Stasera, come ormai da tradizione consolidata, si svolgerà la cerimonia della Hall Of Fame.
Andremo a commentare, e a raccontare qualcosa, dei vari wrestler che saranno introdotti questa sera.
Un po' come feci lo scorso anno per l'edizione del 2014: Hall Of Fame 2014.
Un'esclusiva solo per voi, amici di The Jeffo Experience.
Arnold Schwarzenegger
Il rapporto che lega Arnold al wrestling, ha origini lontane.
Era solito allenarsi con Bruno Sammartino durante gli anni '70-'80, aveva stretto amicizia con Andrè The Giant, conosciuto sul set di uno dei suoi film, e con Hulk Hogan.
Bisogna aspettare la fine degli anni '90, per la precisione il 1999, per vederlo in WWE. L'11 novembre del 1999, grazie all'amicizia con Steve Austin e The Rock, appare a SmackDown!, partecipando a vari segmenti e commentando a bordo ring il match di HHH con Test e Austin. Il passaggio di una sedia a Austin gli permette di portare il pin decisivo sul Triplo. I due hanno un confronto verbale che si conclude con Schwarzy vittorioso che colpisce l'attuale CEO.
Il suo ritorno sarà per WrestleMania 29, per introdurre Sammartino, e a Raw il 24 marzo 2014 per promuovere un film. Prendendo parte anche a WrestleMania 30, in un segmento con Hulk Hogan.
Il suo ingresso è forse uno dei più sensati tra quelli delle celebrità vista la sua storia e il suo sostegno per il wrestling.
Connor "The Cruscher" Michalek
La sua storia divenne virale nell'ottobre del 2012. Il giovane Connor, all'epoca di 6 anni, malato dalla nascita, aveva chiesto di poter incontrare Daniel Bryan, il suo idolo.
I due si sono incontrati in differenti occasioni, una delle più significative rimane a WrestleMania XXX, dove, Bryan, dopo aver vinto il titolo, corre ad abbracciare Connor a bordo ring.
Neanche un mese dopo, Michalek viene a mancare.
Il Warrior Award nasce da un'interpretazione volutamente erronea delle parole di Ultimate Warrior alla scorsa Hall Of Fame. Aveva infatti dichiarato che bisognava dare un premio anche ai vari Time Keeper o la Ring Crew in quanto tutto quello che si vede in TV è merito loro.
Il tutto è stato editato in modo da risultare che Warrior si riferisse a "persone con grande forza di volontà".
Sull'utilizzo virale della tragedia di Connor mi sono sempre trovato in disaccordo, lo sfruttamento della situazione per dare un'immagine positiva della WWE mi dà il voltastomaco.
Eppure funziona sul pubblico americano amante di queste storie strappalacrime.
Certo nell'aprile dello scorso anno è stata aperta una fondazione benefica da parte della WWE a nome di Connor.
Perciò qualcosa di buono è stato fatto.
Alundra Blayze
Primo dei nomi discussi di questa classe. La storia di Madusa che cestina il titolo femminile WWF in diretta a Nitro è un momento chiave per la storia della Monday Night War.
Ma prima di questo Alundra era una delle wrestler femminili migliori delle sua generazione. Prima imponendosi in AWA, dove ebbe la possibilità di stare sul ring con gente come Sherry, poi ebbe un ottimo grandioso stint in giappone presso la AJW.
Dove i suoi incontri con Chigusa Nagayo o Luna Vachon sono storici.
Quando la WWF decise di riformare una categoria femminile scelse proprio lei come rappresentante di essa. Bella presenza, ottima sul quadrato. La scelta perfetta.
Ma come succedeva all'epoca l'offerta della WCW era più convincente, si accasa quindi nella federazione di Atlanta dove rimane fino alla fine della federazione.
Ebbe anche un'avventura sui monster truck per Monster Jam.
Il primo dei nomi discussi, perchè non si era lasciata in buoni rapporti quando lasciò la WWF, una cosa che sicuro ha influito. In effetti da quando è rientrata anche Wendi Richter, nonostante lo screwjob ricevuto (Lo Screwjob Originale) nella HOF, tutto è possibile.
Un giusto premio per una delle wrestler più importanti degli anni '90.
