venerdì 24 marzo 2023

Ecco perchè Nick Wayne è il futuro

Spesso viene accettato che un wrestler sia di talento, sia un grande nome senza sapere davvero il perchè. Nick Wayne sembra quasi destinato a questo percorso. Ha il marchio del prescelto e sembra quasi dar per scontato che sia così. Da che parte sta la verità?

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.   



Nick Wayne, 17 anni, figlio di Buddy Wayne e da lui allenato fino alla morte nel 2017. Una carriera iniziata nel 2018. Un destino da predestinato. Nel 2022 firma un contratto con la AEW che diverà valido nel momento in cui compirà i 18 anni e concluderà il liceo.
Per questo nel 2022 ha iniziato a girare molto di più. Lo abbiamo visto in GCW e in Europa principalmente, senza dimenticare la nativa DEFY, realtà di Seattle che è un po' la sua casa.

Si sta facendo conoscere per delle sequenze da peso leggero, quindi molto giocate sulla velocità e sulla mossa atletica. Ma quello che non notano tutti è il modo in cui usa le gambe, o come costruire le differente sequenze. Una cosa che non tutti hanno e che rappresenta senza problemi che sia un talento senza pari. Quanti wrestler ci sono che hanno meno di 20 anni e quelle capacità?

Per dimostrare proprio quella che è la sua naturale propensione ho deciso di analzizare nel dettaglio un match atipico, in cui il focus è sulla psicologia proprio perchè in questo modo posso evidenziarne le qualità.
L'incontro è contro Alex Shelley il 6 gennaio 2023 in West Coast Pro Wrestling. Lo segnalo così che possiate recuperarlo.

Nel lock up ci sono parecchi errori che solitamente vengono fatti da chi è inesperto (o poco portato), il prim riguarda la posizione delle braccia (o troppo molle o troppo dura), il secondo è la posizione dei piedi. Non solo delle gambe, anch'essa fondamentale, ma quella dei piedi che risulta essere chiave. Cioè il modo di porre il piede sinistro verso l'esterno e il piede destro a seconda dello stile che si adotta durante il match.
Nick Wayne mostra fin da subito una solidità e una padronanza di questo aspetto chiave. Guardiamo per esempio come si posiziona nella Headlock, un modo che sottolinea bene queste conoscenze.

Nel momento successivo abbiamo una sequenza di scambio di shoulder block. Un momento che sottolinea la capacità narrativa di Nick, in questo caso abbiamo una prima volta in cui Wayne risulta più debole in modo da creare un Alex Shelley che deve usare il corpo in maniera differente, più masiccia, per tirarlo giù.

Lo shine viene dunque costruiro su questo, con un rapporto tra quella che è la qualità e quello che è il selling, con un lavoro sul braccio di Alex Shelley.
Segue la fase di heat arrogante, dove abbiamo Shelley che lavora sulle gambe di Wayne, questo serve per costruire il finale e soprattutto per andare a indebolire uno dei suoi punti cardine, cioè la velocità. Il lavoro sulle gambe che viene venduto ottimamente dalla capacità di Nick di mimica facciale. Anche questo un elemento fondamentale per un buon wrestler.

Il false comeback che parte a terra con un dropkick e questo non permette a Shelley di lavorare sulla gamba, andando quindi a bloccare quella che è la figure 4 e poi il lavoro sul braccio.
Ripreso il controllo è di nuovo le gambe diventano il focus del lavoro di Shelley. Con un grande selling da parte di Wayne.
Un esempio perfetto è quando abbiamo una sequenza in cui si ferma per prendere una DDT dalla terza corda, fermandosi per riceverla come si fa con lo sitle lucha, ma la utilizza per inserire la sua reverse. 

Segue dunque una fase di heat aggressivo in cui Shelely lancia contro il palo Wayne, il quale inizia a vendere la gamba come elemento chiave di tutto. Proprio a sottolineare come la Figure-4 che viene usata come transition ha un senso narrativo perfetto in quando porta a creare pathos. Quella Stomp in cui Nick si ferma perchè la gamba fa troppo male. 

Quando si entra nella parte finale, la spinta della ferita e il doversi imporre porta il giovane a tirarsi molto su riuscendo a inserire una sequenza come Stomp, Senton e Armbar per cercare il pin.
Quindi entrambi vendono perfettamente. Shelley tenta di capitarlizzare sulla Senton ma ritorna anche quello che è il lavoro di Wayne, il male al braccio diventa quindi un nesso perfetto che chiude il cerchio e gli impedisce di avere un pin e condurrà alla Inside Cradle conclusiva per chiudere il match. 

La mossa della disperazione che serve a sottolineare la fatica di Wayne a vincere e quanto Shelley sia caduto per aver sottovalutato il suo avversario. Forse pensando che non sia bravo. Come qualcuno ha pensato di Nick.

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Alessio Garbini


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