lunedì 27 novembre 2023

Una recensione al 100% CM Punk Free: analisi e voti per WWE Survivor Series 2023

Un evento che passerà alla storia per un singolo momento. Per questo vorrei tenere separate le due cose, prima che la grande sorpresa finale si porti via tutto il resto. Quindi per oggi analisi e voti di Survivor Series senza gli ultimi minuti.

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Ricordatevi che cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla. 

Partiamo dall'elefante nella stanza: CM Punk. Tratterò questa situazione in un secondo articolo che farò uscire in settimana sul sito.
Questo per un motivo ben preciso, sarebbe sicuramente poco rispettoso di tutti i wrestler coinvolti nell'evento focalizzarsi solo sul finale e non su quello che questo evento ci ha offerto. Quindi se siete interessati alla situazione Phil Brooks, vi rimando a seguire i vari social per capire quando uscirà l'articolo. Per tutti gli altri parliamo di Survivor Series CM Punk Free.

Ci sono due chiavi di lettura importanti dietro questo PLE. La prima questione è la sostanziale differenza che si vuole dare ai gimmick match.
Questo è un discorso che abbiamo già visto sulla Royal Rumble, Elimination Chamber e Money In The Bank. Cioè tutti quei momenti in cui ci sono due match uguali nella card, uno maschile e uno femminile.
Ovviamente il concetto principale dietro è quello di cercare di dare un senso differente ai due incontri, in modo da non rovianre la card. Uno dei principi cardine in uno show di wrestling è quello di offrire più direzioni differenti all'interno dello stesso.
A questo punto mi verrebbe quasi da chiedermi se abbia senso. Mi chiedo se non si possano fare due eventi differenti, magari nello stesso mese permettendo così di dare un focus una volta al War Games maschile e una volta a quello femminile.
Perchè la conseguenza di questo è quella di lavorare per sottrazione, nel senso che uno dei due match sarà una spotfest e uno sarà focalizzato sulle storyline. Il problema è che per tutto l'anno si è fatto sempre che il femminile fosse la spotfest e il maschile quello focalizzato sulle storyline.

L'evento femminile di fatto è legato molto alla potenza degli spot. Ci sono vari punti cardine di questo, da un lato abbiamo tutto quell'insieme di spot e di sequenze atte a creare uno scontro nel match. Pensiamo a Iyo Sky che salta dentro un bidone (mi sfugge la logica, ma non è questo il punto) contrapposta al Moonsault di Charlotte Flair. Proprio l'idea di andare a creare uno scontro.
Il problema è che non tutte hanno lottato bene. Per esempio Shotzi che insomma non ha fatto proprio una bella figura. L'altro problema è che sembrava un insieme di sequenze senza un'anima. Un po' il difetto di molte wrestler targate WWE, Charlotte Flair e Bianca Belair in primis.

Il match maschile è invece impregnato di storia. Sembra quasi tutto girare attorno a Jey Uso. Le sue interazioni con Drew McIntyre e Randy Orton, spesso agli antipodi, hanno permesso di creare una logica e una sequenza di momenti chiave. Pensiamo a Jey che salva il rientrante Viper guadagnandone la fiducia.
Il rientro stesso è stato un altro potente elemento narrativo, che si riallaccia sia alla Bloodline che al Judgment Day creando nuove possibili interazioni per il futuro.
Anche il Judgment Day ha un ruolo chiave. Chi solo per gli spot come Dominik, chi invece per una ragione più di storia come JD McDonagh o Damien Priest con la sua valigetta.

Il secondo punto è proprio che per dare un peso a questi due match, il resto della card risulta particolarmente sotto tono. Non brutta o inutile, perchè ci sono stati vari momenti comunque interessanti, ma che non si discostano troppo da un normale match da show tv.

Ipoteticamente lo scontro di stili tra Gunther e Miz era un modo per avere una difesa del titolo in PLE (il campione non può uscire dagli US per qualche mese) senza rovinare altri (il feud con i DIY e interno all'Imperium in divenire); così come un modo per andare a costruire Santos Escobar come possibile rudos del roster; infine Rhea Ripley che deve difendere la cintura contro avversarie "toste" per costruirla in vista di Becky Lynch. 

Uno show tutto sommato godibile e che rimane piacevole indipendentemente dal ritorno di CM Punk.

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Alessio Garbini


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