domenica 19 febbraio 2023

JeffoVisioni: una settimana noiosa

Non possiamo certo dire che questa sia stata una settimana particolarmente interessante nel mondo del wrestling. Pochi match validi, pochi promo validi, però qualcosina sembra essere stato convincente.
Ne parlo come ogni domanica mattina nella rubrica settimanale che analizza il meglio della settimana appena trascorsa: JeffoVisioni.

Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e Twitter (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.     


La settimana WWE

Una puntata di Raw con una scrittura strana; a scanso di equivoci io sono un sostenitore del prodotto Dynamite perchè offre delle innovazioni sul piano di scrittura dei segmenti che una WWE non porta essendo ferma al 1998 per la scrittura, quindi vedere qualcosa di nuovo in quest'ottica non è male ma questo non è avvenuto in un'ottica positiva.

Per esempio la posizione del segmento tra Bobby Lashley e Brock Lesnar. Solitamente qualcosa con Lesnar non ha mai uno spazio che non sia il cambio d'ora; qui invece è stato messo a metà della prima. Tanto che il cambio d'ora è stato dato in mano a Piper Niven contro Michin (che come Baron Corbin ormai viaggia per Jobberlandia). Segmento che per quanto basico, non ha offerto davvero qualcosa di affascinante.

Il momento di Raw è stato senza dubbio il confronto tra Cody Rhodes e Sami Zayn. Un segmento che permette a tutti i partecipanti di porsi come reali contenenti al titolo, andando anche a ventilare l'ipotesi di un match poi a WrestleMania. Un segmento solido e serio che aiuta tutti.
Inoltre come dicevo settimana scorsa (cliccate qui) possiamo notare le direzioni distinte dei due, infatti Cody viaggia verso il titolo, mentre Zayn viaggia verso lo scioglimento della Bloodline proprio per indebolire Roman Reigns e legittimizzare la vittoria di Rhodes. Una costruzione eccelsa, sotto differenti punti di vista.

Da questo ci porta a una serie di segmenti inutilissimi e lunghissimi con Baron Corbin e lo stesso vediamo con Miz e Rollins, un segmento che porta via tempo al cambio dell'ora e poi una serie di momenti con Boogs utile a nulla.
Segmento di Corbin che porta anche a NXT con una chiusura e forse addio per Von Wagner, chissà cosa ne riserva il futuro. Speriamo l'oblio. Anche la Hit Row rientra nel mucchio.

Il cerchio di chiude con SmackDown, dove Sami Zayn riceve una ovazione da eroe di casa, che chiude perfettamente l'enorme lavoro fatto con lui fino a oggi. Con uno show blu che si presenta in tutto come un serie pre-show del PPV di sabato (ieri per voi che leggete, stanotte per me che scrivo).

Per quanto riguarda la costruzione di Elimination Chamber a Raw abbiamo i segmenti tra Judgment Day e la coppia Edge/Beth Phoenix che lavorano molto base, così come i vari partecipanti alle chamber che fanno lo stesso ma sul quadrato e non in segmenti extra.

Solito disastro della divisione femminile con un finto tentativo di giocare sulla importanza del titolo di Raw, con un Triple Threat bruttino, che aggiunge poco o nulla e continua a sotterrare Bailey.
Almeno la divisione di NXT offre un paio di spunti divertenti. Da un lato Jacy Jayne con il suo promo per spiegare l'azione contro la ex compagna e infine Maiko Satomura che metterà in scena un gran match con Roxanne Perez settimana prossima.


Apprezzo che SmackDown si sforzi di dare più senso ai match femminili. Da un lato abbiamo il team di Ronda Rousey & Shayna Braszler che riprendono quanto fatto in passato sulle loro avversarie di oggi per andare a costruirle come team heel, soprattutto il lavoro fatto contro Natalya che a Montreal rimane una divinità, la rottura della Sharpshooter è puro Paul Heyman.

Settimana prossima dove proseguira anchè il feud tra Ilja Dragunov e JD McDonagh che prosegue divinamente, con quel gusto europeo e sportivo al tutto che diversifica da quello che è invece offerto da Bron Breakker.

Che SmackDown sia stato una specie di episodio pre-show per Montreal lo si vede anche dal match di Drew McIntyre & Sheamus che chiudono i conti coi Viking Raiders; oppure dalla difesa di Gunther con Madcap Moss.

Il fatto che il feud tra Mustafa Ali e Dolph Ziggler sia avvenuto tutto su YouTube, rimane una di quelle cose che apprezzo ampiamente:


Bray Wyatt, abbandonando tutta la costruzione fino a oggi, vira su Brock Lesnar (o Bobby Lashley) per WrestleMania. Non so cosa pensare.


La settimana AEW

Una puntata di Dynamite che è andata in controdentenza rispetto alle scorse settimane, con match abbastanza bruttarelli e di scarso interesse narrativo, mentre hanno lavorato di più con i segmenti e i promo.

