Una settimana che è disturbante. Nel senso che quasi in maniera strana abbiamo una WWE che si è più focalizzata sul lottato e una AEW che invece punta sull'entertainment.
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La settimana WWE
Quando lunedì mattina ho letto la news che Vince McMahon fosse a Raw e avesse cambiato la puntata, temevo il peggio, invece incredibilmente, cosa mai successa in 40 anni, il focus è stato sul lottato e ne è uscita una gran bella puntata. Ovviamente le due cose sono collegate, non che Vince abbia toccato qualcosa, ma perchè si voleva provare a trasmettere un messaggio diretamente ai fan. Cioè cercare di togliere l'idea che ogni qual volta Vince tocca la puntata questa faccia schifo.
Ci sono un paio di questioni legate alle faction che continuano a turbarmi. Una è proprio figlia della non-logica WWE sui propri titoli. Ho parlato sia su Instagram che su FB di quanto il titolo nuovo di Roman Reigns sia un non-sense totale e a Raw si fa lo stesso.
Seth Rollins che fa una open challenge sui social, a cui risponde Damien Priest che diventa quindi il soggetto di un match col campione praticamente dal nulla. Ricollegandosi a settimana scorsa ma senza una profondità reale. Certo meglio di una cosa totalmente randomica come in passato, ma potevano guardare meglio quelle due-tre cose. Poi immagino che il discorso sia di dare una difesa di peso contro Finn Balor più avanti o a Londra o a Detroit, ma ne parleremo a tempo debito.
E questa difficoltà è il problema che c'è dietro Dominik e Cody Rhodes. I due a caso si ritrovano a condividere dello spazio, magari esce anche qualcosa di positivo, che aiuta l'act heel del figlio di Rey, ma rimane un segmento totalmente gratuito.
Anche il secondo gruppo di Raw, quello dell'Imperium, ha portato a proseguire al program con l'altro trios attorno alle 5 cinture. Questo ha portato a una sorpresa: il match tra Kevin Owens e Gunther; un match assolutamente inaspettato e che ha permesso di valorizzare tutti i partecipanti. Pensavo fosse un incontro come tutti gli altri in TV che finisse in DQ, invece appena si è superato il secondo heat, entrando nella fase di Spitting Fire di Owens, la situazione è salita di livello andando a posizionarsi come un incontro degno di assoluta attenzione.
SmackDown trova l'ennesimo buon modo per fingere che sia tutto normale che Roman Reigns non ci sia, quindi con la risoluzione di un quesito rimasto irrisolto: "da che parte sta Jey Uso?".
La modalità mafiosa, con Paul Heyman che offre una possibilità concreta, andando a costruire quello che è il finale del match con Austin Theory è sicuramente una scelta oculata.
Trovo la gestione dei titoli tag femminili affascinante. Da un lato abbiamo le campionesse del main roster, cioè Ronda Rousey & Shayna Baszler, che affrontano le campionesse di NXT a SmackDown. Per arrivare a questo passiamo da Raw dove abbiamo invece le stesse campionesse che hanno la meglio delle ex campionesse. Una logica e uno schema narrativo basato sul risultato sul campo che è decisamente una scelta molto sensata.
Rimanendo legato alla divisione femminile nel roster giallo, sembra che abbiamo un altro nome che è tornato qui, Dana Brooke, presente nella Battle Royal ma battuta subito. Quindi dove vogliono andare con lei? Anche perchè non è che ci siano capacità specifiche.
Inoltre Ava Raine, cioè la figlia di The Rock, ha ripreso la strada del ring (cos'è il suo secondo incontro?) e non si può fare a meno di vedere come sia davvero tanto, ma tanto indietro. Il che non sempre è un problema, però quando sei un figlio d'arte questo è spesso un grosso problema. Pensiamo a Dominik, pensiamo a David Flair, pensiamo a Erik Watts, pensiamo a Garett Bischoff,... sono spesso più i disastri di seconda/terza generazione che i successi.
Il cambio di titolo femminile elimina il grosso problema della pantomima degli scambi delle cinture o di vedere la campionessa di Raw a SmackDown e viceversa. La questione più difficile è la presenza di Charlotte Flair che decide di arrivare e mettere i bastoni tra le ruote con il regno di Asuka. E questo potrebbe spiegare la scelta di darle il titolo interrompendo il regno di Bianca Belair.
