L'annata WWE inizia sempre con un evento molto importante e interessante. La Royal Rumble e questa edizione è storica perchè, finalmente, la Rumble femminile è qualitativamente superiore a quella maschile e non per demerito, ma anzi.
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La Royal Rumble femminile riesce finalmente in un'impresa storica. Cioè in quella di creare un equilibrio tra le sue parti.
Il vero successo della Women's Revolution iniziata con le Four Horsewomen e Ronda Rousey è quello di aver contribuito a investire sulle donne. Quindi se nelle prime edizioni del match si doveva riempire di gente da NXT oppure di ex nomi, piano piano questo problema è andato a sparire e oggi il roster è così ampio e strutturato da potersi permettere di non attingere nè dal passato nè dal territorio di sviluppo, con eccezioni meritevoli come per il maschile.
A questo punto il secondo problema era rappresentato dalla costruzione del match stesso, tutta incentrata sugli spot. Che è il problema che si è già riscontrato in altre tipologie di incontri come il MITB o la Elimination Chamber ma anche su questo, c'è finalmente un equilibrio.
Infatti c'è stata una piacevole alternanza di momenti topici nel match: fase di spot, fase di storyline, fase spot, fase delle big women, finale.
E queste fasi alternate hanno sicuramente permesso di mantenere alta l'attenzione e di rendere finalmente l'incontro molto importante. A parte R-Truth, totalmente gratuito e fuori luogo.
Sul quadrato ci sono sicuramente stati degli aspetti negativi; il principale è legato alle capacità in-ring, cioè di come quelle che non sono in grado di stare in un single match, non sono poi riuscite effettivamente a fare qualcosa di valido, neppure nei momenti di shine. Penso a Naomi, la grande rientrante, con una Hurancanrana terrificante all'inizio oppure errori di positioning da principiante quando Jordynne Grace e Ivy Nile aveva il centro ring col doppio Vertical Suplex.
Ma anche errori più concettuali come Carter & Chance che non sanno come muoversi e le troviamo in una posizione in cui osservano se Asuka e Kairi Sane siano nel posto giusto, ignorando la camera e ignorando che potessero intervenire.
Senza infierire troppo su Shotzi o Maxxine Drupi che mi sembra di sparare sulla Croce Rossa.
Il lavoro di conservare intatte le relazioni è sicuramente pregevole, soprattutto perchè porta ad andare a costruire quelle che sono le possibilità di strutturare i feud in corso.
La campionessa TNA è stata gestita molto bene, ha preso il suo spazio e poi l'eliminazione è avvenuta per mano di Bianca Belair, una delle top star nell'incontro e per questo ne esce al meglio, con un valore aggiunto non indifferente.
Il finale mette in evidenza un fatto strano, cioè il vuoto pneumatico di Becky Lynch. Perchè oggettivamente non ha fatto nulla. Il ring riempito per uno scontro Piper Niven e Nia Jax è stato totalmente senza un senso, sembrava fatto per dare alla Lynch il suo payoff nel match e potersi vendicare di Nia in qualche modo. Invece dopo uno scontro inesistente tra Niven e Jax, abbiamo una Lynch che arriva, fa qualcosa ma quando non riesce se ne sta per i fatti suoi. Certo lo scopo era quello di dare un forte shine a Jade Cargill, impresa riuscita, ma questo nel concreto è avvenuto eliminando in maniera poco enfatica Nia, Becky e Naomi. Questo sottolinea il fatto stesso di quanto abbia delle lacune enormi, nonostante il suo enorme carisma. Ma tanto la WWE punta su Bianca Belair che anche a carisma è latitante, quindi possiamo anche immaginare che il suo futuro sia assicurato. Senza tirare fuori la solita storia di voler "mostrare come trattano gli ex AEW figlio prodigo".
Parentesi positiva per Tiffany Stratton che direi se la sia cavata
egregiamente e conferma l'intenzione di spingerla molto appena sarà nel
main roster.
Infine Bailey. Beh, non è che la vittoria mi abbia colto alla sprovvista, la costruzione dello scoppio delle Damage CTRL è qualcosa che si sta portando avanti dall'estate e questa vittoria era il modo più subdolo per entrare nella Road To WrestleMania. Però non c'è stato un reale accento alla storia; l'uscita di Sane e Asuka è avvenuta troppo presto e in maniera ben poco enfatica, avvenendo come parte del feud attorno alle cinture di coppia piuttosto che con un ruolo importante legato al titolo massimo di SmackDown.
Senza dimenticarsi di come Bailey sia rimasta praticamente in disparte tutto il tempo del match. In linea col personaggio, andando a eliminare solo nei momenti chiavi, ma senza intenzionalità verso Iyo Sky.
Se la Rumble femminile si è giocata tutta su questo perfetto equilibrio, quella maschile ha una struttura differente.
