domenica 14 maggio 2023

JeffoVisioni: la controprogrammazione alla NBA è da Playoff

Ritorna JeffoVisioni l'appuntamento settimanale in cui ogni domenica mattina racconto il meglio di quello che abbiamo potuto vedere in TV.
Una settimana che poteva essere molto inutile, ma sia la WWE che la AEW hanno preso di petto i Playoff NBA e NHL andando al contrattacco.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.   

 La settimana WWE

Nel momento in cui ci si trova di fronte a eventi sportivi importanti bisogna cercare di capitalizzare su un tema. Lo sanno bene sia la WWE che la AEW. La WWE settimana scorsa ha usato l'arma del Draft, mentre la AEW questa usa lo Steel Cage tra Jon Moxley e Kenny Omega.
Sabato la WWE ha cambiato idea sull'organizzazione del torneo per assegnare il nuovo World Heavyweight Title e lo ha spalmato e strutturato in modo da non perdere troppi spettatori sulle due sere, lungo tutta la serata. Immagino forti del successo del Draft.

Però la branca di Raw è stata usata bene. Da un lato portandoci a Seth Rollins come finalista, il che è uno degli aspetti che stavano costruendo dall'annuncio della cintura nuova, dall'altra andando a sviluppare il feud tra Cody Rhodes e Brock Lesnar. Anche se prosegue, non trovo un senso al match in sè, come ho detto nell'analisi di Backlash (potete leggerla qui).
Molto apprezzabile che Cody abbia affrontato Finn Balor e The Miz, cioè due con cui ha avuto a che fare recentemente nelle puntate e che la semifinale fosse tra Finn e Seth come nel 2016. Ha dato quel senso di attenzione e cura che era uno dei marchi apprezzati del booking di Paul Levesque.

SmackDown dal conto suo non offre certo uno spettacolo particolare attorno al torneo. Dovendo fare tre match tendenzialmente lunghi, questo va inesorabilmente a rovinare quello che potrebbe essere un torneo se si fosse svolto in tempi più dilatati.
Bene o male tutto prosegue in maniera abbastanza nella norma e prevedibile, con un opener sicuramente piacevole tra Edge, Rey Mysterio e AJ Styles che riporta un po' le vibes degli SmackDown Six del 2003. Immagino l'idea fosse quella. Una finale AJ Styles e Seth Rollins porta il titolo a uno scenario di spettacolo.

Non ho capito un paio di cose. Le interazioni tra Imperium e Kevin Owens & Sami Zayn. Immagino serva per il ritorno di Gunther dal viaggio di nozze, ma per chi? Forse per risfruttare l'alleanza con Matt Riddle e fare un nuovo Gunther/Riddle? Ci può stare piuttosto che andare a separare i campioni. Sebbene continuo a vedere come Ludvig Kaiser & Giovanni Vinci non abbiano la considerazione che dovrebbero avere, sembrano appunto degli scagnozzi di seconda fascia e non una minaccia reale.
Xavier Woods viene battuto da Dominik Mysterio. Un program Judgment Day/New Day? Ci può stare come parcheggio e per continuare ad alimentare l'heat di Dom.

Però quanto visto a SmackDown mi fa sorgere dubbi sulla questione Imperium. Che fosse davvero un banale tappabuchi?
Detto questo, ci ritroviamo con un ulteriore sviluppo della soap opera della Bloodline. Un ennesimo sviluppo per allungare il brodo. Certo se dovesse esserci anche il cambio dei titoli tag, probabilmente potrebbe rappresentare una forte accelerata verso SummerSlam e l'ipotesi che possa perdere i titoli in quell'occasione in seguito alla perdita dei cugini Uso.

La Family di nuovo riunita. Sono ben poco fiducioso per tutti e quattro i membri, però come gruppo magari qualcosa lo portano a casa. A partire da qualche shot per i titoli tag femminili date le interazioni con Sonya Deville & Chalsea Green.

Parlando di stable vedo come si stia costruendo uno scioglimento dei Schism, con una Ava Raine che sembra prendere in mano la leadership, quindi andando a fare un parallelo con quanto fatto dal padre. Non vorrei che il successo di Dominik stia spingendo a spingere anche su di lei.


Rispetto al roster rosso, nel roster blu i nomi di NXT sembrano davvero un'importante acquisizione. Spazio dato a Grayson Waller, vittoria su Baron Corbin per Cameron Grimes e i Pretty Deadly che interagiscono fin da subito con le fasce alte della divisione tag tramite Brutes.

