Questa settimana sia la AEW che la WWE ci hanno offerto una possibilità unica. Poter vedere la differenza logica di come si struttura un match nelle due realtà.
Settimana prossima sarò in vacanza quindi immagino che sia la recensione di Elimination Chamber che di Revolution slitteranno.
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La puntata di Raw e quella di Dynamite offrono un elemento importante per mostrare quella che è la differenza sostanziale tra la WWE e la AEW.
Prendiamo quindi i due match principali. Per lo show rosso si tratta del match tra Drew McIntyre e Seth Rollins. Un match che si basa sulla sfida sportiva tra due main eventer.
Partiamo da dire che la struttura dell'incontro sia perfetta per essere un match televisivo. In WWE abbiamo una struttura ben definitiva che va proprio a sottolineare la differenza di costruzione delle differenti fasi a seconda che si tratti di un match TV, un match da Live Event e uno da PLE.
In questo modo il lavoro fatto è sicuramente l'ideale per portare a far capire che si tratta di un match importante.
Oltre a questo il finale è quello che più di tutti va a rappresentare le differenze che possono presentarsi tra le due realtà.
L'incontro nasce con lo scopo di mettere in pericolo, per l'ennesima volta, Cody Rhodes e per inalzare Drew McIntyre.
Ora, non penso di dover ribadire il concetto già ampiamente espresso su come si costruisca "un eroe". Mi limito a dire che dargli la prima sconfitta da WrestleMania 39 serva a creare un pericolo.
Per Drew invece parliamo di un modo per tenerlo alto, per permettergli di stare nella parte alta della card e rivestire un ruolo chiave nella storia.
Il finale con le interferenze, che dunque vanno a distruggere il lato sportivo, inalzando l'aspetto di Sport Entertainment diventa quindi essenziale per la dinamica narrativa WWE. Invece in AEW?
Questa settimana a Dynamite abbiamo avuto lo scontro tra FTR e Jon Moxley & Claudio Castagnoli. Anche qui si è trattato di uno scontro al vertire.
Uno scontro costruito sempre con la dinamica da match TV ma che porta a una serie di differenze che portano a rendere chiaro fin da subito il punto del discorso.
E questa puntata ha offerto proprio il concetto.
Perchè lo scontro tra i due team ha portato a un Time Limit Draw con lo scopo di costruire il match per Revolution.
Se pensiamo alla struttura classica della WWE, possiamo vedere come avrebbero sfruttato un qualche momento con DQ o interferenze. Così come è successo a Raw. Invece qui il fulcro diventa dunque quello di far capire che i due siano pari e non ci sono i sotterfugi per costruirna la sfida, ma anzi il fatto che siano così alla pari da doversi riscontrare senza questi limiti televisivi.
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Alessio Garbini