domenica 19 marzo 2023

JeffoVisioni: la AEW lancia ufficialmente la nuova era

Domenica mattina. Torna l'appuntamento settimanale con JeffoVisioni dove racconto il meglio della settimana wrestling. Gli altri appuntamenti del 2023 li potete trovare cliccando: qui.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.   


 

La settimana AEW

L'inizio di AEW Dynamite è stato un segmento essenziale, forse un segmento in cui per anni andremo a parlare perchè ha messo la Next Generation al centro dell'azione.
MJF lo dice chiaramente, uno ha avuto Christian, uno Sting e uno Chris Jericho come mentori. Tre nomi della generazione precedente che hanno aiutato a costruire i tre come possibili alternative sul futuro della AEW.
Questo segmento in cui i quattro si trovano finalmente uno di fronte all'altro è dunque essenziale per andare a costruire quello che vedremo.
Certo possiamo fare una constatazione di come Jack Perry sia parecchio indietro rispetto agli altri, il suo promo è stato ben poco incisivo; Sammy Guevara con questo nuovo heel si è bloccato nell'essere troppo macchiettoso andando quasi a far scomparire le premesse che c'erano su di lui. Però nel complesso è uno scambio generazionale funzionale e importante.

L'evoluzione del BCC a team heel passa quindi per la distruzione inferta al Dark Order in terra natia. Un buon modo per andare ad alimentarli, sebbene lo scopo conclusivo andrebbe verso la direzione di uno scontro con Bryan Danielson che invece deve mantenersi face. Tutto questi elementi, con il trascorso tra Jon Mox e Adam Page, rendono il match valido e sicuramente qualcosa da guardare nella puntata.
Ovviamente questo si collega la Main Event. Assolutamente un perfetto esempio di costruzione di quella che è la divisione Trios a suon di spotfest. In questo caso il tutto è stato ulteriormente impreziosito dal segmento conclusivo. Adam Page si trova da solo sul ring accerchiato dal BCC e viene salvato dall'Elite.

Divisione femminile che guadagna una Taya Valkyrie, un'aggiunta che più di peso sul roster che di discorso di prestazione sul quadrato.
Anche le Outcast deludenti, nel senso che hanno puntato sullo stesso promo della scorsa settimana a livello di contenuti.

Ho apprezzato molto il match tra Jeff Jarrett e Orange Cassidy perchè ha chiuso un interessante cerchio. Spesso abbiamo visto come la AEW abbia lavorato a ripescare dal passato Memphis soprattutto e, per andare a rapportarsi al passato, mette in piedi una contesa con uno stile hardcore di quella tradizione. 

 

La settimana WWE

La prima ora di Raw conferma un interessante trend delle ultime settimane. Cioè il cercare di mantenere un'attenzione costante su tutta l'ora.
Solitamente la scrittura è quella di dare momenti forti all'inizio e alla fine; uno dei punti forti della scrittura di Dynamite è sempre quello di creare un contesto in cui ci sia un continuum di attenzione e infatti difficile ci siano cali potenti tra i vari segmenti. Sono più i casuali che magari finito un segmento di interesse cambiano canale.

Per questo abbiamo un inizio con Edge, che dimostra le sue capacità al microfono e il fatto di avere cose da dire per concludere la rivalità con il Judgment Day definitivamente. Tra l'altro questo permette dunque di offrire una sorta di riscoperta del senso dietro l'Hell In A Cell; riveste dunque il ruolo di capitolo conclusivo di una rivalità che dovrebbe essere sofferta e difficile, sebbene in questo caso lo sia stato a momenti alterni.

Dopo di questo e il segmento con Miz e Trish Stratus (che comunque sono catalizzatori) si arriva a Brock Lesnar e a Cody Rhodes.
Se del primo c'è poco da dire, il secondo fa un ottimo promo dove stabilisce ancora delle gerarchie e degli aspetti che possono essere importanti per aggiungere spessore al feud con Roman Reigns.

