Nuovo appuntamento con JeffoVisioni, la rubrica in cui cerchiamo di
evidenziare il meglio della settimana wrestling; appuntamento ogni
domenica mattina. In un'edizione ridotta perchè sono stato via e ho recupato non tutto.
Gli appuntamenti precedenti con la seconda stagione di JeffoVisioni li trovate cliccando: JeffoVisioni stagione 2.
Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e Twitter (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
La settimana WWE
Vorrei sprecare due parole in generale su Survivor Series.
Lo show presenta la solita problematica in cui la doppia stipulazione si presenta. In questo caso il Gimmick Match è il WarGames.
La scelta è quella di focalizzarsi su due punti narrativi precisi. Da un lato la saga dello spotfest, basata sul seppellire ulteriormente il gruppo delle Damage CTRL; per fortuna Becky non ha schienato Bailey.
Dall'altro invece abbiamo avuto un discorso legato al tradimento di Sami Zayn alla Bloodline, questo è il punto di tutto, finchè i 4 personaggi chiave non erano sul ring, il resto perde tutto il senso.
Il terzo match valido è stato quello tra AJ Styles e Finn Balor, un match dritto per dritto, in cui per eliminare le interferenze, ti giochi il gruppo con le espulsioni e questo ci porta ad avere un match classico e pulito. Un modo assolutamente preciso e chiaro per darci, finalmente, il match che aspettavamo tra i due.
Voto per tutti i 3 match:
La stagione festiva negli US coincide con un letargo della WWE. Il momento da ricordare è quello che ha visto il confronto tra Kevin Owens e Sami Zayn, perchè ha potuto prendere a piene mani da quello che è il loro passato, portando a un'inversione di ruoli interessante. Owens mezzo depresso che non tocca Zayn, come Generico non riusciva a toccare Steen in ROH nel 2010, tocco di classe.
Sempre a Raw anche il nuovo personaggio di Austin Theory non può che meritare una menzione. Il percorso che è stato intrapreso con lui mi aveva sempre lasciato un po' dubbio, nel senso che comprendo il percorso di distanziamento da quello che era l'idea di cocco di Vince McMahon, capisco il fargli perdere il Money In The Bank, però c'è differenza tra ridimensionare e allontare con quello che è stato. Il cambio di personaggio è avvenuto bene, quantomeno nei promo e nei momenti post-incasso, quindi se questo cancellerà questi quattro mesi di robaccia, ben venga. Speriamo che si protegga per bene uno dei nomi della WWE dei prossimi anni.
SmackDown apre la stagione della Royal Rumble e nient'altro. Cioè con il promo di Kofi Kingston che ci porta lì.
Tra l'altro aggiungo solo di come l'Imperium e il titolo IC siano al centro di parecchi feud, altra nota interessante di questi mesi di lavoro di HHH.
La settimana AEW
Un rapido excursus anche su Dynamite. Non potevo esimermi da commentare il primo promo da campione di MJF. Come ormai ci ha abituati da tempo, tutto perfetto. I suoi tempi narrativi, il suo modo di raccontare una storia, la linearità e coerenza dei contenuti; una chiusura assolutamente perfetta a un inizio di regno altrettanto perfetto.
William Regal in uscita accetta dunque di mandare over MJF in modo da aiutarlo a imporsi ancora di più (e presumo a legarsi anche a lui per il 2024), questo permette di dare profondità al feud con Jon Moxley, dandoci un finale di incontro che non danneggia l'Ace della AEW ma che al contempo lancia definitivamente Maxwell come top heel. Tutto questo mentre Bryan Danielson scala le gerarchie e si appresta a diventare il primo grande avversario del neo-campione, un ruolo da chioccia che si congiunge con quanto costruito su di lui in questi mesi.
A pensare che i temi della Summer Of Punk sono ancora presenti, immagino cosa ne sarebbe stato se il feud si fosse svolto attorno a CM Punk invece che Mox, un peccato sicuramente.
Rimanendo in tema, Dax Harwood si rivela ancora come uno dei migliori nomi nel roster per la qualità dello stile in-ring e mette su un ottimo TV match contro Danielson.
Anche il ritorno di Adam Page non può che essere visto come un ottimo momento in questa puntata, che aiuta a rimettere Moxley in gioco senza costringerlo a rematch o a pretendere abbia dimenticato le azioni di Regal.
Rampage ci porta un match che forse è arrivato troppo presto. Lo scontro tra Acclaimed e FTR. Sono abbastanza certo che data la presenza costante del Gunns Club e del gruppo di Jay Lethal, non ci sarà un finale netto e pulito, anche perchè quel match dev'essere uno dei Main Event in un PPV, per tutta una serie di motivi, è il match più grande nella categoria oggi, non può essere sviluppato da un promo in puntata.
Il meglio del resto: Main Event, Dark: Elevation, CMLL e Impact Wrestling
Come per Dark e Dark: Elevation anche Main Event offre a volte dei buoni incontri. Nella puntata del 17 novembre, ma resa disponibile questa settimana, abbiamo avuto un ottimo JD McDonagh contro Cedric Alexander. Molto ben lottato con JD che si mette in mostra, portando sia la sua tecnica che il suo selling, contro un Alexander che invece fa più del compitino.
Molto interessante in quel di Dark: Elevation il match tra Lee Moriarty e Robert Anthony. Anthony è uno di quei nomi che a un certo punto: fa bene, si fa notare, ma non era mai davvero scoppiato e quindi ha poi pian piano lasciato andare la sua avventura nel pro wrestling. Vederlo che lotta ogni tanto qui e fa ancora buoni match, è sicuramente bello.
Torniamo in Messico con un nuovo incontro risalente all'11 novembre (ma andato in onda la scorsa settimana su YouTube). Nel main event Atlantis Jr. affronta Stuka Jr. in un match senza nulla in palio. Atlantis è palesemente il prossimo nome su cui la compagnia sta puntando, sia a livello di risultati che a livello di match importanti e, a oggi, è riuscito a non lasciare nessuno deluso. Vi lascio il match di cui sopra.
Voto al match:
Non sono un grande fan della storia del Last Rodeo di Mickie James, nel senso che per quanto l'intento sia buono, rimane un concetto già ampiamente visto ed esplorato. Ora non posso dire se il suo ruolo da First Contender a Hard To Kill la porterà con la cintura alla vita, ma sicuro posso dire come l'incontro con Deonna Purrazzo sia stato il migliore di questa serie di match. Molto semplice, ma solido e sicuramente meritevole di una citazione.
Vi ricordo che potete commentare qui direttamente sul blog utilizzando l'account Google; ricordatevi di seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e Twitter (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
Alessio Garbini