Il mese di ottobre è stato uno dei più duri per i nomi storici che ci hanno lasciato. Antonio Inoki è sicuramente il primo che viene in mente, uno dei più importanti della storia.
Humberto Garza Sr. e Jose Rivera Sr. altri due nomi chiave di territori come Messico e Puerto Rico.
E alcuni nomi minori, ma non per questo meno importanti.
Potete leggere gli altri appuntamenti dedicati al ricordo di chi ci ha lasciato seguento il tag: In Memoriam.
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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di
questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla.
Antonio Inoki
L'1 ottobre la notizia della morte di una delle maggiori leggende di questo sport è arrivata, non inaspettata. Aveva 79 anni e da tempo era ricoverato per complicanze di varia natura.
La sua importanza ed eredità è così grande che ho deciso di affrontarla in articoli monotematici a lui dedicati. Che potete seguire con questo tag: In Ricordo di Antonio Inoki.
Potete accedere anche agli articoli direttamente:
Antonio Inoki sui quotidiani italiani
Sara Ann Lee
Sara Lee Weston
Il 5 ottobre è morta Sara Lee, aveva 30 anni. Le cause della morte sono al momento tenute riservate.
Dopo una carriera nel sollevamento pesi, nel 2015 è tra i 13 finalisti di Tough Enough. Ottiene come vincitrice un contratto di 1 anno con la compagnia; viene spedita al Performance Center e lotta qualche match a inizio 2016 ai live event di NXT.
Allo scadere dell'anno venne licenziata.
Lascia il mondo del wrestling e mette su una famiglia con Wesley Blake. Lascia 3 figli.
Katsuya Kitamura
L'ex wrestler giapponese è morto all'improvviso il 12 ottobre, aveva 36 anni.
Noto fin dall'ambiente dell'amateur wrestling dove si era costruito la fama di essere il "wrestling monster" tramite il suo fisico costruito sugli steroidi.
Ottenne ottimi risultati all'università, lottando per vari titoli nazionali ma non qualificandosi mai per i mondiali. Durante le selezioni per le Olimpiadi del 2012 fu trovato positivo al Drostanolone.
L'ultima esperienza nella lotta fu nel 2015 quando prese parte a un Ganryujima match, dove seguendo le orme di Musashi Miyamoto e Antonio Inoki lottò contro un wrestler dalla Mongolia.
Nello stesso anno entrò nel dojo della New Japan. Debuttò nel 2016 sul ring contro il futuro Great O-Khan, fu così impressionante da entrare assieme a David Finley come rookie nella World Tag League nello stesso anno e conquistando nel 2017 la Young Lions Cup.
Il 2018 avrebbe dovuto rappresentare la sua esplosione con una serie di match contro veterani che servivano a metterlo alla prova e nel mentre spingerlo; nel marzo soffrì una terribile concussion.
La federazione era rimasta intenzionata a spingerlo molto, aspettnadolo fino al 2019, quando in seguito a un ulteriore incidente in moto e problemi con gli steroidi la NJPW scelse di non rinnovarne il contratto.
Entrò nel mondo del Bodybuilding e provò un match di MMA nel 2021 contro il 55enne Bobby Ologun, perse facendo una pessima figura.
Aveva anche aperto un canale YouTube dove dava consigli sulla gestione del fisico, qui troviamo un suo ultimo video uscito il 9 ottobre.
Aveva vinto il titolo di Rookie dell'anno nel 2017 ai Jeffo Awards: Cliccate qui.
Jose Rivera Sr.
Uno dei nomi principali della storia del wrestling di Puerto Rico è morto lo scorso 14 ottobre.
La sua carriera si è sviluppara dal 1970 al 1984 vivendo differenti periodi di splendore, ma soprattutto in tag con Carlos Colon e Miguel Perez. Alla fondazione della WWC nel 1974 Miguel Perez scelse di lavorare e far conoscere i talenti locali; Perez proveniente dal Madison Square Garden (in team con Antonino Rocca faceva sold out ogni mese) fu spesso spinto da realtà come la Championship Wrestling from Florida a diventare il nome di punta, ma volle invece fare in modo che le realtà locali si sviluppassero aiutando Colon e Rivera a farsi un nome.
Iniziò la sua carriera nel 1970-71 lavorando con la WWE soprattutto come rookie in match preliminari. Con questo ruolo ha lottato anche in Florida e in California per attirare il pubblico ispanico. In questo periodo ebbe anche dei brevi stint in Giappone, in JWA e IWE. Fino alla formazione della WWC dove si accasò per il resto della sua storia da wrestler.