La Bloodline costruita più dalle interazioni di Kevin Owens a Raw, questa volta con Solo Sikoa con relativo assalto degli Usos. Questo tappabuchi è servito per arrivare a SmackDown dove Cody ha salvato la coppia KO e Sami Zayn andando dunque a chiudere l'ultimo tassello del completo depush per Zayn dopo Elimination Chamber.

Lo scambio tra JD McDonagh e Ilja Dragunov è stato qualcosa di davvero ottimo. Quel tocco old school che negli eventi è sempre necessario, sempre quel qualcosa che permette di poter andare a sviluppare per bene il match successivo in modo da riuscire a costruire con calma il feud.

Divisione femminile di Raw che ruota attorno all'assalto di Trish Stratus e un confronto tra Bianca Belair e Asuka che non saprei definire. Quantomeno il match con Chelsea Green è arrivato da una costruzione.

Da un lato la scelta di dare il dubbio se Roxanne Perez potrà tornare a lottare legittimizza sicuramente Meiko Satomura, allo stesso tempo mi pare una strada senza uscita in cui si stanno infilando. Perchè se tu a quel punto non rendi Satomura campionessa per uno scontro finale con Perez, dove si andrà?
Intanto il fatto che la tua campionessa femminile tag sia inserita nel match per il Ladder al titolo singolo, va completamente a distruggere il senso stesso della divisione.

Il confronto Charlotte Flair e Rhea Ripley è finalmente uno scontro sensato tra campionessa e first contender heel; da un lato la Flair dà un peso alla sua eredità e al suo ruolo, dall'altro la Ripley lo riconosce ma al contempo vuole sostituirla. Promo semplice, efficace, unito a una rissa che fa sempre bene a due settimane da WrestleMania.

L'uso degli Street Profits come tappabuchi per Austin Theory va anche bene, un modo per provare a vedere se possono funzionare in singolo, visto che tanto in WWE i team non esistono e quindi bisogna per forza cercare di separare i due. Costruzione di Montez Ford come grande wrestler che trovo abbastanza assurda di suo.

Il discorso della scorsa settimana sulla costruzione della "panchina lunga" lo vediamo anche con Bronson Reed, che si mantiene vivo con feud minori ma con la stessa importanza.
Mi sento di far rientrare anche Chad Gable e Otis. Soprattutto visto che le interazioni con la MMM rubano praticamente tutte le tre ore di Raw.

Dicevo che la rissa per rispondere all'open challenge di Wes Lee fosse ottima, ma come sempre la WWE pensa bene di riusare lo stesso schema, ancora più caotico, rendendo vano ogni tentativo di dare interesse.

Sul resto di NXT ho poco da aggiungere. Prosegue tutto senza troppi picchi o momenti memorabili. Ho qualche dubbio sull'esistenza di Grayson Waller.
Qualche hint interessante sul misteiroso Sebastian, il promo di Scrypts sulle maschere e Dabbo-Kato che dovrebbe rinascere, che come big man è il migliore del mucchio.


Ci sono due storyline che stavo tutto sommato apprezzando in quel di SmackDown, una quella tra i Mysterio con l'inserimento di Santos Escobar e l'altro quella tra Drew McIntyre e Sheamus per arrivare a Gunther. Entrambe questa settimana hanno un po' svaccato, per motivi differenti. Nella prima abbiamo ancora un allungamento di Rey che non vuole alzare le mani su Dominik, che va bene, però a una certa lo abbiamo visto in ogni salsa da quest'estate, basta.
Il secondo invece porta a un triple threat e mi sembra la soluzione del vigliacco. Hai costruito i due che si affrontano, che vanno un po' ad alimentarsi e alla fine mandi entrambi. Tra l'altro con il fatto che in WWE non vanno oltre la psicologia base in questi match, uno dei due turnerà entro l'1 aprile.


Meglio del resto

Un Being The Elite che offre un segmento importante, Adam Page che parlando con Evil Uno riscopre la fotografia con il resto dell'Elite che aveva girato quando litigarono. Un bel pezzo di lore che riparte.

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Alessio Garbini

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