Oggi inizia una nuova avventura. Partendo da un'idea, cioè quella di riguardare le puntata dell'Uomo Tigre, ma con uno sguardo verso gli aspetti di narrazione del wrestling.
Non solo commentando e vedendo che cosa è accaduto nel corso dell'episodio ma ricollegandosi alla realtà del wrestling del 1969, cioè l'anno della messa in onda della serie. Con uno sguardo verso il Giappone e la vita del suo autore.
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Ikki Kajiwara non era soltanto un grande appassionato di Puroresu, ma era anche un praticante di varie arti marziali e amico con moltissimi nomi della scena dell'epoca.
Proprio per questo sia nell'anime che nel manga ritroviamo personaggi e situazioni reali, sebbene esasperate. Elemento che caratterizza altre sue opere tipo Tommy La Stella Dei Giants o Arrivano i Superboy.
Questo piccolo incipit sulla vita di Kajiwara è solo un'introduzione di un aspetto che ci accompagnerà nelle puntate; andremo a vedere anche perchè ebbe un ruolo dietro la formazione della FMW di Onita parecchio tempo dopo la sua morte.
Veniamo alla puntata dal titolo "Il Diavolo Giallo". Il titolo è una traduzione letterale del titolo giapponese. La prima messa in onda fu del 2 ottobre del 1969. Da noi iniziò a girare per le reti private nell'agosto del 1982.
A differenza di quanto accadrà più avanti iniziamo con una cold open. Vediamo un aereo, proveniente da New York con dentro Tiger Mask, l'uomo che da noi fu tradotto come Uomo Tigre.
Ad attenderlo ci sono tre brutti ceffi con una forza sovrumana, come si nota da quello a sinistra che piega una transenna a mani nude (per farci vedere quanto sia un uomo pericoloso lo farà anche con altri oggetti). Brutto ceffo che rimarrà anonimo in questo episodio.
Questo introdurrà un elemento molto importante in quella che è la narrazione delle prime puntate, la presenza di Gaijin, lottatori stranieri su suolo giapponese. Ma ne parlo meglio in un secondo momento perchè è un elemento narrativo chiave.
I tre non riescono a vedere l'Uomo Tigre scendere dall'aereo che li assale dopo essersi nascosto in una cabina del telefono.
SIGLA.
Il trio di Gaijin si vuole vendicare per quello che Tiger Mask ha fatto a un wrestler loro amico a New York; ad accoglierlo e a salvarlo ci sono però anche tre dei nostri: Giant Baba, Antonio Inoki e Michiaki Yoshimura.
I tre sono lì in rappresentanza della Japan Pro-Wrestling Association, la federazione giapponese che comandava il mercato (fondata da Rikidozan nel 1953); in seguito alla excursion negli USA vogliono offrire al tigrotto un contratto per lottare con la realtà, ponendogli come condizione il non dover infrangere le regole.
Questo ci porta a una delle migliori spiegazioni della psicologia di un heel: come la gente spenda i soldi del biglietto per vedere che venga sconfitto. Ci viene mostrato un promo post match in america sul fatto che sia contento che la gente lo fischi e questo lo spinga a fare sempre meglio.
La questione della JPW, di Rikidozan e delle excursion sarà lunga e complessa e, come per la bio di Kajiwara, ci accompagnerà nelle prossime puntate.
Il tigrotto accetta l'invito. Uno dei primi incontri che lo vedrà protagonista in Giappone è proprio contro uno dei tre Gaijin iniziali. Questo ci aiuta a costruire la storyline della puntata.
Il suo avversario è quello che in Italia fu adattato come Orso D'acciaio, si tratta di quello con i capelli ma senza cappello. L'incontro finisce per DQ dopo che il tigrotto aveva usato troppa violenza, ferendo il nostro Orso.
Trovo affascinante il fatto che non ci sia necessità di andare a
spiegare le regole del wrestling agli spettatori, probabilmente proprio
perchè è uno sport che tutti conoscono in quell'epoca storica.
Questo ci porta a una piccola e interessante digressione. Guardate questi due screen:
Quello a sinistra è di questo incontro, dove vediamo il pubblico in visibiglio per le tattiche scorrette di Tiger Mask; quello a destra invece è dal match di New York, dove viene fischiato ma usa le stesse tecniche del primo.
