domenica 23 ottobre 2022

JeffoVisioni: torna la guerra tra la WWE e la AEW

Ritorna l'appuntamento settimanale che, ogni domenica mattina, analizza il meglio che la settimana wrestling ha potuto offrirci.
Ritorna la guerra tra WWE e AEW, con uno scontro al martedì sera.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla. 

Speciale ritorno della Tuesday Night War

Ogni tanto capita che il quotidiano ci riporti indietro, torniamo quindi al 2019 cioè a quando si svolse la Wednesday Night War; ovvero la considerazione che il pubblico della AEW sarebbe stato un pubblico di nicchia interessato prima a NXT: UK e poi alla sola NXT. Quello che accadde dopo un annetto lo sappiamo: NXT fu spostato al martedì per evitare il confronto con Dynamite, Paul Levesque perse la maggior parte dei poteri sul roster e sul settore creativo e abbiamo avuto NXT 2.0 con tutti i suoi problemi di sorta.

Martedì la WWE ha cercato una specia di rivalsa rispetto a quella disfatta, soprattutto se pensiamo che chi era dietro al roster giallo, è lo stesso che oggi si occupa di tutta la WWE.
Che la puntata sia stata riempita di ospiti proveniente dal main roster, non solo con apparizioni ma anche venendo coinvolti nei match e nelle vicende di NXT, non è ovviamente casuale.
Anche la AEW, sapendo di dover fare ottima figura a livello di ascolti, non ha potuto far altro che riempire la card di match titolati, alcuni attesi, altri meno, ma comunque di tutto rispetto.

Per questo in maniera eccezionale propongo un confronto diretto dei vari segmenti.

Se la AEW ha giocato sul fatto di avere il tutto che girava attorno ai match titolati, la WWE ha pensato invece di giocare tutto sul roster femminile.
In apertura abbiamo dunque il match per i titoli Trios, un incontro che è stato piacevole e che serviva a sfruttare al massimo due fattori: da un lato il carisma di personaggi come Orange Cassidy e Penta, dall'altro quello di avere un incontro rapido, pieno di momenti interessanti e begli spot che tenesse il pubblico incollato e chi meglio del Death Triangle su questo?
Da aggiungere i dissidi interni al gruppo, uno spunto narrativo per il futuro.

Sull'altra sponda si inizia invece con Rhea Ripley e Roxanne Perez. Rhea è nettamente una superstar e schierare con lei il Judgment Day, composto al 75% di ex NXT ha sicuramente aggiunto tanto, il pubblico appoggiava la stable per questa ragione. L'incontro non è obiettivamente nulla di particolare, solido, ispirato dal pubblico ma che essendo un antipasto allo speciale di sabato, non poteva andare troppo oltre.

Nel secondo blocco abbiamo le donne in AEW. Questo evidenzia ancora una volta quelli che sono i limiti della divisione, dove tutte sono messe assieme in segmenti abbastanza dubbi equesto emerge soprattutto nel confronto con una puntata di NXT praticamente tutta al femminile.
Proseguono i segmenti che servono a portare alla separazione tra Britt Baker e quella che a oggi è la wrestler più over del roster, Jaime Hayter. Su quelli che sono i miei dubbi specifici ne ho già parlato settimana scorsa.
Mi soffermo sul match tra Toni Storm e Hikaru Shida. Un match che avrebbe dovuto aiutare a legittimizzare il regno di Storm; questa è una storia troppo simile a quella di Jon Moxley col titolo Interim o a Chris Jericho col titolo ROH, però rimane comunque funzionale. Il match è debolissimo, non ha aiutato concretamente nessuno e il finale con la solita mega rissa, in cui abbiamo il rientro di Riho, ruota tutto attorno al nulla che è la divisione.

Dopo un inizio interessante ci si perde troppo nella costruzione sia della puntata che di Halloween Havoc. Da un lato con Cameron Grimes e i Good Brothers che spiegano in storyline il perchè siano lì, quindi legandosi ai soldi in modo perfettamente in linea coi prsonaggi; poi con l'ennesimo brutto segmento di Grayson Waller, in cui viene zittito questa volta da Chucky, però dovrebbe costruire il match con Apollo Crews, non so se sia un bene.
Non mi è chiaro perchè Tony D'Angelo debba chiamare Shinsuke Nakamura come avversario di Lorenzo. Sarebbe una punizione? Un qualche premio?

