domenica 9 luglio 2023

JeffoVisioni: il ritorno di uno dei miei tornei preferiti

Come ogni domenica mattina, ritorna JeffoVisioni la rubrica che ogni settimana sottolinea il meglio che le differenti realtà di wrestling creano, in modo da dare un reale valore ai momenti topici a cui assistiamo.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.

La settimana AEW

La prima puntata registrata di Collision gioca sul concetto di dare motivi per vederla indipendentemente dal saperne gli esiti. Quindi un focus sulla parte lottata.
Il torneo per Owen Hart è stato costruito attorno a dei temi che sono stati al centro del prodotto in termini di storyline (quindi non mi riferisco al cavalcare l'onda degli hater); lo scontro tra CM Punk con il Bullet Club Gold e Samoa Joe è diventato il pilastro narrativo.
Non a caso dunque vediamo Ricky Starks fronteggiare Juice Robinson, in quello che è sicuramente un match solido e che aiuta a dare un senso al feud in sè e soprattutto a quella che è la rivalità con Jay White.
Il secondo tema attorno a Samoa Joe, che si libera di Roderick Strong, porta a richiamare la ROH, con CM Punk al commento per arrivare a un nuovo Punk/Joe settimana prossima. Questo filone è interessante perchè apre davvero a parecchi scenari, sia sul breve che sul lungo termine.
I due temi si integrano magnificamente in tutti i vari punti e vedere Collision indipendente ma legato anche a Dynamite è un motivo di forte interesse.

A Dynamite la AEW riporta in vita un concetto che nella scena indipendente era stato reso famoso dalla CHIKARA: La Loteria Letal. Qui definita come Blind Eliminator.
Il concetto è quello di prendere due wrestler, solitamente in rivalità, creare un team e metterli dentro un torneo. La federazione di Mike Quackenbush tendeva a creare coppie non per forza di nemici ma andando a prendere nomi (a volte anche esterni) per creare qualcosa di differente.
Il Quack ha ripreso l'idea da un concetto tipico della Lucha Libre (cosa tipica proprio della federazione), ovvero i Perejas Increibles, un concept per cui due rivali si trovano a lottare assieme, non per forza sotto forma di torneo. Il CMLL ne farà uno a partire dal 2010 (mentre quello US arriva nel 2008).
Molti la collegherebbero al concetto della Battlebowl della WCW, ripresa poi dalla TNA come Joker's Wild ma differiva dal fatto ci fosse poi una Battle Royal conclusiva tra i team vincitori.
La più ovvia conseguenza di questo la possiamo vedere nella reunion degli Swerve In Our Glory; una reunion che prende a piene mani da quello che è il contesto narrativo e non lascia da parte nemmeno la storia tra Orange Cassidy e Swerve Strickland. Tra l'altro con subito dopo l'annuncio del debutto di Nick Wayne, che con Strickland ha una lunga storia e ne sarà il primo avversario.
Il team MJF & Adam Cole per ora sceglie la strada più del comedy. Il segmento in palestra, il campione che segue le movenze di Cole e il post.
Un segmento che sembra richiamare al segmento più seguito della storia del wrestling: il compleanno di The Rock organizzato da Mick Foley letto in una chiave moderna, senza andare a parodizzarlo, ma ampliandolo con quella che è l'attualità.

Ethan Page protagonista vero di Collision; ha finalmente la possibilità di risplendere contro MJF e riesce a farlo, sia con un buon match con una psicologia ben ragionata che con un buon promo che sfrutta temi semplici come l'appartenenza alla città, ma non per questo poco efficace.

A Collision Miro continua a squashare gente mentre Powerhouse Hobbs sembra finalmente andare verso qualcosa di differente, con un match nel torneo di Owen Hart contro Dustin Rhodes che lo aiuta inesorabilmente e che potrebbe essere un trampolino per inizio qualcosa di serio.
A Dynamite il versante femminile è uscito un po' deboluccio nel match Ruby Soho/Britt Baker, sebbene sia utile per quello che è il percorso della Outcasts e per la scena titolata.

Sempre su Dynamite il feud tra la BCC e la Elite ha delle svolte interessanti. Chris Jericho e Don Callis sono effettivamente una coppia che ha perfettamente senso siano assieme, ma sono due così formati che una loro alleanza non sembrava necessaria.
Il segmento in sè ha offerto dei temi ed elementi che aiutano proprio a portare a dare un senso a questa collaborazione, sebbene presumo che sia una condizione legata al Blood & Guts e non qualcosa di fisso, anche perchè in quel caso sarebbe infruttuoso. Collegato a questo la ripresa dunque delle vicende tra Daniel Garcia e Sammy Guevara che diventa una coppia per il Blind. Il passaggio di Daniel Garcia & Sammy Guevara riprende il tema della sfida tra i Four Pillas e penso possa essere in quel match la svolta sul team e il futuro di Sammy.

Il ritorno sul ring di Kenny Omega è comunque sempre un piacere, con un Wheeler Yuta con cui ne esce una buona prova. Interessante l'inserimento del Dark Order nel finale del segmento. Questo è uno sviluppo inaspettato, ma è importante che i feud possano essere comunque interconnessi.
Rampage inizia proprio da questo punto, offrendo un nuovo scontro tra Elite e Dark Order che termina con Evil Uno che schiena Adam Page tramite Konosuke Takeshita.