A Raw molto bella la logica dietro Ricochet-Bronson Reed-Shinsuka Nakamura. Cioè una storia base, costruita in maniera sensata su quello che vediamo sul ring. Poi certo la dinamica WWE di giocare con i finali sporchi non è di mio gradimento solitamente, però è coerente.
Parlando di quelli che sono i nomi del main che tornano nel roster giallo, Baron Corbin che fa un po' il mattatore, che tutto sommato ci sta anche con il personaggio e il fatto che sia tornato alla vittoria dopo secoli a NXT, è anche sensato a livello dipersonaggio soprattutto perchè perde malissimo a SmackDown; Mustafa Ali che invece si trova a lavorare con gente come Wes Lee è una manna e potrebbe far bene.
Sono curioso di vecere se Seth Rollin accetterà la sfida di Bron Breakker, sarebbe una gran bella prova per l'ex campione di NXT.
La settimana AEW
Inizia ufficialmente il nuovo program per MJF. Settimana scorsa abbiamo avuto la conclusione della rivalità tra Chris Jericho e Adam Cole; rispettando perfettamente i tempi (non allungando una storia che si poteva chiudere) per arrivare allo scontro tra i due e, a meno che non ci voglia tornare su CM Punk, non può che essere lui la persona per detronizzare il campione.
Perchè la compagnia ha effettivamente bisogno di cambiare leader, il personaggio di MJF ha appunto due storie in corso, una con Punk e una legata al suo contratto, che stanno venendo costruite da tempo e dunque non c'è la necessità di vederlo attorno al titolo, quello che può essere dunque utile è un passaggio a un nuovo volto.
Tenendo conto che gli altri nomi principali legati all'Elite, BCC e gli FTPunk saranno coinvolti tra loro, non rimane dunque che puntare su Cole. Inoltre è anche il nome più over che non coinvolge i gruppi di cui sopra, quindi non si può che considerare questo come punto essenziale.
Il match tra Jay White e Ricky Starks è un match da Bullet Club. Nella stessa settimana in cui abbiamo avuto nuovi membri nel team originario, abbiamo anche i Gunns che entrano nella versione Gold. Non penso sia un caso. Ma probabilmente ci torneremo per Forbidden Door.
Detto questo, il fatto di essere un match da Bullet Club va a danneggiare il match stesso. Nel senso che il modo di lavorare e costruire i match del BC è quello di lavorare con i classici schemi dello stile US di fare wrestling, quindi in Giappone funziona, negli US non ha più senso.
Già da qualche settimana si sta costruendo quello che sarà il futuro del titolo International di Orange Cassidy. Un regno che lo stesso campione definisce nato solo per affrontare PAC e questo si ricollega a quello che è il suo accettare ogni sfida possibile. Swerve Strickland è forse il nome più adatto tra gli sfidanti recenti e il fatto che ci sia una sfida che coinvolge anche i Best Friends dietro rende più profondo il tutto.
Legandosi ai BF e anche a quello che è lo sviluppo, vogliamo parlare di come Wheeler Yuta sia ormai un killer in ogni apparizione con il BCC?
Mi chiedo se l'idea di far fare a Kris Statlander difese del titolo praticamente ogni settimana, sia un modo per riocllegarla proprio a OC, dopo tutto i due avevano una storia in corso e sarebbe bello se la si riprendesse.
Riprendendo quello che dicevo settimana scorsa (potete cliccare qui), il nuovo team dei Jungle HOOK è interessante, c'è possibilità di aiutare entrambi e sebbene il campione FTW abbia quel qualcosa in più che Perry non ha, un'esposizone di entrambi nell'uppercard potrebbe aiutare anche lui.
Hanno resuscitato Brock Anderson. Sono un po' commosso. Sopra parlavo di Ava Raine e di come non fosse proprio un buon presupposto spesso essere figli d'arte, qui ne abbiamo un esempio lampante.
Per quanto riguarda Rampage, il fatto di vedere un dicorso legato a Karen Jarrett, Aubrey Edwards e Papa Briscoe mi lascia un attimo stordito.
Il meglio del resto: Impact Wrestling
Impact Wrestling ha un altro tesoro nascosto. Già ho parlato di come il lavoro di Joe Hendry sia ottimo, nell'ultima puntata abbiamo avuto due promo assolutamente ben pensati, elaborati e messi in scena che dimostrano come sia un parlatore non male e che meriti maggiore considerazione.
Come Ace Austin e Steve Maclin.
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Alessio Garbini