Il cambio dell'ora si gioca con quelli che dovrebbero essere i punti forti del roster a disposizione. Davvero è andata così?
Dynamite si apre con due segmenti di costruzione con gli FTR e Darby Allin con il gruppo di Jay Lethal. Ma questo porta a uno dei segmenti migliori della settimana, il confronto tra William Regal e MJF.
Uno dei punti forti di MJF è che, per quanto sia un bastardo, tu abbia degli elementi con cui simpatizzare, degli elementi in cui tu puoi in un qualche modo compendere le sue azioni.
Il che non vuole dire schierarsi dalla sua parte, ma comprendere il perchè fa certe cose. Quello che abbiamo visto martedì è uno di questi esempi, uno di quegli esempi in cui Friedman mette in scena se stesso, unendo elementi reali come tutta la sua storia, il suo try-out, la frustrazione di non poter essere uno dei protetti di Regal ed elementi meno reali; inoltre il fatto di non essere scelto e di essere superato da chi era già un nome racconta bene il passaggio di quello che era NXT prima e dopo il tentativo di distruggere le indiz.
Questo porta inevitabilmente a creare una comprensione totale, ma non puoi giustificarlo proprio perchè MJF agisce da stronzo attaccando lo stesso Regal, non rispettando un Tony Schiavone, o tirando fuori i discorsi sui parenti morti.
Questa è la forza dell'enorme successo di Maxwell e per questo è importante vedere questo promo e cercare di capirlo e comprenderlo davvero per avere una profodnità al feud con la BCC, nonostante dovesse essere inizialmente con CM Punk e se si guarda bene si notano i punti di unione.

Il cambio dell'ora di NXT è anch'esso dedicato a una costruzione, ma per Halloween Havoc invece che per Full Gear. Sostanzialmente lo spazio occupato da un altro match femminile, con ospite dal main roster in cui Alba Fyre e Sonya Deville si trovano contro, anche qui, match normale, niente da dire e il segmento con Mandy Rose è il classico promo di Rose in risposta a una sfida.
Poi prosegue la costruzione al Ladder Match, con un tag match anche carino, ma totalmente inutile che serve giusto a far scontrare tutti i partecipanti al match per il North American e forse per creare un nuovo team tra Axiom e Nathan Frazier, il classico nemici che diventano amici perchè si rispettano.

Dopo questa grande botta c'è bisogno di stemperare un po' la tensione. Ci troviamo dunque con un segmento degli Acclaimed per Rampage e infine un buon momento con Bryan Danielson e Wheeler Yuta dove quello creato da Daniel Garcia va a esplodere, questo è un elemento di costruzione futura che sarà da sviscerare al meglio.

Il roster giallo risponde con un paio di interviste abbastanza inutili e il famoso 6-Man Tag con i Good Brothers. Davvero nulla da commentare, classico match da show tv, utile giusto a far apparire qualche nome grosso del main roster, ma che serve a poco nell'ecosistema della puntata.

Il collegamento successivo non poteva essere se non la difesa del titolo ROH. Chris Jericho si trova perfettamente a suo agio con Dalton Castle, un personaggio che nella sua incarnazione della Ring Of Honor ebbe un successo incredibile e che ci mostra il perchè.
L'incontro non racchiude nulla se non dei piacevoli momenti durante lo stesso, in aggiunta a questo prosegue la distruzione della federazione per Jericho dove assale un po' tutto e tutti, con il salvataggio di Jerry Lynn che si ricollega alla storia della sfida agli ex campioni.

In contemporanea forse il confronto più interessante della puntata. No, non parlo di Veer e Sanga che sembrano allearsi, ma quello tra Julius Creed e Demon Kemp, i continui rimandi a Gable Steveson non fanno che farmi pensare a un suo imminente debutto. Le notizie sembravano andare verso quella direzione negli ultimi giorni, questa sarebbe una soluzione molto interessante, soprattutto all'interno del contesto generale della loro costruzione.

Infine veniamo agli ultimi segmenti.

Da un lato la difesa del titolo AEW. Un match che stava venendo su bene e stava risultando molto interessante con un Adam Page che si rimette in gioco, come promesso settimana scorsa e il classico Mox che dà tutto se stesso. L'infortunio non ci voleva.
Il post, in parte fatto al momento, conferma ulteriormente non solo la bravura di MJF, ma anche quanto Jon sia il vero Ace della federazione.

