Ritorna l'appuntamento domenicale con JeffoVisioni, l'appuntamento che ogni settimana analizza il meglio di quello che il wrestling ha da offrire. Potete recuperare gli altri appuntamenti della stagione 2.5: cliccando qui.
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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
La settimana AEW
La puntata di AEW Dynamite si conclude ben prima del solito. I 30 minuti finali sono qualcosa a parte. Sono riusciti a portare l'omaggio a Jay Briscoe in diretta su TBS ed è stato un omaggio di un impatto davvero forte. Mark Briscoe e Jay Lethal portano a casa quello che è ed era dovuto, nel modo in cui si doveva farlo.
Il resto della puntata è ovviamente inficiato da questo con tutti che cercano di portare a casa qualcosa di comunque sensato, nonostante le emozioni dominanti nel backstage fossero di certo non allegre.
La Jericho Appreciation Society finalmente ha una vittoria, un fattore che nella coesistenza del team è importante. Il ruolo di Daniel Garcia che si trova ad aiutare Sammy Guevara, andando a lavorare quindi sulla storia tra i due e costuendo ancora il sottotesto di tensione che si presenta tra loro.
Darby Allin che si porta a un livello superiore, cioè il fatto che sia costantemente spinto a voler difendere il titolo, andando anche contro al principio di preservare il proprio corpo, una caratteristica che sappiamo essere del suo personaggio. Infatti lo vediamo che vende la gamba, come simbolo di questa narrazione; il match con Buddy Matthews è molto piacevole proprio per questo discorso narrativo.
Le coppie, con Hook e Jack Perry verso il proseguio di questo buon feud di costruzione futura per loro con il team di Stokely Hathaway.Non sono stato soddisfatto di quanto visto nel confronto tra gli Acclaimed e i Gunn Club; nel senso che la questione sarebbe interessante, ma resa male su schermo.
La divisione femminile di Dynamite rimane un po' dubbia e al confine con l'essere abbastanza superficiale, con un match anche piacevole tra Toni Storm e Ruby Soho.
Sul discorso alleanze, la coppia Bryan Danielson e Konosuke Takashita è molto interessante, anche se bisogna poi capire quanto questo incastro con Don Callis o il BCC si andrà a svelare.
In questo il feud di MJF basato sul far affrontare avversari per indebolire l'avversario, sono rischiosamente troppo simili.
A Rampage ho apprezzato Adam Page che sconfigge Wheeler Yuta usando la finisher di Jon Moxley; un modo semplice, netto e chiaro per proseguire il feud tra i due, offrendo anche un buon match nel processo.
La settimana WWE
Nessuno si aspettava di vedere una puntata di Raw come le altre, non tanto a livello di lottato ma soprattutto di livello di storyline e sviluppo dei personaggi. L'unica cosa da recriminare è che essendo l'ultima pntata prima della Royal Rumble si poteva sperare in qualche momento più interessante.
Per fortuna i vecchi non sono stati particolarmente invasivi, ho avuto paura nella interazione Imperium con la DX, ma per fortuna il peggio si è evitato. Mi spiace vedere Kurt Angle in quelle condizioni. Così come ormai Hulk Hogan mi trasmette le stesse sensazioni di un Berlusconi che appare in TV oggi.
Lo schifo vero è la divisione femminile. Assolutamente vergognoso che nessuna sia apparsa. Così come stendiamo un velo pietoso alla scelta di tagliare lo Steel Cage Match per dare tempo al segmento infiinito della D-Generation X o per quel lunghissimo segmento del processo a Sami Zayn.
Non so se avere una puntata quasi tutta al femminile a NXT sia stata una scelta riparatoria rispetto a quello che è uscito a Raw. Poi certo la qualità generale non è che giustifichi tutto questo investimento, sicuramente l'angle dello split delle Toxic Attraction sta venendo costruito nei migliori dei modi; proprio per questo penso che sabato prossimo non vedremo una divisione del gruppo, ma aiuterà a dare una struttura più complessa al match, rispetto al classico schema del Triple Threat, il che è bene.
Il fatto che a SmackDown ci sia stato solo un segmento di circa 3 minuti con le donne, è senza senso.