Divisione femminile in fermento nel roster rosso. Zoey Stark riceve subito un buon push, il che va sempre bene. Natalya/Rhea Ripley è un match dall'alto potenziale. Infine il ritorno di Becky Lynch contro Trish Stratus, che vogliano regalarlo agli arabi?
NXT ha dato valore alle donne scegliendo di puntare tutto su un torneo, però con il focus sul titolo femminile. In questi due match forse solo la sorpresa è la sconfitta pulita di Gigi Dolin, sebbene avvenuto con vittoria di Tiffany Stratton che sta venendo costruita come volto della divisione.
E anche SmackDown, ovviamente non legato al titolo principale, con i soliti segmenti tutti uguali di Bianca Belari; la distruzione della Damage CTRL continua a spron battuto. Mi chiedo sempre quale possa essere il futuro per loro però.

Un rinato Dijak nella dimensione di questo NXT funziona. Il suo personaggio in cui assale con violenza un Ilja Dragunov, fa effetto.
Rimanendo in tema NXT: UK ancora una buona prova tra Charles Dempsey e Tyler Bate. I due mettono su un match in stile europeo, ma la cosa funziona. E speriamo venga ripresa e non resa una macchietta in futuro.

Infine che fine ha fatto la MMM? Perchè Maxxine era con Otis e Chad Gable?

 La settimana AEW

Per rispondere alla terribile controprogrammazione settimanale, la AEW mette in piedi un PPV. 

Il Cage Match è stato un incontro importante. Pensato per essere un match in cui la qualità narrativa tocca differenti vertici. Prima la qualità del match stesso, in cui sia Jon Moxley che Kenny Omega riescono a dare forte peso a ogni mossa e spot; poi per quella che è la narrazione a lungo termine, tutta la rissa pre-incontro e i coinvolgimenti di Elite e BCC rimandano alle storia recente; un coinvolgimento sul futuro, il turn di Don Callis che porta inesorabilmente a un cambiamento e una costruzione per il futura che deve essere atta a evolvere sia in vista del singolo incontro che su tute le relazioni tra i nomi coinvolti. Tutti elementi che aiutano a rinforzare l'incontro e a renderlo un Main Event di tutto rispetto e che merita di essere ricordato.

Il match tra Claudio Castagnoli e Fenix è molto solido, uno di quegli incontri che potrebbero rientrare tra i migliori opener delle puntate di Dynamite; inoltre la stipulazione che ha ripercussioni sulla ROH stessa rimane interessante. Tra l'altro il gioco per cui il campione Ring Of Honor ha la meglio in singolo sul campione di coppia, ma che andrà a perdere nella difesa titolata tag, rinforza il peso della divisione.


Hanno la loro profondità, ma sono stati degli incontri che non erano proprio il focus. La difesa di Orange Cassidy su Daniel Garcia continua lo schema delle ultime settimane, con OC che fa sempre più fatica e piano piano sta crollando.
Si chiude il feud tra Julia Hart e Anna Jay. Le due si erano date battaglia a Rampage e ottengono l'onore e l'onere di concludere con un match hardcore di tutto rispetto in una puntata piena di match importanti. Non male.
Unendo entrambi i match abbiamo i Best Amigos tentare l'assalto al titolo della House Of Black, portando a casa anche qui un match costruito ma che non è soltanto sufficiente per renderlo un incontro memorabile.

Due tematiche della puntata mi hanno tenuto incollato. Da un lato i ritorni nell'ufficio di Tony Khan con Miro e Thunder Rosa; dall'altroi quattro video package dedicati ai Four Pillars, un modo semplice ma che li approfondisce tutti e quattro e ci porta a valorizzarli tutti.

Trovo meno affascinanti altri due feud legati a delle cinture. L'inserimento di Mark Briscoe come fattore intermedie tra gli FTR e il team di Jay Lethal & Jeff Jarrett non è qualcosa di inutile, ma sembra una scusa per allungare il brodo di un match di suo ben poco accattivante.
Il secondo riguarda il titolo TNT quindi con Wardlow e Christian Cage. I contenuti sono anche presenti e forti, ma il feud di suo è vacuo.

Il meglio del resto

Being The Elite ritorna con l'idea di andare a costruire qualcosa. Questo sottotesto tra le Elite e il Dark Order nato attorno alla figura di Adam Page è una delle storie che maggiormente possiamo identificare come positive negli ultimi tempi.
Il fatto che il DO stia cercando di instillare in Kenny Omega il dubbio sulla natura di Matt Jackson e che ha dei segreti può diventare un punto chiave nei prossimi mesi.

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Alessio Garbini

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