Ritorna l'appuntamento settimanale che, ogni domenica mattina, ci porta a vedere il meglio che è accaduto nella settimana wrestling mondiale. Oggi sanciremo i tre migliori match del 2022 nel mondo della Lucha Libre. Se siete pronti, iniziamo.
Gli appuntamenti precedenti con la seconda stagione di JeffoVisioni li trovate cliccando: JeffoVisioni stagione 2.
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Parliamo di Halloween Havoc
Bisogna partire parlando dell'ultimo special di NXT, non ha avuto una storia o un insieme di incontri di alta caratura da meritarsi uno spazio apposito, però ci sono stati due incontri molto validi e altri che hanno saputo prendersi l'attenzione dovuta.
Partiamo dal contorno. Ci sono comunque delle cose positive anche nel resto, però senza avere un punto che si possa considerare come qualcosa che punti verso l'alto.
Parlo di Julius Creed contro Demon Kemp; il match non è malvagio, il discorso è che da questi due ci si aspetta un match tecnico e non questo tipo di stipulazione, non comprendo la scelta di usare questa stipulazione dove i due si impegnano e sono abbastanza certo che in futuro saranno in grado di mettersi in mostra anche in questo modo; parlo anche di Cora Jade contro Roxanne Perez, qui diciamo che non è un buon incontro, però ha dei buoni spot hardcore che aiutano a trasmettere il senso del feud tra le due.
Non rientrano nella categoria piacevole: il match tra Apollo Crews e Grayson Waller. Waller non è sinceramente un buon wrestler, non ha doti, non ha elementi per essere qualcuno di interessante; il secondo è quello in cui Alba Fyre mette in scena quel segmento cinematic pre-match totalmente a caso e un incontro di qualità infima, soltanto con l'idea di andare a 1 anno di regno per Mandy Rose. Speriamo che finascano presto con questa storyline, perchè non porta a nulla di positivo.
E veniamo invece ai due incontri chiave. A esclusione non possiamo che parlare dunque del match per il titolo North American e per il titolo massimo.
Ci sono dei tipi di match che tendono ad avere ormai una struttura consolidata, proprio come i Ladder Match e i Triple Threat (che mentre scrivo questo mi viene in mente che storicamente arrivano allo stesso momento) che sono coì strutturati che è difficile pensare a dei cambiamenti narrativi che risultino innovativi. Per questo bisogna valutare questi match per quanta siano aderenti alla struttura, andando a creare quel minimo di senso e di importante per ogni singola sequenza e nome coinvolto.
Per questo i due match sono assolutamente impeccabili, sfruttano bene i topoi narrativi delle stipulazione andando a valorizzare tutti i nomi messi in campo, da un Von Wagner fino a un Ilja Dragunov (giusto per passare da un grado minimo a massimo di bravura), con degli spot piacevoli in cui tutto emerge come sensato.
I match si reggono bene sulla loro durata e non posso che andare a valorizzare questi aspetti, proprio in funzione di quanto detto in apertura.
La settimana WWE
Il momento più importante della puntata di Raw non poteva che essere il match tra Bailey e Bianca Belair. Un match che racconta tante cose e che effettivamente necessita di quel minimo di decostruzione.
L'incontro fino al finale ha sostanzialmente poca profondità, classico match TV di finto alto profilo che evidenzia i limiti immensi di Bianca nell'essere autonoma. Il finale apre a un paio di logiche, da un lato con la struttura di aiuto di Nikki Cross che tornando se stessa assale tutti e sostanzialmente permette a Bailey di vincere non danneggiando la campionessa. Questo ovviamente non risolve il problema della Damage CTRL, cioè il fatto che manchi il senso della stable, perchè quello che è l'appoggio di Iyo Sky e Dakota Kai alla loro leader non porta a una conferma o a uno split.
Anche NXT ha dato un buon ruolo alle donne, però forse non sempre nel migliore dei modi. La scelta di giocare un Dusty Finish sul match titolato è stato un metodo davvero facilone per proteggere un po' entrambi i team, il match di suo non ha pressochè alcun valore, altamente evitabile.
Quanto visto settimana scorsa, prosegue solo con una interazione, cioè il match tra Shotzi e Lash Legend. Che Legend sia a un livello bassissimo non è una novità.
Infine abbiamo Indi Hartwell, su Twitter mi ero già soffermato sul suo non ruolo (seguitemi anche lì), ma questo cambio di personaggio più aggressivo, unito a questo feud con Elektra Lopez orfana dei Legado non serve in alcun modo.
Incredibilmente anche SmackDown sembra darsi una svegliata per quello che riguarda il roster femminile.
