Benvenuti a questa nuova edizione di JeffoVisioni la rubrica settimanale che ogni domenica mattina parla del meglio della settimana wrestling in TV.
Dato che lo scorso weekend abbiamo avuto 4 grossi eventi di 3 su 5 realtà che sono in TV, mi prenderò dello spazio per parlare di Under Siege di Impact Wrestling e Battleground di NXT.
Per quanto riguarda WWE Night Of Champions potete cliccare qui e invece per AEW Double Or Nothing vi rimando qui.
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Il meglio del resto: Under Siege & Battleground
Per quanto Under Siege sia stato un evento assolutamente non noioso, ha sicuramente sofferto di quelli che sono i classici difetti degli eventi di Impact Wrestling che non sono PPV.
La costruzione della card è stata simile a quella di Double Or Nothing, cioè con una parte bassa più debole a livello di investimento, ma che ha avuto scopi ben definiti. Dare una prima vittoria a Nick Aldis e riportare il gruppo di Sami Callihan a più membri, Jake Crist ritorna. Uno dei ban ingiusti dello Speaking Out, nel senso che è il fratello che ha abusato differenti donne, non lui, quindi non meritava così l'essere bandito.
I MCMG che fanno da padrone. Chris Sabin mettendosi contro Trey Miguel in una difesa solida, sebbene ben poco memorabile, invece Alex Shelley si prende una shot al titolo massimo. Una shot che se giocata bene potrebbe risultare una storia molto importante. Dei veterani è l'unico senza una run al titolo (anche Frankie Kazarian), quindi contro uno Steve Maclin può fare molto bene in ottica costruzione al match.
Campione che contro PCO fa un match altamente memorabile, parliamo di una spotfest hardcore come ci ha abituato il canadese dalla sua rinascita in GCW, ma ha permesso ancora una volta di sottolineare l'ottimo lavoro che Maclin sta facendo.
Il debutto della SubCulture esce con un match tag molto solido, con gli schemi classici dei due team riportati anche in questo contesto. Nulla da eccepire.
Ho sicuramente molto da dire nel match di Trinity, su cui preferirei però stendere un velo pietoso e basta. Invece il match di addio di Jordynne Grace è stato invece un'ottima chiusura narrativa, sia per quanto riguarda il recente feud con Deonna Purrazzo sia per quanto riguarda più in generale dello suo stint a Impact Wrestling. Un buon match che chiude dunque un capitolo nella vita della wrestler in maniera rimarcabile.
Recentemente una serie di interviste a Nick Khan e Shawn Michaels avrebbero fatto pensare a una effettiva rinascita del roster giallo. Una rinascita che avrebbe dovuto riportare il livello di lottato più in alto, lasciando indietro gli elementi legati invece alla funzione di scuola.
Guardando questo Battleground trovo difficile pensare che sia possibile.
Sembra quasi scontato di come il match migliore esce dalla combinazione tra due veterani che in questo stile molto spotfestoso, in questo caso nella versante hardcore ci sguazzano, cioè Dijak e Ilja Dragunov.
Segue il main event tra Carmelo Hayes e Bron Breakker che sancisce chiaramente due cose: la prima di come Bron abbia giovato di questo turn heel e che possa mostrare qualcosa di serio; l'altro di come ci sia una gran bella alchimia con Hayes.
Il resto della card affidata agli studenti ha deluso. Sia i Creed che Tiffany Stratton mettono su un match parecchio sotto quota, mentre il Triple Threat di apertura è stranamente deludente visti i nomi coinvolti.
Sarei curioso di capire il processo mentale dietro la scelta di mettere Dragon Lee in un match che non conosce. Avevo fatto un paragone con El Hijo del Vikingo quando aveva debuttato qui, dicendo come per il wrestler AAA in AEW si sia giocato sul suo terreno permettendogli di farsi conoscere.
Qui invece il procedimento è: "sapete tutti che ha lottato in giro, perciò lo mettiamo in match che non sa fare". Forse si sono confusi pensando che i roung dello stile europeo classico siano simili alle cadute dello stile lucha?
La settimana WWE
Sembra che ormai Raw sia una questione di faction. Non so in che ottica vederlo se non un modo rapido di occupare più tempo possibile, perchè non trovo altra motivazione all'alleanza AJ Styles/Seth Rollins contrapposti al Judgment Day se non questo, cioè un semplice modo per sperare di attirare il pubblico sulla terza ora occupando più tempo possibile.
La seconda è l'Imperium. In questo caso sussiste una coerenza narrativa con il team di Kevin Owens & Sami Zayn, oltre che Matt Riddle. Diciamo che serve più a lanciare un feud a 6 attorno alle 5 cinture da loro detenute, quindi è un contesto sicuramente ben più funzionale rispetto a quello che abbiamo visto attorno al neo campione a inizio e fine puntata.
Parlando di faction, si conclude la Bloodline unita ufficialmente. Dopo Night Of Champions a SmackDown si è messo in atto il dramma. Cioè Jimmy Uso che prova a riappacificarsi con il cugino, venendo assalito da Solo Sikoa sotto lo sguardo del fratello su ordine di Roman Reigns.
Questi sono tutti tasselli che andranno dunque a chiudere la vicenda degli alleati del campione, permettendo di poterlo sconfiggere.