Il suo ruolo di nome da tag si accompagna ai momenti più alti della nascente WWC. Il feud con i Martel Brothers (soprattutto nel 1975) o quello con i Fabulous Kangaroos (i tag migliori del decennio) aiutarono ad attirare pubblico grazie ai match per i capelli o per i North American Tag Title.
Concluso questo feud non rimarrà nel ME, ebbe qualche stint contro i fratelli Funk che lo aiuterà a debuttare in AJPW, ma passerà al midcarding o in incontri nostalgici fino al ritiro nel 1984.
Ebbe un paio di comeback nel corso degli anni, nel 1999 per aiutare il debutto del figlio Jose Rivera Jr. e poi nel 2008 e 2010 per aiutare Colon in una serie di match revival.
Humberto Garza Sr.
Il 16 ottobre si è spenso a 85 anni il patriarca della famiglia Garza.
Nato il 19 febbraio del 1937 non solo ha generato una dinastia che prosegue oggi, ma è uno dei nomi più importanti della storia della Lucha Libre. La sua dinastia trae radici direttamente dalle origini: fu allenato direttamente da due dei primi grandi Luchador della storia: Tarzan Lopez e Murcielago Velazquez.
Dopo l'allenamento ha cominciato la sua carriera a Monterrey negli anni 50 e già a 17 anni si era trasferito a Mexico City diventando uno dei nomi di punta.
In questo periodo non solo era fisso nel Main Event ma ha creato una mossa che lo rese famoso nel mondo la Tope Suicida. Fu lui stesso a introdurla negli USA durante gli anni '60 e '70 e anche oggi è una delle mosse principali per gli high flyer in giro per il mondo.
Ha lottato fino a fine anni '80, anche se il picco della sua carriera fu negli anni sesanta e settanta. Era il più grande nome proveniente da Monterrey, dietro soltanto a Blue Demon.
Negli anni '60 ebbe uno dei suoi più famosi match l'1 maggio 1964 dove perse i capelli contro Espanto III all'ottavo anniversario dell'Arena Mexico; nel 1968 vinse il primo titolo con il National Middleweight, viene ricordata la difesa del 20 agosto contro El Vikingo. Il titolo è considerato anche oggi uno dei titoli principali in Messico, visto che negli anni 40 e 50 era il titolo di El Santo.
Chiuse gli anni '60 in bellezza con il titolo di Match Dell'anno quando perse i capelli contro Carlos Moll il 14 febbraio del 1969 davanti a 17.000 spettatori.
Negli anni '70 tenne ancora una volta il titolo, diventando la stella di punta del circuito di Monterrey conquistando titoli locali e attirando parecchi spettatori.
Il suo ultimo grande match fu nel 1977 dove assieme a Juarez vinsero i capelli dei Corzo Brothers.
Sposò la sorella di Mario Seguro (El Ninja) da cui ebbe Humberto Garza Jr. (il padre di Humberto Carrillo) e Hector Garza (il padre di Angel Garza).
Damien Van Horn
Morto il 25 ottobre a 47 anni, wrestler
indipendente della zona dell'Ohio. Nome che ha girato per anni la zona e ha avuto le sue esperienze principali in Pro Wrestling Phoenix e in IWA MS, con una buona lista di avversari affrontati nel corso degli anni.
Chavo Lomeli
Il wrestler messicano di Saltillo è morto lo scorso 30 ottobre a 52 anni.
Ha lottato spesso in tag con Latino nei Los
Hermanos Diablos; una faction che nel corso degli anni ha visto vari membri, tra cui la figlia Maligna.
Più attivo dietro le quinte come allenatore e promuovendo show di beneficenza nella zona.
Questo mese di ottobre ha visto anche la scomparsa di tre persone dietro le quinte; dei nomi che si sono occupati di gestire differenti aspetti legati al nostro sport e che non abbiamo visto in faccia.
Brian Muster
Morto all'improvviso il 19 ottobre a 36 anni. Leader video ingegnere della AEW, assunto con la crew di Keith Mitchell; aveva lavorato in TNA dal 2008 al 2018.
Tristan Nash
Morto il 20 ottobre a 26 anni; figlio di Kevin lavorava al podcast del padre e Sean Oliver.
Ivanna Moreno Tolsa
Morta il 29 ottobre a 38 anni. Direttrice dei nuovi progetti per l'IWRG, figlia del proprietario Marocs Moreno; era a capo dei servizi streaming della compagnia oltre che la mente dietro gli accordi con la RGR a Los Angeles e la Galli a Chicago.
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Alessio Garbini