Se da una parte abbiamo solidità e un singolo segmento a NXT hanno pensato bene di inserire tutto uno dietro l'altro. Il lunghissimo segmento con Shotzi, Quincy Elliot e Xion Quinn, in costruzione di un match che interessa a nessuno.
Poi l'incontro tra Raquel Rodriguez e Cora Jade, che si è risoluto in un'occasione sprecata; il segmento con Briggs & Jensen che non serve e a nulla e infine un Kevin Owens Show speciale che ci aiuta quanotmeno a costruire in maniera differente quello che sarà il match tra i tre sabato sera.
Un ritorno di Austin Theory qui, come lo possiamo interpretare? Aspettiamo Halloween Havoc.

Questo confronto ha mostrato bene quelli che sono i problemi effettivi di entrambe le fazioni. Dynamite che su alcuni elementi ha delle difficoltà a mettersi per davvero in mostra, come la categoria femminile; mentre dall'altra parte abbiamo un lavoro di NXT in cui non si riesce a costruire adeguatamente i propri nomi tanto da dover sfruttare nomi del passato.

La settimana WWE

Senza alcuna esitazione non posso che considerare e vedere come il segmento tra Bobby Lashley e Brock Lesnar che ha aperto Raw come perfetto.
Quello che sarà tra loro sarà un match duro impostato come un incontro di MMA, perciò non sono necessarie troppe parole, anzi c'è la necessità che meno parlino e meno interferiscano tra loro e meglio è. Sarebbe interessante vedere una costruzione come si costruiscono i match in UFC.

Se settimana scorsa Bray Wyatt era stato protagonista di un promo davvero ben scritto, questa volta si è persa tutta la magia. Abbiamo un segmento pre-registrato, senza reazione sincera del pubblico e in più con pochissime aggiunte a livello di contenuti; viene ribadito un concetto che era chiaro settimana scorsa. Ci sta questa modalità per mantenere Wyatt nella mente del fan, ma sarebbe meglio che questo avvenga in modo da non andare a ridire le stesse cose.

La situazione legata al titolo US riesce a essere sia un miscuglio di momenti più solidi e più moderni, con una costruzione assolutamente inutile e gestita in maniera totalmente vuota.
Il fatto che ci sia stata una costruzione tramite YouTube di Mustafa Ali che chiede la shot a Bobby Lashley e questo funzioni da incipit alla situazione in sè è interessante.
Così come la complessità della situazione con Elias e Riddle che rende la scena attorno al titolo massimo di Raw, variegata e quantomeno differente.

La presenza stessa del match tra Riddle e Rollins esce totalmente gratuitamente rispetto a quanto dicevo prima; abbiamo uno sfidante che viene usato come tappabuchi, non c'è continuità concreta con quanto già visto in precedenza, il discorso con la Bloodline di settimana scorsa?
Così come il feud con Seth che si poteva dire concluso, viene ripreso per riempire spazio, con tanto di concerto assieme a Elias, non riuscendo quindi a trovare una chiusura di puntata migliore se non questa che va contro a quello visto fino a ieri.

Anche la situazione attorno al titolo Intercontinental non la definirei rosea, in questo caso è trattato con uno schema narrativo abbastanza standard. Rey Mysterio vince la title shot e deve affrontare i sodali di Gunther prima di arrivarci. Ho solo apprezzato il fatto che abbiano difeso Ludvig Kaiser dandogli una sconfitta perchè senza l'Imperium, cosa da non sottovalutare nel rispetto al singolo wrestler.

La situazione stable si è un po' bloccata, se settimana scorsa vedevo nella gestione del Judgment Day un cambio interessante con l'attesa verso la risposta di Rey, a oggi si è deciso di procrastinare con un viaggio verso l'Arabia e un match nato per allungare il brodo.
La cosa più attesa al momento è soltanto capire come gestiranno il titolo NEVER in mano a Karl Anderson che avrebbe dovuto essere difeso in contemporanea con Crown Jewel.

La Bloodline prosegue nelle sue direzioni creative in attesa che Roman Reigns si palesi in qualche modo. Perciò abbiamo le due storie con i Brawling Brutes e Logan Paul che si sviluppano, per fortuna Paul al microfono ci sa fare e riesce a reggere il segmento finale da solo, il che è sicuramente un punto a favore per lui; quella che è l'altra storyline principale, cioè i dissidi interni tra Sami Zayn e Jey Uso, presumo che diventi più importante nelle prossime settimane.

Situazione femminile a Raw che sembra più indirizzata a pubblicizzare e gestire NXT e a promuovere il tag a SmackDown che altro.
Un tag match titolato che è più funzionale a Bailey, a quello che sono dei possibili dissidi interni alla Damage CTRL; anche se non capisco che senso abbia avere già questi momenti per un gruppo che si è formato meno di 3 mesi fa.

