giovedì 9 novembre 2023

Inizia la lunga strada per il Tokyo Dome: analisi e voti per NJPW Destruction 2023

Conclusa la scorpacciata del G1 Climax, inizia la strada verso il Tokyo Dome con Destruction e il suo tour massiccio che ha coperto due mesi. Per leggere il resto delle analisi dell'annata 2023 NJPW, vi rimando qui.

Vi ricordo di una nuova rubrica sia su Instagram che su Facebook in cui ritorniamo esattamente a 20 anni fa: quando ogni sabato alle 19 si assisteva a SmackDown commentato da Giacomo Ciccio Valenti e Christian Recalcati. Non perdetevi dunque gli appuntamenti del sabato alle 19.

Sto procedendo anche ad altri due progetti. Uno direttamente col sito e uno sulle pagine social. Il primo è un restauro di vari articoli, cercando sia di sistemarne la forma che andando a creare un catalogo consultabile. Il secondo riguarda il raccontare, come sto facendo per il progetto del 20 anni fa di SmackDown, con uno dei più importanti feud della storia.

Vi ricordo che potete seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e X (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti. Soprattutto legati a questi tre nuovi progetti.
Ricordatevi che cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.


Dopo il G1 Climax e prima del Tokyo Dome la NJPW si trova sempre in una situazione di limbo. La direzione per il 4 gennaio è già stata presa e rimane solo da sistemare due cose. Così è stata anche l'esperienza di settembre e ottobre. Un tour di due mesi che ha sostanzialmente spiegato bene questo concetto.

Sono alla fin fine due i filoni principali di questi mesi. Il primo è rappresentato da SANADA. Il campione si trova dunque a difendere il titolo contro il suo ex compagno EVIL.
La storia che si è scelto di raccontare quest'anno è quella di una narrazione più profonda, in ottica quasi più americana che da puroresi. Infatti se spesso si è scelto di costruire il main event di gennaio attorno al ruolo di una sfida sportiva, in occasione di quest'anno si è puntato sul giocare sulla vendetta e sulla ricerca di affermazione del campione.
Come ex membro dei LIJ si troverà ad affrontare Tetsuya Naito (che ha difeso il diritto di andare per il titolo contro Jeff Cobb in un bell'incontro ma con molto in comune a quanto i due hanno fatto al Climax) suo vecchio leader. Però prima si è dovuto passare per EVIL, ancora una volta la scelta è quella della storia. I due sono stati campioni tag per parecchio tempo prima che il tragitto portasse a una separazione. Si erano affrontati con il titolo in palio. Ora si affrontano a ruoli invertiti, in un'occasione in cui le peculiarità del singolo sorgono e si trasforma in un match di livello basso. Ma è un match importante per quello che è il tassello narrativo che ci condurrà a Wrestle Kingdom.

Il secondo è quello di Will Ospreay. Il miglior wrestler del 2023 mette in piedi delle prove molto importanti e molto solide. La prima in Inghilterra contro Zack Sabre Jr. è un perfetto nodo narrativo per la carriera di entrambi, si mettono in gioco come non mai prima, riuscendo a completarsi e a dare un immenso valore a ogni singola mossa. Questo apre anche al valore dei TMDK. Nel senso che ogni loro tentativo di emergere viene stoppato, quindi che direzione potranno prendere? Sembra quasi che oltre al titolo TV di Sabre non riescano ad andare. Sarà un quesito sicuramente per il 2024. Soprattutto se Will se ne andrà.

La prova con Yota Tusji sancisce un ennesimo momento chiave. Il senso di equilibrio tra i tre nuovi moschettieri è un elemento essenziale per il futuro della NJPW. Lo abbiamo visto con la sequenza di 7 incontri tra trios, di cui Shota Umino e Ren Narita sono stati i reali protagonisti. Conclusa ancora una volta in pareggio. Come al Climax.
Ma quella che è la sfida fondamentale legata a Will è il suo ruolo di dover accompagnare i tre. Perchè ancora una volta aiuta Tsuji a farlo emergere a dare un peso alle sue doti sul ring, se con Sabre la combinazione risulta perfetta, qui invece ne abbiamo bisogno per costruire e creare un main eventer credibile che deve imparare da Ospreay molti aspetti del ring e questo succede. Un altro grandissimo match che fa fare il salto in avanti alla generazione. Un lavoro essenziale se si vuole superare questo binomio. Non a caso dopo Yota arriva Shota Umino.

Un altro tema comune è il push di Shingo Takagi. Uno dei migliori wrestler in-ring al mondo, ha messo in piedi due incontro molto validi con due avversari differenti che presentano uno stile peculiare. Il primo è Great O-Khan, il secondo è Tomohiro Ishii. In entrambe le occasioni vediamo come le sue capacità di emergere hanno portato a un percorso netto che lo ha elevato di parecchio rispetto ad altri uppercarder. Prima parlavo dei TMDK, che sono rimasti indietro rispetto a questo push, così come il nuovo leader del Bullet Club.
David Finlay è caduto sotto i Guerrillas Of Destiny che oltre al titolo NEVER si portano a casa anche i titoli Strong Tag. Insomma una situazione che per la stable non sembra florida, la discesa dei nuovi volti come Sabre e Finlay rappresenta bene una fase di passaggio in cui si sta cercando di sfruttare il più possibile alcune scelte sicure, per andare a consolidare i possibili selling point.
Anche per questo Kazuchika Okada rimane nella dimensione dei titoli Trios, proprio per restare in seconda linea e scnedere in campo solo quando è necessario.

Infine Hiromu Takahashi continua a macinare difese. Purtroppo è saltato Lio Rush, un match che attendevo parecchio ma che è diventato un Triple Threat con Mike Bailey e YOH. Che cosa vogliono puntare con Takahashi prima che lasci definitivamente la categoria?
Il record di difese e quello di vittorie al Best Of Super Jrs. sono i due obiettivi più vicini e fattibili. Che si voglia andare verso questa direzione?

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Ricordatevi che cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla. 

Alessio Garbini


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