mercoledì 16 agosto 2023

Match di ME**A: Mark Henry contro Kurt Angle

Sembra che il periodo di vacanza mi porti inesorabilmente qui, cioè a riguardare Match di Me**a. Questo secondo episodio arriva dopo il grande successo di: Great Khali contro Undertaker in un Punjabi Prison Match.
Tuffiamoci dunque in un altro di questi perduti capolavori: Kurt Angle contro Mark Henry dalla Royal Rumble 2006.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.  


Questo match lo ricordo particolarmente brutto. La Royal Rumble del 2006 porta con sè un quantitativo di rabbia e di scelte sbagliate che prendono inesorabilmente il sopravvento ogni qual volta provo a  focalizzarmi su questo match.

La storia che porta al match è una sagra di quanto il caro Mark Henry fosse particolarmente unsafe. Non so se vi ricordate uno dei 3 momenti belli dei suoi 20+ anni di carriera: la Hall Of Pain, beh era basata su qualcosa di vero.
Dopo aver speso due anni tra infortunio e OVW, il fu territorio di sviluppo della WWE, Mark ritorna in federazione. Se non ve lo ricordate Henry firmò con la federazione nel 1996, quindi aveva speso già dieci anni in federazione, il grosso di questi passati ad allenarsi.
Viene dunque deciso che l'inizio del 2006 lo avrebbe visto al centro della scena titolata. Perchè la WWE è ferma a Bruno Sammartino e uno sfidante grande e grosso va sempre bene, anche se eravamo all'epoca di Rey Mysterio come campione. Ah, che fosse per quello che uscì un disastro?

Il suo ritorno avviene col botto. Assale Batista dopo uno Steel Cage match, un assalto in cui ha difficoltà ad aprire la porta della gabbia e in uno di questi assalti, pensa bene di infortunare il campione, già precario e che stringeva i denti per via della morte di Eddie Guerrero. Di conseguenza il titolo diventa vacante.
Viene così sancita una Battle Royal per il titolo. Henry e Kurt Angle sono gli ultimi due e Kurt elimina Henry per il titolo.
La settimana dopo Daivari, che accompagnava il neo campione, lo tradisce e si unisce al World's Strongest Man. E questo ci porta al match di Royal Rumble.


Ma veniamo al match.

Sicuramente non si può dire che Mark Henry non abbia una base solida sotto di sè. Il Lock-Up iniziale è infatti perfetto. Abbiamo entrambi con la posizione delle gambe posizionate in modo eccelso e i piedi predispositi per spingere Kurt Angle; in questa prima fase vediamo anche come Henry si tenga legato al braccio di Kurt proprio con lo scopo di mantenerlo al centro dell'azione, con il campione che prova a scappare usando le corde.
Buono anche il lavoro di Mark di resistere ai tentativi di presa di controllo di Angle, riuscendo poi ad attaccarsi alle gambe e al Suplex, in cui usa il corpo per colpirlo.

Lo shine di Kurt Angle è quello di usare la sua agilità per cercare di scappare dalla presa e dai metodi dello sfidante; nel lavoro di Mark di bloccare i tentativi di striking vediamo come riesce a contenere il suo comeback.
L'hope spot è proprio costruito bene, con Kurt che riesce a staccarsi dal tentativo di Slam e corre le corde, venendo preso al volo per essere buttato fuori. Andando quindi a creare una perfetta continuità con quanto visto in precedenza.
Questa sequenza permette di spezzare l'azione, in questo modo Angle può fare un altro comeback colpendolo da sotto, ma come da costruzione classica del match, dura poco. Henry subito connette con una Slam e il primo tentativo di pin.
Da questa sequenza ne segue una lunghissima in cui con la Bear Hug, un abbraccio infinito, abbiamo Kurt intrappolato che cerca di liberarsi con dei lanci da judo, dopo oltre 1 minuto che sembrano 5, ce la fa.
Questo porta a permettere al nostro eroe di sgusciare, vendendo il male alla schiena, prova la Angle Slam, non riesce forse per la schiena e tenta con la Angle Lock, anche qui abbiamo Mark che vorrebbe vendere il dolore ma fa fatica a farlo e lo sforzo narrativo di entrambi si schianta contro il German Suplex del campione con uno sfidante che non vende.

Daivari ci porta al finale in cui rompe la Angle Lock, ma questo non ha una costruzione rispetto a quanto visto prima dato che Daivari non si era visto e non abbiamo la sofferenza di Mark che spiegherebbe perchè lui debba intervenire; il resto accade in maniera abbastanza insensata e rapidissima con l'arbitro KO, Henry toglie le coperture e si fa schianre con un Roll Up. FINE.


Sono dell'idea che in un certo qual modo la rabbia e i pensieri negativi attorno a tutto l'evento abbiano effettivamente portato a rendere più brutto il ricordo del match.

Sicuramente la durata limitata di 9 minuti ha aiutato in questo, poi ovviamente per un main event è assurda e ha rovinato e distrutto la costruzione del match stesso.
Proprio perchè tutta la prima fase del match, cioè fino al secondo comeback e la fase da heel aggressivo di Mark Henry, vede un match che è andato anche bene, niente di eccezionale, ma sicuramente non quello spettro di negativo che era nei ricordi.
Il match svacca totalmente nella seconda parte, sia a livelli di storia, che a livello di quello che è il finale e la sua costruzione.

Inoltre il fatto che fosse stato messo nel ME, al posto della Royal Rumble, perchè Undertaker doveva tornare e con i suoi super lampi dal c**o distrugge il ring, non ha aiutato. Era un perfetto match cuscinetto tra l'altro match titolato e la Rumble stessa. Un esempio dell'importanza di avere una card che segue una logica.

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Alessio Garbini
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