Questo articolo doveva uscire a febbraio come parte della serie in cui si rivivevano i 40 anni dell'Hulkamania. A causa di una serie di difficoltà personali questo è diventato complesso e quindi esce ora. Sperando di recuperare la storia mensile dell'Hulkamania.
Vi ricordo che potete seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e X (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Sono
anche su Threads, il nuovo social legato a Instagram. Non ho anche un
link diretto, appena lo creo lo incorporo al messaggio.
Se dovessimo provare a ragionare con le dinamiche del 2024, dopo il 23 gennaio si dovrebbe dunque cercare di capitalizzare sull'aver dato il titolo al wretler più over del paese.
Invece Hulk Hogan decide di prendersi questo tempo per andare a farsi una vacanza di lavoro in Giappone. Per tutto il resto di gennaio e metà febbraio sarà in tour per la NJPW.
Vince McMahon dovrà quindi sopperire alla sua mancanza in altri modi. Nelle trasmissioni del weekend del 28 e 29 gennaio (così come i prodotti secondari del 4 e 5 febbraio) presentano nella sua interezza il match tra Hogan e The Iron Sheik, comprensivi dei promo post vittoria.
Ma il resto del mondo non si ferma e continua a evolvere.
Il primo grosso cambiamente avviene durante Championship Wrestling; il 28 l'angolo delle interviste pomosso dalla rivista della WWF, il Victory's Corner, diventa il Piper's Pit e viene dato in mano a Roddy Piper. Grazie a questo ottiene spazio ed è in onda tutte le settimane; aiutandolo a costruire la sua allenaza con Paul Orndorff e David Schultz (ospiti il 4 e l'11) per promuoverli come avversari del campione.
Questo debutto ci ricollega anche ai titoli tag. I Wild Samoans rimangono i dominatori heel della categoria; per esempio il 28 assaltano i jobber SD Jones & Steve Lombardi e devono intervenire i campioni Tony Atlas & Rocky Johnson a cercare di far tornare la situazione alla calma.
Nell'intervista a Schultz, Piper sembra andare a costruirsi come possibile avversario assieme al suo amico; secondo Roddy i due campioni avrebbero paura di affrontare il Dr. D. Un discoro che ritorna anche la settimana successiva, quando intervista Tony Garea e lo prende in giro per aver perso per 5 volte i titoli tag.
Un intervento più diretto nello scenario titolato è quando a All Star Wrestling ha ospiti i samoani e vuole aprire un'investigazione per quella che considera una rapina che è costato i titoli ai due.
Ultimo tassello di questa direzione è rappresentato dal debutto sul ring in WWF per Piper l'11 febbraio, proprio in coppia con Schultz. Per proteggerlo dai danni subiti ma anche per presentarcelo come interessato ai titoli.
Interessanti sviluppi anche dietro all'heel Sgt. Slaughter. Iron Sheik ha continuato ad agire da heel strafottente con dei jobber e il Sergente è così intervenuto il 4 febbraio per fermarlo; la settimana dopo lo tiene d'occhio durante il suo incontro e questo porta a un'intervista con Mean Gene Okerlund dove turna ufficialmente face e sfida Sheik per la settimana dopo con lo scopo di difendere gli USA e potersi vendicare dei traditori come Freddie Blassie.
Il match del 18 finisce in No Contest quando dopo uno scambio di sventolamenti di bandiere Sheik inizia a colpirlo con la cintura fermando il match e andando quindi ad accendere questo scontro.
La stessa settimana un infortunato Jimmy Snuka siete a bordo ring e vorrebbe stringere la mano al debuttante Greg Valentine che, in tutta risposta, lo ignora. Andando quindi a settare un possibile feud.
In secondo piano invece troviamo quello che riguarda Andrè The Giant e Mr. Fuji. Il gigante francese farà coppia con Ivan Putski principalmente, sconfiggendo per Count Out la coppia heel di Fuji & Tiger Chung Lee l'11. Questo match era nato dal fatto che Fuji si fosse rifiutato di far coppia con Masked Superstars al posto di Tiger la settimana prima. Le strade si incrociano anche a All Star il 4 febbraio quando Andrè salva Rene Goulet (che aveva sconfitto a Championship Wrestling) perchè assalito dal mascherato, aprendo a una possibile storyline tra i due.
Ci sono due interessanti promo che, con lo sguardo dal futuro, sembrano quasi collegarsi a eventi che vedremo anni dopo.
Bob Backlund è autore il 4 di un altro fantastico promo. Seduto sul divano con la sua famiglia parla di come non solo abbia deluso il paese, i suoi fan, ma anche la sua famiglia. Con la figlia che cerca di consolarlo. Prosegue dunque questo cambio di personaggio, dopo quanto visto il mese scorso che avrà tanto di quello che sarà il 1994.
Uno sguardo al futuro anche per il promo di All AmericanWrestling del 12 febbraio dove Andrè ci racconta di non aver bisogno della cintura perchè per lui sono importanti solo i fan e quindi non sfiderà mai Hulk Hogan. Se pensiamo al 1987 e come quel feud sia nato, mi viene da chiedere se fosse un'ipotesi già nel 1984. Lo potete vedere sul sito della WWE: cliccate qui.
Due debutti. Quello di Greg Valentine che abbiamo visto come possibile avversario di Jimmy Snuka e B. Brian Blair, nel più classico ruolo del midcarder.
Ruolo che vede la solita schiera di nomi. Tonga Kid in primis ed Eddie Gilbert, protagonista di un team con Garea; un team che serve a spingerlo e a mettere i due come avversari di Piper. Ospite al Piper's Pit viene dunque preso in giro e si chiedono se il padre fosse idiota perchè lo ha fatto rientrare prima del tempo dai due infortuni.