Questo mi porta a una riflessione sulla costruzione dello straniero. Negli US l'invasore asiatico è sempre stato un topos abbastanza importante, invece in Giappone la struttura stessa della fondazione del wrestling fino al 1981 fu quella di basarsi sull'assistere a giapponesi che si vendicavano degli americani o degli stranieri in generale e questo screen è una rappresentazione meravigliosamente perfetto di tutto questo, di come il wrestling rappresenti in pochi frame la società.
Ci spostiamo in un orfanotrofio.
Qui facciamo la conoscenza di Kenta e di Akira & Ruriko Wakatsuki, cioè due fratelli che gestiscono l'orfanotrofio.
Kenta, come tutti i bambini e lo stesso Akira, è affascinato dal puroresu e soprattutto da Tiger Mask. Questa parentesi non è fine a se stessa; con un'ellissi narrativa ci porta a una presentazione chiara, in maniea indiretta ci viene raccontata l'origin story di questo wrestler mascherato che non abbiamo mai visto senza maschera.
Prima Giant Baba al comment ci racconta di Tana Delle Tigri, questo luogo dove tra prove massacranti si formano i migliori wrestler al mondo. La teoria di baba è per ora senza una base, ma ci spiegherebbe il perchè Tiger Mask sia così forte.
E poi tornando nell'orfanotrofio i due fratelli si ricordano di un bambino, Naoto Date che come Kenta aveva il fuoco dentro e voleva mostrare di essere qualcuno, scappando via durante una gita con gli altri orfani dicendo che sarebbe diventato una tigre.
Nota importante: l'orfanotrofio stava per chiudere perchè non c'erano soldi e i bambini sarebbero stati ricollocati in vari centri in giro per il Giappone.
Questo aspetto ci porta a vedere un ulteriore elemento narrativo tipico di Kajiwara; un forte critica sociale, la storia dei falliti che ce la fanno a fatica, lottando con tutto se stessi fino a diventare qualcuno.
Non è forse questa la descrizione di cosa sia il wrestling?
Ma torniamo sul ring, mentre Tiger Mask affronta il secondo dei tre Gaijin iniziali: Uragano. Intanto Orso, battuto e sconfitto pesantemente con braccio attorno al collo, si presenta con il figlio a bordo ring.
Il match degenera rapidamente con il lottatore straniero che vuole colpire Tigre con la campanella; Tiger riesce a respingere facilmente l'assalto e il figlio di Orso sale sul ring per fermarlo.
Tutti sono preoccupati per quello che potrebbe fare a un bambino, invece ci mostra un altro aspetto privato della sua storia: ha rispetto per i bambini e anzi gli dice di conservare quello sguardo per sfidarlo in futuro.
Una semplice scena che sembra andare a confermare la storia di Naoto, mostrandoci anche il suo lato da babyface, quindi non è soltanto malvagio.
Ruriko guardando gli occhi di Tigre si ricorda del piccolo Naoto.
Prima di salutarci ecco il link alla Prima Puntata
Una prima puntata che costruisce in maniera perfetta molte storyline e direzioni che la serie andrà a mettere in scena. Da un lato abbiamo il ruolo di Uomo Tigre; una figura enigmatica, di cui ci vengono fornite delle prime ipotesi di chi sia: il suo passato e il legame con i bambini; il passato violento da Tana Delle Tigri. Il tutto si ricollega quindi a quella che è la presentazione del nostro wrestler protagonista e che saranno gli elementi chiave e noti a tutti. Mister X e il lottare per aiutare gli orfani.
Questo si aggiunge uno spaccato di quella che è la realtà giapponese. Sia da un punto di vista sociale, iniziamo a vedere la povertà dilagante; nonostante sia la fine degli anni '60 l'ombra della Seconda Guerra Mondiale è ancora presente e diventerà sempre più evidente andando avanti con gli episodi. Il ruolo del nazionalismo, che in quegli anni in Giappone è molto forte, espresso nel desiderio di rivalsa.
Oltre a questo vediamo i primi aspetti di realtà del puroresu, con nomi reali che appaiono a fianco di personaggi fittizzi per permettere alla gente di collegarsi alla realtà e a inserire Tiger Mask dentro il loro mondo.
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Alessio Garbini