Tralasciando il nuovo personaggio di Liv Morgan e il ritorno di Emma, il tutto ruota attorno a Ronda Rousey con un ritorno del team assieme a Shayna Braszler che non può che essere sintomo di aver finalmente rinunciato ad avere Rousey come una face (dopo aver turnato in un promo terribile settimana scorsa).
Sperando che un suo ritorno in modalità più violenta possa essere la modalità per salvarne la carriera.
Ci sono un paio di cose attorno al titolo US, cioè un discorso è che presumo alcune storie siano legate tra loro, da quanto successo settimana scorsa.
Quindi abbiamo una narrazione principale legata a Austin Theory e Mustafa Ali, con Seth Rollins in prima linea, match di per sè abbastanza piatto e poco interessante.
E poi un altro pezzo con gli Alpha Academy (da mesi legati a Theory) che si uniscono contro la non coppia Elias e Riddle che probabilmente diventeranno una coppia proprio in funzione del titolo US.
Mi fa piacere che ci sia questo mischaire elementi e meno linearità narrativa rispetto al passato, ne ho già parlato, però sarebbe anche bello se ci fosse un legame un minimo più strutturato tra le varie storie in modo da rafforzare tutti i protagonisti che a oggi sono 7, non pochi da incastrare.
Quando si parla della logica del ranking, si dovrebbe portare quanto fatto con il North American come esempio, lasciamo da parte R-Truth. Grayson Waller che arriva da una sconfitta abbastanza netta con Apollo Crews (che infatti punta al titolo massimo), si presenta come sfidante a Wes Lee. Su che basi ciò avviene?
Io non vorrei continuare a spalare contro il povero Dominik Mysterio, però per quanto insistano sopra non c'è materiale concreto; mi sembra di vedere un Greg Gagne o un Erik Watts (per non citare Gunner Bischoff o Wes Brisco; non dimentichiamoci anche David Sammartino): un wrestler che se non avesse quel cognome non sarebbe lì.
A parte questo, vedo che sono entrati nella modalità per cui essendoci un tag team match al PLE, allora devo di conseguenza andare a fare single match nelle settimane prima per costruirlo.
Come sempre solo Rhea Ripley ne esce bene da tutto questo, con quella strepitosa Bodyslam (sbagliata da Gallows) su Luke Gallows.
Che la figlia di The Rock, debutti in un team heel come il padre è già stato sottolineato da qualcuno?
Comunque sembrava stesse per avere un attacco di panico. Spero sia solo ansia della prima volta.
Non possiamo che vedere come la storyline della Bloodline sembra andare a giocare con un discorso legato alla difficoltà di leadership di Roman Reigns a causa della sua assenza.
Bisogna capire quanto questa storia andrà in profondità ma potrebbe effettivamente essere un buon motivo per giocarsi la sconfitta futura di Reigns. Per quanto sia un nome autonomo comunque i suoi parenti hanno rivestito un ruolo chiave nelle sue difese titolate, andare a perdere loro farebbe perdergli un grosso pezzo della sua "forza".
Unito a questo ripeto che per me il discorso attorno a Kevin Owens e Sami Zayn dovrebbe diventare uno dei punti fondamentali nella storia.
Come sospettavo, il punto centrale delle inerazioni tra Johnny Gargano e Miz sarà proprio Tommaso Ciampa. Alla fine l'accopiata era nata sotto il vecchio reggime, probabilmente con l'idea che Ciampa non fosse in grado di parlare o di ergersi da solo nel roster.
A questo punto, dato che comunque entrambi necessitano un minimo di ricostruzione, l'idea di rimetterli assieme potrebbe essere una bella spinta non solo alla categoria tag, ma anche un po' a quello che sarà il mid-uppercarding una volta che Roman Reigns avrà liberato le cinture dalla sua dittatura. A quel punto ci sarà bisogno di feud e nomi per costruire le cinture secondarie, se il progetto di agosto di rilanciarle è ancora valido la direzione potrebbe essere quella. Non commento tutta la roba con R-Truth o quello che diventa il ruolo di Dexter Lumis.
A questo aggiungiamo il ruolo di JBL con Corbin che piano piano assume un senso, sebbene qui bisogna andare a comprendere che direzione gli si voglia dare, a oggi (dopo Dolph Ziggler e questa parentesi inutile con Gargano) mi chiedo se abbia senso questo Sport Entertainer Vs. Pro Wrestler in salsa WWE.
Restiamo in area tag team con il nostro osservatorio settimanale. Ho riso molto quando Shawn Michaels ha parlato della coppia tra Veer e Sanga come un qualcosa di differente dal solito "team di stranieri" e alla prima apparizione fanno il classico team di stranieri che assale gli eroi locali.