Questa le storie della "linea temporale principale", cioè quella di New York e Philadelphia. Ma andando a St. Louis la storia cambia.
Nelle puntate di Wrestling At The Chase, registrate prima della vittoria del titolo di Hogan, c'è una struttura differente. C'è ancora il Victory Corner e rimangono alcuni feud che torneranno poi. Come Adrian Adonis & Dick Murdoch in tag in costruzione per una shot al titolo di Johnson & Atlas.
L'aggancio principale è rappresentato dalla scuderia di Roddy Piper che a forza di vittorie e promo rimane pushataanche qui. Sottolineando come fosse il piano A fin da subito. Tanto che qui è Big John Studd che agisce come primo avversario al Keil Auditorium per Hogan.
Nella puntata del 5 un Hogan senza cintura e Studd si scontrano per costruire la Battle Royal che si sarebbe svolta nella città il 10. Questo serve per strutturare una difesa (non ancora annunciata come tale) e costruendo lo scontro per la città.
Il 10 febbraio i taping si svolgono al Kiel e vengono presentati a partire dallo show del 19. Con Snuka qui non infortunato che perde a causa di Mr. Fuji; mentre la prima sfida per i titoli tag tra Adonis & Murdoch e i campioni si conclude per referee stoppage.
La Battle Royal come pronosticabile viene vinta da Studd che elimina sia Andrè che Hogan in contemporanea costruendolo come super avversario per il campione.
Prima di passare ai due eventi chiave del mese, un paio di fatti.
Il primo nel mondo del wrestling dove l'11 febbraio Tito Santana vince a Boston il titolo Intercontinental da Don Muraco. Match di cui esistono solo gli highlights.
Il secondo riguarda la realtà. Nella puntata del 18 di Championship e All Star viene omaggiato David Von Erich morto in Giappone il 10.
Come per il mese di gennaio, anche a febbraio sono due gli eventi principali che si svolgono in un'arena. Il 18 siamo allo Spectrum di Philadelphia.
La parte bassa della card prosegue a costruire i concetti espressi nelle puntate settimanali. Blair che viene portato a scuola da Rene Goulet; mentre Rivera e Bellomo si tengono alti nella categoria jobber con vittorie rispettivamente su Lombardi (prendendosi cori di "boring, boring") e Butcher.
Un modo per comprendere la differenza sostanziale col passato è proprio nel turn di Slaughter. Lo abbiamo visto avvenire su Championship Wrestling, ma le arene e il suo pubblico non seguivano tutto e quindi inizia il suo match da heel assieme a Schultz ma nel corso dell'incontro turna, si scontra col compagno e stringe la mano alla fine a Snuka & Andre, i suoi avversari, completando il passaggio nella schiera dei face anche per l'arena di Philadelphia.
Possiamo vedere alcune particolarità nei match principali; troviamo la strana coppia Piper & Muraco che affrontano e perdono contro i campioni tag. Così come il neo campione Intercontinental che affonta Sheik in un incontro parecchio sottotono che finisce in Double Count-Out.
Ma il vero motivo di interesse storico può essere nella prima difesa di Hogan contro Masked Superstar. Il mascherato sembrava stesse diventando face nelle scorse settimane, invece si presenta nel modo più heel classico possibile, il finale avviene per DQ quando lo sfidante viene sorpreso a utilizzare un oggetto. Hogan invece prova a smascherarlo e questo è divertente in ottica Lucha Libre. Nella tradizione messicana questa sarebbe uan mossa da heel pura, qui invece lo si legge come un modo per portare i fan dalla parte sua, dato che la maschera è un mezzo usato solo per nascondersi in maniera codarda.
Il secondo evento è il 20 al Madison Square Garden di New York.
I giovani Fulton, Blair e Gilbert sono messi al loro posto dai veterani Rivera, Sharpe e Sheik.
Anche qui abbiamo il segmento di Slaughter che turna durante il match, completando quindi il mese di turn su tutti i territori della WWF.
Ricollegandosi a quanto abbiamo visto qui il mese scorso, Snuka schiena Samu; però Afa ha la meglio di Garea, anche lui ex campione tag, e questo ci permetta di riconoscere una differenza gerarchica tra i samoani.
Rimanendo nella scena tag, Piper finalmente in team con uno dei suoi soci; inizia la scalata della categoria a danno degli Invaders.
Il breve feud tra Andre e Masked si chiude con la vittoria del gigante e il tentativo di smascherarlo. Mostrando anche qui come questa sia una pratica da face, a differenza del Messico.
I due incontri principali sono anche i migliori della card. Entrambi titolati.
Nel rematch di Boston abbiamo il neo campione Santana difendere contro Don Muraco e vincere solo per Count-Out in un match molto ben costruito.
Il primo vero feud di Hogan procede con Orndorff che costringe il campione a ricorrere a una mossa al limite del corretto, cioè lo deve gettare fuori dalla terza corda per poterlo mettere KO e riuscire a conservare la cintura per Count-Out.
Voto per entrambi:
Su queste immagini chiudiamo questo secondo mese della storia della WWE, mese per mese. Ritorniamo dunque la prossima volta con il racconto di quanto accaduto nel marzo di 40 anni fa.
Vi ricordo che potete seguirmi su Facebook (qui), Instagram (quo) e X (qua) anche per rimanere aggiornati sulle uscite e sui prossimi appuntamenti.
Sono
anche su Threads, il nuovo social legato a Instagram. Non ho anche un
link diretto, appena lo creo lo incorporo al messaggio.
Alessio Garbini