Quello che è il nuovo personaggio di Liv Morgan mi lascia un attimo perplesso. Perchè non si capisca cosa sia, dove voglia parare, cioè è impazzita per stare dietro a Ronda Rousey? Ha perso il titolo e quindi la sanità? Ha deciso di sposare la causa BDSM e di voler soffrire/far soffrire?
A questo si aggiunge una Sonya Deville che da quando è stata licenziata dal ruolo di co-GM ha perso ogni senso, anche lei senza un personaggio e una direzione. Se per Liv è più grave perchè rimane comunque la campionessa uscente che ha sconfitto Ronda due volte, non mi sento comunque di non riconoscere questa difficoltà anche su Sonya.

Il tutto mentre Ronda Rousey decide, dal nulla di turnare sul pubblico, dicendo di non amarlo e di non voler fare la Open Challenge.

Mi piace considerare come due facce della stessa medaglia due situazioni a Raw. Da un lato la pessima gestione di Miz e Dexter Lumis, con inserimento di Johnny Gargano. Feud che ha perso di ogni significato, unito a questo inserimento che potrebbe portare a un ritorno di Tommaso Ciampa con il suo amico/nemico.
Tra l'altro il fatto che Gargano sia coinvolto sia con Lumis che con Theory, così come forse Gargano, è un buon modo per legarlo alla sua eredità a NXT. Quindi potrebbe essere qualcosa di buono, in mezzo a questo nulla.

Mentre all'opposto il ritorno di Baron Corbin è stato invece ottimo. Con una costruzione tramite JBL fenomenale, che lo ha mandato over, costruendolo e , nello stesso momento, dando una coerenza narrativa al match con Dolph Ziggler che lo ha aiutato altrettanto.

SmackDown ci porta al cambio d'ora a Omos e Braun Strowman, mentre il pubblico a casa e nell'arena non ha alcun interesse è un residuo di idee vecchie e stantie che devono cambiare. Il match farà schifo e i segmenti tra i due non hanno alcuna sostanza, unica nota positiva è MVP al microfono, ma questo lo sappiamo dal 2006.

E il fatto che abbiamo Drew McIntyre che fa un altro promo pre-registrato, per sfidare Karrion Kross per gli Arabi è l'ennesima cosa senza senso logico di SmackDown.
LA Knight che fa le vignette di Macho Man pre-debutto può essere interessante.

Il mio osservatorio sui tag team, continua in maniera impietosa. Il tutto si è ridotto a una vignette e due promo con i Viking Raiders, i Legado del Fantasma e la Hit Row che forse hanno un piano.
Molto male.


La settimana AEW

A Rampage penso che possiamo trovare degli esempi di feud brevi, ma non per questo che possono risultare meno efficaci.
Penso a quello tra gli Acclaimed e Mark Sterling, che serviva giusto a dare un'alternativa ai campioni tag, riuscendo comunque a mettere over il loro lavoro con un feud durato un paio di settimane che non ha dunque stemperato troppo la situazione.
E su quello che è stato il mini momento per il titolo FTW, anche qui, semplice ma efficace.
Lo scopo di avere stable o singoli over nel mid-uppercarding serve anche a questo, usare un Daivari o un Tony Nese per aiutare a crescere Hook o Max Caster. Un'arte spesso dimenticata.

Sul lungo periodo invece vediamo la ripresa della vicenda Death Triangle, come visto a Dynamite, ritornando dietro a Eddie Kingston e quello che è un po' il suo mondo. 

Sempre lunghe, ma meno interessanti, Matt Hardy e i Private Party puniti dai loro nuovi padroni e Jade Cargill all'inseguimento del titolo TBS. Il limite del primo non li abbiamo ancora esplorati, del secondo ampiamente.


Il meglio del resto: Impact Wrestling

Per quanto sia stata la storia che principalmente ha svolto il ruolo di colonna della federazione, non posso che essere contento che a Impact Wrestling si sia concluso il gruppo degli Honor No More.
Ovviamente quello che è stato il pessimo booking di Scott D'Amore si è reso protagonista anche di una incapacità generale nel gestire la conclusione della stessa; se avesse avuto la possibilità anche quando tutti gli spunti erano conclusi, sarebbe andato avanti per altri mesi, se non anni.
Lo scioglimento è giunto con metà gruppo che lascia la federazione e quindi non ci sarà sostanzialmente nessun tipo di pay off, nè per i difensori della federazione, nè all'interno del gruppo, lasciandoci solo con Eddie Edwards e PCO a battagliare (e un Kenny King di lato a osservare).

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Alessio Garbini



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