Come sospettato il match tra i Pretty Deadly e i nuovi first contender è stato tra il pessimo e il brutto. I Deadly da campioni sono ottimi, ma non tanto per quello che possono offrire sul ring, ma per quello che c'è attorno. Edris Enofe & Malik Blade sono senza carisma, senza reali capacità sul quadrato o attorno a esso; forse provare a spingerli come team è l'unica strada, ma non mi sorprenderei se vengano lasciati a casa.
A SmackDown sembrano i Brawling Brutes i prossimi designati a diventare vittime degli Usos, che ora stanno giocando sul concetto del "siamo il team più longevo", il che spiega come per Mandy Rose e Roman Reigns, la pochezza narrativa.
Karrion Kross che sottolinea ancora una volta la sua dipendenza verso Scarlett è un buon modo per costruire lo Steel Cage Match di Crown Jewel, andando a proteggerlo in caso di sconfitta.
Bray Wyatt si è già incartato, dopo un ottimo ritorno e un fantastico promo, ci ha regalato due segmenti totalmente identici a quanto già visto. Mi chiedo se il suo drawing sia già morto a questo punto.
Come non citare il match della settimana a NXT con lo scontro tra Ilja Dragunov e JD McDonagh. Ci voleva uno dei migliori nomi in giro per ridare senso a un personaggio che con gli occhiali da sole fa l'occhiolino (e che è meglio non cercare online, sia mai esca qualcosa di brutto).
Il match ha una narrazione europea così forte da diventare una anomalia del sistema US, questa cosa non può che potenziare il match, dove si lavora con l'infortunio e con un Dragunov che facendo leva su quello ci dona un finale che non solo protegge e manda over Ilja, ma fa ritornare JD come un wrestler di un certo livello.
La settimana AEW
La settimana in AEW è stata caratterizzata da una BCC unica e reale protagonista di quella che è l'azione sul quadrato.
La dinamica che più di tutte è stata resa al meglio è quella tra Bryan Danielson e Wheeler Yuta. Quello che è il continuo parallelismo con Daniel Garcia non può che non diventare protagonista di questo momento, con un Danielson che si ritrova inconsapevolmente al mezzo di una rivalità con le giovani leve molto interessanti. Ho già fatto il paragone con quello che è il lavoro fatto con i vari Kawada e Misawa o Kobashi. Cioè quel senso di competizione anche interna che divenuto un caposaldo della narrazione del puroresu viene riportata in varie forme e modalità nel mondo indipendente negli anni '00 e che qui trova una perfetta declinazione del 2022.
Questo parallelismo non potrà che passare con uno scontro diretto tra Yuta e Bryan, uno scontro funzionale proprio a continuare questo rapporto e raffozare i due come nomi futuribili per il futuro.
Comunque l'incontro con Sammy Guevara non è stato nulla di memorabile. Sammy si è perso molto in giro dal ritorno sotto Jericho, ma ne parleremo meglio in futuro.
Per le stesse regole che regolano il regolamento non detto della ROH, il pin di Claudio Castagnoli su Chris Jericho non potrà che svilupparsi in un rematch titolato tra i due; sarà interessante la prossima settimana, con un ex campione Ring Of Honor (e data l'assenza della parola World, il fatto che si possa tirar fuori un Sal Rinauro per aumentare l'heat su Jericho è abbastanza rilevante). Ma Jerry Lynn?
Inserendo anche il match per il titolo AEW in questo contesto, non possiamo che elogiare il promo di MJF. Non siamo di fronte a un promo capolavoro come settimana scorsa ma l'interazione con Renee Paquette è stata ottima creando attesa verso il main event della puntata, verso quelle che possono essere le interferenza della Firm e la direzione del match. Il tutto con un unico scopo: un proseguio verso l'idea di un MJF che lotterà in maniera pulita contro Moxley.
Uno dei pregi di Friedman come heel è proprio quello di insinuarsi sotto pelle al suo avversario e, questo finale di puntata, dopo un piacevole match con Penta, ci porta a questo con il dubbio che sia davvero tentato di vincere il titolo in maniera pulita.
L'essere al centro della settimana lo vediamo anche a Rampage, dove il guadagnare la shot al titolo mondiale diventa quindi fulcro narrativo ma rimanendo collegati alle due storyline da un lato quella con la JAS con la brutta difesa contro Matt Menard e poi legandosi a quanto visto con MJF, cioè Stokley Hataway che lo sfida a nome di Lee Moriarty. Questo è un match che sono curioso di vedere. Moriarty necessità di visibilità.
La situazione con gli FTR è una di quelle su cui Tony Khan piace tanto giocare, unito all'aiuto di Jim Cornette che non si lascia intimorire dalla cosa ci porta a creare un heat maggiore sugli Swerve In Our Glory che li sconfiggono per prendersi la title shot. Un match molto solido e che sicuramente è consigliato tra quelli della settimana.