Rikishi
Uno dei due nomi che più di tutti ritengo inadeguati in questa classe.
Una carriera limitata, con pochi momenti interessanti, nei primi anni in tag tra Montreal, Puerto Rico, Texas,.. prima di arrivare in WWF come team poco d'effetto. Latitano per quasi tre anni in questo limbo della categoria.
Lasciato il team diventa un wrestler in singolo, prima come Sultan e poi come Rikishi e solo a fine 2000, grazie al cugino The Rock che spinge, ottiene qualcosa di buono, come il main event nel primo (e unico) Hell In A Cell Match a sei uomini.
Ritorna poi in tag nei Too Cool. Un team comedy.
Forse il momento più importante per lui è stato quando ha preso la NWE e l'ha rovinata facendola uscire dall'Italia, perdendo tutti i contratti che la federazione aveva nel nostro paese e chiudendo l'esperienza di una major italiana.
Tatsumi Fujinami
L'espansione della WWE in Giappone prosegue. Non a caso Hideo Itami ha vinto il torneo di NXT per entrare nella Andrè The Giant Memorial Battle Royal.
Il nome di Fujinami è uno dei più importanti della terza generazione di wrestler giapponesi (quella di contemporanei a Jumbo Tsuruta, Riki Choshu, Genichiro Tenryu,... per fare dei nomi). Cresciuto sotto l'ala protettiva di Antonio Inoki, in JWA prima e in NJPW poi, è rimasto quasi sempre etichettato come il secondo.
L'inventore di mosse come il Dragon Suplex o la Dragon Sleeper, è anche quello che portato un forte interesse verso la nascente categoria Junior a cavallo tra gli anni '70 e '80 prima della rivoluzione di Tiger Mask.
Verso la fine degli anni '70 va in Messico e negli US dove lotta in WWWF e porta in Giappone il titolo Junior della compagnia.
Passato nel 1981 alla categoria Heavyweight ha un feud con Choshu che porta un nuovo concetto che rivoluziona il wrestling giapponese, lo scontro tra due wrestler di origine nipponica.
Negli anni '90 è ormai un veterano consolidato nel main eventing che aiuta i giovani, rappresentati dai Three Musketeers della New Japan, ha anche dei feud con Ric Flair attorno al titolo NWA.
Il suo è un nome importante, un uomo che ha rivoluzionato il wrestling stesso nel suo paese. Un'occasione per aggiungere il senso di "global", come Carlos Colon lo scorso anno.
The Bushwhackers
Questo è il puro esempio di come la WWE fagociti tutto quanto gli sta attorno.
Se si pensa ai Bushwhackers, subito si ha in mente due tag team jobber, di importanza pari a quella dei Los Matadores, noti perchè Luke uscì dal ring in così poco tempo da proseguire la sua marcetta senza mai fermarsi nella Royal Rumble del 1991.
Eppure quando giunsero in WWF nel 1989 i due avevano già 25 anni di carriera alle spalle.
Lottarono praticamente ovunque, dalla Nuova Zelanda e Australia (loro terra d'origine), fino al Canada e a Puerto Rico.
Erano un ottimo tag team heel dell'upper-card, noto soprattutto per lo stile violento che li caratterizzava. Erano soliti fare match con il filo spinato e con le gabbie. Appreso dalla WWC di Carlos Colon.
Vincendo titoli praticamente ovunque e, all'epoca, se vincevi un titolo era perchè rappresentavi il meglio della categoria e un'ottima fonte di guadagno.
Quindi è un po' triste pensare che loro due siano noti per lo stint da face comedy in WWF e non per quanto fatto nei 25 anni precedenti che, sebbene non sia niente di imprescindibile li rende dei protagonisti minori importanti della disciplina.
Kevin Nash
Con lui il nucleo fondatore dell'nWo è tutto nella HOF. Sembra che si voglia inserire la stable di nuovo il prossimo anno. Motivo per cui Scott Hall è stato inserito come Razor Ramon.
Nash inizia in WCW nel 1990, con differenti gimmick più o meno ridicole, Oz, come il mago del libro/film, e Vinnie Vegas, un mafioso.