Il processo è stato sicuramente molto divertente, per come i vari protagonisti sono riusciti a giocare i vari promo (a partire da Paul Heyman che parla di ECW citando Guilty As Charged). La costruzione aiuta in effeti a portare interesse verso il match con Kevin Owens e quello che potrà e dovrà essere il ruolo di Sami Zayn stesso in tutto il match.
In questo discorso rientra anche quello che è stato l'incontro per i titoli tag, nello specifico il ruolo di Zayn al posto di Jimmy.
L'altro momento da ricordare di Raw è il ritorno di Brock Lesnar. Io spero sempre che questi due riescano finalmente a fare un match normale, senza necessità di costruire Roman Reigns o di far contenti i Sauditi. Quindi se la terza è la volta buona, ben venga. Questa è effettivamente un buon modo anche per ricreare la coppia con MVP. Dopo tutto quando vinse il primo match della trilogia, era con il manager.
Oltre alle Toxic, l'altra cosa da menzionare nella puntata di NXT è stato lo scambio tra Grayson Waller e Bron Breakker; un promo solido, sebbene scarso di contenuti e l'idea di un concentrato di rabbia che difficilmente si può fermare. Buon modo per costurire il Cage Match di Vengeance Day.
Poi come già detto settimana scorsa, situazioni che rimangono sospese: la Chase U; Drew Gulak e Charles Dempsey; la strana coppia Kiena James e Fallon Henley. Niente di particolare, ma si continua a andare verso qualcosa. Quando non ci è dato saperlo.
Possiamo dire che SmackDown abbia portato a casa il meglio delle costruzioni mancanti della puntata.
Non so come interpretare il match tra Rey Mysterio e Karrion Kross, nel senso che il finale è un po' il classico in cui non vuoi far perdere l'heel in maniera netta, però il match è un normalissimo incontro da TV e manca tutta la sostanza.
Il mega segmentone con tutti i nomi grossi della Royal Rumble, per quanto scontato, serve allo scopo. Mette il dubbio del ritorno di John Cena, così come quello di un Brock Lesnar che fa 3 come Steve Austin.
Molto meno il promo tra LA Knight e Bray Wyatt, che potrebbe essere senza problemi saltato visto quando successo a Raw con Undertaker.
La categoria tag regna solo nel roster blu. Dove speriamo che la Hit Row sia definitivamente un capitolo chiuso del regno di Paul Levesque. Apprezzo il modo di costruire Viking Raiders contro Sheamus & Drew McIntyre in modo da mandare in una direzione differente rispetto ai titoli, dando anche un peso a questa rivalità.
Il meglio del resto
In una puntata di Being The Elite che guardava più a Jay Briscoe, troviamo anche un bel segmento con il Dark Order e Adam Cole, riprendendo il tema sia del tradimento verso l'Elite che il loro rapporto costruito nel programma.
In contrapposizione una coppia di Dark: Elevation e Dark meno interessante, con giusto un'Athena che vuole Yuka Sakazaki e la cosa si prospetta interessante.
Impact Wrestling prosegue la costruzione dei miei due pupilli. Da un lato Steve Maclin che con un promo chiarisce subito i suoi obiettivi e che gli ex campioni del main event li ha già sconfitti tutti, andando quindi a costruirlo come legittimo avversario per Josh Alexander; Joe Hendry invece con un nuovo promo verso Matt Cardona e Brian Myers. Questo mostra ancora una volta le capacità di Hendry al microfono e nel reinventarsi.
Il personaggio di Giselle Shaw è altrettanto interessante, il fatto che avesse una come Tara al suo fianco, poteva essere o una strada per il recupero (dopo che tutto il roster non la vuole vedere) o l'ennesima occasione per stare in silenzio: si è trasformata in un possibile match, che sulla carta mi attira.
Un ME caotico, ma che chiarisce anche alcuni punti della Violence By Design come nuovo gruppo heel dominante, sebbene abbia subito una sconfitta abbastanza pesante nel non dare a Sami Callihan questa title shot. Uno dei limiti di Scott D'Amore, il fatto di dover usare stable in maniera abbastanza scontata.