 

La settimana WWE

La storia della Bloodline giunge dunque a un picco narrativo importante che però risulta anche il più basso a livello creativo; si evidenzia la forte incapacità di gestire un segmento importante come questo e di come non sia nelle corde della WWE. Un Roman Reigns che usa i trucchetti tipici dell'heel in maniera assolutamente negativa, senza metterci un senso e limitandosi a copiare grandi come Ric Flair e va contro quello che è il suo personaggio fino a oggi; non essere stati in grado di usare il Tribal Chief in maniera efficace è un enorme problema che sottolinea l'incapacità generale di scrittura, per ora rimasta più fine, invece qui è proprio scritta di fina grossa e questo serve soltanto a riutilizzare la stessa identica modalità usata con Zayn, Cody, Drew ma con un Jey Uso che si teme non sia in grado di portarsi sulle spalle da solo un match importante come quello di SummerSlam. Non potevano allora pensarci prima e evitare questo problema che snatura 3 anni (come loro la raccontano, ma in realtà pochi mesi) di scrittura del personaggio?

Bello come la WWE sia in grado di rimangiarsi quello che dice due giorni prima. Nella Press Conference post-Money In The Bank Cody Rhodes ha detto chiaramente che non vuole il titolo di Seth Rollins ma soltanto quello di Roman Reigns. E come inizia Raw? Precisamente.
Anche se è stato con probabilità solo un modo per reintrodurre Brock Lesnar e andare a legittimizzare Damian Priest come contendente credibile al titolo.

Il momento cardine di NXT lo possiamo riscontrare nella vittoria dei DYAD nei confronti dei Creed Bros. Il giochino era semplice, cioè l'idea di sfruttare la conoscenza che gli ex Grizzled Young Veterans abbiano richiesto il rilascio per cercare di sfruttare il tutto e creare interesse; peccato che fosse un match registrato e quindi gli outcome fossero noti. Che futuro per i Creed nel main roster? Una bella domanda, soprattutto a oggi in cui i titoli sono sulle stesse persone. Che sia collegato a quell'obrobrio di Underground che torna? Una stable simile al WGTT con Kurt Angle potrebbe essere una bella strada da percorrere.

Un grosso focus di Raw lo ha rivestito il versante femminile; per quanto riguarda i feud titolati con Rhea Ripley che si libera di Natalya andando anche a tirare in mezzo Iyo Sky. Per inciso un buon incontro tra le due. Ma anche con Sonya Deville & Chalsea Green che diventano nuove first contender al titolo tag; scelta che sembra la più semplice per mandare un po' over le campionesse.
Oltre a questo i due feud, cioè quello tra Trish Stratus e Becky Lynch, così come quello tra Ronda Rousey e Shayna Baszler prendono una svolta, nel primo caso con l'ufficializzazione della sfida per SummerSlam e nel secondo con una Shayna che gioca il ruolo del face andando a sottolineare tutti gli aspetti che si leggono online contro Ronda. A questo punto chi sarà la heel della vicenda?

In maniera abbastanza piatta abbiamo lo sviluppo di due storie a Raw. Tommaso Ciampa che tiene viva la rivalità con The Miz, non so se adesso dobbiamo aspettare Johnny Gargano o chissà cosa; invece Drew McIntyre si è specializzato nel ruolo di salvare Matt Riddle dall'Imperium.
Il roster giallo è stato anche un insieme di match mediocri, nonostante sulla carta avevano potenziale. Blair Devenport/Roxanne Perez e Mustafa Ali/Tyler Bate sono due incontri che potevano essere 110, ma sono esplosi malamente. Match di basso profilo. Uno spreco.

Continuando a fingere che non manchi un pezzo, Maxxine Drupi porta a casa il primo pin ai danni dei Viking Raiders. E non so davvero cosa aggiungere, però Chad Gable rimane una spanna sopra tutti.
Mi chiedo se davvero nel 2023 si voglia ancora giocare sulla questione "wrestler indipendenti che lottano in palestre", quando letteralmente le indiz principali fanno numero altissimi ovunque e si sta parlando di Bron Breakker che inveisce contro Seth Rollins, non l'ultimo Eddie Thorpe qualunque.
Finalmente Grayson Waller torna sul ring, contro Edge. Questo può far capire quanto in forte considerazione abbiano l'australiano. Nelle sue incarnazioni precedenti nel main roster (contro AJ Styles) non aveva di certo brillato per le capacità sul ring; ha una buona capacità generale al microfono ed è molto verbal. Vedremo se cadrà nella dimensione di un Baron Corbin/Wade Barrett o se invece è più un Randy Orton/Austin Theory.


Il meglio del resto: Impact Wrestling

Parlando di Impact Wrestling gli speciali dall'Australia sono stati abbastanza deludenti, sia a livello di coinvolgimento di atleti australiani, di qualità di match che per numero di spettatori. Sebbene sia stato un evento pagato e promesso dal governo locale.
L'ultima puntata settimanale però ha offerto uno spettacolo di lottato decisamente buono. Eddie Edwards e Kazarian nel loro secondo incontro confermano il buon match precedente, il finale apre a una resa dei conti a Slammiversary con le rispettivi mogli che saranno la gimmick del match, in questo modo si dovrebbe preservare anche la qualità stessa.

In un match abbastanza random abbiamo una piacevolissima prova di Angels contro Jonathan Gresham; Angels è un wretler che non sta risplendendo particolarmente in questo scenario, a differenza di un Joe Hendry o Steve Maclin che approfittano della situazione per riemergere.

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Alessio Garbini

 

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