Nel 1993 entra in WWF dove diventa il bodyguard e amico di Shawn Michaels. I due erano già amici ai tempo in cui Nash stava in WCW e formano la famigerata Kliq, che gli darà differenti poteri nel backstage. Di questo periodo si ricorda il regno di quasi un anno e il feud con il suo ex-amico HBK.
Uno dei momenti principali della sua carriera è il ritorno in WCW, questa volta, lascerà il segno sulla storia del wrestling creando la stable per eccellenza, l'nWo.
Rimasto in WCW fino alla fine tornerà poi in WWE e in TNA con feud vari, ma con una forma fisica ormai andata.
Vista la sua amicizia con HHH era sicuramente uno dei nomi più accreditati per l'ingresso nella HOF, se lo merita? Da un certo punto di vista più commerciale sicuramente, i suoi successi nelle vendite sono maggiori a quelle di Shawn Michaels l'anno successivo.
Il suo posto nella storia con la Kliq e il suo stint in WCW se l'è meritato, certo ci sono anche differenti "porcate", ma questo direi che sia più che sufficiente.
Larry Zbyszko
Zbyszko è il secondo nome che si lasciò in malo modo con la WWF addirittura nel 1981.
Larry aveva un marchio, l'essere uno dei volti del futuro del wrestling. Iniziò ad allenarsi sotto Bruno Sammartino e divenne il suo protetto. Per tutti gli anni '70 girando tra i vari territori aveva questa "onta", ma riusciva ad emergere grazie alla sua ottima prestazione.
Lo storico feud del 1980 con Sammartino è uno dei più importanti per la WWF dell'epoca. Larry stanco di essere etichettato come il protetto di Sammartino si ribellò e lo tradì. Il loro match allo Shea Stadium tiene ancora oggi il record per l'area di New York come spettatori e incassi e portò i due a ricevere il più alto compenso della storia fino a quel momento.
Lasciata la WWF per dissidi, si accasò in AWA e nel circuito NWA. Divenne in breve tempo uno dei volti dell'AWA, con degli ottimi incontri, ad esempio il suo match con Curt Hennig di un'ora è considerato un classico dello scientific wrestling.
Negli anni '90 andò in WCW rivestendo vari ruoli e poi girerà molto, avendo anche un ruolo on-screen in TNA.
Uno dei wrestler migliori sul ring di quel periodo, poteva essere uno dei più grandi, grazie al suo carisma, alle sue capacità sul ring e al microfono. Ma per screzi e per l'oscurantismo della WWE, non ha ricevuto le onoreficenze che si merita.
Questa è solo una piccola "ricompensa" per quanto fatto nella storia. Purtroppo è troppo tardi, chissà se ci sarà un pubblico che ne riconosce il valore o meno questa sera.
Randy Savage
Un enorme talento, sul quadrato, al microfono, un mostro di carisma.
Dal suo debutto negli anni '70 risultava palese come Savage fosse un nome da tenere d'occhio.
Il suo debutto in WWF avvenne solo nel 1985, ma da lì fu un'ascesa costante. Rubò la scena a WrestleMania III, vinse il titolo WWF un anno dopo, un ottimo e memorabile feud con Hulk Hogan, il matrimonio con Miss Elizabeth. Altri grandi feud con Ric Flair o Jake Roberts.
Il nome di Randy viene associato immediatamente all'epoca d'oro dal punto di vista mediatico per la WWF degli anni '80.
Rimase un amico di Vince McMahon, tanto che, quando nel 1993 non rinnovò il contratto perchè voleva tornare sul ring e andò in WCW Vince non lo perdonò mai.
La storia che ebbe rapporti sessuali con una Stephanie McMahon minorenne sono solo leggende metropolitane.
Un nome per anni corteggiato ma, in segno di "protesta" per uno sgarro risalente al 1987, in cui in una Legend Battle Royal non fu chiamato il padre (definito da Pat Patterson, come non una leggenda), non accettò mai.
Aveva posto una condizione. Insieme a lui sarebbero dovuti rientrare Angelo Poffo (suo padre) e Lanny Poffo, suo fratello.
Ora Randy è morto, quindi il vil denaro vale di più dell'onore.
Se vi è piaciuto questo articolo vi invito come sempre a farlo girare
sui vari social, a mettere "mi piace" e "segui" alla pagina FB del
blog: pagina FB.
Alessio Garbini