Da un certo qual punto di vista sembra quasi che fosse un match pensato per dare risalto al midcarding e cercare di costruire elementi provenienti proprio da quel sottobosco, dando valore a tutta una serie di rivalità recenti per creare quel senso di continuità.
Proprio in questa dinamica ritroviamo differenti riprese, forse quelle più presenti cioè Bobby Lashley e Karrion Kross, così come le interazioni tra Santos Escobar e Carlito. In modo da riuscire quindi a creare quell'interesse generale attorno ai feud in corso.
Un discorso opposto lo possiamo fare per altri nomi più da uppercarding che sono usciti molto male da tutto questo.
Partiamo da Andarade. Allora, capisco che la scelta possa anche essere legata a Charlotte Flair o a un discorso monetario (è stato riportato che il suo addio alla AEW sia legato alla proposta economica), però c'era davvero spazio di pensare che non venisse utilizzato di nuovo in questo modo?
Perchè un ritorno come quello di Sami Zayn è un ritorno da uppercarder che può anche andare a giocarsela attorno a titoli secondari, ma una prestazione del genere cosa può produrre? Non sembrerebbe nulla di buono, soprattutto se dovessimo riguardare che dall'altra parte in uscita c'era la Continental Classic che l'ha rivalutato.
Senza stare a fare il filo e per segno di tutti gli uppercarder, mi soffermo giusto sullo scontro tra gli Usos. Qualcosa di impresentabile. Il fatto non si incrociassero per tutto quel tempo era funzionale proprio per rendere speciale i rari momenti, ma a parte essere 1 e 2 lo scontro non ha generato nulla, non c'è stata nemmeno una sequenza a parte i pochi minuti iniziale e delle eliminazione che sono indipendenti.
Ho sicuramente apprezzato la mini storia di Kofi Kingston, che riprendendo il feud in corso, andando a costruire per la difesa di lunedì, elimina Ludvig Kaiser ma viene eliminato a sua volta da Gunther creando anche un momento narrativo interno alla Rumble.
Bron Breakker spinto tanto ed è un bene? Non so me lo sto chiedendo anche io, soprattutto se pensiamo che questo spazio era quello di Brock Lesnar con modalità simili. Quindi dobbiamo aspettarci una situazione in cui sarà pushato come monster heel.
E diciamo che è uno di quei nomi interessanti che merita una sua crescita ma non di essere troppo sovraesposto, se no il rischio rigetto come Austin Theory è altissimo. Quindi bisognerà cercare di trovare un giusto equilibrio.
Ma il momento principale dell'incontro è il finale. Tralasciando i nomi ultimi come Sami Zayn, Damian Priest o Ricochet, arrivati in fondo perchè sostanzialmente gli ultimi entrati rilevanti, il match si è costruito attorno a CM Punk, Cody Rhodes, Drew McIntyre e Gunther. Gli unici veri main eventer nel match. Il lavoro è stato impeccabile. Il campione Intercontinental esce come una reale star, di nuovo tra i finalisti e fregato solo per un errore di calcolo. Sarebbe interessante se questo porterà a costruirne la vittoria in futuro.
Drew McIntyre che finalmente mostra quello che è, il suo confronto con CM Punk può essere molto interessante in futuro e potrebbe darci uno stint heel di tutto rispetto. Sebbene sia quel personaggio sempre al confine, come Punk stesso, il che renderà il feud eventuale particolare.
Infine lo scontro Cody/Punk è la perfetta ciliegina sulla torta, i due avevano già anticipato a Raw questo scontro ed è inevitabile assistere all'errore di superbia del wrestler di Chicago che sottovaluta Rhodes e questo gli costa la vittoria. Un errore che dunque aiuta a sottolineare la determinazione di Cody a concludere la storia. Poi di questo ne ho già parlato a fondo lo scorso anno e pure durante l'anno di come sia stato costruito male, male, male. Ma oggi rimaniamo nel presente e vediamo come lui sia stato costruito per giungere a compimento della sua storia.
Chicca inedita e molto apprezzata, la presenza di Seth Rollins e Roman Reigns come osservatori a distanza e che i loro due avversari d'elezione fossero in finale ha reso ancora più speciale il tutto.
I due match extra Rumle sono sostanzialmente simili. Nascono con l'idea di fare da cuscinetto e il loro ruolo lo svolgono bene. Peccato che sostanzialmente siano lo stesso incontro ripetuto con finali ricchi di over booking in entrambe le occasioni. L'unica sorpresa è il pin su AJ Styles che va sostanzialmente a togliere un match tra i due, lasciando aperta la strada a un singolo con Randy Orton che è un incontro che merita un ME, cosa che in questa occasione si sarebbe persa.
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Alessio Garbini