia, se no in streaming sul sito della radio.

Alessio Garbini
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