Non si può mettere gli FTR face contro gli Acclaimed face oggi, quindi scegliere di usare il Gunn Club che è legato a tutti e quattro i team, per creare una dinamica più complessa del semplice batto per avere title shot, è una buona mossa sul lungo periodo.
Rampage offre degli spunti interessanti su questo discorso, con due direzioni una per Keith Lee che sembra essere gestito in maniera differente rispetto alle scorse settimane come una forza indomabile, lo abbiamo visto anche mercoledì. Inoltre si continua l'idea dello scontro con Swerve, dato che Lee non era d'accordo col rapimento di Billy Gunn.
Parlando di Title Shot, il discorso di Luchasaurus e Fenix che sfidano Orange Cassidy per ottenere la possibilità è così svogliato da far spavento. Meglio di annunciare match a caso su Twitter, per carità.
Per il titolo TNT di fatto continuano quelle che sono le interazioni con la ROH, non soltanto per l'intervento di Samoa Joe (si prosegue quello che potrebbe essere un program tra i due), ma al contempo con la difesa usando Matt Taven, utile per permettere a Wardlow di fare esperienza con qualcuno di esperto e poi il ritorno di Powerhouse Hobbs con Brian Cage nelle file dell'Embassy di Prince Nana. Hobbs si è separato da Ricky Starks troppo prematuramente, di conseguenza ha bisogno di un minimo di ripresa. Vediamo dunque se questa scelta possa aiutarlo.
Per la divisione femminile, prosegue la costruzione strana attorno a Jaime Hayter. Un discorso che abbiamo già affrontato. Il match con Riho avrebbe dovuto essere un match che avrebbe dovuto aiutare a definire la carriera di Hayter, e un po' di delusione su questo.
Forse il momento legato all'Elite è stato quello più chiaccherato. Con lo scoppiare della bomba di venerdì per cui Young Bucks e Kenny Omega torneranno a breve dalla sospensione (erano presenti a Dynamite), unito al licenziamento di Ace Steel e al possibile rilascio di CM Punk (con mezzo roster che lo odia) si conclude una pagina storica della federazione. Pagina che lascia molto l'amaro in bocca.
Il meglio del resto: AAA
La AAA ha iniziato a caricare su YouTube gratuitamente l'ultimo TripleMania XXX, quello da Mexico City del 15 ottobre. Per adesso è disponibile solo la prima parte, ma dato che è stato uno spettacolo da vedere può essere una sua occasione.
Anche i match minori sono sicuramente piacevoli pure per chi non è un assiduo frequentatore della scena messicana o della AAA; lo stile che viene considerato come quello della Lucha Libre deriva da questo, cioè serie di spot, spesso senza senso, e quindi possono risultare piacevoli anche per i profani.
Se invece voleste solo focalizzarvi sui match principali, la scelta non può che cadere sui due main event. Il match per il titolo di Megacampeon tra El Hijo del Vikingo e lo sfidante Fenix.
Quando parlo di spot senza senso, non mi riferisco a questo match, un incontro dove abbiamo sì una bellissima sequenza di high spot, come può piacere allo spettatore occasionale, ma al contempo abbiamo anche delle scelte logiche che portano a questa o a quella mossa. In questa ottica è sicuramente uno dei match più interessanti della scena messicana nel 2022 (assieme a Stuka Jr. contro Atlantis Jr. per la mascara che abbiamo visto in CMLL all'89esimo anniversario).
Il secondo incontro è invece quello tra Pentagon Jr. e Villano IV per la mascara di uno dei due. Qui invece entra in gioco quello che è il ruolo e l'importanza di un certo tipo di struttura, la storia della maschera, la sua importanza e quanto debba essere un momento topico la sua perdita. Per questo è un incontro molto sentito perchè si parlava in entrambi i casi di nomi di altissimo profilo, quello di Pentagon era ovviamente il nome meno a rischio, invece Villano IV è l'unico della genrazione dei Villano che poteva ancora perderla e che fosse un elemento di prestigio per la carriera di Pentagon, dato che va a vincere una maschera importante per la storia messicana.
Nella prima parte sono presenti entrambi i match:
A questo punto ecco anche il match del CMLL, lo trovate nel main event:
Segnalazioni randomiche
L'ultima puntata di AEW Dark Elevation ha portato avanti due feud, da un lato con Eddie Kingston che diventa più violento fermato da Ortiz (andando a ricollegarsi con quanto visto settimana scorsa) e Matt Hardy costretto dalla Firm a lottare qui e costantemente umiliato nonostante la vittoria.
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Alessio Garbini