Zoey Stark è quell'elemento che non ti aspetti e che dà qual senso di nuovo in una rivalità che effettivamente rischiava di esaursi, in questo modo riesci comunque anche a gestire e aiutare la wrestler a farsi conoscere e a diventare una protagonista della divisione il più rapidamente possibile. Anche in funzione della sua età.
Per rimanere in tema arrivi da NXT, una contrapposizione netta con JD McDonagh, che ha questo push ma presto proprio alla larghissima.
Anche se il meglio di questo è rappresentato dal roster blu. Non solo abbiamo i Pretty Deadly che prendono il segmento di apertura di una puntata importante, ma abbiamo anche Grayson Waller che si prende il cambio dell'ora.
Quello messo peggio è Cameron Grimes che invece si trova in una situazione più vicina all'irlandese.
Rimanendo invece sulla divisione femminile, abbiamo una smossa per Ronda Rousey & Shayna Baszler che si prendono le cinture di coppia, mi chiedo se il piano fosse questo indipendentemente dall'infortunio per Liv Morgan. In teoria sì.
Ma la vera sorpresa della settimana è nel match tra Gigi Dolin e Jacy Jayne che chiuse in una gabbia mettono su una spotfest fatta bene che racconta benissimo la sua storia, sia interna al match stesso, quindi andando a giocare sui fattori face/heel, che sulla lunga, cioè in relazione a quanto fatto tra loro in questi mesi.
Il ritorno di Blair Davenport mi fa ben sperare per lei e per la divisione femminile di NXT. Sicuramente messa meglio rispetto a quella maschile.
Promo di Cody Rhodes che ci riporta nella dimensione giusta per quanto riguarda la sfida tra lui e Brock Lesnar. Ora manca la bella e mi chiedo se sarà a Money In The Bank oppure se se la terranno per SummerSlam. Mi sembra chiaro che la direzione per Roman Reigns sia quella dei cugini, forse a questo punto per Cody è meglio chiudere i conti con Brock in una cornice importante come quella di inizio agosto.
Parliamo dei ritrono dei cosiddetti free agent post draft a NXT, questo spiega anche il fatto che Von Wagner sia ancora nel roster giallo. Se per Ali una scelta che almeno sarà qualitativa, per Corbin sembra il classico test per un face, cioè quello di contrapporsi a uno dei peggiori midcarder overrated di sempre, dopo Wade Barrett.
Anche se il vero emblema della non voglia di fare, è rappresentato dalla costruzione per Money In The Bank.
La settimana AEW
Concluso il capitolo DON, bisogna costruire i temi per Forbidden Door.
La storia principale sembra essere quella legata all'Elite. Non solo per quello che sarà il ruolo di Konosuke Takeshita ma più per chi sarà l'aiuto che Kenny Omega è andato a chiedere in Giappone. Questo mi ricorda i momenti nei Being The Elite pre-debutto quando gli Young Bucks pensavano avesse convinto Kota Ibushi e invece era Michael Nakazawa.
Takeshita è un nome che più di tutti avrà vantaggi da questa situazione, che andrà a costruire bene il suo personaggio e a definirlo, oltre a essere "il Super Rookie", che era sostanzialmente la sua gimmick a la Kenta Kobashi prima del turn.
Il Bullet Club Gold dovrà per forza di cose avere un ruolo chiave nell'evento di fine giugno, dopo tutto sarà la prima volta da quando è stato sconfitto che Jay White si ritroverà di fronte ai suoi ex compagni e le parole di David Finlay di non riconoscere il BCG come membro del BC non sono state dette a caso.
Gli FTR finiscono in questo quadro, essendo gli ex campioni IWGP, non chè attuali campioni AEW, la possibilità che possa trasformarmi tutto in un coinvolgimento sulle cinture sembra un'idea futuribile.
Il coinvolgimento tra feud con Adam Cole & Britt Baker con Chris Jericho & Saraya è letteralmente ben fatto. Nel senso che spesso si sono visti dei Mixed Tag uscire un po' a caso, qui, sebbene Saraya sia obiettivamente entrata a gamba tesa nel feud, c'è un suo senso nel costruirlo e ne esce un bel match che mi viene da considerare come possibilmente finale per il feud tra i due, anche perchè se Cole dovrà andare su MJF, bisogna chiuderla e questo è un bel modo.
Kris Statlander che da campionessa TBS riparte da Nyla Rose, va ancora a chiudere un ulteriore cerchio della sua storia.
Il BCC sembra che stia andando verso la direzione di legittimizzare Wheeler Yuta. Mi spiego meglio, sia a Double Or Nothing che questa sera, abbiamo una vittoria di Yuta netta, dove porta il pin e viene riconosciuto il suo valore dagli altri membri. Può tranquillamente essere letto come un modo per cercare proprio di far riconoscere il membro più giovane della stable come talento del presente.
HOOK che entra in un feud con La Faccion Ingobernable è un altro upgrade. Così come per Yuta ci troviamo di fronte a una situazione in cui due nomi che stavano nel midcarding agevolmente sono in grado di salire le gerarchie con calma, senza bruciarli troppo.
Trovo tutto sommato sensato che i nomi coinvolti sia nel match tra i Four Pillars che Orange Cassidy siano così traumatizzati fisicamente da soffrire, sia sul ring che non presentandosi alla puntata.
In tutto questo una delle migliori puntate di Rampage di sempre. Quattro match, tutti ottimi incontri televisivi.
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Alessio Garbini