Partiamo con un Adam Page che si ricollega a quanto visto a Being The Elite: il Dark Order che vuole aiutarlo contro Mox e lui che non li vuole; tutto questo è esploso nell'ultima puntata con l'intervento del trio della stable che si presenta a fermare l'ennesimo scontro tra i due e ribadendo di essere suoi amici, mentre Adam era contrariato da questo. Una buona storia che aggiunge un tassello extra per rendere il match di Revolution accattivante.

Anche il promo di Wardlow è fenomenale per la costruzione del personaggio e il senso di creare delle questioni da sistemare con Samoa Joe che vanno al di là del semplice titolo, motivo per cui la narrazione AEW è spesso ben fatta, permette di approfondire bene le motivazioni; questo è simile al discorso che si può fare con Christian Cage o meglio il suo ritorno. Proprio quando Jack Perry sembrava essere uscito dall'ombra di Luchasaurus e puntare a un titolo in singolo viene assalito; questo avviene al momento giusto e sarà utile per lanciarlo in singolo definitivamente.


Merita un discorso a parte quanto fatto con Ruby Soho; tutto sommato il suo essere al centro della stoira nel dubbio di cosa fare, mette interesse attorno alle vicende del titolo femminile che sono sempre un po' sottotono, nulla di cui ci ricorderemo, ma almeno c'è interesse.

Ennesima prova di MJF molto solida e valida, con un promo che va a lavorare su tanti piani e aspetti. Il suo personaggio, il futuro (la presenza di Adam Cole poco prima non è causale), la storia stessa del brand e di conseguenza di Bryan Danielson, andando a ripescare la ROH e Christopher Daniels in modo da proseguire quella che è una sistematica distruzione del suo avversario, torppo superiore sul quadrato e per questo c'è bisogno di altro per sconfiggerlo.

Infine Mark Briscoe che diventa parte del roster effettivo e che può iniziare a farsi vedere per quello che vale davvero.

Parentesi Rampage, dove abbiamo l'allungo del brodo per la JAS (come da tradizione); nuovi sfidanti sia per Orange Cassidy che la Elite, sulla carta match interessanti e infine il ritorno di Keith Lee, che va un po' in contrasto con la storia fino a ora di Swerve Strickland, non so bene cosa pensare.

Parliamo di NWA

Volevo fare una piccola parentesi sulla NWA. Io ero un sostenitore del prodoto di Billy Corgan (avevo anche iniziato a raccontarlo: Cliccate qui) dal post pandemia il prodotto è imploso.
Da un lato con l'addio di Dave Lagana per le accuse di molestie sessuali, dall'altro con la partenza di molti nomi da Ricky Starks e LA Knight fino a Nick Aldis.
Di Nuff Said ne ho parlato su Twitter (seguitemi) commentando match per match; voglio sottolineare due cose importanti. La prima è sicuramente il match della serata, quello tra Trevor Murdoch e Chris Adonis. Murdoch è il prodotto migliore di questa NWA, ha mostrato le sue capacità in differenti occasioni diventando anche un campione del mondo, in maniera credibilissima. Il secondo non ha mostrato particolari capacità eppure in questo match è risultato interessante; è un incontro molto base, ma entrambi hanno messo quel qualcosa di loro che gli ha permesso di dare un senso concreto a quello che potevano offrire, portandolo a casa in maniera convincente.

La seconda è un discorso serio su Tyrus e su come funzioni l'heat. Molti tendono a confondere l'odio per un wrestler con heat, penso a Jinder Mahal e al suo regno terrificante (o JBL nel 2004), questo non è reale heat è un odio verso di lui e non si può sfruttrare, perchè la conseguenza è che la gente non è interessata a vedere cosa viene fatto sul quadrato.
Allo stesso modo funziona Tyrus. La gente non lo sopporta perchè non lo vuole vedere, non perchè vuole che ci sia qualcuno che lo batta. Corgan ha probabilmente pensato che dargli il titolo servisse a creare dell'heat e che la sua presenza su FOX fosse un incentivo per portare spettatori, tanto che lo abbiamo visto al Superbowl domenica notte.
Ma Tyrus è campione da novembre, questo ha portato ad un aumento degli abbonati su FITE? No, la NWA è tornata gratuitamente su YouTube.
Questo ha portato a un aumento della vendita dei biglietti? No, le persone presente a Nuff Said erano le stesse degli ultimi eventi e taping.
Per carità ha magari destato interesse nello spettatore sapere che esiste ancora il titolo NWA, ma questo non ha creato nulla: a livello di heat sul ring, di qualità dei match o di pubblicità.


Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e Twitter (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.   

Alessio Garbini


0 commenti
commenti
Per commentare scegli il sistema che più ti piace:
commenti googleplus
commenti blogger
commenti facebook

Nessun commento:

Posta un commento